Sommario
L’episiotomia o perineotomia รจ un intervento abbastanza frequente in ambito ostetrico che prevede l’incisione chirurgica (tomia) del perineo (epรญseion, regione pubica), a livello dellโapertura vaginale, per favorire la fuoriuscita del neonato dal canale del parto. ร una tecnica utilizzata per ridurre l’incidenza di gravi lacerazioni perineali durante il travaglio.
Si esegue, infatti, praticando un’incisione nel perineo per allargare l’orifizio vaginale e facilitare i parti difficili. Lโobiettivo รจ alleviare la pressione sulla zona perineale, evitando un trauma vaginale.
Ma quando รจ davvero necessaria e quali conseguenze comporta? Scopriamolo insieme.
Cos’รจ l’episiotomia?
Per episiotomia si intende l’incisione chirurgica dell’anello vulvare. Questo piccolo intervento, solitamente effettuato in anestesia locale, il piรน comune e semplice in ostetricia, รจ indicato per evitare l’eccessiva distensione della vagina, del perineo e della vulva. Pertanto, si esegue per prevenire le lacerazioni vagino-perineali e favorire il parto.
Negli Stati Uniti, l’episiotomia era una tecnica ampiamente utilizzata fino al 2006, quando l’American College of Obstetricians and Gynecologists ha raccomandato di evitarla se possibile. Anche in Italia era considerato un intervento di routine in sala parto. Attualmente, invece, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanitร lo considera un approccio da utilizzare solo in pochi casi e se strettamente necessario.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanitร , nel nostro Paese, l’episiotomia รจ praticata in circa il 60% dei parti naturali, un tasso abbastanza elevato se rapportato al 20% raccomandato dall’OMS e alle percentuali piรน basse di alcune nazioni europee, come l’Olanda (8%) o l’Inghilterra (14%).
A cosa serve
L’obiettivo principale di un’episiotomia รจ prevenire gravi lacerazioni del perineo e, di conseguenza, facilitare lโuscita del neonato dal canale del parto. Le lacerazioni sono di 4 gradi:
- I: implica la mucosa vaginale e la cute perineale senza coinvolgimento del tessuto sottostante.
- II: include il tessuto sottocutaneo sottostante e i muscoli perineali.
- III: coinvolge la muscolatura dello sfintere anale.
- IV: si estende attraverso il muscolo rettale nella mucosa rettale.
ร una pratica ancora abbastanza diffusa negli ospedali e cliniche italiane, forse piรน del necessario o comunque piรน di quanto raccomandato dallโOMS, e che se da una parte facilita il parto, dallโaltra crea alcune complicazioni alla mamma. Sono necessari, infatti, dei punti di sutura per chiudere la ferita, che provocano comunque dolore nei giorni successivi, con un rischio, anche se basso, di infezione.
Puรฒ anche restare una cicatrice che spesso rende difficile la ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto e puรฒ condizionare la funzionalitร della muscolatura perineale.
Solitamente vi si ricorre quando si verificano alcune difficoltร durante il parto naturale come:
- Il nascituro si trova nel canale del parto (la testa comincia a scendere verso lo stretto pelvico) ma presenta segni di sofferenza fetale.
- La vagina non si dilata spontaneamente, perchรฉ il parto รจ particolarmente rapido.
- La testa del bambino รจ troppo grande rispetto allโapertura vaginale.
- Il parto รจ distocico (cioรจ il piccolo รจ in una posizione non ottimale nel canale del parto, ad esempio di spalla).
- Durante un parto operativo (ossia che prevede lโuso di una ventosa ostetrica o del forcipe).
Episiotomia: perchรฉ e quando viene fatta
Sebbene si tratti di un approccio โdi routineโ praticato durante un parto naturale, oggi lโepisiotomia รจ una tecnica poco diffusa e indicata solo in alcuni casi specifici come:
- Parto operativo, poichรฉ per posizionare una ventosa e aiutare lโuscita del neonato, spesso occorre allargare lโorifizio vaginale per applicarla bene.
- Perineo rigido, che non si distende con la discesa della testa del nascituro.
- Feto in sofferenza, per cui si procede velocemente ad allargare la via dโuscita del neonato.
- Distocia di spalla, succede quando il bambino non scende perfettamente con la testa ma โsi incastraโ con la spalla sopra alla sinfisi pubica, cioรจ lโarticolazione del bacino sotto la zona del pube. Il bambino รจ quindi bloccato sopra una struttura ossea e le manovre che eviterebbero lโepisiotomia non funzionano.
- Parto podalico, per cui il bimbo scende dal canale del parto non con la testa ma con i piedi o il sedere.
- Rischio di lacerazione del perineo della donna che potrebbe comportare incontinenza fecale o urinaria dopo il parto.
- Presenza di una malattia cardiaca per cui รจ raccomandabile un parto rapido.
Come si esegue l’episiotomia
Un’episiotomia si esegue utilizzando le forbici chirurgiche (forbici rette di Mayo o a margini smussi o con apposite forbici da episiotomia) o un bisturi durante la contrazione, in presenza di una distensione dell’anello vulvare del diametro di 4-5 cm.
ร unโincisione che si pratica solitamente in anestesia locale e secondo 3 direzioni, come vedremo di seguito. Se, invece, si esegue poco prima della nascita, quando i tessuti sono molto distesi e il taglio sarebbe quindi molto superficiale, si puรฒ rinunciare allโanestesia. In genere, tuttavia, lโincisione si effettua prima che la testa del neonato raggiunga la vagina, pertanto รจ necessaria lโanestesia locale. Lโanestesia resta comunque imprescindibile per applicare i punti di sutura.
Dopo il parto, inoltre, รจ necessario un esame rettale per valutare l’estensione dell’incisione. L’approccio consigliato, infine, รจ lโuso di punti di sutura riassorbibili, poichรฉ riduce la necessitร di intervenire nuovamente.
Vari tipi di episiotomia
Mediana
Si esegue incidendo il perineo lungo la linea mediana, dalla commessura vulvare posteriore fino a 1 cm circa dallo sfintere anale, evitando le ghiandole di Bartolini. Le commessure sono i punti in cui si uniscono, allโestremitร superiore e inferiore, le grandi labbra.
La lunghezza dell’incisione รจ diversa per ogni donna, poichรฉ dipende dall’anatomia e dalle dimensioni del perineo. Purtroppo, spesso puรฒ facilmente estendersi allo sfintere anale e talora alla parete rettale, per questo motivo si esegue raramente.
Laterale
Si svolge praticando l’incisione sul contorno posteriore della vulva, circa 2 cm a destra o a sinistra della commessura vulvare posteriore, con direzione mediolaterale. In caso di necessitร puรฒ essere eseguita da entrambi i lati.
Il taglio interessa parte del muscolo bulbo-cavernoso e del trasverso superficiale. In questo modo si evitano le lesioni dello sfintere e del retto. Tuttavia, puรฒ verificarsi una perdita di sangue non trascurabile e la sutura รจ difficile da eseguire. Infine, spesso รจ causa di dolori dopo il parto e i risultati, dal punto di vita anatomo-funzionali, non sono sempre perfetti.
Mediolaterale
ร un compromesso tra le due tecniche descritte ed รจ quella da preferire. L’incisione si esegue partendo dal centro della commisura vulvare posteriore e si continua lateralmente e tangenzialmente rispetto allo sfintere anale.
ร la tecnica piรน comunemente utilizzata perchรฉ, pur offrendo il vantaggio di un buon allargamento dell’anello vulvare, determina, rispetto all’episiotomia laterale, un modesto trauma chirurgico.
Mediana modificata
ร una tecnica usata meno frequentemente, simile all’incisione mediana standard.
Si differenzia per l’uso di due incisioni trasversali, su entrambi i lati perpendicolari alla linea mediana, sopra la posizione del muscolo sfintere anale esterno. Questa modifica si usa per aumentare il diametro dell’apertura vaginale, aiutando il parto.
Benefici e presunti vantaggi dell’episiotomia
Come abbiamo visto, lโepisiotomia si esegue in casi specifici e per scongiurare alcune difficoltร che possono presentarsi durante il parto naturale, come ad esempio le lacerazioni del perineo (soprattutto quelle di terzo e quarto grado con la rottura dello sfintere anale) o la sofferenza fetale. Tuttavia, ci sono anche delle complicanze.
Per questo motivo lโOMS ha raccomandato di ricorrere a questo approccio solo in casi strettamente necessari.
In passato, lโepisiotomia era stata introdotta con la convinzione che potesse limitare il dolore e la gravitร degli strappi tissutali spontanei durante il travaglio, nonchรฉ le possibili conseguenze post parto come lโincontinenza urinaria.
Tuttavia gli studi hanno dimostrato che praticare di routine l’episiotomia non produce grandi benefici. Inoltre, non รจ da sottovalutare un perineo intatto e, quindi, lโassenza di suture e di possibili complicazioni. L’episiotomia andrebbe quindi limitata solamente ai casi piรน complessi, in cui รจ davvero utile per aiutare la nascita del bambino.
Anche sul medio periodo non ci sono prove solide a favore o contro l’episiotomia. Nondimeno, molte ricerche evidenziano che fare dellโepisiotomia una consuetudine non riduce il rischio di incontinenza urinaria e fecale, non aiuta a ridurre i dolori perineali post- parto e rende piรน difficile riprendere i rapporti sessuali.
Dopo l’episiotomia: post operazione e guarigione
Non appena nasce il bambino, la ferita รจ subito richiusa con punti di sutura riassorbili, sempre in anestesia locale. Durante la permanenza in ospedale della neomamma, la ferita รจ controllata e medicata ogni giorno. Quando la donna torna a casa, dopo circa 40 giorni deve ritornare in ospedale per un controllo.
La cicatrice che resta non รจ molto estesa e se la sutura รจ eseguita a regola dโarte sarร anche poco visibile. Non รจ solo una questione estetica, ma รจ importante anche per il recupero della funzionalitร del perineo e della sensibilitร della zona genitale.
La riparazione dell’incisione รจ detta โepisiorrafiaโ e si esegue ricorrendo a varie tecniche, tuttavia il principio fondamentale รจ riportare i capi della ferita a un perfetto contatto.
La sutura parte dall’angolo vaginale superiore che va accuratamente individuato e chiuso; in caso contrario si possono verificare emorragie post incisione anche piuttosto pericolose.
Tempi di guarigione
La guarigione รจ un parametro molto soggettivo, pertanto รจ abbastanza difficile prevedere i tempi di recupero. Potrebbe tuttavia volerci anche un mese. Dopo il parto รจ possibile avvertire un certo fastidio e un poโ di dolore nella zona della cicatrice, soprattutto da sedute.
ร molto importante poi, nella prima settimana, disinfettare la ferita, anche piรน volte al giorno, soprattutto dopo la minzione e la defecazione, e asciugarla bene dopo ogni lavaggio.
In caso di dolore che impedisce il normale svolgimento delle attivitร quotidiane, nonchรฉ lโaccudimento del bambino, il medico puรฒ prescrivere gel o spray anestetizzanti, oppure antidolorifici come il paracetamolo.
ร bene sottolineare che si tratta comunque di una guarigione che necessita di tempi abbastanza lunghi, anche perchรฉ la ferita non si asciuga facilmente, poichรฉ รจ posizionata in una zona poco esposta allโaria e alla luce.
Vediamo allora piccoli accorgimenti che aiutano la guarigione:
- Pulire la zona con acqua ogni volta che si va in bagno e asciugarla bene. Per facilitare la guarigione, si puรฒ aggiungere qualche goccia di tintura madre di calendula (al 5%, circa 5 ml per 100 ml di acqua) che ha unโazione antinfiammatoria. Anche applicare un impacco di ghiaccio con un asciugamano puรฒ dare sollievo (mai mettere il ghiaccio a contatto diretto con la pelle).
- Cambiare spesso lโassorbente; in questo modo la ferita non resta troppo a lungo a contatto con il sangue e non si inumidisce.
- Se lโurina causa bruciore alla ferita, far scorrere acqua fresca sulla parte.
- Controllare con attenzione lโeventuale presenza di cattivi odori, pus, dolore, pelle arrossata o gonfiore; in questi casi rivolgersi subito al proprio medico.
- Esporre la zona allโaria puรฒ aiutare, quindi restare sdraiate sul letto per una decina di minuti, un paio di volte al giorno, senza biancheria intima puรฒ essere molto utile.
- In caso di stitichezza, per non peggiorare il dolore, sempre dietro consiglio medico, si possono assumere dei lassativi naturali.
- Come sedersi durante lโepisiotomia? Con un semplice accorgimento: usare un cuscino a forma di โciambellaโ per sedersi, evitando cosรฌ di esercitare una pressione diretta sulla cicatrice.
Rischi e complicanze dell’episiotomia
Si ricorre allโepisiotomia, come abbiamo visto, soprattutto per evitare che la pressione sul perineo comporti lacerazioni e stiramenti muscolari che in futuro potrebbero portare al prolasso uterino e allโincontinenza. Tuttavia, i recenti studi hanno mostrato che tale approccio non รจ poi cosรฌ protettivo per la donna. Invece, aumenta lโincidenza di complicazioni (come infezioni e problemi nella cicatrizzazione), provoca dolore nella zona del perineo e rende difficile la ripresa dei rapporti sessuali.
Inoltre, sembra anche che non protegga dal rischio di prolasso e incontinenza urinaria e fecale. Anzi, le donne che subiscono questa incisione vanno incontro a una riduzione dellโelasticitร dei tessuti perineali.
Uno studio pubblicato su The British Medical Journal ha evidenziato, infatti, che le donne con episiotomia mostravano un rischio piรน elevato di incontinenza fecale a tre mesi dopo il parto, rispetto alle donne con un perineo intatto o con una lacerazione spontanea. ร anche raddoppiato il rischio di flatulenza a tre e sei mesi sempre dopo il parto.
Il dolore resta comunque la principale complicanza dellโepisiotomia. Se persiste nel tempo, cosรฌ come il fastidio causato dalla cicatrice, รจ bene rivolgersi subito al ginecologo. Infatti, รจ meglio non aspettare se la sofferenza non migliora un poโ giorno dopo giorno.
Il dolore del perineo, inoltre, aumenta la debolezza giร presente dopo il parto e associata all’inizio dell’allattamento. ร dunque importante farsi aiutare in questa fase cosรฌ delicata e importante della vita della donna e del neonato.
Rapporti sessuali
Dopo il parto molte donne sono stanche e un poโ doloranti, anche senza episiotomia. Per questo motivo si consiglia sempre di attendere almeno un mese prima di riprendere i rapporti sessuali, anche se si tratta di tempi che variano da donna a donna.
In caso di episiotomia, invece, รจ piuttosto frequente sentire dolore durante il sesso nei primi mesi. Come abbiamo accennato, la guarigione non รจ rapida, quindi meglio non avere fretta. Se poi la cicatrice non รจ del tutto rimarginata, i rapporti sessuali riacutizzano il dolore. ร sempre bene tuttavia chiedere consiglio al proprio ginecologo, che saprร valutare la situazione.
Ricordiamo, infine, che รจ possibile restare nuovamente incinta solo dopo 3 settimane dalla nascita del bimbo, anche se si allatta e il ciclo mestruale non รจ ripreso.
Come prevenire l’episiotomia
Alcuni semplici accorgimenti, messi in atto durante la gravidanza, potrebbero favorire lโelasticitร dei tessuti e ridurre il rischio di episiotomie.
Quindi, รจ utile bere molta acqua per idratare pelle e tessuti, ma รจ altrettanto valido il massaggio perineale con olio idratante, per rilassare i muscoli e i tessuti tra vulva e ano, favorendone la flessibilitร .
Anche che il parto in acqua sembrerebbe ridurre il rischio di episiotomia, anche grazie alla temperatura dellโacqua che rilassa il perineo, favorisce la distensione dei tessuti e riduce la sensazione di dolore.
Per limitare il rischio di lacerazioni, inoltre, durante le spinte รจ importante che la testa del bimbo scenda lentamente e dolcemente. Per questo motivo la manovra di Valsalva andrebbe evitata.
Si tratta di una tecnica che si basa su una spinta forzata a bocca chiusa, trattenuta per 10 secondi. Richiede alla mamma un grande sforzo con una minima resa, poichรฉ lโefficacia della spinta si ha nei primi 2-3 secondi, poi รจ meno vantaggiosa.
Piรน utili, invece, sono piรน spinte in una stessa contrazione e soprattutto rilassarsi e riposare tra una contrazione e lโaltra.
Anche fare una moderata attivitร fisica durante la gravidanza aiuta a tonificare e a elasticizzare la muscolatura.
ร bene comunque evidenziare che lโepisiotomia puรฒ essere davvero necessaria, soprattutto in caso di parti difficili e complicati in cui รจ fondamentale salvaguardare il benessere della madre e del bambino.
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Esercizi
Rafforzare i muscoli del perineo, cioรจ intorno alla vagina e all’ano con degli esercizi specifici per il pavimento pelvico puรฒ senza dubbio aiutare la guarigione e ridurre la pressione sulla ferita e sul tessuto adiacente.
Gli esercizi per il pavimento pelvico o di Kegel sono semplici contrazioni muscolari da eseguire piรน volte durante la giornata.
Se vuoi saperne di piรน, leggi il nostro approfondimento sugli esercizi di Kegel.
Fonti
- StatPearls, Episiotomy.
- Sartore A., Il ruolo dellโepisiotomia nellโostetricia moderna, Universitร degli studi di Trieste.
- BMJ, Midline episiotomy and anal incontinence: retrospective cohort study.
- NHS, Episiotomy and perineal tears.
- JAMA, Outcomes of Routine Episiotomy.
- Mayo Clinic, Episiotomy: When it’s needed, when it’s not.
- John Hopkins Medicine, Episiotomy.