Quando si affronta una sfida come il giro del mondo in barca a vela, come ha fatto Riccardo Tosetto, alimentarsi correttamente per affrontare l’impegno fisico diventa fondamentale.
Lo skipper italiano, infatti, ha portato a termine la sua Global Solo Challenge, una delle regate oceaniche più impegnative al mondo, dopo un viaggio senza sosta durato 153 giorni a bordo della sua imbarcazione Obportus.
Si è posizionato al 4° posto ed è il sesto italiano ad aver portato a termine il giro del mondo in barca a vela da solo e senza scalo, entrando di fatto nella storia, toccando Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn.
Melarossa, sponsor di Tosetto, con la sua filosofia che unisce nutrizione e attività fisica, emerge come un modello ideale. Da oltre vent’anni, promuove una sana alimentazione come chiave per ottenere salute e vitalità, un approccio che ha guadagnato la fiducia di milioni di persone.
Mangiare bene significa assicurarsi energia, salute e benessere, aspetti decisivi per superare le avversità di un viaggio lungo e imprevedibile. Una nutrizione adeguata è necessaria non solo per mantenere la forza fisica ma anche per garantire una buona salute mentale, essenziale quando si è isolati per mesi in mare.
La dieta deve essere sufficientemente calorica per compensare il grande dispendio energetico giornaliero, ma equilibrata per evitare carenze nutrizionali.
Alimenti ricchi di carboidrati complessi come i cereali integrali forniscono energia duratura, mentre proteine di alta qualità (come quelle fornite da legumi, pesce e uova) sono essenziali per i muscoli. I grassi sani, presenti nella frutta secca, sono invece vitali per la salute cerebrale e la resistenza.
Anche la frutta e la verdura fresca o conservata non possono essere sottovalutate; sono fonti imprescindibili di vitamine, minerali e fibre. Tuttavia, data la durata della traversata e le limitazioni di conservazione, è necessario ricorrere ai prodotti liofilizzati o crioessiccati o in scatola, che possono essere complementari e se possibile integrati con vitamine supplementari.
Melarossa accompagna lo skipper nel giro del mondo
Una dieta fatta su misura quella dello skipper per la sua circumnavigazione in solitaria, perché un’alimentazione bilanciata è vitale per chi deve affrontare sfide fisiche e mentali lontano dalla civiltà.
Melarossa, grazie alla collaborazione di Lorenzo Traversetti, esperto in nutrizione, ha fornito assistenza a Tosetti sui piani alimentari e le integrazioni nutrizionali per tutta la durata della sua impresa.
La selezione dei cibi e i menù da seguire sono stati finalizzati al mantenimento delle forze e dell’energia nelle diverse fasi di veleggiamento, considerando la difficoltà estrema di non poter approdare sulla terraferma.
Tutto è stato coordinato e studiato, basato su cibi crioessiccati o liofilizzati in grado di integrarsi nel modo giusto anche con l’equipaggiamento che un’avventura come questa necessita.
Un piano alimentare dettagliato per evitare carenze o eccessi che potrebbero compromettere la performance e la salute.
“Durante esperienze così intensive” – ci dice Traversetti – “è importante scegliere alimenti pratici e che possono essere facilmente conservati all’interno di un’imbarcazione e che non richiedono troppo tempo per la preparazione.
Quindi cibi in scatola, come tonno, sgombro legumi e altri cibi preparati e lavorati per l’occorrenza. È il caso dei cibi crioliofilizzai cioè privati dell’acqua per essere conservati e che garantiscono nutrienti importanti come quelli di frutta e verdura.
Si usano sotto forma di polvere, non si deteriorano e una volta reidratati possono essere consumanti in forma di gel o liquida. Inoltre, dal punto di vista nutrizionale non presentano enormi differenze dai prodotti freschi.
Il tutto va poi bilanciato da un buon apporto di acqua e di bevande energetiche e ricostituenti salini per compensare la perdita di sali minerali anche sotto forma di integratori.
È importante mangiare con regolarità, da incastrare con i ritmi del sonno. Ciò vuol dire pasti energetici ma ridotti in quantità per non appesantire la digestione e almeno 3 per mantenere attivo il metabolismo”.
Come si è preparato Tosetto
“Per affrontare un’impresa del genere occorre essere allenati e in forma” – afferma lo skipper. Ma come si è organizzato per il cibo a bordo dell’imbarcazione? La cucina era essenziale, non c’era il frigorifero quindi l’alimentazione si è basata soprattutto su cibi disidratati, i carboidrati della pasta e dei legumi secchi.
Frutta e verdura, invece, soltanto nel primo mese di navigazione, poi ha dovuto ricorrere agli integratori per sopperire.
L’alimentazione di Tosetto si è basata sulla dieta mediterranea, quindi una dieta semplice ricca di carboidrati e verdure. Tuttavia, nelle lunghe navigazioni è necessario un adattamento e un piano alimentare che stabilisce le calorie da assumere in base anche al clima, se freddo o tropicale.
In sintesi, l’alimentazione durante un giro del mondo in barca a vela non è solo una questione di sopravvivenza, ma la base fondamentale che sostiene fisico e mente nel confronto con le sfide degli oceani.
Melarossa offre un esempio di come la nutrizione possa essere integrata in queste avventure, sostenendo sogni e ambizioni con solide basi scientifiche e un’attenzione alla sostenibilità e alla salute.