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Garcinia cambogia: meno di vent’anni fa il mondo occidentale ignorava l’esistenza di questa pianta tropicale. Infatti, il suo nome trovava spazio solo nella tassonomia botanica di qualche libro.
Ma, all’improvviso, alcune ricerche hanno esplorato le proprietà di questa pianta e dei suoi frutti, tradizionalmente consumati in Asia sud-orientale, mettendo in luce una straordinaria scoperta. Un fitocomposto raro, acido idrossicitrico (HCA), presente nella pianta sembra sia in grado di far perdere peso in modo del tutto naturale.
Sui mercati sono comparsi innumerevoli integratori a base di Garcinia Cambogia accompagnati da promesse che hanno quasi del miracoloso. Ma quanto possono corrispondere a verità queste promesse?
Addentriamoci nella conoscenza di questo prodotto e cerchiamo di fare il punto sulle proprietà e sui benefici che gli studi hanno appurato fino ad oggi. Analizziamo il fenomeno degli integratori e le eventuali precauzioni da adottare, prima di utilizzarli.
Cos’è la Garcinia Cambogia
Le specie di Garcinia sono parte della flora forestale endemica dei Ghati occidentali, la lunga catena montuosa che attraversa per 1600 km il sud-ovest dell’India. In questa regione se ne contano ben 7 specie sulle 9 complessive.
La più importante e diffusa fra queste specie è la Garcinia Cambogia (Garcinia gummi-gutta L. Robs.). Cresce spontaneamente nei Ghati da Konkan a sud fino a Travancore,
La garcina cambogia fa davvero dimagrire?
L’acido idrossicitrico è assai raro in natura. Pare che sia presente solo nei frutti di alcune specie di piante appartenenti al genere Garcinia.
Il meccanismo d’azione che svolge l’acido idrossicitrico è oggetto di numerosi studi. Sembra appurato che l’HCA riesca a bloccare temporaneamente l’enzima citrato-liasi, presente nelle cellule del parenchima epatico, provocando così una minor produzione da parte del fegato di acetilcoenzima A, implicato a sua volta nella produzione di:
- Colesterolo.
- Trigliceridi.
- acidi grassi.
Ciò determinerebbe un minor deposito di lipidi nel tessuto adiposo.
Quindi, in presenza di un eccessivo apporto di zuccheri, teoricamente, questi non verrebbero più utilizzati sotto forma di depositi di grasso. Ma verrebbero convertiti solo in energia, aumentando la produzione di calore del corpo attivato dal processo di termogenesi.
Contemporaneamente, verrebbe stimolata la produzione di glicogeno da parte del fegato, il cui aumento come deposito di zucchero di riserva, innesca la risposta dei glucorecettori situati nell’ipotalamo del cervello, inviando al corpo il segnale di sazietà, che annulla la sensazione della fame.
Se così fosse confermato, quest’acido permetterebbe di eliminare le cause dell’obesità riducendo gli impulsi che portano ad eccessi alimentari.
Quindi, il trattamento con Garcinia Cambogia porterebbe ad un considerevole dimagrimento della parte grassa.
Può essere chiamato integratore dimagrante?
Sul mercato sono letteralmente spuntati come funghi dopo un’abbondante pioggia estiva prodotti “nutraceutici” dimagranti a base di Garcinia Cambogia che promettono risultati straordinari. Un business che impone prudenza e a cui va fatta la massima attenzione.
I numerosi prodotti e integratori alimentari a base di Garcinia Cambogia, fonte di acido idrossicitrico (HCA), commercializzati come prodotti da banco hanno rapidamente occupato un ampio mercato.
Questo composto rivoluzionario è stato reclamizzato come agente di riduzione del peso e inserito in compresse e capsule, sotto forma di:
- biscotti
- gomme da masticare
- barrette snack, ecc.
Inoltre, l’HCA idrosolubile è disponibile anche in bibite e bevande. Tuttavia, non sono prodotti a cui può essere attribuita un’eccezionale capacità di riduzione del peso e della massa grassa.
Perché è diventato un integratore cosi popolare?
Corre l’obbligo di mettere in guardia i consumatori sull’uso di certe pillole di Garcinia Cambogia, pubblicizzate soprattutto sul web.
Infatti, sembra che la rete ospiti numerose truffe sulla vendita di capsule a base di Garcinia che spacciandosi come miracolosi agenti dimagranti, altro non sono che improbabili composizioni che possono rappresentare un pericolo per la salute.
Quindi, agire con prudenza è la cosa più sensata da fare. È importante chiedere consiglio ad un qualificato esperto in nutrizione.
Cosa contengono questi integratori
Tutti si augurano che il frutto di Garcinia, con la sua ricca fonte di acido idrossicitrico (HCA), costituisca l’agente attivo che possa aiutare nella perdita di peso inibendo la produzione di grasso e sopprimendo l’appetito. Ma per affermare questa proprietà vanno approfonditi gli studi e validati i risultati. Infatti, attualmente le prove non possono essere considerate conclusive.
Occorre segnalare che comunque l’acido idrossicitrico non è uno stimolante (come è la caffeina, ad esempio) e che la presunta azione di soppressione dell’appetito non viene svolta direttamente sui centri nervosi del cervello.
Invece, l’HCA sembrerebbe soddisfare il bisogno di energia del corpo e migliorare il sistema di segnalazione che il corpo utilizza per dire al cervello quando ha mangiato a sufficienza. Infatti, nelle persone in sovrappeso, questa risposta è spesso ritardata, inducendole comunque a continuare a mangiare più del necessario.
Inoltre, l’HCA, sembrerebbe funzionare meglio per le persone che mangiano troppo quando sono ansiose o stressate, poiché fornirebbe lo stesso effetto calmante che si ottiene dal cibo.
Un altro vantaggio che deriverebbe dall’HCA è quello di poter assumere qualsiasi cibo, senza dover mangiare “cibi speciali”. L’estratto negli integratori dimagranti è solitamente combinato con il cromo.
Cromo
Il cromo è un minerale che spesso manca nella nostra dieta con l’avanzare dell’età. Una carenza di cromo può contribuire all’aumento di peso e possibilmente al diabete. L’acido idrossicitrico e il cromo sembrano lavorare in sinergia positiva per regolare i livelli di zucchero nel sangue del corpo.
Va, comunque, prestata attenzione alle controindicazioni nell’uso di integratori con HCA, che andrebbero assunti sempre dietro controllo di uno specialista.
È importante sapere che, nonostante le tante proprietà attribuite all’HCA, sono stati riportati anche risultati controversi riguardo alla sua efficacia e sicurezza come integratore alimentare anti obesità.
Garcinia cambogia effetti collaterali e controindicazioni
Le scorze e l’estratto di Garcinia Cambogia sono stati testati in laboratori di ricerca su soggetti umani e animali. Per ora, non sono stati riscontrati effetti negativi gravi o significativi, solo casi sporadici di:
- diarrea.
- Mal di testa.
- Mal di stomaco.
Studi dose-dipendenti su animali hanno valutato la tossicità orale acuta, così come la tossicità cutanea acuta, l’irritazione cutanea primaria e l’irritazione oculare primaria. Non sono stati osservati particolari risultati tossicologici e gli autori hanno concluso che l’HCA è sicuro nelle condizioni sperimentali impiegate.
Tuttavia, il consumo di Garcinia Cambogia o suoi derivati è controindicato in gravidanza, durante l’allattamento e nei soggetti diabetici o insulino-resistenti, poiché interferisce con l’assorbimento degli zuccheri.
Quindi, in presenza di diabete è opportuno consultare il medico prima di assumere qualsiasi prodotto dimagrante, perché può contenere cromo.
Inoltre, non deve essere associata a farmaci ipocolesterolemizzanti.
Invece, per chi fa uso di antidepressivi (come bupropione, selegilina), va segnalato che l’HCA può aumentare il rilascio di serotonina, che può interagire con farmaci che influenzano il sistema serotoninergico.
Benefici della Garcinia Cambogia
La buccia del frutto e altre parti della pianta di Garcinia Cambogia sono comunemente usati come rimedi tradizionali in molti paesi dell’Asia e dell’Africa orientale per trattare una serie di disturbi.
Le preparazioni erboristiche a base di scorze sono utilizzate nel trattamento di problemi:
- infiammatori
- dolori reumatici
- malesseri intestinali.
Il frutto è considerato antielmintico e cardiotonico.
Succo di Garcinia
Invece, il succo ricavato dalla scorza è utilizzato per il trattamento di:
- emorroidi.
- coliche.
- Ulcere.
- Infiammazioni.
- Cura di piaghe.
- Dermatiti.
- Laringiti.
- Infezioni alla bocca.
- Diarrea.
- Dissenteria.
- Infezioni alle orecchie.
- Per facilitare la digestione.
- Prevenire la sudorazione eccessiva.
Le foglie e i frutti sono aspri, astringenti, termogenici. Per questa ragione vengono usati come rimedio naturale antiacido particolarmente in una preparazione con yogurt e sale che sarebbe efficace nell’alleviare ulcerazioni gastriche e la sensazione di bruciore.
Integratore anti età
Una delle caratteristiche più evidenti dell’avanzare dell’età è lo sviluppo delle rughe e il rilassamento della pelle. L’elasticità della pelle diminuisce e questo provoca progressivamente cedimenti, per via dell’azione dell’elastasi, un enzima prodotto soprattutto dal pancreas che ha la proprietà di scindere l’elastina.
Questo enzima interviene in processi diversi, tra cui quello di digestione degli alimenti. Contemporaneamente diminuiscono anche i livelli di acido ialuronico e questo rende la pelle secca e rugosa.
Inoltre, l’esposizione della pelle al sole e alle sostanze chimiche dannose accelera anche il processo di invecchiamento e la formazione delle rughe. Questo processo può essere ritardato con l’applicazione di cosmetici ricchi di antiossidanti.
Recentemente, uno studio (condotto da Sahasrabudhe e Deodhar) ha osservato che alcuni estratti della scorza del frutto di Garcinia Cambogia hanno attività anti aluronidasi e anti elastasi in vitro.
Gli autori hanno osservato una significativa inibizione anche a basse concentrazioni sia contro l’elastasi che contro la ialuronidasi. Inoltre, hanno visto che i pigmenti di Garcinia hanno proprietà di assorbimento della luce UV, suggerendo la sua utilità nella cura della pelle.
Antiossidante
Anche le proprietà di contrasto dei radicali liberi esercitata dai composti della Garcinia Cambogia rappresentano una qualità positiva laddove l’alimentazione e gli agenti nocivi espongono sempre più l’organismo umano ai loro attacchi.
Quando i radicali liberi sono generati in eccesso, causano danni a DNA, lipidi, proteine e altre biomolecole che creano patologie anche molto gravi.
Di conseguenza, gli antiossidanti sono necessari per prevenirne la formazione e annullare gli effetti deleteri di radicali.
Alcuni studi hanno anche dimostrato che lo sciroppo concentrato diluito in acqua fredda e calda è un efficace antiossidante utile nell’eliminazione dei radicali liberi.
Garcinia Cambogia: come assumerla e dosaggio
Può essere assunta naturalmente attraverso l’alimentazione.
Le scorze dei frutti maturi vengono lavorate e utilizzate come condimento in preparazioni di pesce e gamberi, soprattutto nei piatti di Curry di pesce, come spezia per conferire un particolare sapore delicatamente aspro e per migliorare la qualità di conservazione del cibo.
Infine, il succo di frutta o lo sciroppo sono usati come rinfrescanti.
Integratori e dosaggi di HCA
Gli integratori sono disponibili in varie forme tra cui:
- compresse.
- Capsule.
- Polveri.
- Estratti.
- Barrette snack.
I prodotti sono generalmente standardizzati per contenere una percentuale fissa di HCA.
Infatti, il dosaggio abituale va da 300 a 500 mg in compresse tre volte al giorno, da assumere mezz’ora prima dei pasti con acqua.
Nel caso di assunzione attraverso integratori è preferibile scegliere un preparato garantito che abbia almeno il 50% di HCA e non sia composto interamente da sali di Calcio.
Inoltre, assicurarsi che Potassio (K) e/o Magnesio (Mg) siano presenti. Se il prodotto ha un basso contenuto di lattoni, è ancora meglio.
Occorre prestare la massima attenzione ad assumere la dose adeguata. Per una preparazione Ca/K utilizzata con successo, la dose di estratto dovrebbe essere di circa 1,5 g, tre volte al giorno prima dei pasti.
In tale preparazione l’HCA dovrebbe essere al 60%, che corrisponde a circa 0,9 g di HCA. L’assunzione della preparazione deve avvenire a stomaco vuoto, da 30 a 60 minuti prima del pasto.
In ogni caso, è preferibile non assumere integratori a base di HCA per un periodo troppo lungo, superiore a tre mesi.
Sebbene non siano stati riscontrati effetti negativi nel loro consumo, gli studi condotti fino ad oggi non hanno ancora esplorato a fondo le eventuali ripercussioni a lungo termine sull’organismo conseguenti all’assunzione degli estratti di Garcinia Cambogia.
Garcinia cambogia: botanica
Appartiene alla famiglia delle Clusiaceae, o Guttiferae, ed è un piccolo/medio arbusto dioico sempreverde. Popola il sottobosco delle foreste tropicali, raggiungendo un’altezza variabile tra i 5 ed i 20 m.
Presenta una chioma abbastanza ricca e arrotondata, con rami che hanno uno sviluppo orizzontale o pendente. Il fusto è ricoperto da una corteccia scura e liscia. Le foglie sono opposte, picciolate, glabre, lunghe fino a 18 cm e larghe fino ad 8 cm, con forma ellittica o obovata e colore verde scuro lucente.
Fiori
Le infiorescenze compaiono nella stagione secca tra gennaio e marzo in grappoli ascellari o terminali e sono sia maschili che femminili.
I primi si sviluppano in grappoli di 4-20 unità, sono solitamente rossi, ma alcune varietà ne presentano di gialli.
Ogni fiore maschile è grande all’incirca poco più di un paio di centimetri e presenta 4 petali, con antere attaccate a un pistillo con un solo stigma non funzionale. I fiori femminili si presentano singolarmente o in gruppi di massimo 4. Sono più piccoli (4-6 mm), la loro superficie stimmatica è normalmente ingrandita.
I fiori con pistilli hanno staminodi rudimentali e non funzionali. Né i fiori maschili né quelli femminili producono nettare. Vengono impollinati dal vento o da insetti.
Frutti
La Garcinia Cambogia produce una bacca verde, globosa, di 5/8 cm di diametro, che a maturità assume un colore giallo o rosso.
In India, i frutti maturano tra giugno e luglio, ma in certe aree la fruttificazione può arrivare anticipatamente già ad aprile. L’epicarpo è marcato da 6-10 solchi che la fanno apparire come una piccola zucca.
Il frutto custodisce all’interno 4-8 semi lisci, grandi ovoidali circondati da un succulento e asprissimo involucro (arillo) che costituisce la polpa del frutto.
Le piante che si sviluppano dal seme iniziano a produrre dopo 10-12 anni, mentre gli innesti dal terzo anno in poi. Lo stadio di piena fertilità delle piante viene raggiunto all’età di 12-15 anni.
I frutti maturi cadono spontaneamente dall’albero. Forniscono cibo a scimmie e ad alcune specie di civette che cibandosene disperdono i semi.
Invece, nelle coltivazioni vengono raccolti manualmente.
Parte aromatica
Il frutto tropicale è troppo acido per essere mangiato, ma la sua buccia è usata come spezia nella cucina indiana.
L’epicarpo, ovvero la “buccia esterna” è la parte che viene usata come condimento per conferire un sapore e un gusto speciali ai curry in Kerala. Questa parte è separata per la lavorazione subito dopo la raccolta e portata all’essiccazione e anche all’affumicamento.
Le scorze, dopo essere state lavorate e stagionate, sono di colore marrone scuro o nero. Vengono così conservate e messe in vendita oppure vengono avviate alla preparazione dell’estratto.
La scorza aromatica del frutto è usata spesso come alternativa al tamarindo di cui condivide gli usi culinari. Per questa ragione è chiamata Tamarindo del Malabar.
La buccia del frutto annerito conferisce un sapore aspro e affumicato ai curry. Il suo utilizzo è più comune nel pesce al curry.
Invece, i semi poiché sono molto ricchi di grassi (30%), vengono usati come sostituto del burro chiarificato, che è un ingrediente comune nel cibo indiano.
Proprietà nutrizionali della pianta
Gli studi hanno dimostrato che la buccia contiene:
- umidità (80,0 g /100 g).
- Proteine (1%).
- Tannino (1,7%).
- Pectina (0,9%).
- Zuccheri totali (4,1%).
- Grassi (1,4%).
Il seme è molto ricco di acidi stearici, di trigliceridi oleici e stearici. La pianta contiene anche acido idrossicitrico lattone e acido citrico, ma in quantità minori.
La fitochimica della pianta non è stata ancora studiata in modo esaustivo. È stata anche rilevata la presenza di alcaloidi, flavonoidi, componenti fenolici e saponine in diverse parti della pianta e sono stati isolati xantoni, benzofenoni e altri acidi organici.
I costituenti attivi dell’epicarpo, particolarmente, sono anche ricchi di vitamine, carotenoidi, flavonoidi, polisaccaridi.
L’apporto nutrizionale della Garcinia Cambogia va rapportato al consumo assai modesto che è possibile fare di questo alimento, che solitamente è limitato a pochi grammi. Quindi, risulta poco rilevante in termini sia calorici che lipidici e proteici.
Questa spezia fornisce comunque un buon apporto vitaminico – soprattutto di Vitamina C –, e di sali minerali – soprattutto ferro e calcio.
Storia dell’alimento
La Garcinia Cambogia non fa parte di quell’insieme di spezie ampiamente usate nella cucina indiana e asiatica in generale. È sempre rimasta una spezia poco interessante e quasi sconosciuta in Occidente.
Il nome al genere “Garcinia” fu creato da Linneo e introdotto nella sistematica botanica fin dal 1737.
Il secondo nome della classificazione binomiale è gummi-gutta. Questo termine si riferisce alla proprietà della pianta a produrre una particolare gommoresina.
E’ un liquido giallo e vischioso, che solidifica rapidamente all’aria, chiamato gommagutta (o gomma gutta). Per le sue proprietà coloranti e la solubilità nella trementina, veniva utilizzato nell’industria delle vernici e in pittura, specialmente dai pittori Fiamminghi del XVI secolo e fino al XIX, quando fu abbandonato per gli alti costi di produzione.
La gommagutta veniva utilizzata anche come purgante molto forte e come vermifugo. Si estrae dalla corteccia, praticando incisioni a spirale sul tronco di alberi di circa 10 anni. Il liquido resinoso viene raccolto nelle cavità delle canne di Bambù, in cui solidifica formando grossi cilindri di gommagutta grezza, che si estraggono spezzando le canne.
Valore economico della Garcinia Cambogia
La Garcinia Cambogia è stata ed è sempre più una coltura frutticola economicamente importante del Kerala indiano e dell’intera area geografica indocinese.
Viene consumata da secoli dalle popolazioni locali che da sempre l’hanno utilizzata per scopi alimentari. In particolare, l’epicarpo di Garcinia Cambogia essiccato è di grande pregio per il gusto e il sapore delicato e leggermente acidulo, utilizzato come spezia o come conservante del pesce.
Le scorze di frutta sono commercializzate in grandi quantità. Ad esempio, in India, sono state registrate esportazioni di oltre 50 tonnellate (per un valore di oltre 17 milioni di rupie, pari a circa 200.000 euro).
I frutti vengono valutati in base alla pezzatura, allo spessore della buccia, all’acidità e alla resa. Non solo il pericarpo, ma anche il resto dei frutti è commercialmente importante, in quanto costituiscono una ricca fonte di un composto assai raro in natura e per questo molto apprezzato, ovvero l’acido idrossicitrico (HCA).
L’interesse verso questo alimento è cresciuto in modo esponenziale solo da pochi anni. Cioè da quando alcune ricerche hanno scoperto che l’HCA potrebbe costituire un potente fitochimico antiobesità e di contenimento della sensazione di fame.
L’attenzione suscitata ha riguardato a livello globale tutto il settore della ricerca medica e nutraceutica e ha promosso la nascita e lo sviluppo di un fiorente mercato di integratori alimentari contenenti la Garcinia Cambogia. Diverse unità industriali sono state create nel Kerala centrale per estrarre l’HCA dai frutti.
Fonti
- Journal of Nutrition & Food Sciences – S5 004 – Rasha HM, Salha A, Thanai A, Zahar A (2015) “The Biological Importance Of Garcinia Cambogia: A review”.
- Somministrazione di HCA per la soppressione dell’appetito e il controllo del peso (Anton S.D., Shuster J., Leeuwenburgh C).
- Benefici della garcinia cambogia- Journal of nutrition and Food Sciences.