Se vi trovate nella capitale in questi primi giorni del 2024, vi consiglio un’esperienza slow, lontani – anche se fisicamente vicinissimi – dalla pazza folla…
Fate una breve passeggiata nella centrale via Margutta, strada legata a una tradizione artistica che ancor oggi continua con gallerie, antiquari, studi di pittori e scultori, che si contendono gli spazi con hotel, B&B e ristoranti.
Resiste anche qualche elegante negozio, e soprattutto la storica fontana degli Artisti, realizzata un secolo fa dall’architetto Pietro Lombardi in onore dei tradizionali abitanti della strada, presenti dagli inizi del 1600, quando il pittore Orazio Gentileschi vi aprì il suo atelier.
Fontana d’artista, anzi “degli Artisti”
Il sito di Roma Capitale informa che “la fontana è un originale insieme di strumenti del mestiere d’artista. Incorniciata da un arco, presenta un’elegante forma piramidale, composta da una sovrapposizione di sgabelli, compassi, cavalletti, tavolozze e due mascheroni, uno dall’aspetto sconsolato, l’altro allegro. Il tutto è coronato da un secchio con pennelli e martelli da scultore”.
Lombardi progettò anche altre fontane “tematiche” come quelle dei Libri, delle Anfore, della Pigna, della Botte o del Timone.
Street art fra i tavoli di un ristorante
Dovreste trovare ancora per poco i raffinati personaggi dei presepi, omaggio degli artisti Giuseppe Passeri ed Eva Antulov, che li hanno realizzati e li espongono per dare un ulteriore tocco di classe alla strada.
Così come ha fatto il ristorante Margutta vegetarian food & art, che ha bandito la carne fin dal 1979: è suo il merito di aver organizzato la mostra Nativitag, con opere contemporanee ispirate alla natività.
Otto gli autori, da Maupal a Mr Klevra, da Mauro Sgarbi a Uma (Manuela Merlo), da Darehood a Zoe, da Giusy Guerriero a Elettra Orlandi. La mostra si visita gratuitamente fino al 14 febbraio.
© Brugam