Sommario
L’ibisco è una pianta erbacea appartenente al genere Hibiscus e alla famiglia delle Malvacee. Per la bellezza delle sue infiorescenze si presta a un impiego prevalentemente ornamentale, facilitato dalla semplicità nella coltivazione e nella manutenzione.
Dai fiori si estraggono rimedi fitoterapici dalle formidabili proprietà curative. Difatti le tisane a base di ibisco esercitano un’interessante azione antiossidante, dimagrante ed antipertensiva, mentre la polvere di Hibiscus trova principalmente impiego in campo cosmetico. La polvere di ibisco dona alla chioma un riflesso violaceo, che può variare da una tonalità lieve a una più scura in base ai tempi di posa.
Cos’è l’ibisco: caratteristiche e tipologie
Il nome botanico è Hibiscus e consiste in una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Malvacee. E’ nativo delle aree tropicali asiatiche e delle isole del Pacifico. Attualmente la sua coltivazione è particolarmente diffusa in Europa a scopo ornamentale.
Il significato etimologico di ibisco deriva dal termine greco hibiskos. Nome che il medico botanico Dioscoride diede alle piante somiglianti all’altea.
Quali sono le tipologie più diffuse
Si annoverano oltre 400 specie di Hibiscus. Le varianti maggiormente conosciute nel nostro territorio sono:
- Hibiscus sabdariffa. Conosciuto anche come rosella, consiste in una pianta arbustiva originaria dell’Africa occidentale. I calici dei fiori trovano impiego nella produzione della nota bevanda karkadè. Inoltre l’Hibiscus sabdariffa viene particolarmente sfruttato in ambito fitoterapico, poiché nelle sue infiorescenze sono racchiuse interessanti proprietà terapeutiche.
- Syriacus. Una specie ad uso ornamentale, coltivata prevalentemente nei giardini e nei luoghi urbani. E’ caratterizzata da un fogliame caduco e la sua spettacolare fioritura si manifesta tra luglio e ottobre.
- Hibiscus rosa-sinensis. Pianta arbustiva perenne che esercita una funzione prevalentemente ornamentale. Le infiorescenze sono tinteggiate da uno spettro di colori che va dal rosso al giallo. Allo stato spontaneo può agevolmente raggiungere i 10 metri d’altezza.
- Hibiscus cannabinus. Una specie coltivata prevalentemente ad uso tessile. Dalla pianta si estrae una fibra simile alla juta, denominata kenaf.
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Valori nutrizionali e costituenti chimici dell’ibisco
I preparati a base di ibisco hanno un ridotto contenuto calorico, oltre ad essere totalmente privi di caffeina. Sono una buona fonte di minerali, in particolare troviamo un’interessante concentrazione di calcio, ferro e sodio.
Inoltre, è ricco di antociani: dei pigmenti vegetali rientranti nella classe dei flavonoidi impiegati per regolarizzare la pressione sanguigna e per trattare malattie da raffreddamento e infezioni urinarie.
Benefici dell’ibisco
La droga è costituita dalle infiorescenze.
Antiossidante naturale
Gli estratti a base di ibisco costituiscono una ricca fonte di antiossidanti, idonea a prevenire i danni provocati dai radicali liberi. In particolare, i rimedi fitoterapici incrementano la concentrazione di enzimi antiossidanti, riducendo del 92% gli effetti nocivi derivanti dallo stress ossidativo.
Inoltre, l’ibisco influisce sulle molecole responsabili dello stress ossidativo, prevenendo danni cellulari.
Combatte l’ipertensione
La somministrazione di ibisco ha un’efficace azione ipotensiva nei soggetti affetti da una lieve ipertensione. Inoltre, la pianta possiede proprietà cardioprotettive idonee a ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari nei soggetti ipertesi.
Per beneficiare dell’azione ipotensiva dell’ibisco si consiglia di consumare regolarmente e quotidianamente tre tazze di tisana. Inoltre, la pianta officinale funge da diuretico, difatti l’abbassamento della pressione sanguigna avviene in seguito a un incremento della diuresi.
Tiene sotto controllo il colesterolo e la glicemia
I frutti riescono a ridurre efficacemente il tasso di colesterolo LDL (cattivo) nel sangue prevenendo danni ai vasi sanguigni e l’insorgenza di malattie cardiache. Grazie alle proprietà ipolipidemiche e a quelle ipoglicemizzanti, gli estratti acquosi di ibisco sono un valido rimedio coadiuvante nel trattamento dell’iperglicemia.
Inoltre, il consumo costante di una tisana a base di ibisco è in grado di diminuire i livelli di colesterolo e di trigliceridi presenti nel sangue nei soggetti colpiti dalla sindrome metabolica.
L’ibisco ti aiuta a perdere peso
Gli estratti acquosi si usano per prevenire l’obesità attraverso un processo di regolazione del metabolismo. In seguito ad una somministrazione quotidiana di una tisana a base della pianta officinale si registra un’effettiva riduzione del peso e dell’indice di massa corporea.
Inoltre, si evidenzia una visibile diminuzione del tessuto adiposo localizzato sull’area dei fianchi.
Azione antibatterica
L’Hibiscus è efficace nel contrastare alcune infezioni batteriche. In particolare agisce inibendo la colonizzazione dell‘Escherichia coli: un batterio gram negativo responsabile di determinati disturbi del tratto gastrointestinale che si manifestano con crampi, gas e diarrea.
Inoltre gli estratti a base dell’Hibiscus rosa sinensis sono in grado di trattare efficacemente l’infezione da Methicillin-resistant Staphylococcus aureus. Un batterio che può compromettere seriamente il benessere dell’organismo, provocando ascessi, sepsi e polmonite.
Migliora la salute del fegato
Studi scientifici dimostrano che l’assunzione quotidiana di estratti di ibisco, per 12 settimane, apporta un effettivo miglioramento della steatosi epatica. Una patologia caratterizzata da un’importante concentrazione di lipidi nel fegato.
Previene la formazione dei calcoli alle vie urinarie
La pianta agisce come un diuretico contribuendo a preservare la salute dei reni e del tratto urinario. Studi scientifici attribuiscono alle tisane a base di Hibiscus una vera e propria funzione antiurolitiasica, in grado di inibire il deposito dei cristalli di ossalato di calcio responsabili della formazione di calcoli.
Allevia stati di ansia e depressione
E’ una ricca fonte di flavonoidi: molecole che esercitano un’interessante azione antidepressiva.
Il consumo regolare di tisane permette di placare il sistema nervoso. Abbassando i livelli di ansia e di depressione infonde una sensazione di totale rilassamento del corpo e della mente.
Inoltre, la somministrazione di prodotti a base della pianta officinale allevia i sentimenti di disperazione e la perdita d’interesse legata ad uno stato depressivo.
Migliora la digestione
Le persone che consumano regolarmente fitopreparati a base di ibisco sperimentano un miglioramento dei processi digestivi e una maggiore regolarizzazione dei movimenti gastrointestinali.
Ibisco: usi terapeutici
Tisana rinfrescante e demineralizzante
Dal gusto fruttato e leggermente acidulo, il rimedio fitoterapico svolge un’azione rinfrescante, remineralizzante e antiossidante.
Portare 200 ml di acqua ad ebollizione. Incorporare 3 grammi di fiori essiccati in un colino da inserire nella tazza e versare sopra l’acqua bollente.
Coprire ed attendere 10-15 minuti. Dopodiché togliere il colino, dolcificare a piacere e consumare. La bevanda si può sorseggiare sia calda che fredda, in base alle proprie esigenze.
Infuso per favorire la digestione
Lasciare in infusione 2 o 3 cucchiai di fiori essiccati in un litro d’acqua bollente, per 5-10 minuti. Dopodiché filtrare e assumere la bevanda dopo i pasti principali.
Decotto diuretico ed ipoglicemizzante
Aggiungere il quantitativo di una tazza di fiori essiccati in 10 tazze di acqua bollente. Lasciar bollire per 2 o 3 minuti. In seguito spegnere il fuoco e attendere 15 minuti di infusione.
Filtrare il liquido con un colino e trasferire in una teiera per poi consumarlo caldo. Si raccomanda di non superare l’assunzione di tre tazze al giorno.
Hibiscus in cosmesi
Polvere di ibisco
Ricavata dalla macinazione delle infiorescenze della pianta Hibiscus sabdariffa, ha un’azione antiossidante, lenitiva ed esfoliante della pelle. Ideale per prevenire l’invecchiamento cellulare, per alleviare irritazioni e rossori e per ottenere una pulizia profonda della cute.
Miscelare la polvere di ibisco in acqua calda e lasciarla riposare per una mezz’ora prima dell’impiego. Applicare sul viso con un lieve massaggio circolare, tenere in posa per 15-20 minuti dopodiché risciacquare accuratamente con acqua fresca.
Per donare riflessi violacei, volume e morbidezza ai capelli
Amalgamare la polvere in acqua calda sino ad ottenere una soluzione cremosa facilmente applicabile. Stendere sul cuoio capelluto e su tutte le lunghezze per almeno un’ora e risciacquare abbondantemente con acqua tiepida.
Maschera detergente per pelle e capelli
Ingredienti:
- Polvere di ibisco: 2 cucchiai.
- Acqua: 6 cucchiai.
- Olio di cocco: 6 cucchiai.
La miscela esercita una profonda pulizia della cute e promuove la ricrescita dei capelli.
Miscelare gli ingredienti e tenere in posa la maschera sulla pelle per una quindicina di minuti, invece sul cuoio capelluto bisogna lasciarla agire per almeno mezz’ora al fine beneficiare dell’azione stimolante sulla crescita dei capelli. In seguito risciacquare con acqua tiepida.
Blush naturale
- Polvere di ibisco: 2 cucchiai.
- Amido di tapioca: un cucchiaio.
- Olio essenziale a scelta: 5-10 gocce
Amalgamare la polvere di ibisco alla tapioca e aggiungere qualche goccia di olio essenziale. Macinare finemente il composto fino ad ottenere una polvere dalla consistenza compatta e omogenea. Infine trasferire il composto in un recipiente munito di coperchio.
Il blush si può applicare con l’utilizzo di un pennello dalle setole morbide sulle aree del viso che desiderate illuminare.
Azione tintoria dell’ibisco
Per ottenere un effetto riflessante sulla capigliatura, miscelare la polvere di ibisco con dell’acqua calda fino ad ottenere una soluzione dalla consistenza cremosa.
Con 100 grammi della polvere è possibile coprire agevolmente una capigliatura medio/lunga. Il prodotto si può applicare sui capelli asciutti e si lascia agire da un minimo di 30 minuti a un massimo di 50 minuti prima di procedere al risciacquo.
Guida all’acquisto
I prodotti a base di fiori di ibisco sono comodamente acquistabili nelle erboristerie e presso i rivenditori specializzati online. Si consiglia di prediligere fitopreparati puri e naturali al 100%, provenienti da agricoltura biologica certificata.
Il costo della polvere di ibisco biologica è di circa 8 euro nella confezione da 100 g. Invece il prezzo della tisana ai fiori di ibisco bio si aggira intorno ai 7 euro nel formato da 500 g.
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’ibisco esercita un’azione antipertensiva pertanto i prodotti a base della pianta officinale non devono essere assunti da coloro che soffrono di pressione bassa. In quanto, in seguito alla somministrazione di fitopreparati a base ibisco si potrebbero manifestare vertigini, svenimenti e danni sia cardiaci che cerebrali.
Inoltre, si sconsiglia l’assunzione di ibisco durante la gravidanza e l’allattamento. Poiché la pianta possiede proprietà emmenagoghe che possono sia promuovere il flusso mestruale che un maggior afflusso di sangue nell’utero e nell’area pelvica.
Nei soggetti sottoposti a terapie ormonali, l’ibisco può dare origine a costipazione, disturbi allo stomaco e tremori.
La pianta medicinale potrebbe abbassare il tasso glicemico nel sangue, pertanto si raccomanda di consultare il medico curante se si è affetti da diabete o se è in programma un intervento chirurgico.
Si sono verificati casi di intossicazione in seguito al consumo di infusi a base di ibisco, per tale ragione si suggerisce di consumarli con moderazione osservando la reazione del proprio organismo. Alcuni soggetti sviluppano reazioni allergiche dopo aver assunto l’ibisco, che si manifestano con:
- Prurito.
- Rossore cutaneo.
- Sinusite.
- Febbre da fieno.
Come curare e coltivare le piante di ibisco
È un arbusto rustico facilmente adattabile a diverse temperature e si può coltivare agevolmente sia in appartamento che in giardino.
In caso di clima particolarmente rigido è consigliabile tenere la pianta di ibisco al chiuso, pertanto si suggerisce di portare l’ibisco dentro casa se la temperatura scende sotto i 13 gradi.
Invece con un clima mite si può disporre in giardino, in un’aiuola o sul balcone in un’area soleggiata. Se si desidera coltivarla in inverno, per evitare che la pianta venga infastidita dal freddo si consiglia di disporla in un vaso, in casa, in una zona luminosa lontano da correnti d’aria.
Invece in piena estate, l’ibisco necessita di essere protetto dai raggi diretti del sole, nelle ore più calde.
Qualora le condizioni climatiche non siano idonee a tenere la pianta fuori tutto l’anno, ma solo in primavera e in estate, è necessario abituare l’ibisco per gradi, posizionandolo all’aria aperta in una zona ombreggiata e protetta, per qualche giorno.
In seguito, per una decina di giorni, la pianta dev’essere esposta alla luce diretta del sole solo la mattina per poi riporla all’ombra durante le ore più calde.
Decorso tale periodo di tempo si può lasciare l’ibisco esposto al sole, senza concimarlo, per circa un mesetto così da dare all’arbusto il tempo necessario per abituarsi alla nuova disposizione.
Inizialmente si può verificare un ingiallimento delle foglie: si tratta di un fenomeno temporaneo e piuttosto comune che non deve destare alcuna preoccupazione sulla salute della pianta. Per quanto riguarda la tipologia di terreno, l’ibisco è piuttosto adattabile anche se predilige un terreno ricco di sassi, fresco e ben drenato.
Annaffiatura
L’ibisco deve essere annaffiato quotidianamente nel periodo estivo in modo tale da garantire al terreno che lo ospita un certo livello di umidità. Vanno evitati i ristagni d’acqua nel sottovaso che non sono assolutamente tollerati dalla pianta.
Un valido accorgimento consiste nell’aggiungere dell’argilla espansa nel sottovaso o della ghiaia insieme ad un filo d’acqua. Questo metodo impedirà alle radici di entrare direttamente a contatto con l’acqua, la quale evaporando garantirà alla pianta un corretto grado di umidità.
Si consiglia di non utilizzare l’acqua calcarea in quanto non permetterebbe al terreno di mantenere il Ph leggermente acido.
Rinvaso
Le specie perenni si devono rinvasare annualmente, in un vaso di dimensioni maggiori ricoperto da un terriccio leggermente acido, drenante e morbido che garantisca l’assorbimento degli elementi nutritivi. Per intensificare l’azione drenante del terreno si consiglia di miscelare al terriccio la perlite o la vermiculite.
La concimazione va effettuata regolarmente ogni due settimane con l’impiego di un concime liquido da diluire con l’acqua utilizzata per l’irrigazione. Invece la potatura si effettua ogni 3-4 anni per donare una nuova forma alla pianta, per irrobustirla e per eliminare le parti malate.
L’ibisco è considerato una pianta ad uso ornamentale. Ma non assolve solo tale funzione, difatti le sue infiorescenze si impiegano sia per preparare bevande dissetanti e rinfrescanti che in fitoterapia per beneficiare della sua azione antiossidante, antipertensiva e dimagrante.
Curiosità sull’ibisco
L’infuso di ibisco è rinomato in tutto il mondo. E’ particolarmente apprezzato negli Stati Uniti, in Messico e ai Caraibi per le sue interessanti proprietà terapeutiche. A Panama, i fiori si impiegano per realizzare una bevanda aromatizzata, con l’aggiunta di cannella, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero, da assumere durante le festività natalizie. In Egitto, si consuma durante la celebrazione del matrimonio.
Nella medicina tradizionale cinese, l’herpes, il fuoco di Sant’Antonio e la varicella si curano con le foglie di ibisco. Inoltre, la scrittrice Margaret Roberts nel suo libro “Fiori commestibili e medicinali” menziona l’infuso a base della pianta officinale con l’aggiunta di un po’ di miele come eccellente rimedio post sbornia.
In Europa, alla breve fioritura dell’Hibiscus si attribuisce, a livello simbolico, la ‘bellezza delicata e fugace’. Mentre nel nord America questo fiore è l’emblema della ‘sposa perfetta’: feconda, avvenente e devota al marito.
Fonti
- Taofeek O Ajiboye, Antioxidant and drug detoxification potentials of Hibiscus sabdariffa anthocyanin extract.
- Hassan Mozaffari Khosravi, Effect of sour tea (Hibiscus sabdariffa) on lipid profile and lipoproteins in patients with type 2 diabetes.
- Carlene M M Lawes, Blood pressure and coronary heart disease: a review of the evidence.
- Corina Serban, Effect of sour tea (Hibiscus sabdariffa L.) on arterial hypertension: a systemic review and meta-analysis of randomized controlled trials.
- Zohiah Aziz, Effect of Hibiscus sabdariffa L. on serum lipids: a systematic review and meta-analysis.