Ne abbiamo sentito tutti parlare, se non altro a scuola, ma se ci chiedessero che idea abbiamo di Fidia, il più grande scultore dell’età classica, non sapremmo bene cosa rispondere…
Perché, come tanti artisti, commediografi, scrittori o filosofi di due o tremila anni fa, anche Fidia, nonostante la sua fama, è per noi un concetto astratto, in assenza di grandi opere originali o di autoritratti.
A queste lacune tenta di porre rimedio un’elegante mostra allestita dai Musei Capitolini nell’adiacente sede di Villa Caffarelli, che si potrà visitare fino al 5 maggio del 2024.
Più di cento opere da tutto il mondo
Sono oltre cento le opere radunate da vari musei di tutto il mondo. Oltre al nostro paese, ha contribuito soprattutto la Grecia, e non poteva essere altrimenti, dal momento che Fidia operò nel V secolo A.C. proprio nell’Atene al suo massimo splendore.
Altre opere sono state prestate da Vienna e Berlino, Parigi e Copenhagen. Tutti luoghi nei quali si conservano copie di opere attribuite a Fidia, oppure piccoli frammenti originali, o un vaso che forse fu proprietà dello scultore.
E anche stampe, volumi rari dell’Ottocento, modellini di templi (come quello di Zeus a Olimpia o il Partenone di Atene) che ospitarono le opere del grande artista.
Da ultimo, qualche opera neoclassica ispiratasi, più di duemila anni dopo, alle sue opere.
Un tocco di multimedialità
Non mancano installazioni multimediali, anche se forse la posizione al centro del percorso espositivo ne rende un po’ difficile e confusa la fruizione.
In ogni caso, è una mostra fuori dal comune, sia per la difficile sfida di raccontare ciò che non esiste più, sia per l’allestimento che consente di vedere bene le opere anche in condizioni di medio affollamento, come quelle che ho sperimentato una domenica mattina pochi giorni dopo l’inaugurazione.
Non dimenticate i Musei Capitolini
Prima di concludere, vi ricordo che i cittadini romani, con la carta MIC (costo 5 euro, validità 12 mesi dall’acquisto) ottengono un piccolo sconto sul biglietto di “Fidia”; ma soprattutto l’ingresso gratuito ai numerosi musei civici dai quali, tra l’altro, provengono varie opere in mostra.
E con la MIC si entra gratis ai ricchissimi Musei Capitolini, situati a pochi metri!
Per i non-residenti, analogo il consiglio è di comprare il biglietto cumulativo che, anche nei giorni successivi, vi consentirà di proseguire la visita ai Capitolini e in altri gioielli come il Museo della Centrale Montemartini, all’Ostiense. Ne vale davvero la pena!
© Brugam