Una fascite plantare causata dal troppo peso le provocava dolore. Con Melarossa ha risolto. Il percorso di Barbara è iniziato ad una cena dopo aver ammirato i risultati di un’amica. “Come hai fatto?”, le hanno chiesto tutte ammirate, Barbara compresa, e alla sua risposta “Grazie a Melarossa!”, c’è stata la corsa al download sugli smartphone.
Alcuni poi hanno desistito, ma non lei che dal lunedì successivo si è messa d’impegno. Il suo obiettivo era raggiungere i 58 chili, partendo da 71, perché nella sua vita è stata sempre magrissima, poi la menopausa e il blocco della tiroide l’hanno portata ad ingrassare.
Più che altro ero molto gonfia. Non è che mi vedessi male, mi piacevo nonostante i chili in più. Io ho sempre avuto un ottimo rapporto con il mio corpo e con il cibo.
Quello che ha convinto Barbara a perdere peso è stata una fascite plantare, un problema di salute quasi invalidante che le rendeva doloroso camminare e le provocava una leggera zoppia. “La mia struttura ossea è molto esile e non poteva sopportare tutto quel peso in più”, precisa.
Così ha voluto lanciarsi in questa nuova avventura, dopo aver già provato in passato con un’altra dieta che l’aveva fatta dimagrire, ma poi, appena terminata, l’aveva portata ad ingrassare nuovamente. “Era una dieta che si basava sull’indice glicemico e faceva evitare dei cibi per tenere sotto controllo l’insulina e dunque il peso”, ricorda. “È stato difficile seguirla, perché si trattava di un regime molto restrittivo.
Io l’ho interrotta nel 2008 ed ho ricominciato a prendere peso.” Quando parla invece di Melarossa il discorso cambia completamente:
Peso tutto quello che mangio ed ho imparato a regolarmi, a calibrare gli alimenti. Il problema per me, infatti, erano le quantità.
Barbara è entusiasta del suo percorso, che dice non essere stato per nulla difficile, al contrario! Già dopo aver perso i primi tre chili il suo piede stava meglio e lei si sentiva più leggera, anche se ci sono voluto 6 mesi per rimettersi completamente. La sorpresa più inaspettata è stata continuare a perdere peso, anche dopo aver finito il percorso: l’ha seguito da febbraio a maggio, raggiungendo addirittura i 55 chili.
Luisa Carretti