Sommario
L’eritema solare o dermatite da sole, è una reazione infiammatoria della pelle causata da un’eccessiva esposizione ai raggi UV.
Si manifesta con rossore e prurito cutaneo e, in alcuni casi, vesciche.
Per prevenire l’eritema solare è fondamentale utilizzare una crema solare per eritema con un fattore di protezione adeguato alla propria pelle, da applicare spesso, soprattutto dopo il bagno.
Tra i rimedi per alleviare i sintomi dell’eritema solare ci sono impacchi freddi, gel di aloe vera e lozioni a base di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e il prurito.
Inoltre, una corretta idratazione e l’uso di abiti leggeri e traspiranti possono aiutare ad alleviare il disagio.
Ma per una “tintarella” da invidia, oltre a proteggere la pelle, si parte da ciò che si mangia. Una dieta per un’abbronzatura perfetta deve essere ricca di antiossidanti per una cute sana e un’abbronzatura uniforme. Alimenti come carote, pomodori, e verdure a foglia verde sono particolarmente indicati. Questi alimenti contengono beta-carotene e licopene, che proteggono la pelle dai danni solari e favoriscono la colorazione della pelle.
Eritema solare: cos’è
L’eritema solare è una manifestazione infiammatoria della pelle dovuta a un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi UV, in assenza di protezione solare o in presenza di una protezione solare inadeguata rispetto al proprio fototipo.
L’eritema compare entro poche ore dall’esposizione al sole e la sua gravità è variabile: può essere di lieve entità ma può diventare come un’ustione di primo o secondo grado. Si manifesta con alcuni sintomi tipici: arrossamento della cute, pelle secca, bruciore, prurito e sensibilità della pelle al tatto
Anche le parti del corpo non reagiscono tutte allo stesso modo: gli occhi, il naso, le labbra sono più sensibili rispetto a braccia e gambe.
L’eritema solare richiede un intervento rapido e prudenza, poiché nel tempo può creare complicanze anche gravi. Le scottature solari, infatti, sono un fattore di rischio per le macchie cutanee, invecchiamento precoce della pelle, fino ai tumori.
Dopo i primi sintomi, è essenziale evitare di ri-esporsi ai raggi solari fino alla completa guarigione (che di solito accade in pochi giorni se adeguatamente trattato).
Per non rinunciare all’abbronzatura, l’approccio deve essere graduale, poiché la pelle rimane sensibilizzata per molto tempo.
Solitamente i rimedi per l’eritema solare sono di tipo naturale o rimedi della nonna, ma nei casi più gravi, l’eritema da sole può richiedere un trattamento medico simile a quello per le ustioni, con impacchi freddi, antinfiammatori, medicazioni sterili e antimicrobici a uso topico.
Per prevenire l’eritema solare, è quindi fondamentale evitare di esporsi troppo al sole e nelle ore più calde e rispettare il proprio livello di tolleranza, usando creme solari per eritema adatte al proprio fototipo.
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Come curare l’eritema solare in modo naturale?
L’eritema solare tende a guarire spontaneamente entro 4-5 giorni. In questo periodo, è importante evitare di esporsi alla luce solare.
In caso di eritemi di lieve entità, i rimedi per l’eritema solare più comuni sono l’applicazione di impacchi con acqua fresca o tiepida sulle parti arrossate per alleviare il bruciore e il prurito e creme e lozioni con proprietà lenitive, nutrienti e idratanti come quelli a base di arnica, aloe, camomilla.
Richiedono più attenzione, invece, gli eritemi solari con vescicole e bolle in cui è fondamentale mantenere la pelle pulita per evitare infezioni batteriche. In tal caso sarà opportuno rivolgersi al dermatologo che potrà indicare medicazioni con creme antibiotiche e cortisoniche.
Per alleviare prurito e bruciore può rendersi necessario l’uso di FANS ed antistaminici per bocca.
Come alleviare il prurito dell’eritema solare?
Per alleviare i sintomi dell’eritema solare, i rimedi naturali possono essere molto efficaci.
L’aloe vera è uno dei trattamenti più efficace applicando il gel fresco direttamente sulla pelle. L‘olio di cocco, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e idratanti, aiuta a ridurre il prurito e a prevenire la desquamazione.
Anche l’avena, usata per un bagno con acqua tiepida, può alleviare l’irritazione. Impacchi di tè verde o camomilla, raffreddati, applicati sulla pelle, offrono un’azione calmante e antinfiammatoria.
Rimedi della nonna contro l’eritema
Se si è stati sotto il sole “cocente” per troppo tempo e un eritema da sole fa la sua comparsa, ecco alcuni accorgimenti utili:
- Bere molta acqua per reidratare la pelle.
- Utilizzare impacchi freddi sulla zona irritata.
- Immergere in acqua fresca la parte colpita per alleviare il senso di calore e il prurito da eritema.
- Applicare impacchi con creme, pomate e gel lenitivi a base di sostanze naturali come aloe e amamelide. Si possono mettere in frigorifero prima di usarle per un maggiore sollievo.
- Scegliere un’alimentazione con cibi ricchi di betacarotene e vitamina E, come frutta e verdura, che aiutano a rigenerare la pelle e stimolano la produzione di melanina.
- Evitare di esporsi al sole fino alla completa guarigione dell’eritema.
Cosa non fare con l’eritema solare?
Quanto tempo ci vuole per far passare l’eritema solare? Per una rapida guarigione è bene adottare alcune semplici regole:
- Lascia stare la tintarella per un po’ ed evita di esporti al sole o alle lampade abbronzanti.
- Non grattarti. Devi resistere il più possibile alla tentazione di trovare sollievo al prurito grattando la pelle irritata, poiché potrebbe peggiorare l’infiammazione.
- Non toccare le bolle e non romperle per scongiurare il rischio di infezioni.
- Asciuga la pelle delicatamente, tamponandola ancora umida, dopo la doccia, con un asciugamano morbido, senza strofinare.
- Niente creme esfolianti, peeling o scrub che potrebbero irritare ancora di più la pelle.
- Evita l’uso di creme contenenti anestetici e antistaminici, poiché possono causare reazioni fototossiche con l’esposizione alla luce solare.
E’ importante evitare il fai da te in caso di eritemi intensi con vescicole o bolle: in questo caso è necessario rivolgersi al medico curante o al dermatologo.
Quanto può durare un eritema solare?
L’eritema solare solitamente dura quattro o cinque giorni. Durante questo tempo, è necessario evitare di grattarsi e di esporsi nuovamente al sole, per non aggravare la condizione e posticipare la guarigione.
In caso di eritema solare grave, che somiglia a una vera un’ustione di primo grado, è consigliabile consultare subito il proprio medico. Anche se l’eritema tende a risolversi spontaneamente, il danno alla cute richiede più tempo per guarire.
Che crema mettere sull’eritema solare?
È bene ricordare che le scottature solari e gli eritemi non sono la stessa cosa. È la scottatura a causare un eritema da sole poiché i raggi UVB penetrano la pelle, danneggiano le cellule dell’epidermide e attivano un processo infiammatorio che porta all’eritema.
Le creme per l’eritema solare dopo la scottatura offrono un sollievo immediato dal dolore e dal prurito. Oltre alla funzione calmante e lenitiva, alcune hanno anche proprietà riparative, antisettiche, antibiotiche e antinfiammatorie.
In commercio sono disponibili ottime creme lenitive a base di principi naturali come quelle alla calendula, aloe vera, ceramidi, pantenolo, burro di karité, ecc. Questi ingredienti alleviano i sintomi da eritema e aiutano a prevenire altri danni alla pelle.
Eritema solare: le cause
L’eritema solare rappresenta un danno acuto della pelle dovuto a un processo infiammatorio innescato dai raggi solari. Ma anche dai raggi delle lampade abbronzanti. In seguito a questo danno, si verifica la vasodilatazione dei capillari sottocutanei e la liberazione di sostanze quali: prostaglandine, alcune citochine, istamina e ossido nitrico.
Tutte queste sostanze innescano un processo infiammatorio visibile ad occhio nudo con l’arrossamento della pelle e prurito.
Ma il danno non si limita qui: l’eritema solare è essenzialmente dovuto ai raggi UVB che, per il loro elevato livello di energia, inducono un danno diretto al DNA delle cellule basali dell’epidermide.
Inoltre, proseguendo l’esposizione solare, anche gli UVA interagiscono con specifiche molecole cutanee, inducendo reazioni di ossidazione che a loro volta creano un ulteriore danno cellulare.
Come abbiamo accennato all’inizio, l’eritema solare è dovuto ad un’esposizione solare eccessiva o prolungata in assenza di protezione solare o con una protezione solare non adeguata alla propria carnagione.
Ogni persona reagisce in modo diverso alle radiazioni ultraviolette. La reazione della pelle all’esposizione al sole varia in base alle caratteristiche della pelle determinate dal fototipo, la classificazione in base alla quantità di melanina presente nella pelle.
Fototipo
ll fototipo di una persona è una classificazione utilizzata in dermatologia basata sulla qualità e quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle.
Si distinguono 6 fototipi.
- Capelli biondi o rossi, occhi chiari, carnagione chiara o lentigginosa. Estremamente sensibile al sole, si scotta sempre e non si abbronza mai.
- Capelli biondi o castano, occhi e carnagione chiari. Spesso con lentiggini, molto sensibile al sole, si scotta facilmente e si abbronza con difficoltà.
- Capelli castani, occhi marroni o chiari, carnagione moderatamente scura. Può scottarsi ma si abbronza.
- Capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra. Si scotta di rado e si abbronza facilmente.
- Capelli neri, occhi scuri, carnagione bruno-olivastra, si abbronza intensamente.
- Capelli neri, occhi neri, carnagione nera.
La quantità e la qualità della melanina, la sostanza che permette l’abbronzatura, stabiliscono il fototipo. Ad esempio, le persone con fototipo 6 hanno più melanina nella pelle, mentre i soggetti con fototipo 2 ne contengono meno.
Il fototipo 1 è un caso limite, poiché la concentrazione di melanina è quasi nulla, quindi anche una minima esposizione al sole è abbastanza rischiosa per la pelle.
Per i bambini, la sensibilità cutanea è più alta rispetto agli adulti, anche a parità di fototipo. Pertanto, è basilare proteggere la loro pelle con creme solari ad alto fattore protettivo, superiore a quello utilizzato per gli adulti.
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Fattori di rischio
Sono di certo più a rischio i soggetti con carnagione chiara, capelli biondi o rossi ed occhi chiari.
Ma il rischio di eritema non è solo correlato al fototipo ma anche alla quantità di raggi UV assorbita.
Infatti, un elemento importante è l’ora del giorno in cui ci si espone al sole: tra le 10 e le 16, il sole è più pericoloso, soprattutto laddove siano presenti superfici riflettenti la luce, come neve, specchi d’acqua e sabbia.
Inoltre, occorre considerare a rischio i bambini sotto i tre anni di età. Sotto l’anno di vita non andrebbero mai esposti direttamente.
Al di sopra dell’anno si possono esporre prima delle 11 e dopo le 17 e sempre adeguatamente protetti con capellino, occhiali e filtro ad alta protezione specifico per l’età pediatrica.
Anche gli anziani sono più vulnerabili nei confronti del sole.
Come si presenta l’eritema solare?
La forma lieve di eritema solare si manifesta con un arrossamento che scompare spontaneamente dopo qualche giorno.
La pelle scottata appare arrossata, calda e soggetta a prurito per l’aumento dell’afflusso di sangue nello strato cutaneo più superficiale. Possono manifestarsi senso di bruciore e secchezza cutanea.
Invece, nelle forme più importanti, quando l’eritema è intenso, si presenta come un’ustione di primo grado con:
- Arrossamento.
- Rigonfiamento (edema).
- Vescicole.
- Bruciore.
- Ipersensibilità al tatto e prurito.
In questo caso, a distanza di qualche giorno la pelle desquama. Se l’eritema è molto esteso e intenso può essere accompagnato da febbre, brividi, nausea, mal di testa e vertigini.
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Complicanze dell’eritema solare
L’eritema solare è solo la parte visibile del danno acuto indotto dai raggi UV. I raggi UV inducono un danno cellulare mutageno. La pelle possiede meccanismi di riparazione dei danni a carico del DNA: la proteina P53 che blocca la replicazione delle cellule danneggiate oppure, se il danno è di grande entità, ne induce l’apoptosi, ossia la morte programmata.
Il reiterarsi dei danni nel tempo porta a danni cronici che si evidenziano con:
- Fotoinvecchiamento.
- Immunosoppressione.
- Fotocarcinogenesi.
Inoltre, un’esposizione solare sregolata costituisce un fattore di rischio importante per lo sviluppo dei tumori cutanei.
- Melanoma.
- Carcinoma basocellulare.
- Carcinoma spinocellulare.
In particolare, studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione fra esposizioni solari acute ed intermittenti e rischio di melanoma, mentre i cosiddetti tumori cutanei non-melanoma si associano maggiormente alle esposizioni croniche e continue.
Negli anni le scottature predispongono alla comparsa di macchie cutanee e possono provocare un invecchiamento precoce della pelle: questo significa che essa perde la sua naturale elasticità provocando la comparsa di rughe.
Come prevenire l’eritema solare
Per non incorrere nella comparsa di un eritema solare è consigliabile agire con un’adeguata prevenzione.
- Indossare indumenti freschi che coprono la pelle e la proteggono dall’esposizione diretta ai raggi solari.
- Utilizzare creme solari con un fattore protettivo alto (almeno 30) o comunque adatto al proprio fototipo.
- Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde, ossia tra le 10 e le 16, quando la concentrazione di raggi ultravioletti è più alta.
- Abituare la pelle al sole in modo graduale, iniziando con periodi di esposizione brevi che diventeranno progressivamente più lunghi.
- Esporsi al sole anche in primavera per abituare la pelle.
- Scegliere in anticipo un’alimentazione ricca di sostanze che preparano la cute, come carotenoidi, betacarotene, vitamina A, vitamina E, vitamina C e antiossidanti.
Conclusioni
L’eritema solare è una reazione infiammatoria della pelle causata dall’esposizione eccessiva ai raggi UV.
Si manifesta con arrossamento, prurito e, a volte, vesciche. È importante evitare ulteriori esposizioni al sole e utilizzare impacchi freddi e creme lenitive per alleviare i sintomi. Per prevenire l’eritema, applica sempre una crema solare adatta al tuo fototipo e limita il tempo al sole.
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Articolo scritto con la consulenza della dottoressa Emanuela Carrera, medico chirurgo specialista in dermatologia e venereologia
Fonti