Cosa ricordo di Fano, piacevole cittadina delle Marche adagiata sul mare Adriatico?
La prima cosa che mi viene in mente è … la Moretta. Non è un monumento e nemmeno un lido marino, ma una bevanda calda che i pescatori consumavano dopo il rientro dalla battuta di pesca.
Prosaicamente potremmo definirla una specie di caffè corretto in tre strati. In realtà è un mix ben calibrato di brandy, rum e liquore all’anice (meglio se il Varnelli, mitico mistrà marchigiano). Arricchito dal caffè e dalla sua cremina, oltre che dall’immancabile scorzetta di limone.
Dopo la Moretta, si visita il centro
Bevuto dopo una bella mangiata di brodetto fanese (delizioso quello del ristorante Felix La Taverna dei Pescatori), è un ottimo viatico prima di perdersi nel centro storico di Fano. Il suo fulcro si trova nella Piazza XX Settembre.
Abbellita da una seicentesca Fontana adornata dall’elegante statua bronzea della Dea Fortuna. Vero simbolo della città, che si sarebbe sviluppata intorno a un tempio dedicato proprio a questa dea.
Sulla stessa Piazza si apre il Teatro della Fortuna, con una bella sala degli spettacoli in stile neoclassico, vicinissimo alla Corte Malatestiana sede di un interessante Museo Civico.
Una chiesa sotto le stelle
Di particolare fascino è l’ex chiesa di San Francesco che ha come pavimento un prato e come soffitto il cielo. Il suo ingresso è dominato dalle tombe della famiglia Malatesta, signori di Fano dalla metà del Trecento alla fine del Quattrocento.
Alla loro presenza si deve anche l’imponente Rocca con un ampio e arioso spazio verde, situata all’angolo nord della cinta muraria risalente al periodo dell’imperatore Augusto.
I resti della città romana
Costruite in origine per poco meno di due chilometri, le antiche mura romane sopravvivono per circa un terzo del loro perimetro. Dalle mura si snoda una bella passeggiata che porta al monumentale ingresso del centro storico segnato dall’Arco di Augusto.
Da questo partiva il decumano massimo, di fatto prosecuzione dell’antica Via Flaminia, che proprio a Fano raggiungeva il mare Adriatico.
A tavola si celebra il brodetto
Ma a Fano non ci sono solo gioielli dell’arte e una storia millenaria. Sono tanti gli eventi che ne fanno una meta non trascurabile. Se in inverno è imperdibile il suo Carnevale, non sono da meno altri appuntamenti.
In particolare, a giugno, il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, che di fatto si celebra poi tutti i giorni dell’anno nei vari ristoranti di pesce!
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