Sommario
Hai deciso di incontrare uno psicologo per migliorare la tua vita o per sbloccare una situazione che ti angoscia e ti impedisce di andare avanti?
Quella di intraprendere un percorso di psicoterapia personale è sicuramente una scelta importante, che è giusto affrontare avendo in mano tutte le informazioni per orientarsi al meglio.
Floriana Ventura, la psicologa di Melarossa, spiega che nel corso dell’intera esistenza, ci sono momenti nella vita in cui può capitare di sentirsi persi, svuotati, ansiosi, tristi oppure sofferenti per problematiche di diverso genere che non si riesce a risolvere da soli: in questi momenti di grande difficoltà, può accadere di voler ricorrere a un aiuto terapeutico.
Scegliere il professionista a cui affidare il proprio disagio, però, non è sempre facile
Consigli per scegliere lo specialista
Sei in difficoltà perché non sai a chi rivolgerti? Melarossa, con l’aiuto di Floriana, ha individuato le domande comuni che è importante farsi prima di rivolgersi ad uno specialista.
La prima e più diffusa è sicuramente: qual è il professionista più adatto a me? Psicologo? Psicanalista? Psicoterapeuta? Psichiatra?
Per aiutarti a capire e a scegliere in modo più consapevole, ecco una tabella che illustra le specificità di ogni figura.
Figure professionali della psicologia
Come trovare quello giusto per te
Il primo consiglio è quello di confrontati con parenti e conoscenti, che potranno sia condividere la loro esperienza, sia consigliarvi centri e strutture che hanno lavorato bene con loro.
Anche il medico di famiglia può offrirti un suggerimento e indirizzarti correttamente. Se scegli di utilizzare internet, una buona soluzione sono quei centri in cui sono presenti più psicologi e psicoterapeuti e dove, quindi, si ha una possibilità di scelta più ampia.
Quanti incontri fare prima di decidere
Un dettaglio importante: lo psicologo e il suo cliente si devono “annusare” e poi confermare. Questo vuol dire che è necessario concedersi almeno 1-2 incontri per capire se la persona è quella adatta a noi. E’ importante sentire se scatta l’empatia e la fiducia. Una volta compreso, questo si può partire col proprio percorso di benessere.
Psicologo: Guida alla scelta
Meglio un terapista privato?
La scelta di optare per un consulente nel privato consente di avere una facilità di accesso, maggiore disponibilità di orari a dispetto di costi maggiori. Nel pubblico, si possono incontrare professionisti altrettanto preparati a costi ridotti, se non addirittura la possibilità di avere trattamenti a titolo gratuito. Ma con l’inconveniente di liste di attesa a volte lunghe e orari poco flessibili.
Meglio un uomo o una donna?
Su questo non c’è una regola definita. E’ bene scegliere la persona con la quale si pensa di potersi sentire maggiormente a proprio agio. Solo in alcuni casi riveste una certa importanza il sesso dell’esperto, ma sarà proprio la persona a cui ci si rivolge ad indirizzare la scelta, se necessario.
Va bene rivolgersi allo psicoterapeuta di un amico o di un parente?
Dipende. Se l’amico in questione è una persona molto vicina e significativa non è il caso di iniziare una psicoterapia con lo stesso professionista. Mentre se l’amico è semplicemente un conoscente che sa poco di noi e che non condivide momenti e pensieri con noi potrebbe usufruire dello stesso terapeuta o psicologo. In ogni caso lo psicologo dell’amico può dare riferimenti per un collega a cui rivolgersi.
Psicoterapista: come affrontare il primo incontro
Il primo appuntamento con uno psicologo o psicoterapeuta può mettere a qualcuno un po’ di agitazione, ma non è necessario preparare delle domande. Se però il fatto stesso di preparare una lista di cose da chiedere per chiarirsi eventuali dubbi o perplessità consente di arrivare al fatidico incontro più tranquilli, ben venga una bella lista di domande, di qualunque tipo, senza timore alcuno!
Qualità importanti che deve avere il terapista
Per essere sicuro di aver scelto bene, devi accertarti che il professionista abbia i titoli necessari a svolgere la professione. Quindi laurea, iscrizione all’albo preposto e diploma di specializzazione se si tratta di psicoanalista o psicoterapeuta.
Deve avere capacità empatiche e rispettare il codice deontologico. Soprattutto deve riuscire a creare un clima di interazione positiva e di collaborazione necessaria al raggiungimento degli obiettivi definiti.
Con il tuo terapista, devi sentirti a proprio agio, certi di potersi affidare e confidare nella tranquillità che il segreto professionale verrà mantenuto.
Se ci si accorge che alcuni di questi criteri non vengono soddisfatti si può serenamente decidere di cambiare professionista.
Terapia: costo e durata
Quanto costa
Per quanto riguarda i costi non si può dare una cifra di riferimento unica, ma è possibile consultare on line il tariffario degli psicologi che si trova sul sito dell’Ordine degli Psicologi e farsi un’idea.
Quanto dura il percorso?
La durata dipende dal tipo di problema da affrontare. In linea generale si può dire che la psicoanalisi prevede tempi piuttosto lunghi, anni, per l’indagine del profondo che richiede, mentre la psicoterapia solitamente richiede tempi minori, variando mediamente dai 6 mesi ai 2 anni.
Molto spesso la maggior parte delle psicoterapie si conclude nel giro di 1 anno circa, ma molto varia a seconda sia dell’età del soggetto, sia del tipo di disagio e che della resistenza al cambiamento che presenta.
Che rapporto avere col suo psicologo
Va considerato come confidente o supervisore?
Lo psicologo è una figura che non può essere considerata né un confidente in assoluto né un supervisore tout court, ma sicuramente è la persona a cui si possono confidare pensieri, emozioni e segreti con la certezza che resteranno privati e può essere considerato un supervisore se si pensa alla fase della psicoterapia durante la quale il terapeuta verifica l’andamento e lo svolgimento delle prescrizioni date nella precedente seduta.
Problemi col cibo: che terapia scegliere
Ci sono terapeuti con una formazione specifica sui disturbi alimentari dovuta o ad un approfondimento personale o al conseguimento di specializzazioni o master post lauream.
Ho un problema da risolvere ma non voglio parlare del mio passato, a chi devo rivolgermi?
È difficile affrontare un percorso di psicoterapia (escludo la psicanalisi perché molto orientata al passato) senza parlare mai del passato, perché quasi sempre i comportamenti attuali e il disagio che ne deriva sono il risultato di apprendimenti passati che si spiegano proprio attraverso la ricostruzione della propria storia di vita.
Il ruolo del passato
Una soluzione per chi ha spiccate difficoltà a parlare del proprio passato è la Terapia Strategica Breve, che in circa 10 incontri affronta lo studio delle caratteristiche specifiche di un problema, l’indagine delle soluzioni già tentate per risolverlo e il cambiamento delle soluzioni disfunzionali (che invece di risolvere il problema, lo alimentano) con altre che si sono sperimentalmente dimostrate funzionali per il raggiungimento degli effetti desiderati.
La terapia di gruppo è efficace?
La psicoterapia di gruppo può essere utile quando, dopo uno o più colloqui individuali, il terapeuta ritiene chi si possa giovare della condivisione e del confronto con persone che vivono il medesimo disagio. Si può in certi casi trarre ulteriore beneficio dalla consapevolezza che esistono altre persone che vivono problematiche simili a quelle personali.
Un vantaggio della terapia di gruppo è il contenimento del costo, in quanto risulta essere più economica, mentre un limite è rappresentato dalla minore elasticità nel concordare gli appuntamenti dovuta al fatto di doversi accordare tra più persone.
Hai altri dubbi o domande?
Scrivi a Floriana inviando una mail a [email protected]
e riceverai un consiglio gratuito per il tuo problema.
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