Sommario
Il sale Rosa dell’Himalaya è un sale fossile originatosi circa 200 milioni di anni fa nella zona del Punjab, in Pakistan, quando al posto dell’attuale miniera c’era un mare.
I suo cristalli si presentano di colore rosa più o meno intenso, a seconda della percentuale di ossido di ferro che contengono. Dal sapore più delicato e meno sapido del sale da cucina, si presta alla preparazione di piatti a base di carne o pesce ma è ottimo anche per accompagnare verdure cotte o insalate.
Spesso considerato migliore rispetto al comune sale da tavola, in realtà non sempre è così. Vediamo insieme le sue proprietà, usi, benefici e sfatiamone i falsi miti!
Che cos’è il sale rosa dell’Himalaya?
Il sale proviene da una varietà di fonti naturali tra cui acqua di mare, pozzi, laghi e sorgenti salate, ma si trova anche come salgemma nelle miniere.
E’ una varietà di salgemma di colore rosa che viene estratto nelle miniere di Khewra e Kalabagh situate a Salt Range Hills a circa 300 km a sud-ovest dell’Himalaya, in Pakistan. La miniera di Khewra ha sette strati di colori diversi che si alternano e da cui vengono estratte 300.000 tonnellate di sale ogni anno.
E’ un sale fossile che si è formato in mare 200 milioni di anni fa, in un ambiente incontaminato nelle regioni del Punjab, in Pakistan, dove oggi, in seguito al ritiro delle acque marine avvento nel corso delle ere geologiche, si trova una delle più antiche e grandi miniere, la miniera di sale di Khewra.
Il colore di questo sale è estremamente variabile e passa dal bianco con venature rosate al rosa intenso, quasi arancione. Il suo colore dipende dal punto di raccolta ed è legato ad un diverso contenuto di ossido di ferro.
Viene estratto manualmente e risulta più naturale del comune sale da tavola in quanto non subisce raffinazione.
Come il sale da cucina, anche il sale rosa dell’Himalaya è composto principalmente da cloruro di sodio. Tuttavia, il processo di raccolta naturale, consente a questo sale di possedere altri minerali di cui ne è privo il comune sale da tavola.
Si stima che il sale rosa dell’Himalaya contenga 84 diversi minerali tra i quali spiccano il cromo, lo zinco e soprattutto il ferro che gli conferisce il caratteristico colore rosa.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul sale da cucina.
Valori nutrizionali e calorie
Negli ultimi anni, il sale rosa dell’Himalaya, è cresciuto in popolarità per i suoi presunti benefici per la salute in quanto nutrizionalmente più interessante rispetto al comune sale da cucina bianco.
Pochi studi hanno riportato il contenuto di minerali di sali rosa a livello internazionale, tuttavia, si è scoperto che il sale rosa contiene una varietà di nutrienti essenziali come ferro, cromo, zinco, magnesio e calcio.
Vediamo insieme le quantità di questi minerali, osservandone le differenze con il comune sale da tavola:
Sale da tavola (mg/kg) | Sale rosa dell’Himalaya (mg/kg) | |
Calcio | 393,28 | 2695,09 |
Ferro | 0 | 63,75 |
Magnesio | 83,94 | 2655,31 |
Manganese | 0 | 2,16 |
Potassio | 151,68 | 2406,05 |
Sodio | 427,636 | 394,717 |
Cromo | 0 | 174 |
Fosforo | 0 | 2 |
Selenio | 0 | 28 |
Zinco | 0 | 0 |
Rame | 0,08 | 0 |
Considerando la porzione standard utilizzata per il sale, pari a 5g/die, possiamo dire che il sale rosa dell’Himalaya copre il fabbisogno giornaliero di Cromo, minerale che potenzia l’attività dell’insulina e sembra essere direttamente coinvolto nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi.
I benefici del sale rosa
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda per gli adulti di non superare i 5 grammi di sale al giorno, corrispondenti a 2g di sodio.
È stato dimostrato che una modesta riduzione di questo alimento sia in grado di ridurre significativamente la pressione sanguigna, sia in soggetti ipertesi sia normo tesi e quindi il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.
Inoltre, limitare il consumo di sale e di cibi salati sembra essere la miglior strategia per prevenire il cancro dello stomaco. Il consumo di sale sembra infine associato al sovrappeso e all’obesità in quanto aumenta i livelli di grelina, un ormone coinvolto nella regolazione dell’appetito, dell’assunzione di cibo e nella deposizione del grasso corporeo.
Tuttavia, secondo recenti ricerche, anche una dieta eccessivamente povera di sale può essere pericolosa. Infatti un consumo di meno di tre grammi al giorno è associato con un aumento del 27% di rischio di eventi cardiovascolari.
Al sale rosa dell’Himalaya sono state attribuite diverse proprietà, legate soprattutto al maggior contenuto di Sali minerali rispetto al normale sale da cucina:
- Prevenzione delle malattie respiratorie.
- Mantenimento del pH corporeo.
- Riduzione dei segni dell’età.
- Miglioramento nel sonno.
- Regolazione della pressione sanguigna.
- Aumento della libido.
Purtroppo, però, la maggior parte di queste proprietà, non sono supportate da un sufficiente numero di studi.
Il sale rosa dell’Himalaya, non essendo ottenuto dall’acqua del mare come il comune sale da tavola, risulta meno contaminato dall’inquinamento. Inoltre, la sua principale particolarità è che non trattiene liquidi.
A cosa serve il sale dell’Himalaya
Ha un sapore delicato, dolce e meno sapido rispetto al sale comune. Utilizzato in cucina è in grado di esaltare i sapori senza coprirli.
Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto a piatti delicati a base di carne e pesce ma è adatto anche aggiunto alle verdure grigliate, alle insalate e alle salse.
Il sale rosa dell’Himalaya viene utilizzato anche come:
- Cosmetico, per fare scrub o bagni detossificanti.
- Rilassante, grazie al riscaldamento di pezzi più grandi di sale, della dimensione di una saponetta o di una sfera, da scaldare e applicare sul corpo per scacciare stanchezza e tensioni.
- Oggetto di arredo, utilizzando grandi blocchi da farne lampade o semplici decorazioni per la casa.
- Decongestionante, utilizzato nei fumenti in caso di raffreddore.
Tutti gli usi del sale rosa
In cucina
Grazie al suo sapore sapido ma anche delicato, il sale rosa dell’Himalaya si presta alla preparazione di piatti e ricette dal sapore delicato. Indicato particolarmente per piatti a base di carne o di pesce, è ottimo anche in aggiunta a preparazioni a base di verdure.
In particolare è ottimo come condimento nella preparazione della trota salmonata al cartoccio, tagliata di vitello, curry di pollo, insalate, verdure lesse o grigliate.
Il sale rosa dell’Himalaya, in forma di blocchi di sale, può essere riscaldato in forno fino a 200°C e successivamente utilizzato come una vera e propria piastra da cucina che andrà ad esaltare i sapori degli alimenti a cui non sarà necessario aggiungere ulteriore sale.
Anti stress
Il sale rosa dell’Himalaya, in forma di saponette o sfere, può essere utilizzato come pietra da massaggio per spazzare via stanchezza e tensioni.
Le pietre possono essere scaldate tra le mani, sul termosifone o anche in forno a bassissima temperatura.
Una volta calda (non eccessivamente!) sarà possibile passarla delicatamente sul corpo, in particolare nelle zone infiammate. Potrai ad esempio utilizzare una sfera di sale rosa per eseguire un massaggio con movimenti circolari sulla schiena, sul collo, sulle gambe o sulla pianta del piede.
Peeeling naturale
Il sale rosa dell’Himalaya viene spesso utilizzato per la cura del corpo.
Possiamo utilizzarlo dopo una giornata stressante per fare un bagno disintossicante, aggiungendo circa 1 kg di sale rosa dell’Himalaya (in una vasca da 100L) e restando in ammollo per circa 30 minuti. Attenzione alla temperatura dell’acqua che non dovrà essere eccessivamente calda per evitare sbalzi di pressione. Il consiglio è quello di non risciacquare la pelle al termine del bagno ma, semplicemente, tamponarla per asciugarla.
Andando a strofinare i cristalli di sale rosa sulla nostra pelle, invece, andremo a svolgere un peeling naturale, rendendo la pelle più morbida e setosa eliminando le cellule morbide e migliorando la circolazione.
Decongestionante
In caso di raffreddore, aggiungere 30 g di sale rosa dell’Himalaya ad una pentola grande di acqua.
Una volta che l’acqua sarà bella calda, inalarne il vapore caldo per 10-15 minuti e ripetere anche più volte nella giornata.
Mobili
Grandi blocchi di sale rosa dell’Himalaya vengono utilizzati per decorare le case, dando un tocco di colore in più.
Spesso, all’interno di questi blocchi, viene posizionata una candela o una lampadina incandescente, per dare vita alle lampade di sale che creano una particolare atmosfera grazie alle proprietà ottiche del cristallo.
Controindicazioni
Il sale rosa dell’Himalaya, sebbene sia ricco di Sali minerali, non contiene iodio. Rappresenta quindi un rischio in tutte quelle popolazioni a rischio di malnutrizione.
L’assenza di iodio ne ha infatti vietato la commercializzazione in paesi come l’India dove è ammessa solo la vendita di sale iodato per evitare carenze.
Come per tutte le tipologie di sale, anche per il sale rosa dell’Himalaya vale la raccomandazione di non superare la dose giornaliera di 5g/die, in particolare in soggetti ipertesi o predisposti a malattie cardiovascolari o in presenza di malattie renali.
Curiosità e falsi miti sul sale rosa
Il primo “falso mito” del sale rosa dell’Himalaya sta nel suo nome. Infatti, questo particolare sale, non proviene dall’Himalaya ma dalla miniera di Khewra che si trova a sud della catena Himalayana, in Pakistan.
E’ spesso considerato un sale “migliore” rispetto al comune sale da tavola, ma, in realtà, le prove scientifiche che dovrebbero confermare le svariate proprietà che gli vengono attribuite non sono per nulla sufficienti.
Spesso viene indicato come più adatto per soggetti ipertesi per il ridotto contenuto in sodio. In realtà, proprio per poter essere denominato “sale” deve contenere il 97% di cloruro di sodio e, quindi, le linee guida, restano le stesse consigliate per il sale comune. Il messaggio potrebbe risultare controproduttivo, portando questi soggetti a consumarne un quantitativo superiore.
Viene considerato un sale ricco di ferro che ne determina il colore rosa. E’ vero che contiene più ferro rispetto al comune sale da tavola ma, considerando i 5g di sale/die, l’apporto di ferro rimane comunque irrisorio. Se cerchi il modo di integrare il ferro, non sarà certo il sale rosa dell’Himalaya ad aiutarti.
Un altro messaggio sbagliato che è passato negli anni è che il sale rosa dell’Himalaya sia meglio del sale bianco perché contenente una maggior quantità di sali minerali. Purtroppo, però, tra questi non è presente lo iodio, il cui fabbisogno spesso viene raggiunto proprio grazie all’uso di sale bianco iodato. Andare quindi a sostituire questo sale del tutto con il sale rosa, potrebbe comportare, a lungo andare, carenze di iodio.
Fonti
- Kuhn, T. et al. “Signature of the Himalayan Salt.” Nuclear instruments & methods in physics research. Section B, Beam interactions with materials and atoms 477 (2020): 150–153.
- Fayet-Moore, F.; Wibisono, C.; Carr, P.; Duve, E.; Petocz, P.; Lancaster, G.; McMillan, J.; Marshall, S.; Blumfield, M. An Analysis of the Mineral Composition of Pink Salt Available in Australia. Foods 2020.
- Healthline.com.
- lescienze.it.