Arriva l’inverno ed ecco approdare sulle nostre tavole il carciofo, appetitoso e unico per le sue caratteristiche nutrizionali, per le tante ricette gustose e per i benefici per la salute intestinale e non solo.
Le sue proprietà sono riconosciute e documentate nelle più importanti raccolte di erboristeria e nei libri di fitoterapia, che evidenziano del carciofo la funzione diuretica e protettiva del fegato, ma anche gli effetti sul metabolismo lipidico, poiché abbassa la produzione del colesterolo e dei trigliceridi endogeni.
Già conosciuti dai Greci e dai Romani, con le spine o senza, verdi o violetti, sono molte le varietà di carciofi coltivate in Italia.
Secondo la leggenda, Zeus rimase affascinato dalla bellezza della ninfa Cynara. Tuttavia, il suo amore non era corrisposto e così pensò bene di trasformare la ninfa in un carciofo, verde e spinoso, come il carattere dell’amata.
La sua forma è simile a quella di un fiore, di colore verde o violaceo, composto da foglie più dure all’esterno e più tenere all’interno, in cui si trova un cuore morbido caratterizzato da una specie di barbetta. Si coltiva soprattutto in Toscana, Liguria, Lazio e Puglia.
Le sue proprietà terapeutiche su fegato e cistifellea erano già note nel XVII secolo nella medicina popolare. Vediamone alcune.
Benefici del carciofo
Con appena 22 calorie per 100 g di prodotto, il carciofo è anche ricco di minerali e vitamine come:
- Potassio
- Magnesio
- Calcio
- Fosforo
- Vitamina C, del gruppo B e vitamina A.
Contiene ottimi antiossidanti come betacarotene, zeaxantina e luteina.
È un ottimo alleato per mantenere il nostro fegato in salute, grazie anche alla cinarina, una sostanza aromatica che conferisce al carciofo quel tipico sapore amarognolo, utile anche per contrastare alcune patologie come epatite, cirrosi ed ittero.
Ricco di antiossidanti, il carciofo protegge il nostro corpo dall’invecchiamento cellulare e dalla degenerazione di tessuti e organi che arriva inevitabile con l’avanzare dell’età.
Ma non dimentichiamo la sua azione depurativa, diuretica e disintossicante. Grazie all’alto contenuto di acqua (91 g per 100 g), infatti, stimola la diuresi, mentre la presenza di fibre riduce l’accumulo di grassi a livello intestinale e favorisce la funzionalità dell’apparato digestivo.
Inoltre, la fibra contribuisce a raggiungere il senso di sazietà, limitando il consumo di alimenti più calorici. Per tutti questi motivi il carciofo entra di diritto nelle diete dimagranti o detox invernali.
Infine, riduce infine il livello di colesterolo cattivo e abbassa la glicemia, proteggendo quindi il nostro sistema cardiovascolare. La presenza del potassio poi regolarizza la pressione sanguigna, mentre la vitamina K contrasta la degenerazione cerebrale ed è utile per la formazione del tessuto osseo.
Importante anche la sua funzione regolatrice del flusso biliare, poiché diminuisce una secrezione biliare particolarmente elevata o la incrementa in caso di riduzione della stessa.
Scopri proprietà, benefici e le migliori ricette con il carciofo.
Protagonista in cucina per ricette facili e gustose
Per prima cosa ricordiamo che il carciofo andrebbe pulito poco prima di cucinarlo, poiché le parti esposte all’aria si ossidano rapidamente e anneriscono. Ma c’è un piccolo trucco: man mano che si puliscono, basta immergerli in una ciotola con acqua e succo di limone.
Per preparare i carciofi occorre eliminare le foglie esterne più dure, lasciando quelle più interne e morbide. Poi si taglia la parte apicale delle foglie, mentre il gambo si può pulire accorciandolo ed eliminando la parte esterna più dura. Per finire, con la punta del coltello si scava leggermente all’interno per eliminare la peluria (la “barbetta”).
Sono tante le ricette che li vedono protagonisti, ci si può davvero sbizzarrire.
Se fresco e tenero, il carciofo si può consumare crudo in insalata condito con succo di limone, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Sono buonissimi sottolio o sottaceto da servire come antipasto, ma anche nella preparazione di lasagne al forno o insieme alle vongole o nelle zuppe, minestre e risotti.
Invece, come secondi, si possono servire bolliti e conditi con olio, sale e pepe, oppure impastellati e fritti, trifolati e saltati in padella con aglio, olio e peperoncino oppure seguendo le tipiche ricette alla romana, con la mentuccia, o “alla giudia” (fritti).
Come dimenticare poi il famoso Cinar, il liquore dal tipico sapore amaro al carciofo?
Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest.