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Durante la dolce attesa, è fondamentale sapere che cosa non mangiare in gravidanza. Si tratta di un periodo unico nella vita di ogni donna, bello però a volte accompagnato da ansie sul come gestire la propria alimentazione durante i prossimi nove mesi.
L’aumento di peso è fisiologico, ma è bene tenere l’indice di massa corporea sotto controllo al fine di evitare spiacevoli complicazioni. Tra i cibi più sconsigliati ricordiamo la carne al sangue, il pesce e i frutti di mare, che vanno consumati rigorosamente dopo la completa cottura.
Frutta e verdura vanno mondate e poi lavate immergendole in acqua e bicarbonato per alcuni minuti, mentre il fumo e il consumo di alcol e droghe sono rigorosamente banditi.
Oltre ai cibi da evitare, ricordiamo che è meglio prediligere cotture a vapore o al forno rispetto a fritture e grigliate, accompagnando il tutto con un’attività fisica moderata in base allo stato di salute della futura mamma.
Cosa non mangiare in gravidanza: perché seguire una corretta alimentazione
Durante la gravidanza, il ginecologo oltre a raccomandare una dieta sana ed equilibrata, dovrebbe anche prescrivere un integratore vitaminico prenatale a base di acido folico (almeno 400 mcg) e 30 mg di ferro per promuovere lo sviluppo neurologico e muscoloscheletrico del feto.
L’aumento di peso in gravidanza dovrebbe essere tenuto sotto controllo e guidato dall’indice di massa corporea prima di rimanere incinta. Avremo dunque che:
- Se la donna inizia la gravidanza sottopeso (IMC inferiore a 18,5), le necessità di energia sono maggiori e l’aumento di massa auspicabile è fra i 12,5 e i 18 kg.
- Se la donna è normopeso (IMC fra 18,5 e 25) all’inizio della gravidanza, l’aumento di peso auspicabile è fra gli 11,4 e i 16 kg.
- Per chi rimane incinta già in sovrappeso (IMC superiore a 25), è auspicabile contenere l’aumento di massa fra i 7 e gli 11,5 kg.
- Per chi soffre di obesità all’inizio della gravidanza (IMC superiore a 30), l’incremento raccomandato si aggira sui 7 kg.
La futura mamma dovrebbe essere incoraggiata a una dieta ben bilanciata che comprenda anche gli acidi grassi omega-3.
Gli alimenti non pastorizzati dovrebbero essere evitati durante la gravidanza a causa del rischio di listeriosi. L’assunzione di caffeina dovrebbe rimanere a un massimo di 200 mg al giorno (circa due tazzine) e i dolcificanti artificiali dovrebbero essere evitati.
Le donne in gravidanza dovrebbero essere incoraggiate a impegnarsi in una regolare attività cardiovascolare per almeno 150 minuti a settimana. Il riposo a letto non è raccomandato, in generale, a meno che ci sia la presenza di una gravidanza a rischio. Si raccomanda di evitare alcol e marijuana.
Cosa non mangiare in gravidanza: elenco dei cibi da evitare
È essenziale mangiare bene durante la gravidanza per nutrire sia la futura mamma che il futuro bambino.
Potrebbe essere necessario dunque rinunciare ad alcuni cibi golosi come il sushi, il caffè o la bistecca al sangue ma, per fortuna, ce ne sono molti altri da poter consumare per poter rimanere in salute.
Gli alimenti da evitare durante la gravidanza includono in genere quelli che comportano un rischio di infezione, come carne o pesce poco cotti o crudi.
Frutta e verdura non lavate
La superficie di frutta e verdura non lavata o non sbucciata può essere contaminata da batteri e parassiti come il Toxoplasma, l’Escherichia Coli, la Salmonella e il Listeria.
Questi possono provenire dal suolo o dalla manipolazione da parte di operatori che non effettuano un costante lavaggio delle mani. La contaminazione può verificarsi in qualsiasi momento durante la produzione, la raccolta, la lavorazione, lo stoccaggio, il trasporto o la vendita al dettaglio delle materie prime.
Il toxoplasma è un parassita che può persistere negli alimenti vegetali. La maggior parte delle persone non ha sintomi, ma il batterio può attraversare la placenta e causare perdita della vista e difficoltà di apprendimento più avanti nella vita del bambino.
In alcuni casi, alla nascita possono essere presenti gravi danni agli occhi o al cervello. Per ridurre al minimo il rischio di infezione, lavare accuratamente tutta la frutta e la verdura con acqua pulita e sbucciarla o cuocerla prima di consumarla.
Immergerla in un contenitore pieno di acqua con un cucchiaino di bicarbonato o un misurino di soluzione disinfettante e mantenerla a bagno per qualche tempo dovrebbe essere sufficiente.
Cosa non mangiare in gravidanza: carne poco cotta o cruda
Anche mangiare carne poco cotta o cruda può aumentare il rischio di infezione da batteri o parassiti, tra cui Toxoplasma, Escherichia Coli, Listeria e Salmonella.
I batteri possono mettere a rischio la salute della futura mamma così come quella del suo piccolo. La maggior parte dei batteri si trova sulla superficie di pezzi interi di carne, ma altri batteri possono indugiare all’interno delle fibre muscolari.
Alcuni tagli interi di carne come il filetto o il controfiletto di manzo, agnello e vitello, possono essere sicuri da consumare solo se cotti completamente (assolutamente non al sangue). La carne già lavorata inoltre, comprese le polpette di carne, gli hamburger, la carne macinata, il maiale e il pollame, non è mai sicura da mangiare cruda o poco cotta.
Cosa non mangiare in gravidanza: uova crude
Le uova crude possono contenere batteri del ceppo della Salmonella. I sintomi di un’infezione da Salmonella comprendono febbre, nausea, vomito, crampi allo stomaco e diarrea. Le ricette che comunemente contengono uova crude includono:
- Uova leggermente strapazzate.
- Tiramisù.
- Pastella cruda.
- Zabaione.
- Salsa olandese.
- Maionese fatta in casa.
- Alcuni condimenti per insalata fatti in casa.
- Gelato artigianale fatto in casa.
- Alcune glasse per torte fatte in casa.
- Uova alla Benedict.
La maggior parte dei prodotti commerciali contenenti uova crude sono realizzati con uova pastorizzate (sterilizzate) e sono quindi sicuri da consumare. Tuttavia, è sempre bene leggere l’etichetta o chiedere informazioni al cameriere per essere sicuri.
Cosa non mangiare in gravidanza: latticini non pastorizzati
Il latte crudo e altri latticini non pastorizzati possono contenere batteri nocivi tra cui Listeria, Salmonella, Escherichia Coli e Campylobacter. Questi batteri possono causare una serie di infezioni comunemente chiamate intossicazioni alimentari. Ognuna di esse può avere conseguenze pericolose per la vita del feto a seguito della positività della madre.
I batteri possono essere presenti naturalmente o derivare dalla contaminazione durante la raccolta o lo stoccaggio. La pastorizzazione può uccidere eventuali germi nocivi senza modificare il valore nutrizionale dei prodotti. Per ridurre il rischio di infezioni, mangiare solo latticini pastorizzati o cotti.
Alcuni succhi di frutta e frullati
I succhi di frutta possono essere utili durante la gravidanza, ma sono da prediligere quelli pastorizzati e senza zuccheri aggiunti. I succhi crudi, come quelli spremuti sulle bancarelle del mercato o a casa possono contenere batteri nocivi. Anche i frullati possono contenere succo non pastorizzato, quindi è meglio chiedere in anticipo quali sono gli ingredienti inclusi quando siamo al ristorante.
Acqua potabile contaminata
È essenziale bere molti liquidi durante la gravidanza per evitare la disidratazione. La maggior parte dell’acqua del rubinetto dei Paesi industrializzati è sicura da bere, ma i contaminanti presenti nelle tubature con poca manutenzione (come i metalli pesanti) possono danneggiare la mamma o il suo bambino non ancora nato.
Alimenti trasformati
Gli alimenti altamente trasformati tendono ad essere poveri di nutrienti e ricchi di calorie, zuccheri e grassi aggiunti e possono aumentare il rischio di incremento del peso.
Durante la gravidanza è sicuramente necessario un buon apporto di nutrienti come proteine, acido folico, colina e ferro. Inoltre, sebbene sia inevitabile un certo aumento di peso, quando eccessivo può indurre il rischio di complicazioni nel parto e di obesità infantile.
Si consiglia di attenersi a pasti e spuntini incentrati su proteine, frutta e verdura, grassi sani e carboidrati ricchi di fibre alimentari come cereali integrali, fagioli e verdure amidacee.
Germogli crudi
I germogli crudi, tra cui quelli di soia, erba medica, trifoglio, ravanello e germogli di fagioli mung, sono diventati, negli ultimi tempi, popolari nelle insalate. Tuttavia, l’ambiente umido di cui i semi hanno bisogno per iniziare a germogliare è ideale per la crescita della Salmonella.
Per questo motivo è meglio evitare del tutto i germogli crudi e preferirli cotti, quando diventano sicuri da consumare, secondo la FDA.
Caffeina
Caffè, tè, bibite e cacao contengono caffeina. La ricerca ha collegato un elevato apporto di caffeina al rischio di aborto spontaneo, di natimortalità, di peso ridotto alla nascita e di vari problemi di sviluppo.
La caffeina viene assorbita molto rapidamente e passa facilmente nella placenta. Poiché i bambini e le loro placente non hanno l’enzima principale necessario per metabolizzare la caffeina, possono accumularsi livelli elevati di questa sostanza.
L’università americana di ostetrica e ginecologia (ACOG) raccomanda di limitare l’assunzione di caffeina a meno di 200 milligrammi (mg) al giorno durante la gravidanza.
Pesce ad alto contenuto di mercurio
Il mercurio è un elemento altamente tossico e può trovarsi in acque inquinate. In quantità elevate può influenzare il sistema nervoso, il sistema immunitario e i reni.
Può anche causare gravi problemi di sviluppo nei bambini, con effetti avversi anche in quantità minori. I grandi pesci marini possono accumulare elevate quantità di mercurio, quindi è meglio prediligere le specie che più difficilmente “raccolgono” metalli pesanti durante la gravidanza e l’allattamento.
I pesci da evitare includono:
- Squalo.
- Pesce spada.
- Tonno (incluso quello in scatola).
- Sgombro reale.
- Marlin nero.
- Malacanthidae (tilefish).
- Luccio.
Pesce poco cotto o crudo
Il pesce crudo, in particolare i crostacei, presenta un alto rischio di contenere batteri o parassiti come norovirus, Vibrio Cholerae, Salmonella e Listeria.
Il pesce crudo può essere infettato durante la manipolazione, la conservazione e la lavorazione, compresa l’affumicatura o l’essiccazione. Questi tipi di infezioni possono causare disidratazione e debolezza nella donna incinta e alcuni possono passare attraverso la placenta fino al bambino, anche se la mamma non presenta alcun sintomo.
Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), consumando pesce contaminato può aumentare il rischio di parto prematuro, aborto spontaneo e altri gravi problemi di salute. Il CDC rileva che la possibilità di contrarre un’infezione da listeria è fino a 10 volte superiore durante la gravidanza rispetto ad altri periodi.
Formaggi a pasta molle
Alcuni formaggi a pasta molle contengono Listeria, un tipo di batterio che può causare gravi malattie e aborti. Gli esempi includono: Gorgonzola, Camembert, queso fresco, queso blanco, queso blando, queso panela e queso ranchero, dei formaggi tipici spagnoli ormai commercializzati in tutta Europa.
Si raccomanda alle donne in attesa di consumare solo formaggi a pasta molle che hanno un’etichetta per dimostrare che siano pastorizzati.
Alcol
Durante la gravidanza, l’alcol aumenta il rischio di aborto spontaneo, di natimortalità e di sindrome alcolica fetale (FAS). La FAS può influenzare molti aspetti dello sviluppo, inclusi quelli relativi a organi vitali come cuore e cervello.
Poiché non è stato dimostrato che alcun livello di alcol sia sicuro durante la gravidanza, è meglio evitarlo del tutto. In caso di ingestione di bevande alcoliche senza sapere di essere in stato interessante, è importante comunicarlo al proprio ginecologo durante la prima visita.
Cosa non mangiare in gravidanza: alimenti ad alto rischio
È meglio evitare le carni lavorate, poiché potrebbero essere contaminate da vari batteri durante la manipolazione o la conservazione. Inoltre, possono contenere alti livelli di sodio e additivi (come i conservanti) che non promuovono la salute ottimale della mamma e del bambino.
Sicurezza alimentare durante la gravidanza
Molte donne, in particolare quelle che stanno per diventare madri per la prima volta, possono ricevere consigli contrastanti su una serie di questioni legate alla gravidanza, incluso cosa sia o meno sicuro mangiare. Quello che è certo è che per ogni donna incinta è importante seguire una dieta sana per garantire la salute del proprio bambino.
In gravidanza infatti, i principali rischi di contaminazione alimentare includono:
• Infezione da Toxoplasma gondii, un parassita presente nella carne poco cotta, nelle verdure non lavate e nelle lettiere sporche dei gatti.
• Listeria monocytogenes, un batterio che può contaminare gli alimenti pronti e i latticini non pastorizzati e può svilupparsi nel frigorifero.
• Mercurio, che è un metallo pesante presente in alcuni tipi di pesci.
Cosa non mangiare in gravidanza per evitare la listeriosi
Il batterio Leisteria monocytogenes causa la listeriosi e può essere presente nell’acqua e nel suolo contaminato. Il processo di cottura spesso uccide i batteri, tuttavia potrebbero essere ancora presenti in alcuni alimenti confezionati e pronti al consumo.
Alcuni esempi includono:
- Carni trasformate o pronte per essere consumate.
- Creme spalmabili a base di carne, come il paté.
- Wurstel e hot dog.
- Frutti di mare crudi e affumicati.
- Formaggi a pasta molle come Brie, Camembert e feta.
- Latticini non pastorizzati.
- Carni crude.
- Verdure coltivate in terreni contaminati.
Cosa non mangiare in gravidanza per evitare gli effetti del mercurio
La maggior parte dei pesci contiene tracce di mercurio. Questo metallo pesante tende ad accumularsi nei pesci più grandi e più vecchi. La donna in stato interessante o in allattamento dovrebbe evitare di consumare troppo pesce “grasso” perché il mercurio può danneggiare il sistema nervoso in via di sviluppo del bambino.
Tra le specie che tendono ad essere ricche di metalli pesanti ritroviamo: pesce spada, squalo, tonno e pesce tegola.
Non ci sono molte regole ferree su cosa non fare durante la gravidanza, oltre ovviamente all’astensione da alcol e droghe. In generale è possibile continuare con la maggior parte delle attività pre-gravidanza. Considerando però che la salute e la sicurezza del bambino in crescita sono essenziali, ecco un elenco di cose da evitare preferibilmente.
Che pesce puoi mangiare?
Molti pesci comunemente consumati sono considerati a basso contenuto di mercurio e possono essere un’ottima aggiunta alla dieta durante la gravidanza. Questi, specialmente il pesce azzurro, contengono acidi grassi Omega-3 che contribuiscono alla salute del cuore e fanno bene allo sviluppo del cervello del bambino.
Le donne che seguono una dieta vegana o vegetariana dovrebbero assumere in gravidanza degli integratori di grassi nobili Omega 3 secondo il parere del proprio medico. In uno stile di vita sano si raccomanda di consumare almeno 3-4 porzioni di pesce alla settimana.
Tra le varietà più consigliate ricordiamo: gamberi, granchio, scaloppine, salmone, pesce gatto, merluzzo e Tilapia. Si consiglia di evitare di mangiare pesce conservato, affumicato o, (in particolare), crudo.
L’importanza dei metodi di cottura
Barbecue in gravidanza
La cottura alla brace (barbecue, grigliate) potrebbe essere cancerogena poiché i carboni, riscaldati ad alte temperature, rilasciano sostanze come gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e le amine eterocicliche, potenzialmente cancerogene.
Un consumo saltuario di carne o altri alimenti alla griglia va accompagnato alla predilezione di alimenti bolliti o cotti al forno.
Padelle antiaderenti
È ormai noto che l’utilizzo di padelle non regolamentate per una cottura sana può comportare il rilascio, durante l’utilizzo ad alte temperature, di sostanze cancerogene.
Si consiglia di leggere bene l’etichetta delle padelle antiaderenti e, in generale, di evitare la cottura senza olio o burro.
Conclusioni
Durante la gravidanza è fondamentale mangiare bene per garantire una crescita sana e sviluppo ottimale del feto. Evitare alcuni alimenti è decisivo per prevenire potenziali rischi per la salute della madre e del bambino.
Alimenti crudi o poco cotti, pesce ad alto contenuto di mercurio, latticini non pastorizzati, carni crude o non completamente cotte, bevande alcoliche e caffè dovrebbero esclusi dalla dieta.
Chiedi consiglio al tuo medico per avere consigli personalizzati in base alle esigenze specifiche della gravidanza.
Mantenere una dieta equilibrata , ricca di nutrienti essenziali, contribuirà a vivere una gravidanza serena.
Fonti
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