Sommario
Le onde d’urto sono una terapia che sfrutta le onde acustiche per curare molte patologie senza i rischi associati ad altri trattamenti come la radioattività .
Recenti ricerche mediche in fisioterapia e traumatologia hanno scoperto i benefici delle onde d’urto per il trattamento di patologie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico.
Studi successivi hanno anche dimostrato la loro efficacia in altri settori come la medicina interna e la medicina estetica.
Nel campo della medicina estetica, in particolare, le onde d’urto rappresentano una vera e propria rivoluzione per efficacia e risultati, come avremo modo di vedere in seguito.
Cosa sono le onde d’urto: caratteristiche e tipologie
La tecnologia delle onde d’urto, conosciuta in ambito medico come ESWT (extracorporeal shock wave therapy) consiste nell’emissione controllata di onde di pressione ultrasoniche dirette e focalizzate sulle aree da trattare.
Ampiamente utilizzate nella medicina rigenerativa, nella riabilitazione muscolo-scheletrica per trattare l’infiammazione, la calcificazione, i processi condrali e per alleviare il dolore, le onde d’urto sono ormai usate a 360°, dalla medicina estetica e dermatologica fino all’ortopedia e alla medicina dello sport.
Le onde d’urto sono indicate sia per pazienti che si trovano in una fase acuta della patologia (manifestata dunque in tempi recenti), sia per coloro che soffrono da tempo e quindi sono in una fase cronica della malattia o condizione.
Attualmente, esistono due tipi di onde d’urto divise a seconda della loro struttura e intensità :
- Focali o focalizzate.
- Radiali o balistiche.
Ogni tipo di onda produce determinati effetti e a seconda di questi, si sceglie quale destinare a una specifica indicazione terapeutica. In alcuni casi, è richiesto l’utilizzo di più tipologie nello stesso trattamento.
Onde d’urto focali
Questo tipo di onde agisce a livello cellulare dirigendo le onde verso un unico punto d’azione (volume terapeutico), producendo una bassa dispersione di energia e permettendo di selezionare la profondità d’azione nei tessuti. Inoltre, sono onde che nella loro fase iniziale fanno un po’ più male.
Esistono tre tipi di generatori collegati a questa tecnologia.
- Elettroidraulici: funzionano per mezzo di una candela elettrica contenuta in un mezzo acquoso, attraverso il quale, quando passa una corrente elettrica ad alta tensione, genera una bolla di plasma che si espande sfericamente. Questa rapida espansione genera un’onda d’urto.
- Piezoelettrico: consiste nel produrre sollecitazioni meccaniche su cristalli che acquisiscono questa tensione per mezzo di un differenziale di potenziale di polarità elettrica.
- Elettromagnetico: utilizza una bobina elettrica per generare due campi magnetici di diversa polarità . Sopra la bobina c’è una membrana metallica che viene spinta dal campo magnetico generando così un’onda d’urto.
Onde d’urto radiali
Le onde d’urto radiali sono state sviluppate a partire dal 1999 grazie a un’idea della società Electro Medical Systems EMS.
Sono onde generate pneumaticamente che vengono applicate sui tessuti molli in modo superficiale con una penetrazione massima di 40 mm. Si tratta di una tecnologia poco precisa, ma con una diffusione radiale che, in base alla forma del puntale collegato al manipolo, può produrre un’onda più o meno ampia.
Le sue applicazioni sono varie come, ad esempio:
- Calcificazione dei tendini.
- Tendinopatia della spalla, del ginocchio o del gomito.
- Borsite trocanterica.
- Sindrome di attrito della cinghia ileotibiale o dei punti trigger.
Questa tecnica non è invasiva e inoltre è molto sicura, meno dolorosa e può essere eseguita in regime ambulatoriale.
L’apparecchiatura a onde d’urto radiali è composta da un compressore d’aria esterno, una sonda radiale mobile, che viene messa a contatto con la pelle per mezzo di un gel conduttivo, e un pannello di controllo dove è possibile modificare l’intensità , la frequenza e il numero di impulsi da eseguire.
Benefici della terapia con onde d’urto
Gli effetti fisiologici della terapia con onde d’urto e la sua forma d’azione sono i seguenti: provocare microscopici effetti biologici interstiziali ed extracellulari che producono una rigenerazione dei tessuti.
Da questo effetto fisiologico generale si verificano i seguenti effetti benefici:
- Effetti analgesici: le onde d’urto inducono il rilascio della sostanza p, un neurotrasmettitore che agisce da modulatore del dolore.
- Effetti antinfiammatori: viene causata la degradazione dei mediatori dell’infiammazione.
- Aumento temporaneo della vascolarizzazione: le onde d’urto provocano la dilatazione dei vasi sanguigni e stimolano la circolazione sanguigna.
- Attivazione dell’angiogenesi o formazione di nuovi vasi sanguigni: mediante la rottura intraendoteliale dei capillari e la migrazione delle cellule endoteliali nello spazio interstiziale, si formano i nuovi vasi.
- Frammentazione dei depositi di calcio: è prodotta dall’effetto meccanico delle onde sui depositi di calcio.
- Neo-osteogenesi nei processi di pseudoartrosi e ritardi di consolidamento: l’effetto fisiologico, in questo caso, è prodotto dalla stimolazione osteogenica (osteonectina) ossia la formazione di nuovo tessuto osseo.
Generalmente i risultati della terapia con le onde d’urto si vedono dopo circa 20-30 giorni dalla fine del trattamento. In ogni caso si consiglia di ripetere i cicli secondo indicazioni mediche per mantenere i benefici più a lungo.
Terapia con onde d’urto: quando è indicata
La terapia con onde d’urto è diventata uno dei modi migliori per combattere un ampio elenco di disturbi fisici.
Questo tipo di trattamento agisce rapidamente, e molto beneficamente, su lesioni, dolore, calcificazioni, tendiniti e una lunga lista di disturbi, tra cui cellulite e disfunzione erettile.
L’ampio campo di applicazione delle tecniche fisioterapiche ha beneficiato notevolmente dei progressi nelle tecniche di terapia a onde d’urto. Grazie a questo, è possibile moltiplicare l’effetto curativo in caso di contratture, dolori muscolari e danni ai legamenti.
Inizialmente, le onde causano un’erosione meccanica nei tessuti che viene poi invertita in un effetto biologico benefico per il tessuto trattato. Le onde d’urto rigenerano gli stessi, con il conseguente sollievo dal dolore, il miglioramento delle condizioni generali e la riduzione del rischio di lesioni future.
Epicondilite
Nel campo della fisioterapia, i dolori dell’avambraccio e, soprattutto, di quei tendini chiamati epicondilari, sono molto comuni tra le persone che praticano sport. Grazie alle onde d’urto, l’epicondilite viene trattata e curata con un’alta percentuale di successo.
Il cosiddetto gomito del tennista ha conseguenze che possono variare da un lieve disagio a qualsiasi movimento, a torsione quasi impossibile della mano, del polso o dell’avambraccio, a causa di un dolore intenso.
Fascite plantare e sperone calcaneare
Il trattamento per l’infiammazione di un tessuto che va dalla pianta del piede alle dita dei piedi, chiamata fascite plantare, è un altro dei principali utilizzi delle onde d’urto.
Quando parliamo di questa condizione ci riferiamo a una patologia molto comune sia negli sportivi che nelle persone comuni. Si tratta di un problema che causa dolore acuto nell’area del legamento longitudinale, ossia nella fascia fibrosa della pianta del piede che va dall’alluce al tallone.
Spesso è causata da una cattiva postura oppure da una camminata errata, se non addirittura da scarpe poco comode.
I miglioramenti nei pazienti, dopo circa 5 sedute di onde d’urto, sono notevoli, a causa della stimolazione dei tessuti che le onde d’urto trattano.
Anche in caso di sperone calcaneare, cioè di una neoformazione benigna dell’osso calcaneare, le onde d’urto agiscono riducendone gli effetti dolorosi.
Tendinite
Quando i tendini s’infiammano, tra le conseguenze più immediate ci sono dolori intensi.
Una volta che ciò si verifica in un determinato paziente, ci sono buone probabilità che accada di nuovo.
Pertanto, un trattamento con onde d’urto suppone un rapido ed evidente miglioramento del loro stato e allo stesso tempo una strategia di prevenzione rispetto a nuovi casi.
Onde d’urto: disfunzione erettile
Grazie all’applicazione di onde a bassa intensità direttamente sulla superficie del pene, la circolazione è migliorata e vengono generati vasi sanguigni che in precedenza non esistevano.
La maggiore capacità di questo organo di dare ingresso e immagazzinare sangue nei suoi corpi cavernosi aumenta la facilità di sviluppare e mantenere un’erezione.
La tecnica è completamente indolore e di solito viene eseguita in diverse sessioni di circa 15 minuti. Piccoli impulsi vengono applicati, sia nelle aree della radice del pene che ai suoi lati.
Dopo questo processo, la maggior parte dei pazienti sperimenta un notevole miglioramento della prestazione sessuale.
Spalle
La spalla congelata o capsulite è un tipo d’infiammazione che colpisce le spalle.
Le onde d’urto possono essere d’aiuto per disinfiammare la capsula stimolando un processo di guarigione attraverso la formazione di nuovi vasi sanguigni nella regione trattata.
La terapia di solito si effettua ogni settimana per dare il tempo al corpo di reagire al trattamento. Dopo ogni seduta si ha un immediato sollievo grazie al suo effetto sedativo, ma nelle 48 ore successive può esserci una riacutizzazione del dolore, che una volta passato lascia spazio a un netto miglioramento.
Onde d’urto per cellulite
Le onde d’urto sono utilizzate ogni giorno di più nel campo della medicina estetica. I piccoli impatti esercitati contro le cellule adipose agiscono direttamente sulla causa del problema, attivando la circolazione e offrendo ottimi risultati anche in termini di tonicità ed elasticità della pelle.
Il passaggio dei manipoli sulle zone interessate dalla cellulite provoca un effetto stimolante sul tessuto connettivo fino a raggiungere gli strati più profondi del derma. Questo migliora sia la vascolarizzazione che la riduzione della stasi venosa e dunque l’edema.
Per questo motivo, le onde d’urto agiscono anche sulla ritenzione idrica.
In sintesi possiamo dire che il trattamento agisce con lo scopo di:
- Riattivare la circolazione.
- Drenare i tessuti.
- Stimolare il metabolismo dei grassi.
- Stimolare la produzione di nuovo collagene.
Come funziona e come si esegue una terapia con onde d’urto
Fasi del trattamento
L’esame obiettivo viene eseguito dopo che il medico ha fatto un’attenta anamnesi e, in caso di patologie diverse dalla cellulite, ha visionato eventuali esami diagnostici come Rx, ecografie, risonanze magnetiche ed eventuali visite specialistiche precedenti.
Il giorno del trattamento il paziente viene fatto accomodare su un lettino sdraiandosi e scoprendo le parti interessate.
Il terapista o il medico effettua una palpazione della zona per localizzare i punti dolenti e successivamente imposta i parametri tecnici presenti sul macchinario.
A seguire, l’operatore applica il gel sulle zone da trattare e con la sonda trasferisce le onde d’urto con lo scopo di irradiare la superficie cutanea per il tempo necessario.
In questa fase, ma anche nelle sedute successive, l’operatore può regolare l’intensità dell’energia erogata e la sede di applicazione.
Onde d’urto: costo e sedute
La terapia con le onde d’urto è una terapia non invasiva molto efficace soprattutto per alcune patologie e si caratterizza per brevi tempi di applicazione.
La durata di ogni seduta, per un totale di 3, è solitamente di 10-15 minuti. Alla fine del ciclo, in genere si consiglia un periodo di pausa che può essere dai 20 ai 30 giorni.
In ogni caso, i medici raccomandano di ripetere i cicli al massimo due/tre volte.
Se la terapia è eseguita correttamente e con le apparecchiature giuste, non provoca nessun dolore, semmai fastidio nelle persone più sensibili. In tal caso è sempre possibile comunicarlo all’operatore che può modificare la potenza.
I costi della terapia a onde d’urto variano a seconda dello specialista e della struttura. In media il costo va dai 50 agli 80 euro a seduta ed esiste la possibilità di accedere alle cure tramite SSN. L’unico problema, in questi casi, sono le lunghe liste d’attesa.
Per quanto riguarda la terapia chirurgica, è bene specificare che le onde d’urto non la sostituiscono, semmai aiutano il paziente ad affrontare meglio l’intervento e a cicatrizzare bene dopo.
I pazienti trattati con la terapia extracorporea, dopo un intervento, mostrano esiti cicatriziali migliori soprattutto dal punto di vista dello spessore della cicatrice e della valutazione visiva.
Questo accade perché le onde d’urto stimolano profondamente i tessuti e le cellule, le quali reagiscono producendo sostanze antinfiammatorie e fattori di crescita che riparano i tessuti.
Effetti collaterali e controindicazioni delle onde d’urto
Naturalmente, il trattamento ha alcuni effetti collaterali anche se in generale è ben tollerato e presenta ottimi risultati a lungo termine.
I possibili effetti collaterali sono riassunti in:
- Ematomi sottocutanei.
- Petecchie.
- Eritema.
Per questo motivo, le persone che assumono fluidificanti del sangue non dovrebbero ricevere questo tipo di terapia.
D’altra parte, ci sono alcuni stati fisici o malattie in cui la terapia con onde d’urto non è raccomandata, come ad esempio:
- Processi infiammatori e infettivi acuti.
- Processi emorragici e trattamenti anticoagulanti.
- Polineuropatie.
- Neoplasie.
- Malattie reumatiche sistemiche.
- Problemi legati alla crescita nei bambini.
- Malattie polmonari acute.
Fonti
- Onde d’urto per prevenire gli esiti cicatriziali post intervento chirurgico. Faceboost. di Michela Taccola.
- Costi della terapia ad onde d’urto. E’ mutuabile? Quali sono i benefici? – Lifestyle – ANSA.it