Quando si parla di virus intestinale o di influenza intestinale, si dovrebbe più correttamente chiamarli con il termine medico di gastroenterite virale. La gastroenterite virale è un’infiammazione del tratto gastrointestinale – stomaco e intestino tenue.Si tratta di una gastroenterite che non è causata da un’infezione alimentare o da batteri, ma è provocata proprio da un virus.
Infatti, il virus portatore della cosiddetta influenza intestinale è della famiglia dei rotavirus. Come tutti gli altri virus, ha dei picchi epidemici legati alle fluttuazioni stagionali. E’ lui il responsabile di questa fastidiosissima malattia, che purtroppo interessa gli adulti ma molto spesso anche i bambini. Inoltre, non esiste un vaccino per il virus intestinale, quindi non è possibile proteggersi in maniera preventiva.
Cosa fare se vieni colpiti dal virus intestinale? Come gestire al meglio la fase acuta e poi anche il periodo di convalescenza? Quali alimenti è preferibile mangiare e quali invece vanno evitati? Abbiamo parlato con il nostro nutrizionista, Luca Piretta (SISA), cercando di raccogliere tutte le informazioni che possono servire nel caso di un eventuale attacco di questa fastidiosa forma di gastroenterite virale.
Sintomi del virus intestinale
La prima differenza tra una gastroenterite virale e una tossinfezione alimentare sta nei tempi. Solitamente l’infezione alimentare arriva bruscamente, perché non c’è periodo di incubazione come avviene invece nel caso del virus intestinale. Infatti, ti senti male all’improvviso e non gradualmente. Invece, le gastroenteriti virali hanno invece un periodo di incubazione e poi un termine, proprio come tutte le altre influenze virali. L’unica differenza è che sono un po’ più veloci.
Sarà il medico che, sulla base dei sintomi dichiarati, potrà capire se si tratta di un problema virale o di un’infezione alimentare.
I sintomi tipici del virus intestinale sono:
- dolori addominali
- nausea
- diarrea
- vomito.
Ma, trattandosi di un virus, il quadro include anche tutti quei sintomi tipici delle influenze virali e respiratorie:
- dolori muscolari
- dolori ossei
- mal di testa
- congiuntivite o fastidio agli occhi
- una leggera febbre.
Virus intestinale: cosa mangiare nella fase acuta?
La prima cosa da fare è ovviamente consultare un medico che, attraverso i sintomi, possa capire la natura del malessere.
A livello di medicinali, il consiglio è di evitare gli antibiotici e preferire tachipirina e fermenti lattici.
E poi seguire alcune precauzioni anche da un punto di vista alimentare.
In fase acuta, ad esempio, è preferibile non mangiare ma bere solamente, per evitare una possibile disidratazione causata da un’eccessiva perdita di liquidi per vomito e diarrea. Bere a piccoli sorsi i liquidi, magari con un cucchiaio alla volta per verificare se riesci a trattenerli.
Oltre all’acqua, puoi bere anche tisane, tè zuccherato. Un’ottima soluzione idonea alla reidratazione è bere l’ acqua ottenuta bollendo il riso con un paio di carote e un po’ di sale.
In estate, quando con il caldo si tende a sudare di più, il rischio di disidratazione è più alto.
Virus intestinale: la dieta da seguire per stare meglio
Nella fase di recupero, è molto importante evitare il latte e i derivati del latte – a parte il parmigiano o i formaggi stagionati – perché dopo la diarrea insorge un’intolleranza secondaria al lattosio.
Se hai la pancia gonfia, meglio evitare le patate che aumentano il gonfiore.
Inoltre, è preferibile scegliere il riso invece della pasta. Nel caso, hai una predisposizione genetica alla celiachia, quando hai una gastroenterite, l’intestino diventa ancora più permeabile al glutine e quindi corri il rischio di accendere la celiachia.
Sì alle fette biscottate e anche al mais perché è facilmente digeribile e nutriente, mentre bisogna stare attento nel reintrodurre verdure e frutta nell’alimentazione, a causa della loro abbondanza di fibre.
Per le verdure, puoi cominciare con qualche zucchina o carota bollita, mentre per la frutta vanno evitati i kiwi, le prugne e i fichi.
Invece, per la frutta, puoi cominciare a mangiare mele in piccola quantità, le banane mature – non acerbe – e anche agrumi come aranci e mandarini. I mandarini perché sono ricchi di flavonoidi che hanno anche un’attività:
- antibiotica
- antiallergica
- antidiarroica
- antiulcera
- antinfiammatoria.
Inoltre, si a spremute di arance. La vitamina C è un potente antiossidante naturale che rafforza il sistema immunitario. Inoltre, viene tradizionalmente usata per curare disturbi come:
- stitichezza
- crampi
- coliche
- diarrea.
Infine va bene mangiare il petto di pollo o il parmigiano, che permettono di assimilare proteine e sali minerali.
Consigli per stare meglio il prima possibile
Non ricorrere subito all’uso dei medicinali ed evita l’automedicazione, se dopo qualche giorno, non stai meglio, consulta il tuo medico di fiducia. Inoltre, se si tratta di una forma virale, per evitare il contagio di altri membri della famiglia è bene usare alcune precauzioni:
- non stare troppo vicino al malato
- lavarsi spesso le mani
- utilizzare biancheria e asciugamani diversi
- fare attenzione all’uso di utensili, forchette, piatti e bicchieri.