Sommario
Il suo colore è intrigante. Almeno rispetto a quello delle pagnotte tradizionali. Sì, perché il pane al carbone, prodotto con farina integrata con polvere di carbone vegetale, è di un bel nero. Ed è sempre più diffuso per i suoi effetti benefici. Sarebbe infatti un alleato prezioso contro cattiva digestione, meteorismo, gonfiore e pesantezza.
Ma può essere preparato in casa? La risposta è sì. E anche con una certa semplicità. Per realizzare una bella pagnotta di pane al carbone vegetale, sufficiente per 4-6 persone, avrai bisogno solo di acqua, lievito, farina, poco olio e ovviamente del carbone vegetale.
Ricetta del pane al carbone vegetale
Pane al carbone
Ingredienti
- 500 g di farina 0
- 300 ml di acqua
- 10 g di carbone vegetale in polvere
- 8 g di sale
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Istruzioni
- Sciogli il lievito di birra nell’acqua a temperatura ambiente e tieni da parte.
- Nel frattempo metti la farina bianca in una ciotola e aggiungi il carbone vegetale, mescolando bene per far amalgamare. A questo punto aggiungi l’acqua con il lievito sciolto e impasta.
- Unisci l’olio, il sale e continua a impastare. Forma una palla che coprirai con una pellicola trasparente e lascerai lievitare per 2 ore o fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume, in forno spento con la luce accesa.
- Trascorso il tempo, stendi il pane sulla leccarda che userai per cuocerlo. Fai tre pieghe, cioè chiudi i lembi esterni verso il centro, piagandoli poi assieme, formando un filoncino che farai lievitare per un’altra ora.
- Passata l’ora riprendi la pagnotta e fai tre tagli trasversali sulla superficie. Cuoci in forno statico già caldo a 200° C per 20-30 minuti.
Pane al carbone, qualche informazione in più
Parliamo allora dell’ingrediente principale del pane al carbone. Il carbone vegetale è il prodotto di una combustione del legno ad altissime temperature in assenza di ossigeno. Il risultato è la formazione di un carbone estremamente poroso, con altissime capacità di trattenere sostanze chimiche e minerali. Per questa sua caratteristica, il carbone viene utilizzato anche come detergente.
Ma principalmente è impiegato per ridurre il meteorismo intestinale e migliorare disturbi come la diarrea, grazie al suo effetto astringente. Per la caratteristica di legare qualunque sostanza chimica e di impedire all’organismo di assorbirla, il carbone vegetale è un potente antiveleno e contrasta le intossicazioni acute.
Carbone vegetale in alimentazione
Il carbone vegetale non è nato per essere mangiato quotidianamente. Il suo impiego è autorizzato dall’EFSA (l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) solo come additivo, non come ingrediente.
Negli Stati Uniti, invece, l’uso alimentare è vietato perché il prodotto è frutto di una combustione, quindi rischia di contenere sostanze (benzopirene e idrocarburi policiclici) potenzialmente cancerogene. In realtà, le quantità minime in cui il carbone vegetale viene assunto minimizzano il pericolo.
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Pane al carbone, qualche consiglio
Come vedrai dalla nostra ricetta, preparare il pane al carbone è molto semplice e relativamente veloce. Serve però qualche piccolo accorgimento per non fare pasticci.
- Per prima cosa utilizza dei guanti per impastare e cerca di proteggere sempre le superfici che utilizzi perché il carbone tende a macchiare.
- Puoi utilizzare una farina più grezza, di tipo 1 o 2, aggiungendo altri 50 ml di acqua al conteggio totale.
- Puoi spolverare in superficie a piacere semi di sesamo o girasole per dare più sapore e renderlo più ricco in termini di grassi buoni.
- A proposito di semi, aggiungendo dei semi di finocchio all’impasto aumenterai il suo potere digestivo/sgonfiante.
- Conserva il pane al carbone per 3 giorni, ben chiuso all’interno di un sacchetto di carta o di cotone.
Pane al carbone nelle diete e nei menù
Con le dosi che ti abbiamo indicato dovresti ottenere una pagnotta da circa un kg sufficiente per 4-6 persone. Il peso finale può variare in base alla tipologia di farina, ma non dovrebbe allontanarsi di troppo da quanto ti abbiamo detto.
Il totale calorico della pagnotta è di 1947 calorie, con 77 calorie per una fetta da 40 grammi. Si tratta di un’ottima fonte di carboidrati da affiancare a un secondo con verdure – carne ai ferri, pesce al forno o arrosto, legumi e uova – ma valuta ovviamente la porzione in base al tuo piano alimentare.
Pane al carbone, pro e contro
Come sempre quando si parla di nutrizione, la demonizzazione di un alimento è pericolosa quanto la sua approvazione indiscriminata. L’uso del pane al carbone vegetale, quindi, ha i suoi pro e contro, come spiegato da Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo.
“Sebbene il pane al carbone possa essere utile in soggetti obesi o diabetici in quanto teoricamente in grado di ridurre la biodisponibilità degli amidi (ma manca una dimostrazione scientifica) e la conseguente capacità di assorbire zuccheri (e calorie) – ha spiegato il dottor Piretta – mette a rischio l’assorbimento di qualunque altro nutriente (o farmaco!) assunto in concomitanza o vicinanza del pasto”.
Il rischio, quindi, è quello di determinare carenze nutrizionali selettive (calcio, ferro, vitamine e altre sostanze). Dunque, non ha grande senso l’utilizzo quotidiano del pane al carbone in sostituzione del pane tradizionale, ma può essere consumato, in dosi raccomandate dal tuo medico, una volta ogni tanto.