Sommario
Il Training Autogeno (TA) รจ un processo di auto-distensione di tipo passivo che utilizza la visualizzazione. Eโ una tecnica di rilassamento terapeutico, ideata nel XXยฐ secolo dal neurologo e psichiatra, Johannes Heinrich Schultz. Infatti, gli esercizi fisiologici e razionali sono destinati a rilassare profondamente la mente e il corpo.
Puoi praticare il training autogeno a scopo preventivo o per curare molti problemi come stress, ansia, insonnia, ecc. Inoltre, in base alle tue necessitร , puoi decidere di seguire lezioni individuali, di coppia o di gruppo. Il consiglio รจ di iniziare la pratica con un terapeuta per poi, continuare gli esercizi a casa da solo.
Il metodo di Schutz รจ stato spesso modificato ma rimane, ancora oggi, il metodo piรน utilizzato da terapeuti, psicoterapeuti e sofrologi. Con un protocollo meno rigoroso di quello originale (Schultz lโaveva codificato in minuti), il training autogeno รจ oggi molto meno analitico. Infatti, il lavoro principale รจ sugli esercizi del training autogeno inferiore.
Infine, Il training autogeno รจ consigliato agli sportivi di livello agonistico e a chi ha un lavoro molto stressante come ad esempio medici, oratori e attori.
Training autogeno: che cos’รจ
Training significa allenamento, autos in greco significa โda sรฉโ, genos (genesi) in greco significa โche si generaโ.
Il TA รจ una tecnica di rilassamento psicofisico che aiuta le persone a raggiungere da sole uno stato di rilassamento grazie a delle autosuggestioni che si riferiscono a delle sensazioni corporee come:
- pesantezza.
- Calore.
- Freschezza
- Calma.
Johannes Heinrich Schultz cercava di produrre uno stato di pace interiore simile al sonno o a quello indotto dallโipnosi. Infatti, attraverso la pratica di tecniche precise, puoi raggiungere il rilassamento assoluto che conduce allโarmonia e alla connessione profonda tra mente e corpo.
Questo stato consente di superare disagi psicosomatici, di migliorare il contatto con il proprio โioโ e di potenziare le quotidiane performance e routine a scuola, al lavoro o nello sport.
Tuttavia, per raggiungere questi obiettivi, รจ necessario seguire assiduamente particolari esercizi ed essere costante nel farli per conservare la capacitร di auto-indurti il rilassamento.
Il metodo con autodistensione di tipo passivo-concentrativo (Konzentrative selbstentspannung) รจ piรน conosciuto sotto il nome di training autogeno di Schlutz.
Training autogeno: come funziona?
Il meccanismo dellโautosuggestione
Il training autogeno รจ basato sullโautosuggestione. Infatti รจ un specie di rilassamento attraverso lโautoipnosi. Eโ una pratica molto semplice, adatta a chiunque, basta dedicare qualche minuto al giorno alla pratica degli esercizi.
Durante una giornata, chiunque si autosuggestiona spesso e si lascia influenzare dai messaggi e informazioni ricevuti (dai media o dagli altri). Nella vita quotidiana, questo meccanismo รจ spesso causa di tensioni o di stress, difficilmente controllabili.
Dโaltronde, queste emozioni negative sono molto concrete nelle loro manifestazioni fisiche o mentali anche se vengono elaborate dalla mente.
Eโ questo meccanismo, che funziona come effetto placebo, che puoi utilizzare consciamente nella pratica del training autogeno per non subire piรน i pensieri negativi reali o immaginari.
Obbiettivi
Secondo Schultz il Training Autogeno ha le seguenti funzioni:
- ristabilire gli equilibri funzionali alterati: riporta lโequilibrio tra il sistema nervoso vegetativo e quello endocrino in virtรน del fatto che entrambi risultano condizionati dal nostro vissuto emotivo.
- Modificare situazioni psico-patologiche attraverso il decondizionamento riuscendo a migliorare alcuni vissuti psicologici.
- Indurre un benessere generale
Inizialmente รจ il terapeuta che insegna al paziente il metodo da seguire per riuscire ad elaborare il vissuto che emerge durante i momenti di โrilassamentoโ e per sviluppare la capacitร personale di โautosuggestioneโ.
Come si svolge una seduta
La seduta inizia sempre con una fase di raccoglimento per filtrare le stimolazioni esterne e stabilire la calma. Il paziente si deve lasciar guidare dalla voce del terapeuta. Eโ una specie di riscaldamento emotivo per poter eseguire al meglio gli esercizi di rilassamento.
Sotto la guida del terapeuta, sei pronto ad iniziare gli esercizi di visualizzazione.
A fine seduta, ti senti come se ti fossi appena svegliato da un pisolino. Quindi viene proposto un esercizio di recupero per tornare ad essere operativo.
Per Schultz , le condizioni per la pratica del training sono molto importanti:
- stanza silenziosa e riscaldata con poca luce.
- Indossare vestiti comodi.
Le 3 posizioni del training autogeno e respirazione
E’ fondamentale, una respirazione profonda che, con lโesperienza e la tecnica, diventa automatica e meno controllata.
Gli esercizi si svolgono in 3 posizioni:
Posizione supina
Quando cominci a praticare, Schultz consiglia la posizione supina perchรฉ facilita il rilassamento. Nel suo libro, descrive con molta cura come stenderti su un materassino con un piccolo cuscino sotto la testa e sotto le ginocchia per facilitare il rilassamento muscolare.
Se vuoi praticare il training autogeno a casa, puoi farlo anche sul letto.
Apri le gambe e rilassa i piedi verso lโesterno. Braccia lungo il corpo rilassate. Chiudi gli occhi.
Posizione in poltrona
Scegli una poltrona che abbia schienale, braccioli e la giusta altezza da terra: i piedi devono toccare comodamente il pavimento.
La posizione in poltrona ti aiuta a rilassare schiena, spalle e braccia. Apri leggermente le gambe.
Posizione del cocchiere
Seduto su una panca o sgabello senza schienale, leggermente โaccasciatoโ.
Questa posizione puรฒ essere fatta su uno sgabello o uno scalino. Piega le gambe ad angolo dritto, piedi leggermente aperti.
Metti le mani sulle ginocchia e rilassa le spalle. Inspira portando il busto verso lโalto ed espira flettendo il busto. Non abbassarti troppo. Lascia cadere la testa verso il petto, rilassando i cervicali.
Esercizi per rilassare mente e corpo
Dopo tante sedute di ipnosi, il professore Schultz aveva notato che allโinizio dellโinduzione ipnotica, i pazienti provavano una serie di sensazioni corporee che portava ad uno stato di disconnessione simile allo stato ipnotico.
Quindi ebbe lโidea geniale di far provare queste stesse sensazioni ai suoi pazienti in modo da aiutarli a raggiungere uno stato vicino allโipnosi.
Infatti, il principio del training consiste nellโeseguire esercizi fisiologici razionali determinati destinati a favorire il rilassamento del corpo e a far riposare la mente.
Il metodo Schultz รจ un metodo personale โresponsabile”, di allenamento allโautoipnosi e ha come caratteristica di ridurre al minimo lโimpegno del terapeuta.
Fasi del training autogeno
Nel training autogeno, esistono 4 fasi di approccio terapeutico:
- allenamento con esercizi di base: ciclo inferiore.
- Modificazioni autogene: ciclo superiore.
- Allenamento alla meditazione autogena.
- Metodi di neutralizzazione autogena.
Allenamento autogeno di base o training autogeno inferiore
Comporta una serie di 6 esercizi di cui i primi 2 sono i piรน importanti. Durante questi esercizi, il paziente deve, gradualmente, provare una serie di sensazioni corporee. Il paziente deve scegliere una posizione adeguata per favorire il rilassamento muscolare.
Dopodichรฉ deve chiudere gli occhi e concentrarsi mentalmente prima su una parte del corpo e poi su tutto il corpo, cercando una determinata sensazione (ad esempio, la pesantezza). Una volta percepita quella sensazione, bisogna pensare, formulando mentalmente la frase โil mio corpo รจ pesanteโ o โil mio braccio รจ pesanteโ.
Tuttavia, รจ importante praticare questo esercizio senza resistenza, se non riesci a percepire subito la sensazione, non insistere. Invece, prova a rimanere nellโattitudine mentale di passivitร chiamata โconcentrazione passivaโ e segui i consigli del tuo terapeuta.
Infatti, la concentrazione passiva si oppone alla concentrazione attiva in quanto devi accettare lโidea che non puoi raggiungere subito lโobiettivo.
Devi realizzare questo esercizio 2/ 3 volte al giorno, dedicando da 3 minuti a mezzโora. Il terapeuta serve a controllare i progressi, a incoraggiarti e a darti direttive per ottenere un maggior rilassamento.
Per ottenere dei risultati, il tempo รจ variabile, in genere da 2 a 6 mesi.
Puoi diventare sempre piรน protagonista del tuo rilassamento e se ti alleni con costanza, riesci sempre di piรน a raggiungere uno stato di disconnessione fisica e mentale, cioรจ uno stato tra lโessere sveglio ed essere addormentato = stato autogeno.
Ne risulta uno stato di benessere fisico e mentale con effetti che si possono prolungare diverse ore dopo la pratica. Solo quando sei in grado di rilassarti completamente, puoi introdurre esercizi piรน specifici a migliorare alcuni disturbi.
A cosa servono gli esercizi
Gli esercizi da svolgere nella prima fase (Training Autogeno Inferiore) sono 6 e vanno eseguiti in sequenza.
Prima di iniziare , cerca di metterti in una condizione mentale adeguata ed esegui esercizi di respirazione profonda in un luogo tranquillo, lontano da rumori e luci troppo forti.
La pratica costante dei 6 esercizi permette di distendere in modo progressivo:
- muscoli.
- Vasi sanguigni.
- Cuore.
- Respirazione.
- Organi addominali.
- Capo.
Training autogeno inferiore
I sei esercizi base
Vediamo di seguito quali sono gli esercizi che devi praticare per imparare la tecnica del training autogeno inferiore.
1 – Esercizio della pesantezza
Il primo esercizio ha lโobiettivo di distendere tutta la muscolatura. Il rilassamento dei muscoli volontari puรฒ essere utilizzato per dissipare le tensioni muscolari che causano emicrania, dolore alle spalle o alla cervicale.
Devi concentrarti prima su un arto, poi sullโaltro fino ad estendere, progressivamente, la sensazione di pesantezza a tutto il corpo.
2 – Esercizio del calore
Il secondo esercizio ha come obiettivo di sperimentare la sensazione di calore.
Il procedimento รจ lo stesso: immagina che un braccio diventi molto caldo, poi passa allโaltro e a tutti i distretti del corpo.
In questo modo, produci una vasodilatazione periferica e un conseguente aumento del flusso sanguigno. Il rilassamento che ottieni รจ maggiore rispetto a quello raggiunto con il primo esercizio perchรฉ si lavora sullo scioglimento delle tensioni piรน profonde.
Questo esercizio migliora notevolmente la circolazione periferica.
3 – Esercizio del cuore
Lโobiettivo รจ regolarizzare lโattivitร cardiaca. La sensazione di calma e di calore viene trasmessa anche al sistema cardiovascolare.
Come per i precedenti esercizi, devi ripetere una frase piรน volte: โil mio cuore batte in modo regolareโ.
4 – Esercizio della respirazione
Devi ripetere che il tuo respiro รจ regolare e tranquillo.
Lโattivitร respiratoria รจ alla base di alcuni disturbi psicologici invalidanti quali, lโansia, gli attacchi di panico, che conducono allโapnea o, al contrario, allโiperventilazione.
Quindi, avere la percezione consapevole del proprio respiro induce al controllo di questi fenomeni.
5 – Esercizio del plesso solare
Il quinto esercizio ha lโobiettivo di attivare la vasodilatazione nella zona addominale.
Devi ripetere la formula โil mio plesso solare รจ piacevolmente caldoโ.
Prova a visualizzarlo e โsentireโ la zona del plesso solare, posta sotto il diaframma e collegata ad organi quali milza, reni, fegato, stomaco, intestino e ghiandole surrenali.
Anche in questo caso, ottieni un aumento del flusso sanguigno che ha un potere calmante e sedativo su zone specifiche del corpo, migliora la qualitร del sonno e aiuta a recuperare le energie.
6 – Esercizio della fronte fresca
Se tutti gli esercizi precedenti mirano alla vasodilatazione, lโultimo ha invece come obiettivo la vasocostrizione, anche se limitata esclusivamente alla testa.
Sempre attraverso una specifica formula, devi convincerti che la tua fronte รจ fresca. Lโesecuzione di questo esercizio porta anche al miglioramento della concentrazione, dellโattenzione e della memoria.
Training autogeno superiore
La distinzione tra training Autogeno di base e quello superiore ha, in veritร , solo fini descrittivi. Infatti, il dottor Shultz considera consecutivi i due momenti, essendoci tra loro una continuitร ed una evoluzione naturale.
Con i primi 6 esercizi avviene un approccio al soma riuscendo anche a destrutturare le patologie e i disturbi psico-fisici ad esso connessi (ansia, respirazione, attacchi di panico ecc.).
Invece, con il Training autogeno superiore, cโรจ un approccio diretto alla psiche e allโinconscio con lโobiettivo di raggiungere una piรน profonda autoconoscenza.
A cosa serve
E’ una vera e propria analisi esistenziale che conduce il paziente ad esplorare le esperienze che possono essere alla base di disturbi anche seri quali, ad esempio, alcune nevrosi.
Attraverso il training autogeno superiore, puoi riuscire ad essere consapevole delle tue insicurezze piรน profonde e nascoste ma anche delle tue potenzialitร latenti, di cui non hai ancora conoscenza e coscienza.
Quindi, puoi intuire quanto questa meditazione non possa essere praticata senza una guida competente che conosca sia la meditazione autogena che la psicanalisi.
Le 7 esperienze
Lโallievo sperimenta immagini visive di vario tipo, inizialmente confuse ma che, attraverso un allenamento costante, riesce a strutturare sempre piรน, fino a prendere la forma di oggetti o di persone del vissuto o della propria quotidianitร .
Lโobiettivo รจ di portarti di fronte al tuo vissuto nascosto nelle pieghe piรน profonde della tua mente.
Infatti, รจ un metodo di meditazione mentale che ti puรฒ aiutare ad affrontare i problemi esistenziali fondamentali e diventa una specie di psicoanalisi, simile alla psicoterapia.
Inoltre รจ necessaria la presenza di un terapeuta esperto del metodo, e in grado di guidare il paziente a far affiorare contenuti inconsci con lโobiettivo di eliminare vissuti traumatici e conflitti emotivi.
Per questo motivo, รจ consigliabile a chi mostra una certa predisposizione per le esperienze meditative e ha una spiccata capacitร di immaginazione e, soprattutto, di โvisualizzazioneโ.
1 – Visualizzazione del color personale
Una volta raggiunto lo stato di concentrazione passiva, lascia venire a te un colore, quello personale. Eโ la tua โtonalitร โ affettiva.
2 – Visualizzazione di tutti i colori dello spettro solare
Durante il secondo esercizio, il terapeuta ti aiuta a visualizzare tutti i colori dello spettro solare.
In questo modo, capisci il significato emotivo ed affettivo di ciascun colore. Puoi capire in modo diretto, le tue dinamiche emotive senza il filtro della โratioโ.
I colori rispecchiano propensioni, atteggiamenti, inibizioni inconsce sulle quali puoi lavorare per accettarle o modificarle.
3 – Visualizzazione
Il terzo esercizio conduce alla visualizzazione di oggetti che appaiono nel โcampo visivo interioreโ.
Gli oggetti visualizzati corrispondono a ricordi, sentimenti, contenuti inconsci che possono essere causa di disturbi.
4 – Visualizzazione di concetti
Il quarto esercizio consiste nella visualizzazione di concetti astratti, come la bellezza, lโamore, lโautonomia ecc.
5 – Visualizzazione di vissuti personali
Si lasciano fluire dal profondo, stati d’animo, esperienze e avvenimenti che ti hanno in qualche modo condizionato.
6 – Visualizzazioni di persone
Il terapeuta ti invita a visualizzare una persona. Questo esercizio ti conduce a rapportarti direttamente con la tua affettivitร e con la tua capacitร di relazionarti con gli altri.
7 – Dialogo con lโinconscio
Eโ una vera esperienza meditativa. Lโallievo fa domande al suo inconscio e aspetta che, dal profondo della psiche, emergano le risposte.
Ma perchรฉ affiorino le risposte, devi far ricorso alle tue capacitร intuitive, attingere alla consapevolezza piรน profonda e alla tua antica saggezza.
Training autogeno: benefici per la salute e la mente
Dunque, il TA รจ una tecnica di rilassamento che induce al cambiamento psicofisico, migliora il rapporto con te stesso e predispone ad un approccio sereno con gli eventi della vita in quanto insegna a controllare le reazioni generate da situazioni di conflitto psicologico.
Attraverso lโesecuzione di determinati esercizi, puoi riuscire ad intervenire sul sistema nervoso autonomo, ovvero quello non soggetto al controllo volontario.
Ma anche sulla sfera psichica per modificare atteggiamenti negativi o dannosi per te stesso (ansia, stress) o migliorarne alcuni aspetti, come quello creativo e decisionale.
Lโimportanza di un allenamento costante
Come sottolinea il Dottor Shultz, il Training Autogeno diventa una vera e propria tecnica terapeutica solo se ti alleni costantemente. Infatti, solo in questo modo, puoi riuscire a raggiungere (e decondizionare) parti del corpo inaccessibili in altri modi.
Il training autogeno รจ un allenamento che necessita una pratica regolare degli esercizi. Infatti, come qualsiasi tecnica, devi allenarti per migliorare.
Disturbi psichici
Le tecniche terapeutiche, ovvero gli esercizi previsti dal Training Autogeno, sono molto efficaci nei casi di:
- attacchi di panico.
- disturbi d’ansia.
- Fobie.
- Tic e balbuzie.
- Disturbi del sonno.
- Dipendenze da sostanze come ad esempio il fumo.
- Disturbi della sfera sessuale
- Disturbi alimentari.
Benefici psicofisici
La pratica del Training autogeno non ti offre solo la possibilitร di autoindurti la calma, il rilassamento e lโautocontrollo ma ti rende in grado di:
- autoregolare le funzioni corporee involontarie (apparato cardiocircolatorio, respiratorio e viscerale).
- Migliorare la concentrazione e la memoria.
- Modificare la percezione del dolore.
Il training autogeno ti insegna ad essere intimamente connesso con il tuo โioโ grazie ad una percezione consapevole del tuo corpo.
Malattie e disturbi fisici
Il training autogeno รจ utile in caso di:
- colon irritabile.
- Gastrite.
- Stipsi
- Colecistopatia.
- Tachicardia.
- Bradicardia.
- Angina pectoris.
- Dismenorrea.
- Asma.
- Disturbi della pelle (psoriasi, eczema, orticaria).
Il training autogeno รจ anche molto utile per la preparazione psicofisica al parto.
Training autogeno per vivere meglio sul lavoro e nello sport
I benefici sul lavoro sono tanti. La pratica degli esercizi base, ti puรฒ aiutare a
- controllare meglio lโaggressivitร .
- Essere piรน efficiente.
- Migliorare il tuo rapporto con gli altri.
- Vivere meglio le difficoltร .
Invece, nello sport agonistico, puรฒ essere utile il TA per:
- controllare lo stress.
- Vivere al meglio la competizione.
- Migliorare le prestazioni sportive.
Infine nellโeducazione dei bambini problematici (dai 10/12 anni in poi), uno psicoterapeuta puรฒ consigliare gli esercizi base per:
- imparare a gestire lo stress e lโiperattivitร .
- Migliorare la concentrazione e la memoria.
Controindicazioni
Invece, il training autogeno รจ sconsigliato a chi รจ:
- ipocondriaco.
- Profondamente depresso.
Storia del training autogeno
Il metodo del training autogeno รจ nato dalle ricerche sul sonno e lโipnosi di Vogt e Brodman, a Berlino, tra il 1894 e 1903. Infatti, hanno osservato che alcuni pazienti, dopo aver fatto diverse sedute di ipnosi, erano in grado di prolungare questo stato psicofisico, anche in seguito.
Durante questo stato di autoipnosi, i pazienti avevano sensazioni di pesantezza e di calore accompagnato perรฒ da un formidabile assestamento. Inoltre, avevano notato che questi esercizi mentali, praticati diverse volte al giorno, riducevano in modo evidente gli effetti dello stress e della stanchezza.
Schultz nasce in Bassa Sassonia nel 1884. Studia medicina a Losanna e in Germania e si specializza in psichiatria. Nel 1905, esplora le potenzialitร dellโipnosi e delle sue diverse forme di suggestione. Viene nominato professore di psichiatria e scrive il suo primo libro durante la prima guerra mondiale: โIl trattamento psicologico dei pazientiโ.
Nel 1932, pubblica il suo libro โTraining Autogenoโ nel quale, descrive i 3 punti fondamentali delle pratiche di rilassamento:
- importanza del โ lasciarsi andareโ
- perdita della percezione del mondo esterno grazie alla concentrazione su dei fenomeni somatici
- perdita del vincolo col terapeuta ma autonomia nella gestione del rilassamento.
Il metodo Schultz รจ molto utilizzato in psichiatria, nella cura della depressione ma ha anche trovato il suo posto nella terapia del dolore.
Qualche anno dopo essersi entusiasmato per la psicanalisi e lโipnosi, lโobiettivo di Schultz era di trovare un metodo terapeutico meno lungo e piรน semplice dellโanalisi e soprattutto che non comportasse nessun rischio di dipendenza tra il paziente e il suo terapeuta.
Inoltre, Schultz ha ammesso la somiglianza tra training autogeno e buddismo zen. Infatti, si pratica in posizione distesa e il concetto del โnon fare nienteโ e โlasciare che succedaโ รจ molto simile alle pratiche di meditazione orientale come yoga e tai chi.
In collaborazione con Gilda Palumbo, psicologa e psicoterapeuta.