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Gli effetti collaterali della melatonina sono piuttosto rari ma è sempre bene fare attenzione in determinate circostanze. In questo caso parliamo degli integratori di melatonina, quindi la sua versione “sintetica”. La melatonina, infatti, è un ormone prodotto naturalmente dal nostro organismo che riveste un ruolo chiave in molte funzioni organiche. La più importante è regolare il ciclo sonno-veglia.
In certe fasi della vita, per vari motivi, dall’accumulo di stress alla gravidanza, si ricorre a questo integratore proprio per problemi di insonnia lieve.
Ma è una sostanza sicura e priva di controindicazioni?
Cos’è la melatonina e a cosa serve
La melatonina è un ormone prodotto in una specifica zona del cervello, la ghiandola pineale, con la funzione di regolare il ritmo circadiano, cioè il ciclo sonno-veglia.
La sua sintesi è influenzata dalla luce ambientale, pertanto aumenta durante le ore serali e notturne, raggiungendo il picco la mattina molto presto, per poi diminuire durante il giorno. Questo ciclo è parte integrante della regolazione del sonno e serve a gestire correttamente i ritmi circadiani del nostro organismo.
Si può quindi dire che la melatonina è l’ormone del sonno, poiché ci aiuta a capire quando è il momento di dormire, a ridurre la temperatura corporea e a far sopraggiungere la sensazione di sonnolenza.
Gli integratori di melatonina sono quindi molto spesso impiegati per favorire il riposo notturno, soprattutto in caso di jet lag o di insonnia occasionale.
I neonati hanno un livello molto basso di melatonina, per questo spesso scambiano il giorno con la notte. Infatti, questo ormone inizia ad essere sintetizzato dal cervello con una certa continuità solo quando è completa la maturazione della ghiandola pineale, intorno ai tre anni, periodo in cui si normalizza il sonno dei bambini.
Invece, in età adulta il processo si inverte, con la conseguente diminuzione del livello di melatonina e anche delle ore di sonno.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sulla melatonina.
Integratori di melatonina
Sono sempre più le persone che ricorrono agli integratori di melatonina per dormire o per riuscire ad addormentarsi o più esattamente per il trattamento dell’insonnia primaria, uno dei più comuni disturbi del sonno.
Può essere utile alle donne in gravidanza che hanno difficoltà a dormire a causa dei cambiamenti fisici e fisiologici cui va incontro il loro corpo durante i nove mesi, ma sempre dietro consiglio medico.
I dati statistici riportano che tra i consumatori di integratori di melatonina ci sono le persone anziane (al di sopra dei 75 anni) e chi svolge turni di lavoro non regolari, in cui si lavora sia il giorno che la notte, e che, per questo motivo, presentano un ciclo sonno-veglia alterato.
Gli integratori di melatonina sono prodotti che contengono il principio attivo della melatonina, generalmente sotto forma di pillole, capsule o gocce. Si trovano nelle farmacie, parafarmacie, erboristerie e negozi on line con prezzi che oscillano dai 16 ai 20 euro.
È sempre meglio che sia il medico a prescriverli, anche perché il dosaggio che abbia una sua efficacia può cambiare da persona a persona, anche in base al proprio stato di salute.
Si assumono poco prima di andare a letto, circa un’ora prima, poiché aiutano a prepararsi per il sonno. Alcuni contengono in abbinamento anche altri principi naturali come estratto di lavanda, di camomilla o vitamine o minerali come il magnesio.
Sebbene la melatonina sia abitualmente utilizzata per un breve periodo, non è raccomandata per l’uso a lungo termine senza una consulenza medica.
Gli integratori di melatonina si possono acquistare senza prescrizione medica ma è bene tenere presente che ogni prodotto cambia nella quantità di melatonina che contiene.
Inoltre, è bene ricordare che, come con qualsiasi integratore, la melatonina non dovrebbe essere il primo o l’unico rimedio da adottare per cercare di risolvere l’insonnia o i disturbi del sonno. Occorre abbinare anche uno stile di vita sano, una corretta alimentazione, esercizio fisico quotidiano e una buona igiene del sonno.
Melatonina: effetti collaterali e controindicazioni
Un uso corretto di melatonina, con dosi appropriate e indicate dal medico, non comporta particolari effetti collaterali. Tuttavia, un uso improprio o dosi eccessive, possono comportare alcuni effetti da tenere in debita considerazione. I più comuni, anche se rari, sono il mal di testa, sonnolenza diurna, vertigini, nausea, incubi, crampi allo stomaco e cambiamenti del tono dell’umore.
Nello specifico, gli effetti collaterali della melatonina più seri e che richiedono attenzione, sono i seguenti.
Sonnolenza
Tra gli effetti collaterali più comuni c’è la sonnolenza durante il giorno successivo all’assunzione e un senso di stordimento. Per questo motivo, chi svolge lavori che richiedono attenzione e concentrazione nelle ore diurne, deve essere avvertito dei possibili effetti sulla capacità di vigilanza da parte del farmacista o leggere bene le indicazioni riportate sulle confezioni.
Reazioni allergiche o ipersensibilità
Questo tipo di sintomatologia è molto raro e il più delle volte non causato dalla melatonina. A volte, invece, possono correlarsi agli eccipienti presenti nel preparato. Se si è consapevole di essere allergico a un particolare eccipiente (ad esempio un’intolleranza al lattosio), è consigliabile informare il farmacista o l’erborista al momento dell’acquisto per scegliere un prodotto diverso.
Uno non corretto
Seguire le indicazioni e assumere l’integratore correttamente è molto importante. Se si assume melatonina poco prima di andare a letto (meno di 1-2 ore prima), gli effetti non sarebbero efficaci e il sonno notturno potrebbe ritardare. Questo perché il corpo deve avere il tempo per assimilare la sostanza.
Sebbene non sia esattamente un effetto avverso, può creare comunque disagio poiché non consente di addormentarsi all’ora prevista.
Interazione con i farmaci
È possibile che un integratore di melatonina possa interagire con una terapia farmacologica in atto. Ad esempio, in chi assume farmaci per il cuore o per la regolazione dell’umore, la melatonina in dosi non adeguate potrebbe causare tachicardia e stati depressivi. Questi effetti sono importanti e non dovrebbero essere sottovalutati. Quindi, in queste situazioni, il parere del medico è fondamentale.
Anche i sedativi o farmaci per lo stress, l’ansia o l’insonnia come le benzodiazepine o sonniferi veri e propri, associati alla melatonina possono amplificarne l’effetto. Stessa cosa per la pillola anticoncezionale, gli antiepilettici o i farmaci per il diabete.
La melatonina poi, tra le sue tante funzioni, svolge un ruolo importante nella stimolazione del sistema immunitario, pertanto chi assume immunosoppressori deve fare attenzione.
Infine, è bene tenere presente l’interazione con la caffeina, che riduce i livelli di melatonina nell’organismo; pertanto bere caffè e poi prendere un integratore sarebbe del tutto inutile per prendere sonno.
Effetti collaterali della melatonina nei bambini
La sicurezza dell’uso della melatonina nei bambini non è stata ancora chiarita dal punto di vista scientifico. Dunque, occorrono ulteriori ricerche per comprendere con più precisione i suoi effetti a breve e lungo termine nei giovani, bambini e adolescenti. Ad oggi, i potenziali effetti collaterali a breve termine della melatonina nei bambini possono includere:
- Mal di testa.
- Vertigini.
- Sonnolenza.
- Agitazione.
- Aumento della minzione notturna o enuresi notturna.
Gli effetti a lungo termine, invece, sono meno chiari. Alcuni ricercatori ipotizzano che la melatonina possa alterare i normali livelli ormonali e interferire con la pubertà.
Sebbene la melatonina possa aiutare con i disturbi del sonno, molti pediatri non raccomandano l’uso di questi integratori, nonostante possano essere utili nei bambini che soffrono di insonnia o di un ritmo circadiano ritardato. Gli esperti suggeriscono quindi di fare più attenzione allo stile di vita, all’igiene del sonno e ai cambiamenti comportamentali prima di utilizzare la melatonina.
Controindicazioni
Visti i potenziali effetti collaterali della melatonina e le sue possibili interazioni con determinate classi di farmaci, è importante il monitoraggio del proprio medico e prestare attenzione in presenza di alcune condizioni mediche tra cui malattie del fegato, renali, autoimmuni, epilessia, depressione o disturbi della coagulazione del sangue.
Per quanto riguarda, invece, le donne in gravidanza e in allattamento, non è ancora chiaro se gli integratori di melatonina possano comportare effetti negativi sul feto o sul suo sviluppo durante la gestazione. Mancano prove scientifiche evidenti. Quindi, in questi casi è necessario chiedere una valutazione medica.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla melatonina in gravidanza.
Fonti