Il caffè è un piacere ma se decidi di seguire una dieta, come regolarsi? Bere un buon caffè offre anche un momento di pausa in cui ricaricarsi per affrontare la giornata.
Se bevuto senza o con pochissimo zucchero non ha rilevanza calorica significativa, quindi non serve rinunciarci.
Ma quanti ne possiamo bere al giorno? E soprattutto il caffè fa ingrassare? E quante sono le calorie?
Scopri se è vero e come inserirlo a dieta per continuare a gustarlo e perdere peso in modo sano e salutare.
Il caffè fa ingrassare?
Il caffè senza zucchero apporta pochissime calorie, 2 per 100 g, quindi non ha una rilevanza calorica degna di rilievo e può essere consumato anche a dieta perché non fa ingrassare.
Va però ricordato che il consumo delle bevande nervine dovrebbe essere limitato, perché possono influire sul sistema nervoso e sulla pressione arteriosa.
La quantità non è molto importante sul fronte delle calorie. Importa, invece, considerare se si aggiunge lo zucchero o no. Infatti, un cucchiaino di zucchero raffinato o di canna (circa 5 g), apporta circa 19 Kcal.
Inoltre, per un adulto è consigliabile non bere più di tre tazzine al giorno, da diminuire se si consumano anche altre bevande eccitanti come tè, cioccolato o energy-drink.
Se prendi una o due tazzine al giorno, puoi usare lo zucchero, sempre che tu non soffra di diabete. In questo caso può essere utile un dolcificante come il fruttosio. Ma attenzione, è calorico quanto lo zucchero, tuttavia essendo più dolce se ne usa di meno. Va bene anche l’aspartame, senza superare mai due dosi al giorno.
Un’alternativa valida può essere quella di macchiarlo con il latte invece di usare zucchero o dolcificanti.
Insomma, il caffè non fa ingrassare e si può inserire a pieno titolo in una dieta ipocalorica, facendo attenzione alle quantità per il livello di caffeina, se preferisci il caffè tradizionale, e allo zucchero. Il caffè decaffeinato, invece, si può bere con un po’ più di tranquillità perché quasi privo di caffeina.
Nello stesso tempo, però, non serve a bruciare i grassi. Invece, grandi quantità possono incidere sul metabolismo ma con effetti collaterali come tremori, nervosismo, irritazione della mucosa gastrointestinale e tachicardia.
Il Caffè a dieta
Il ruolo del caffè nella dieta dipende da diversi fattori, tra cui la quantità consumata, il tipo di caffè e il modo in cui viene preparato. Ecco alcune considerazioni da tenere presente.
Il caffè senza zucchero o panna, è praticamente privo di calorie, quindi è possibile includerlo in molte diete a basso contenuto calorico.
- Effetto termogenico e supporto al dimagrimento per la presenza della caffeina che può aiutare a bruciare calorie. Questo è uno dei motivi per cui la caffeina è spesso inclusa in integratori dimagranti. Tuttavia, gli effetti possono variare da persona a persona.
- Può ridurre l’appetito.
- Migliora la vigilanza e contrasta la stanchezza. Può essere un aspetto benefico per chi segue una dieta e vuole mantenere alti i livelli di energia durante il giorno.
- Favorisce la diuresi poiché il caffè, soprattutto quello americano, è diuretico, cioè può aumentare la produzione di urina. È importante però bilanciare il consumo di caffè con un adeguato apporto di acqua per mantenere l’idratazione.
Insomma, il caffè può far parte di una dieta sana e bilanciata, ma va consumato con moderazione, facendo attenzione agli additivi e allo zucchero.
Quando è meglio non bere caffè o berne poco
Il caffè è una bevanda che contiene caffeina, una sostanza che ha effetti stimolanti sul nostro organismo. Ci sono quindi alcuni casi in cui è meglio evitarlo o limitarlo:
- Prima di andare a dormire, perché può interferire con il sonno, causando insonnia, nervosismo o palpitazioni. Si consiglia di non bere caffè almeno 4-6 ore prima di coricarsi.
- Durante la gravidanza o l’allattamento, poiché il caffè può raggiungere il feto o il neonato, quindi è bene non superare i 200 milligrammi di caffeina al giorno, equivalenti a circa 2 tazzine di caffè.
- In caso di problemi gastrici in quanto può aumentare l’acidità nello stomaco, peggiorando i sintomi di ulcera, bruciore, reflusso o gastrite. Si consiglia di bere caffè decaffeinato o con latte, e di evitare di berlo a stomaco vuoto.
- In caso di ipertensione o problemi cardiaci perché può alzare la pressione sanguigna e il battito cardiaco, aumentando il rischio di complicazioni cardiovascolari.
- In caso di ansia o disturbi del sonno poiché può aggravare gli stati di ansia, agitazione o inquietudine, rendendo difficile il rilassamento e il riposo. La sera si consiglia quindi di ridurre il consumo di caffè o di sostituirlo con bevande rilassanti, come tisane o camomilla.
Fonti