Sommario
La scarola stufata in padella alla napoletana è un contorno ricco, una ricetta della tradizione che racchiude sapori semplici ma intensi e che si presta a completare ogni pasto.
La scarola, ingrediente protagonista di questa ricetta, viene accompagnata da alici, pinoli e olive nere, dando vita ad una pietanza sana, gustosa e facilmente replicabile in casa.
La sua preparazione, infatti, è semplice e alla porta di tutti: basta far saltare in padella le foglie con alcuni degli aromi e aggiungere le olive e i pinoli per averla pronta da portare in tavola.
La scarola stufata in padella può essere considerata light ed essere consumata senza problemi anche se si è a dieta. E’ ideale da gustare calda o tiepida e si presta a diversi abbinamenti, dalla carne al pesce. Può perfino essere servita su una fetta di pane rustico, come quello integrale, per un pasto veloce e sano.
Ti spieghiamo come preparare questo piatto per riscoprire i sapori autentici della cucina mediterranea. E ti consigliamo di non sottovalutare le altre ricette con la scarola se hai un debole per questa insalata. Dal risotto con lo stracchino alle polpette, dalla pizza di scarola a quella imbottita.
Come preparare un’ottima scarola stufata
Come consigliamo sempre quando si tratta di ricette che prevedono pochi ingredienti, anche in questo caso la scelta delle materie prime deve cadere su alimenti freschi.
E quindi su cespi di scarola compatti e appena colti, su alici sott’olio sode e con una adeguata quantità di grasso, su olive nere di qualità (preferibilmente quelle di Gaeta) e su olio EVO, il condimento in grado di esaltare al meglio tutti i sapori.
Se vuoi diminuire i tempi di cottura, puoi puntare sulla scarola bollita e ripassata, ovvero fatta bollire per pochi minuti in acqua bollente prima di essere trasferita in padella.
Differenza tra scarola stufata e saltata
Prima di passare alla ricetta, è bene precisare la differenza tra scarola stufata e saltata. Stufare e saltare in padella sono tecniche di cottura diverse.
- Stufare prevede una cottura lenta a fuoco basso con coperchio, aggiungendo poco liquido per mantenere gli alimenti morbidi e saporiti. In questo caso, i cibi possono essere tagliati a pezzi grandi o essere cotti anche da interi, data la cottura prolungata.
- Saltare, invece, è una cottura veloce a fuoco vivo, senza coperchio, che preserva la croccantezza degli alimenti e i loro sapori. In questo caso, è preferibile tagliare i cibi a pezzi più piccoli per garantirne comunque la cottura.
Scarola stufata in padella
Ingredienti
- 2 cespi di scarola (circa 700-800 g)
- 2 spicchi aglio
- 4 acciughe
- 3 cucchiai olio extravergine d'oliva
- 150 g olive nere denocciolate
- 20 g pinoli
- sale q.b.
- pepe q.b.
Istruzioni
- Elimina il gambo delle scarole, poi taglia grossolanamente le foglie, lavale accuratamente e scolale bene. Non c’è bisogno di tagliarle in modo troppo sottile, anzi: data la cottura lunga è preferibile ottenere dei pezzi grossi.
- Scalda l’olio EVO assieme agli spicchi d’aglio e alle acciughe in una padella molto capiente. Attendi che le acciughe si sciolgano nell’olio prima di aggiungere la scarola.
- Condisci con poco sale, mescola e copri con un coperchio fino a quando la scarola sarà ben appassita, per circa 20 minuti.
- In questo lasso di tempo controlla di tanto in tanto la cottura, nel caso in cui la verdura si sia asciugata troppo, potrai aggiungere poco brodo o acqua.
- A questo punto unisci le olive nere denocciolate e prosegui la cottura per un altro paio di minuti; infine, unisci i pinoli precedentemente tostati e cuoci ancora un minuto.
- Servi la scarola stufata con alici, pinoli e olive nere ben calda o tiepida.
Varianti della scarola stufata
Le varianti della scarola stufata si sprecano: quella napoletana non è la sola versione che si possa portare in tavola. Non solo, anche il metodo di cottura può variare.
- Innanzitutto puoi provare la scarola con fagioli, altro comfort food della cucina campana, una ricetta che puoi gustare come secondo piatto vegetariano a tutti gli effetti.
- C’è poi la scarola stufata con salsiccia, altro secondo piatto adatto agli onnivori appagante e saporito.
- Più semplice, ma da non sottovalutare, è la scarola stufata con le olive. La variante perfetta per chi non apprezza i piatti troppo sapidi.
Inoltre, puoi preparare la scarola stufata sia in pentola a pressione che con il Bimby. Nel primo caso calcola tra i 5 e gli 8 minuti dal fischio, a seconda della grandezza della scarola. Nel secondo, inserisci nel boccale olio, aglio e peperoncino e soffriggi per 3 minuti a 100° C, velocità 1.
Aggiungi la scarola pulita, olive, capperi e un po’ d’acqua. Cuoci per 15-20 minuti, modalità Antiorario, a 100°C, velocità Soft.
Abbinamenti e presentazione
Puoi abbinarla a secondi ricchi, come salsicce al forno, polpette al sugo o pesce azzurro grigliato. O anche ad una frittata o ad un burger vegetale, ma non dimenticare di completare con una dose di carboidrati per rendere il pasto completo.
In quanto al vino, puoi sorseggiare un Lacryma Christi Bianco, un Falanghina del Sannio o un Roero Arneis, proveniente dal Piemonte.
Per presentarla in tavola, disponila in una pirofila rustica e guarnisci con pinoli tostati e un filo d’olio a crudo. Puoi decorare il piatto con delle fette di pane casereccio poste ai lati.
Scarola stufata e dieta
La scarola stufata con olive, alici e pinoli è un contorno versatile. Se sei a dieta, puoi consumarla come contorno abbinandola ad una fetta di pane (o altra fonte di carboidrati) ed una porzione di proteine magre (quelle apportate dalle alici, data la loro quantità, non sono sufficienti per coprire il fabbisogno proteico del pasto).
Scegli tra gli straccetti di pollo e il pesce spada al forno o, se segui una dieta vegetariana o vegana, uova, tofu o legumi.
L’unico accorgimento da mettere in atto riguarda la quantità dei grassi. Essendo le olive un alimento ad elevato contenuto in lipidi, non esagerare con l’olio quando andrai a condire il secondo.
Proprietà nutrizionali
- La scarola è una varietà di indivia; appare come un’insalata a cespo con foglie lisce o ondulate. Ha un caratteristico sapore amarognolo ed è ricca di proprietà salutari. Può essere consumata cruda in insalata, ma è ottima e gustosa anche cotta.
- Le alici sono piccoli pesci azzurri ricchi di omega 3, vitamina B ed E. Molto rilevante anche il contenuto di selenio, potassio, zinco.
- Le olive contengono fibre, potassio e beta-carotene. Sono ricche di antiossidanti, principalmente la vitamina E che protegge dall’azione dei radicali liberi, causa dello stress ossidativo.
- I pinoli sono ricchi di proteine e fibre vegetali, sono fonte di zinco, vitamina B2 e potassio e alcuni aminoacidi essenziali. In cucina sono usati per arricchire piatti di sapore: nel caso della ricetta di scarole saltate aggiungono la giusta croccantezza al contorno di verdure. Aiutano il transito intestinale e sono indicati in caso di stipsi. L’alto contenuto di acido oleico aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo.
Conservazione
Puoi conservare la scarola stufata in frigorifero in un contenitore ermetico per 2-3 giorni. Puoi gustarla così com’è, previo riscaldamento, oppure riutilizzarne gli avanzi come ripieno per focacce o pizze rustiche, come base per una torta salata (aggiungendo formaggi o uova), oppure come condimento per la pasta, saltandola in padella con olio e peperoncino.
FAQ
A cosa fa bene la scarola cotta?
La scarola cotta favorisce la digestione, è ricca di acqua e sali minerali oltre che fibre e vitamine, soprattutto A, C e K. Ha proprietà depurative e diuretiche.
Quando è pronta la scarola?
La scarola è pronta quando risulta tenera ma ancora integra, con le foglie morbide ma che non si spappolano, e ben insaporite.
Che differenza c’è tra lattuga e scarola?
Entrambe, in quanto insalate, appartengono alla famiglia delle Asteracee. La lattuga presenta foglie più tenere e un sapore dolce; la scarola ha foglie larghe e ondulate, più robuste della precedente. Si presenta croccante ed ha un gusto amarognolo.
Che differenza c’è tra indivia e scarola?
Indivia è un termine generico che raggruppa diverse varietà tra le quali, appunto, si annovera la scarola.
Conclusioni
In conclusione, la scarola stufata è un contorno della tradizione che mette insieme semplicità e gusto. Tipica della cucina mediterranea, è una pietanza versatile e salutare che può essere servita come contorno o essere utilizzata come ingrediente di ricette più elaborate.
Ora che hai scoperto come cucinare la scarola in modo sfizioso non hai più scuse: puoi scegliere di gustarla nella sua versione classica o arricchita con salsiccia o fagioli.
In ogni caso ti sorprenderà per la resa appagante. Facci sapere se decidi di provarla e se hai apportato qualche modifica alla quale non abbiamo pensato. Ricorda, infine, di iscriverti alla newsletter di Melarossa.