Le compagnie aeree di tutto il mondo hanno lanciato il Jerusalema dance challenge.
Nel video, diventato virale, piloti, steward, hostess e personale di terra ballando lanciano un messaggio di speranza: torneremo presto a viaggiare.
Jerusalema dance challenge: il messaggio delle compagnie aeree di tutto il mondo
La pandemia ci ha costretto a molte rinunce, a non poter abbracciare i nostri cari, alla socialità, ma anche a viaggiare.
È già più di un anno che non possiamo soddisfare quello che per molti è un bisogno naturale, impellente. La Covid-19 ci ha tolto, tra le altre cose, anche la gioia della scoperta.
Il viaggio è sempre un momento di felicità, spensieratezza e libertà. Partire vuol dire andare alla ricerca non solo di nuovi posti, ma anche alla scoperta degli altri e di noi stessi.
Così, per farci sentire la loro vicinanza e trasmettere a tutti un messaggio di condivisione e speranza le compagnie di tutto il mondo hanno lanciato la Jerusalema dance chellenge: piloti, steward, hostess e personale di terra ballano e ci dicono che presto tutto sarà finito e torneremo a volare.
Loro ci aspettano per accompagnarci di nuovo con gioia e serenità verso le nostre mete.
Una danza collettiva che vuole esorcizzare la pandemia, la solitudine e la voglia di ricominciare a vivere come prima e a volare, in sicurezza, in tutto il mondo.
Perché viaggiare è una necessità
Il viaggio è una necessità perchè soddisfa il desiderio innato di scoperta.
Viaggiare coinvolge tutti i sensi: vedere posti nuovi, sentire profumi e odori diversi, ascoltare ritmi sconosciuti, toccare superfici a cui non siamo abituati, gustare cibi che inebriano il palato. Il viaggio è un’esperienza totale che riempie i nostri cassetti della memoria di ricordi e sensazioni.
Ogni emozione legata al viaggio riaffiora e ci fa sospirare di nostalgia, oggi che non possiamo partire.
Oggi che siamo costretti a casa ci manca, ci manca tantissimo quella gioia inebriante di volare verso l’ignoto.
“Cercate la vostra anima, andate a fiutare il vento, andate via, lontano”, scriveva Jack Kerouac.
E oggi più che mai ne sentiamo il bisogno.
Il video diffuso dalle compagnie aeree arriva come un pugno allo stomaco, quel ritmo caldo, coinvolgente e dal retrogusto nostalgico di Jerusalema non può lasciarci indifferenti. Colpiti e affondati, ci ritroviamo a piangere per la commozione guardando l’inno alla speranza di hostess e steward. Sono lacrime di nostalgia: vogliamo tornare a viaggiare, ne abbiamo bisogno.
Jerusalema, la coinvolgente afro-house dal cuore gospel, è un fenomeno virale globale in questo periodo.
La canzone nasce come un omaggio esplicito alla città santa: “Gerusalemme è la mia casa, guidami, portami con te, non lasciarmi qui”, recita uno dei versi.
In questo video, Jerusaleme è diventata il simbolo di tutte le città in cui vorremmo essere, di tutti i luoghi del cuore che ci mancano e vorremmo presto raggiungere, di tutti i ricordi e di tutte le nostre speranze.
Andrà tutto bene, davvero questa volta? Si. Torneremo a viaggiare, torneremo a liberare la nostra anima.
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