Il secondo itinerario livornese parte, fra le 7 e le 14 dei giorni feriali, dal “Mercato delle vettovaglie”, detto anche “Mercato centrale” o “coperto”. È una bella struttura costruita alla fine dell’Ottocento. Si può andare per curiosare, per comprare un po’ di tutto.
Rinomata soprattutto per fare colazione o pranzare con alcune specialità del posto come il ponce. Si tratta di una bevanda che per semplicità definiremo un “caffè corretto”.
Tutte le chiese in poche centinaia di metri
Ecco che in un breve percorso intorno al Mercato troverete la Cattedrale di San Francesco, ma anche la Sinagoga ricostruita negli anni Sessanta e la Chiesa Valdese.
Lungo il percorso, una stradina vi colpirà perché tutte le saracinesche e le porte esibiscono citazioni celebri e murales molto belli, come quello dedicato al grande capitano dell’Inter di Helenio Herrera, il livornese Armando Picchi.
Il tour dei canali
Per conoscere piacevolmente la zona del porto, con le Fortezze Vecchia e Nuova e i vari canali che le collegano, si possono fare dei giri in barca.
Tornati al porto, per cena avrei voluto consigliarvi un ristorante molto originale per location e finalità sociale. Si tratta infatti di una barca ancorata proprio di fronte alla celebre statua dei 4 Mori. Il Ca’ Moro è nato una decina d’anni fa per dare una formazione e un’opportunità lavorativa ad alcuni ragazzi down, che lo hanno mandato avanti con grande impegno e ammirevole professionalità, ovviamente aiutati da parenti e altri collaboratori.
La cucina era tipica livornese, quindi il piatto principe era la zuppa di pesce nota come cacciucco. Ho messo i verbi al passato perché pochi giorni fa la barca è improvvisamente affondata, e ora tutta Livorno si è mobilitata per far riprendere il servizio il più rapidamente possibile.
Le isole dell’arcipelago toscano
Da Livorno partono, con maggiore o minore frequenza in base al periodo dell’anno, le imbarcazioni che conducono in varie isole dell’arcipelago, come l’Elba, Capraia o Gorgona.
Quest’ultima, in particolare, è l’unica colonia penale agricola attiva in Europa, dove circa settanta detenuti allevano maiali o capre e coltivano vigne e ulivi, convivendo con la polizia penitenziaria, i pochi residenti “civili” e piccoli gruppi di turisti ammessi per qualche ora sull’isola (senza cellulari né macchine fotografiche, come in qualsiasi penitenziario).
Il Santuario di Montenero
Raggiungibile in auto o anche in funicolare, il Santuario della Madonna di Montenero domina la città da quasi sette secoli. Per i credenti la visita ha un grande significato, legato all’immagine della Vergine considerata miracolosa. Per tutti, si tratta di una bella passeggiata che nelle giornate adatte offre un panorama assolutamente spettacolare.
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