“A tale of two cities” (racconto di due città). Prendo a prestito un celebre titolo di Dickens per parlarvi non di Londra ma di… Pescara.
La vivace città sull’Adriatico con musei, spiagge e un’ottima gastronomia, è il frutto di un processo molto lungo. Ci volle più di un secolo per riunificare la parte che già si chiamava così con quella che invece era il comune di Castellammare Adriatico.
Al turista di oggi questo importa poco, perché ciò che nacque dalla fusione del 1927 è divenuto una piacevole meta turistica. Non solo in estate (quando mette a disposizione una spiaggia urbana lunga chilometri e profonda molte decine di metri), ma anche nelle altre stagioni.
Un panorama artistico in movimento
Pensate che solo pochi mesi fa, durante uno dei periodi di tregua concessi dalla pandemia, sono stati inaugurati contemporaneamente due nuovissimi musei.
Quello dell’Ottocento, in viale D’Annunzio 128 (nella sede un tempo usata dalla Banca d’Italia ). E l’Imago, in corso Vittorio Emanuele 270, dedicato all’arte contemporanea e anch’esso ospitato in una vecchia sede di banca, in questo caso il Banco di Napoli.
Un museo elegante e raffinato
Il primo, su tre piani, presenta in modo sobrio ed elegante le opere dell’Ottocento italiano e francese raccolte con passione dai coniugi Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta.
L’allestimento invita a scoprire autori italiani di scuole come quella di Posillipo o di Resina, e i francesi della scuola di Barbizon, oltre a nomi interessanti come Antonio Mancini e Michele Cammarano.
Da Beuys a Schifano
L’Imago propone un’importante collezione permanente e alcune temporanee di prestigio. Per esempio, quella dedicata a Joseph Beuys, che ebbe una lunga e proficua frequentazione con la città.
Inoltre, la collezione dedicata a Mario Schifano, del quale è presentato il magnifico ciclo sulla “Mater matuta”, insieme alle 6 omonime statue alle quali si ispirò, prestate dal Museo archeologico di Capua.
E ancora, un’originale e completa esposizione sui numerosi pittori scandinavi che, fra la seconda metà dell’Ottocento e la prima del secolo successivo, scelsero come loro Arcadia l’Abruzzo. In particolare il borgo montano di Civita d’Antino in Val Roveto.
Due soste gourmet
A poca distanza dall’Imago, potete scegliere fra le pizzette in teglia di Donna Tina in piazza Sacro Cuore o il raffinato ristorante Soms di via Piave 61. Qui lo chef Moreno D’Antuono propone una versione contemporanea della grande tradizione abruzzese.
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