L’attuale situazione dovuta alla pandemia da COVID-19 rischia di far saltare anche il calendario vaccinale dei bambini, con ripercussioni importanti sulla salute pubblica.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS) ha emanato a tal proposito una serie di raccomandazioni, sottolineando che le Malattie Prevenibili da Vaccino sono sempre possibili, ancor più se si abbassano le coperture vaccinali.
Quindi la prevenzione in questo caso diventa ancor più necessaria per non gravare sul Sistema Sanitario Nazionale, già fortemente provato dall’epidemia.
I consigli della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)
L’OMS ha sottolineato l’importanza di rispettare le scadenze vaccinali del ciclo primario (i 10 vaccini di base da effettuare dal primo al secondo anno di vita) e quelle dei vaccini combinati a partire dal secondo anno di vita (contro varicella, morbillo, rosolia, ecc).
Il tutto ovviamente deve essere effettuato garantendo la sicurezza dei cittadini: quindi sarà necessario valutare rispetto al calendario vaccinale, quali scadenze debbano essere mantenute e quali invece possono essere rinviate a dopo la fine dell’epidemia in atto.
Rotavirus
La FIMP raccomanda anche di mantenere la protezione contro le gastroenteriti da Rotavirus, dato che il COVID-19 si manifesta anche con sintomi gastroenterici.
In questo modo si riduce il rischio di effettuare diagnosi sbagliate in presenza di sintomi simili, ma soprattutto di avere un bambino con due patologie contemporaneamente, cioè il COVID-19 e il Rotavirus.
Questo vaccino può essere somministrato con gli altri vaccini del ciclo primario.
Antimeningococco B
Introdotto nei LEA-Livelli Essenziali di Assistenza dal 2017, si somministra nel primo semestre di vita iniziando dal terzo mese, considerando che l’incidenza per numero e gravità dei casi si presenta proprio nei primi 24 mesi di età.
Antimeningococco C o quadrivalente (ACWY)
Anche questo vaccino può essere somministrato con il MPRV (il vaccino tetravalente contro morbillo, parotite, rosolia e varicella), completando in questo modo la protezione verso gravi patologie invasive.
Il vaccino dal pediatra di famiglia
La FIMP suggerisce di effettuare il vaccino presso gli ambulatori del Pediatra di libera scelta, come già sperimentato in alcune regioni italiane.
In questo modo si ridurrebbe non solo il rischio di contagio, evitando l’affluenza presso ospedali o centri vaccinali, ma si alleggerirebbe anche il lavoro degli operatori sanitari impegnati in questo momento a contrastare l’epidemia.
I consigli della SIMPE
Anche la Società Italiana Medici Pediatri condivide le raccomandazioni dell’OMS e della FIMP, sottolineando come quest’ultima, l’importanza di alcune vaccinazioni.
Vaccino antinfluenzale per tutti i bambini
“La SIMPE chiederà la vaccinazione antinfluenzale per tutti i bambini da 1 anno in su”, ha dichiarato il dottor Giuseppe Mele, presidente SIMPE, “non solo per quelli a rischio, come avviene finora”.
Solo con una copertura vaccinale dei bambini, infatti, si potranno identificare subito eventuali sintomi influenzali come manifestazione del COVID-19.
“Il bambino rappresenta infatti la chiave di volta per gestire questa pandemia”, spiega ancora il dottor Mele. “Per questo suggeriamo anche di eseguire il tampone per il coronavirus a tutti i bambini prima della vaccinazione”.
L’immunità di gregge
“Stimiamo che quasi 1 bambino su 2 sia positivo al coronavirus”, aggiunge il dottore. “Ciò vuol dire che molti bambini sono potenzialmente dei portatori sani della malattia e saperlo fornirebbe uno strumento fondamentale per gestire la cosiddetta fase 2″. Sapere quanti e quali bambini sono entrati in contatto con il virus aiuterebbe a capire se si sta creando l’immunità di gregge di cui tanto si parla in questi giorni. E sarebbe d’aiuto per regolare, per esempio, il rientro a scuola.
I vaccini proteggono i bambini
Non bisogna interrompere le vaccinazioni, perché l’immunità andrebbe persa. “I vaccini non solo proteggono dalle malattie specifiche verso cui sono stati messi a punto”, precisa ancora il dottor Mele, “ma proteggono anche dal coronavirus”.
“Non è un caso infatti che i bambini siano quelli ad ammalarsi meno di COVID-19 e che anche se si ammalano presentino sintomi più lievi”, spiega il presidente SIMPE. “Dipende dal fatto che il loro sistema immunitario è attivato dall’aver fatto i vaccini”.
Se il bambino ha il COVID-19
Anche se non esistono ancora dati in letteratura, se il bambino ha contratto il COVID-19, bisogna attendere che si negativizzi prima di sottoporlo ad eventuali vaccinazioni.
Allarme morbillo
Il morbillo è endemico, cioè non è ancora completamente eradicato nel nostro Paese. Solo alcune Regioni hanno raggiunto una copertura intorno al 92%, mentre per la copertura completa così come raccomandata dall’OMS, bisogna arrivare al 95-97%.
Se si salta la vaccinazione, il rischio è di avere nuovamente un’impennata di casi così come è avvenuto lo scorso anno.
“Saltare le vaccinazioni vanificherebbe il lavoro fatto da anni nel proteggere la popolazione”, conclude il presidente Mele.
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