Quello che vi presento oggi è uno dei musei parigini a cui sono più legata. Ricordo ancora la mostra, visitata una ventina d’anni fa, su un mito della mia gioventù: la cantante e attrice Sylvie Vartan, che divenne anche da noi un vero simbolo degli anni Sessanta e Settanta.
Un bell’edificio in stile neorinascimentale
Il museo che la ospitò si chiama Palazzo Galliéra e si trova nella zona sud, non lontano dalla Tour Eiffel. La torre infatti si vede dal suo meraviglioso giardino, curatissimo anche in questo periodo e aperto a tutti.
Il palazzo, costruito come sede museale alla fine dell’Ottocento, è stato ristrutturato pochi anni fa ed è diventato ufficialmente il Museo della Moda a gestione comunale. Per i cittadini romani, grazie al gemellaggio fra le due capitali, questo si traduce in ingresso gratuito.
Uno stilista che disegnava e collezionava abiti
Ma anche per chi deve pagare, le tre mostre attualmente in corso valgono certamente il prezzo del biglietto. La prima, ospitata al piano terra, racconta oltre un secolo di moda internazionale, grazie agli abiti collezionati da un grande stilista tunisino, Azzedine Alaïa.
Il couturier è morto sei anni fa, dopo una carriera di successo che gli ha consentito di guadagnare tanto e di dedicarsi al collezionismo di abiti firmati dai suoi colleghi.
Le Olimpiadi dello stile
Superato l’elegantissimo bookshop, si scende al piano sotterraneo dove sono in corso due mostre ancor più originali. La prima sarà aperta per più di due anni, fino al settembre del 2025, e si intitola “La moda in movimento”.
Racconta la (tutto sommato breve) vita dell’abbigliamento sportivo, dai costumi da bagno fantozziani alle prima scarpe da calcio, dalle tenute per tennisti e ciclisti di un secolo fa alla maglia del campione del mondo e simbolo del calcio francese Mbappè.
L’occasione per la mostra è assai importante: l’anno prossimo Parigi ospiterà i Giochi Olimpici del 2024.
I colori della moda, di un secolo fa!
L’ultima mostra, interessante per tutti ma ancor più per gli appassionati di storia della fotografia, si chiama “I colori della moda” e ricostruisce eventi di un secolo fa.
Fra il 1921 e il 1923, infatti, la Francia organizzò delle fiere annuali col meglio della sua moda, e mandò anche in giro per il mondo una nave che fungeva da campionario del “made in France”.
Il tutto fu immortalato in una serie di primordiali foto a colori, ottenute con la tecnica dell’autocromia. Ora si possono vedere – affiancati – vestiti e foto di un secolo fa, prima di concludere il giro in una sala che fa impazzire i più piccoli: un muro inondato di colori, sul quale sono scritti i nomi di tutte le sfumature cromatiche esistenti!
© Bruga