Forse i dormiglioni saranno felici nell’apprendere che 7,5 ore al giorno di sonno proteggono dal rischio di malattie come il diabete o il cancro. Purtroppo però si stima che, a causa dello stile di vita frenetico, preoccupazioni sul lavoro, eccesso di stimoli, un terzo delle persone dorma troppo poco, molto meno delle 7-9 ore al giorno consigliate dagli specialisti.
Perché dormire fa bene?
Il sonno è definito come uno stato di riposo contrapposto allo stato di veglia. In realtà questa definizione non è completamente vera. Infatti, dormire è comunque un processo fisiologico attivo con l’interazione di componenti multiple del sistema nervoso centrale con effetti benefici sulla salute.
È esperienza comune che anche piccole deprivazioni di sonno siano seguite da:
- affaticamento
- sonnolenza
- stress
- compromissione dell’attenzione e della memoria
- cambiamento dell’umore.
Numerosi studi sperimentali lo dimostrano, come la recente ricerca condotta da Simon Archer dell’Università del Surray, il cui team ha sottoposto a due test diversi altrettanti gruppi di volontari.
A quelli del primo gruppo è stato prescritto di dormire per 6 ore e mezza, a quelli del secondo per 7 ore e mezza. E’ emerso che ben 500 geni si sono attivati in modo diverso tra i due gruppi.
Le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori è che un’ora in meno di sonno influirebbe negativamente su:
- processi infiammatori
- le risposte immunitarie
- le reazioni allo stress
- il metabolismo cellulare con un aumento considerevole del rischio di sviluppare malattie che vanno dal diabete al cancro.
Al di sotto delle 6 ore poi, questi rischi aumentano.
Non solo, il team di Archer ha documentato sulla rivista scientifica Pnas ulteriori conclusioni secondo le quali ad essere alterati sarebbero ben 700 geni, molti con funzioni regolatorie che si ripercuotono su tutte le attività metaboliche dell’organismo. Per semplificare, una notte in bianco, non così rara purtroppo, influirebbe su altre centinaia di geni, assestando un colpo difficile da assorbire!
Che succede se non dormi?
Molte ricerche dimostrano gli effetti negativi dell’assenza di sonno. Recentemente la rivista scientifica online Nature.com ha passato in rassegna diversi studi che si occupano del problema, mettendo in evidenza dati alquanto sorprendenti e degni di menzione.
Eve Van Cauter ha dimostrato il nesso tra obesità e mancanza di sonno a causa delle ripercussioni molto significative sul metabolismo dello zucchero. Aric Prather ha scoperto che chi dorme meno di sei ore per notte ha problemi di immunizzazioni. Monika Haack con il collega Janet Mullington hanno appurato che un’ora di sonno in più per sei settimane basta a far scendere drasticamente la pressione sanguigna nei soggetti ipertesi.
Per concludere, una cosa è evidente: dormire fa bene alla salute, migliora l’efficienza, la creatività, la memoria, la stabilità emotiva e ci mette al riparo da tante malattie.
Una regola di vita che tutti dovremmo praticare senza necessariamente ritenere che sia una perdita di tempo!