Sommario
Un personal trainer: perché no? Ma come scegliere quello giusto e quanto costa? Hai un obiettivo preciso in testa ma la tua motivazione è altalenante e senti che hai bisogno di una mano per andare avanti. Sappi che ormai i personal trainer non sono più riservati alle VIP. Melarossa ti dà le dritte per trovare quello che fa per te!
Personal trainer: i requisiti per sceglierlo
Un’informazione indispensabile riguarda le competenze tecniche acquisite in ambito universitario e/o tramite corsi che caratterizzano il percorso formativo di ogni allenatore personale. La laurea in scienze motorie NON è assolutamente da sottovalutare! Avere una formazione universitaria è una garanzia per evitare alcuni basilari errori sia tecnici che organizzativi per calendarizzare gli allenamenti in palestra, a casa o al parco.
In primis, quando incontri il personal trainer a cui hai scelto di rivolgerti, devi raccontargli la tua storia e i tuoi obiettivi per poter decidere con lui un programma di allenamento personalizzato.
Informalo di eventuali patologie di cui soffri, come diabete e colesterolo alto, digli se hai subito infortuni (ginocchio, schiena… ) e se stai seguendo una dieta.
Il trainer deve motivare e sostenere. Durante l’allenamento, ti deve spiegare gli esercizi e correggerti. Dopo qualche sedua insieme, ti deve anche aiutare a diventare autonomo, perché non sarà sempre al tuo fianco, quindi devi imparare a fare bene gli esercizi da solo!
Personal trainer: errori da evitare
Non scegliere per forza il personal trainer del tuo amico che pratica palestra da anni e ha un corpo muscoloso. Il pensiero “se lui è così, allora farà diventare così anche a me” è sbagliato.
Molto spesso, un trainer viene scelto su consiglio di un altro cliente o solo in base alla prima impressione fisica: non è perché ha un fisico perfetto che sa come farti diventare muscoloso!
Non scegliere il tuo trainer solo per la simpatia! E’ importante scegliere qualcuno con cui ti trovi a tuo agio, ma il feeling caratteriale, per quanto sia di aiuto, non è un indicatore della reale preparazione tecnica del trainer.
Come scegliere quindi il trainer?
Prima di scegliere il trainer al quale affiderai la tua salute, il consiglio è di osservarlo mentre allena. Confrontalo con altri trainer in modo da avere una visione più chiara di chi vuoi veramente al tuo fianco.
Ci sono alcuni trainer che sono attenti e prendono meticolosi appunti, altri che sono distratti e poco attenti agli errori posturali con il rischio, molto probabile, di creare danni fisici.
Essere personal trainer significa “donare” le proprie conoscenze ed è importante che la persona che scegli monitori i tuoi progressi. Grazie a strumenti oggettivi come le bilance impedenziometriche, plicometri, fettucce metriche e tanti altri strumenti di misurazione, un bravo trainer può stimolarti a mantenere alto il tuo livello di assiduità nell’allenamento per accelerare così il raggiungimento dei tuoi traguardi.
Gli strumenti giusti per farti lavorare bene
Ecco gli strumenti più usati per monitorare i tuoi progressi.
La misurazione sulla bilancia impedenziometrica permette di vedere la massa magra, la massa grassa, l’acqua sia intra che extra-cellulare e il grasso viscerale. Tutti questi parametri consentono di monitorare i tuoi progressi. Almeno una volta al mese, il trainer deve effettuare la misurazione impedenziometrica, cioè fare una fotografia interna del corpo, per poter essere critico non solo su di te, ma anche sul suo piano di lavoro. Un trend positivo su ogni parametro fa capire che, sia in palestra che fuori, hai uno stile di vita sano e che la programmazione sportiva è adeguata alle tue caratteristiche psico-fisiche. Invece un trend negativo fa capire che c’è qualcosa che non va o nella dieta o nel programma di lavoro.
Il plicometro è uno strumento usato per misurare il grasso corporeo sottocutaneo. Quelli professionali sono costituiti da bracci a molla e da una scala millimetrica con la quale si determina lo spessore del grasso corporeo. La misurazione viene effettuata prendendo una plica in determinati punti del corpo. Essendo una misura che deve essere ripetuta nel tempo, bisogna trovare un punto che sia sempre riconoscibile per non falsare le future misurazioni: questi punti vengono chiamati “punti di repere”.
Il classico metro da sarta viene usato per misurare le circonferenze dei distretti corporei. E’ una misura che indica solo le circonferenze e non guarda alla composizione corporea, quindi presa da sola non ha molto senso. Scopri come prendere bene le tue misure.
Personal trainer: quanto costa?
Quando si parla di un allenatore personale si parla anche di costi. Facendo una media nazionale, una lezione privata costa dalle 50 alle 60 euro all’ora.
Non essendoci un tariffario standard, ogni allenatore personale fa il suo prezzo che, a volte, può differire da cliente a cliente. Puoi concordare con lui il prezzo facendo dei pacchetti da 10 sedute o addirittura con abbonamento di un anno. Più la durata dell’abbonamento è lunga, più il prezzo unitario delle lezioni si riduce. Un altro modo di abbassare il costo di una lezione è quello di fare delle lezioni di 30 minuti. Quindi ti riscaldi da solo e affidi al tuo coach la fase centrale dell’allenamento.
Il rapporto cliente/trainer è un rapporto di fiducia e non bisogna sottovalutare l’empatia, quella magia invisibile che permette al trainer di comprendere meglio i bisogni di una persona. Trovare un trainer che ti dia sicurezza, di cui ti fidi e con ottime competenze tecniche è la scelta migliore. A te spetta ora la scelta. Buon divertimento.
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