L’occasione per iniziare questo itinerario nel centro della Capitale è una bellissima mostra dell’artista padovano Alberto Biasi. La mostra è in corso fino al 20 febbraio 2022 nell’elegante e luminoso edificio di Richard Meier che da una quindicina d’anni ospita l’Ara Pacis, fatta costruire da Augusto e consacrata nel 9 a.C.
Grazie a questo nuovo contenitore, il visitatore può ammirare il monumento in condizioni ottimali anche dal punto di vista della conservazione. E può fruire di mostre temporanee come questa, intitolata “Tuffo nell’arcobaleno” (è il nome di una delle installazioni presenti).
Le opere di Biasi: “torsioni” e “assemblaggi”
Sono alcuni dei nomi dati al tipo di opere che segnano il lavoro di Biasi, nato nel 1937 e attivo nella corrente artistica definita “ottico-cinetica”.
Detto così può sembrare un approccio un po’ freddo e intellettualistico, ma opere come “Elios” o la recentissima e colorata “Io e Monica” vi dimostreranno proprio il contrario.
E’ una mostra piacevolissima, che coinvolge il visitatore nella visione di ogni singola opera e lo lascia con la curiosità di scoprire le altre opere di Biasi.
La rinascita del Mausoleo di Augusto
Di fronte all’Ara Pacis e alla sua nuova teca, che Meier ha completato con uno spazio destinato al riposo e alla riunione dei gruppi, chiuso da una fontana minimalista, si trovano due belle chiese. San Rocco e San Girolamo dei Croati, e soprattutto il grande cantiere che circonda il Mausoleo di Augusto.
Si tratta della più grande tomba circolare al mondo, con un diametro di quasi 90 metri e quasi 40 di altezza. Più o meno coeva dell’Ara Pacis, come questa andò via via deteriorandosi nel corso dei secoli, fino al degrado totale degli ultimi anni.
Ora è in corso un ampio e costoso restauro, che è possibile verificare di persona già da qualche mese prenotando la propria visita sul sito. La visita offre anche una ricca esperienza multimediale sul primo imperatore romano e sul suo monumento funerario.
Ara Pacis e dintorni: i migliori ristoranti
A poca distanza da questi monumenti, vi segnalo quattro ristoranti a loro modo interessanti e originali. Proprio a due passi dall’Ara Pacis c’è la Taverna Ripetta, la cui proprietaria Fatma è di origine egiziana e propone anche un ottimo couscous.
A qualche decina di metri di distanza, lungo via Vittoria Colonna, c’è un ottimo ristorante transalpino, Le Carré Français. E un’altrettanto buona pizzeria napoletana, quella di Salvatore di Matteo.
Infine, svoltato l’angolo con piazza Cavour, c’è la fusion di Taki Off con lo chef Massimo Viglietti, grande conoscitore di materie prime e tecniche di cottura orientali.
Foto ©Bruga
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