Il Gianicolo è un bel colle di Roma posto sulla riva destra del Tevere. Difatti, da qui è possibile godere di una meravigliosa vista con il giardino degli aranci dell’Aventino sullo sfondo. Ebbene è qui, in località Colle del Pino, che si trovano le spoglie di Goffredo Mameli, celeberrimo autore dell’inno italiano. Giovane patriota genovese ferito a morte a soli 21 anni nel 1849 proprio su questo colle, in difesa della Repubblica Romana.
Incontri con la Storia
In aggiunta, è il caso di ricordare che il Gianicolo è prima di tutto un luogo fondamentale della nostra memoria storica, che in più si distingue per la sua bellezza e gradevolezza.
Mameli riposa insieme ad altri patrioti in un mausoleo-ossario fortemente voluto negli anni ’30 del secolo scorso da un nipote di Giuseppe Garibaldi. Il mausoleo si trova affianco alla chiesa di San Pietro in Montorio. Nel muro perimetrale della chiesa è ancora possibile vedere una palla di cannone sparata dalle artiglierie francesi accorse in difesa del papa.
Il tempietto del Bramante
In spregio alla sacralità del luogo, e per ironia della sorte, Giuseppe Garibaldi aveva posto il suo quartier generale proprio nei pressi di San Pietro in Montorio. Con il tempietto del Bramante, capolavoro rinascimentale, che segna il luogo dove sarebbe stato martirizzato il fondatore della Chiesa Cattolica.
A rimarcare ancor più la presenza di Garibaldi è la sua statua equestre sul punto più alto del colle. È tutta la passeggiata del Gianicolo a ispirare il ricordo del nostro Risorgimento, anche transnazionale, con gli 84 busti di eroi garibaldini, tra cui quattro stranieri.
Porta San Pancrazio
Tappa obbligata del percorso è Porta San Pancrazio, sede del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina. Siamo vicinissimi all’ingresso di Villa Doria Pamphilj, il più vasto parco di Roma, una vera oasi di pace. Quella che vediamo è la porta ricostruita dopo il 1850 sulle rovine della precedente semidistrutta dal cannoneggiamento dei Francesi nel 1849. Sembra oggi incredibile che, pur di cacciare da Roma i temutissimi patrioti repubblicani, i difensori del papa non si fecero scrupolo di danneggiare a volte irrimediabilmente uno dei più bei luoghi di Roma. E’ appena il caso di ricordare la distruzione della settecentesca Villa del Vascello, teatro della strenua difesa dei garibaldini durante le ultime fasi dell’assedio dei Francesi.
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