Sommario
Esiste da poco più di cento anni, ma il pubblico è ammesso solo in momenti particolari come le recenti “Giornate FAI”. Parlo dell’Istituto storico e di cultura dell’arma del Genio. Si fa infatti notare per la sua imponente architettura razionalista.
Una facciata concava e, sullo sfondo, la torre
L’edificio è stato costruito fra il 1935 e il 1940 e presenta una facciata concava molto particolare. Su questa spicca il nome del museo. Da centinaia di metri di distanza, poi, si avvista la massiccia torre, addobbata dalla bandiera. All’interno, da notare i tre cortili di Santa Barbara, delle Armi e della Vittoria, e soprattutto la cappella-sacrario con le eccezionali vetrate di Duilio Cambellotti, il grande maestro di questa arte nella prima metà del secolo scorso.
Un museo pieno di curiosità
Il museo contiene tante curiosità, dalle navicelle degli aerostati al vagone usato per trasportare i piccioni viaggiatori sul campo di battaglia, senza dimenticare i primi velivoli o i modellini di ponti e fortificazioni costruiti dai nostri genieri in giro per il mondo, dalla guerra di Crimea in poi.
Un festival di architettura razionalista
Ma tutto il quartiere della Vittoria offre spunti interessanti in chiave di architettura razionalista: a cominciare da Piazza Mazzini con la sua fontana, purtroppo in condizioni penose. L’idea della piazza come centro del nuovo quartiere si deve all’architetto Raffaele De Vico (1881-1969), il quale, ispirandosi a un antico ninfeo, nel 1927 vi collocò una grande “fontana-giardino”.
La culla della radio italiana
A poca distanza, in via Asiago, si trova il palazzo della Radio Rai, costruito fra il 1929 e il 1931, poi ampliato nel 1949. Di grande eleganza esternamente, all’interno contiene tutte le tecnologie più moderne per la radiofonia, senza contare le tracce di un glorioso passato!
I villini in stile eclettico
Cento metri e trovate la caserma dei vigili del fuoco anch’essa razionalista, così come tanti villini che uniscono un inconfondibile stile eclettico a una posizione assai felice, anche se nelle ore d’ufficio tutto il quartiere è purtroppo assediato dalle auto.
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