L’Australia è immensa, e per conoscerla discretamente servirebbero mesi di viaggio. Oggi vogliamo darvi alcuni spunti per organizzare una breve visita, da approfondire con altre tappe se avete più di una decina di giorni a disposizione.
Viaggio in Australia, si parte dalla Tasmania
Cominciamo dalla Tasmania, isola nell’isola, grande più di Sicilia e Sardegna messe insieme. È situata a sudest dell’Australia, in direzione dell’Antartide, del quale è di fatto un punto di osservazione privilegiato. Non a caso, nella capitale dello stato di Tasmania, Hobart, troverete un bel museo oceanografico annesso a un centro di ricerche dedicato al Polo Sud.
Detto che la natura domina ancora nelle vaste zone vincolate come parchi, nel resto della Tasmania troverete strade scorrevoli, vigneti ben organizzati e specchi d’acqua pieni di cigni neri. Ma anche insospettabili oliveti, piantagioni di luppolo e di papaveri da oppio, ponti avveniristici e musei degni di una città scandinava. Senza contare una cucina sempre più interessante e ricca, grazie anche a materie prime eccellenti, provenienti sia dalla terra che dal mare.
Non perdete una visita al MONA, il Museum of Old and New Art, diventato in pochi anni una delle mete più visitate dell’isola. Ma non trascurate gli spettacolari Royal Tasmanian Botanical Gardens, ben organizzati e rappresentativi non solo della flora locale ma anche della biosfera antartica.
Nell’entroterra di Hobart, troverete le tracce del passato dell’isola, che nel 1803 fu occupata dalla Gran Bretagna. Già l’anno dopo ricevette i primi deportati: il passato carcerario rispunta un po’ ovunque, dal ristorante Ethos Eat Drink nel centro della capitale, che occupa una vecchia prigione, all’hotel a 5 stelle Woodbridge on the Derwent. Situato nel piccolo comune di New Norfolk, l’edificio fu costruito dai detenuti che vivevano e lavoravano in questa cittadina che, come tante altre, nacque proprio come prigione a cielo aperto.
Viaggio in Australia: la tappa di Melbourne
Con un breve volo ci spostiamo a Melbourne, capitale dello stato di Victoria. Non vi aspettate grandi musei, quanto piuttosto un intreccio armonioso di grattacieli nella downtown e deliziose case d’epoca nelle periferie. Un giro a Melbourne potrebbe partire proprio da Lygon Street, il cuore della Little Italy, con decine di insegne italiane su ristoranti, gelaterie e bar. Non tutti sono autentici: fra quelli di alto livello segnaliamo il ristorante e negozio di alimentari Doc, la panetteria e pasticceria Chirico, la gelateria Il dolce freddo, che ci rappresentano al meglio. A poca distanza da questi locali c’è anche il Museo della comunità italiana, un centro culturale molto ben organizzato.
Un gigantesco bar-ristorante gestito da una famiglia italiana presente in Australia dalle Olimpiadi di Melbourne del 1956 è Brunetti a Carlton. Entrate lì e, oltre ai caffè di tutti i tipi (ma in Australia si beve quasi sempre il “latte”, cioè un latte macchiato), troverete dolci di tutte le regioni italiane, con una scelta impensabile anche nella più fornita pasticceria del nostro paese. Sorprendenti anche due locali come Pellegrini’s e la pizzeria Gradi. Il primo è un piccolo caffè nato negli anni Cinquanta e rimasto esattamente uguale a se stesso, grazie ai due simpaticissimi proprietari Nino Pangrazio e Sisto Malaspina. Il secondo è una gigantesca pizzeria napoletana trapiantata nel cuore di Melbourne, con due spettacolari forni a vista.
Oltre a queste meraviglie culinarie, Melbourne offre un delizioso lungofiume e un lungomare altrettanto bello e fruibile dagli sportivi e dai camminatori. E ancora, scorci interessanti nel centro, con il mix di grattacieli arditissimi e palazzine d’epoca di due o tre piani, una regione vinicola coma la Yarra Valley, che a un’ora di distanza propone itinerari enogastronomici di eccellente livello. Si veda, fra tutte, la splendida cantina-ristorante con vista sulle vigne creata di recente da Oakridge.
Eccoci a Sydney
Ultima tappa a Sydney, ormai ben impressa nell’immaginario collettivo grazie alla sua splendida baia. Ma non è sempre stato così. Sono poche le città al mondo che con una sola opera pubblica di grande impatto siano riuscite a farsi conoscere rapidamente in tutto il mondo. Un caso recente e abbastanza vicino è Bilbao col museo Guggenheim di Frank Gehry. Ma la stessa cosa era avvenuta negli anni Settanta proprio a Sydney.
Ebbene, grazie all’inconfondibile e ancor oggi splendida Opera House dell’architetto danese Jørn Utzon, inaugurata nel 1973, in breve tempo la baia di Sydney divenne nota a tutti gli abitanti del pianeta. Un biglietto da visita capace di far sognare tutti i viaggiatori. Questi, appena approdano nella metropoli australiana prenotano una crociera nella baia, per fotografare l’Opera House e il vicino Harbour Bridge. Le crociere sono di tutti i tipi, in barca a vela come in yacht o in traghetto.
Se siete amanti della vita sportiva e all’aria aperta, Sydney offre di tutto. Meravigliose spiagge urbane come la celebre Bondi Beach, parchi per correre o per andare in bici, una natura affascinante e in armonia con grattacieli e centri commerciali. Per il resto, c’è tutto quello che vi aspettate da una grande e organizzata metropoli: musei e gallerie di arte aborigena, metropolitane e bei negozi, così come ristoranti di ogni gruppo nazionale e regionale proveniente da ogni angolo dell’Asia e soprattutto pizzerie, pasticcerie e gelaterie italiane.