Maremma, il gioiello della Toscana. Alla scoperta degli scorci e delle delizie di quest’angolo d’Italia, tra mare, antichi borghi e genuinità a tavola.
Per tanti italiani, cinefili e non più giovanissimi, la statale Aurelia richiama inevitabilmente la spider che porta fuori Roma Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant ne “Il sorpasso” di Dino Risi. Nonostante il finale drammatico, quella geniale descrizione dell’Italia di cinquant’anni fa è rimasto nell’immaginario di milioni di italiani.
Ma l’Aurelia è anche il punto di partenza per vagabondaggi verso il mare o verso l’interno, che riservano quasi sempre chicche un po’ nascoste e sorprendenti. Ecco un itinerario insolito che, se vi capita, vi raccomando in ogni stagione, soprattutto quella autunnale.
Maremma: in viaggio sull’Aurelia
Venendo da sud, superato lo svincolo per Orbetello, dopo pochi chilometri, a destra dell’Aurelia si stacca la strada provinciale 128 Parrina. Una strada che prende il suo nome da una grandissima tenuta agricola, che è anche un agriturismo di antiche origini. Entrare nella fattoria La Parrina significa immergersi in una natura rigogliosa e in un vero ambiente agricolo, dove si produce di tutto, dalla frutta agli ortaggi, dai formaggi al vino. L’accoglienza della proprietaria Franca Spinola, che preferisce il titolo di medico a quello nobiliare, è affettuosa e di gran classe. La villa padronale, con le camere degli ospiti, ha una dimensione familiare. I sentieri sono numerosi e rilassanti, lo spaccio è ricco di prodotti gustosi e naturali.
Insomma, questa antica fattoria è un gran bel posto sia in estate, quando la calura non dà tregua, che nelle altre stagioni. Soprattutto, i piatti cucinati dallo chef Roberto Focardi sono semplici e genuini, quasi tutti a chilometro zero ( cioè prodotti e trasformati in loco). Ma pensate alla Maremma come un regno dei carnivori. Qui infatti si mangia acqua cotta, zuppe di legumi, la “finta bistecca” di formaggio e altri piatti estremamente gustosi ma salutari.
Continuando lungo la provinciale 128, s’imbocca la statale 323 e dopo alcuni chilometri si arriva in vista delle mura di Magliano in Toscana. Siamo nel territorio di un vino accattivante e oggi molto trendy, il Morellino di Scansano. Il paesaggio è dolce e la campagna è ben curata, senza essere troppo “pettinata”.
Gli agriturismi della Maremma
Proseguendo in direzione di Scansano, dopo una breve salita, si arriva in un delizioso borgo medievale fortificato, Perèta, così chiamato per l’estesa produzione di pere diffusa nel passato.
Tramite una bella porta ad arco, si entra nel nucleo antico più esterno. Viuzze strette e tranquille e alcune chiese di pregio abbelliscono il borgo. Superata la cerchia di mura più interna, si arriva ai piedi della cosiddetta Torre dell’orologio, alta 29 metri e risalente al ‘400. Siamo sul culmine del colle su cui sorge il paese, che invita alla quiete e al relax.
Naturalmente non mancano in giro piacevoli agriturismi. Tra i tanti raccomando Il Palazzaccio, da cui si gode una vista sconfinata fino all’Argentario e all’isola del Giglio. Qui potrete gustare ottimi piatti a base di pesci e frutti di mare, grazie alla passione dei proprietari, la famiglia Vongher, originaria di Porto Santo Stefano. Sarà come mangiare sul porto, anche se il clima è piacevolmente fresco anche d’estate. Per chi poi fosse non solo carnivoro ma anche cacciatore, questo agriturismo è un’ottima base di partenza per le battute con i numerosi appassionati della zona.