Se vi capitasse di pensare a una crociera, tenete presente quelle che toccano i Caraibi e in particolare le isolette, quasi tutte indipendenti, delle Piccole Antille, un po’ più esterne delle Grandi Antille rispetto al continente americano.
Per noi sono territori quasi sconosciuti, mentre i turisti statunitensi e canadesi le conoscono molto meglio grazie ai voli diretti, soprattutto dalla Florida.
La partenza da Santo Domingo
Un modo piuttosto semplice per scoprirne alcune è appunto la crociera, offerta da Costa o da altre compagnie.
Nel caso di Costa, ci si imbarca a Santo Domingo nel porto di La Romana (collegato all’omonimo aeroporto internazionale). E dopo una giornata intera di navigazione, si approda alla prima isola-stato, Saint Lucia, di cui parleremo nel prossimo articolo.
Un microcosmo in 280 km quadrati
Questa serie di articoli inizia invece con la quarta tappa del tour, quella di Antigua, perché si è rivelata la più interessante. Merito dell’isola, ma anche di una serie di condizioni fortunate.
Dal tempo mediamente molto buono (in altre isole, invece, un po’ di nuvoloni ci hanno seguito inesorabilmente) all’incontro con Chalkie, un autista-guida preparato e pratico, che ha imbarcato in un pulmino comodo e fresco il nostro gruppetto di otto italiani.
Grazie a lui, in sette ore siamo passati da una spiaggia a una chiesa “antica” (che qui significa “un edificio seicentesco”), da un punto panoramico a un baretto. Da un campo di ananas a un villaggio fondato da schiavi che due secoli fa riuscirono a liberarsi.
Non a caso, il paesino si chiama ancor oggi Liberta!
Una spiaggia per ogni giorno del calendario
Di spiagge Antigua ne ha in tale abbondanza che un facile slogan ne sbandiera ben 365, una per ogni giorno dell’anno. In effetti non sono 365, ma molte – e belle- di sicuro, e comunque i mesi da passare sul mare sono i 4 o 5 senza le piogge tropicali, grosso modo fra dicembre e aprile.
Noi abbiamo visto bene la zona di Devil’s Bridge e la meravigliosa Half Moon Bay, avendo come punto di partenza e di arrivo il colorato porto di Heritage Quay, nella capitale St. John’s.
Dollari o carte di credito
Non c’è stato neanche bisogno di cambiare i dollari in moneta locale, perché la divisa statunitense è accettata senza problemi così come le carte di credito. Anche dal nostro tassista!
Sarebbe contento il suo collega bolognese noto come Red Sox, isolato e mobbizzato dal resto della categoria perché è favorevole all’uso del POS su tutte le auto pubbliche…
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