Sommario
Il nome botanico del patchouli è Pogostemon Cablin: una pianta perenne originaria del Sud est asiatico. Dalle foglie dell’arbusto si ricava un pregiato olio essenziale ambrato dalle spiccate note olfattive, dolci e speziate.
La sua fragranza ha affascinato sia l’industria dei profumi che i movimenti di controcultura giovanile. Inoltre, si presta ad essere impiegato anche nel mondo erboristico perché ricco di proprietà terapeutiche interessanti.
In particolare, l’olio essenziale di patchouli si utilizza con successo nel trattamento di infiammazioni ed infezioni cutanee e disturbi d’ansia. Il rimedio oleoso è adatto esclusivamente ad un utilizzo topico.
Cos’è il patchouli: dalla pianta al profumo
Il nome scientifico del patchouli è Pogostemon Cablin, una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Si sviluppa allo stato selvatico tra i 900 e i 1800 metri di altezza, nelle zone tropicali del Sud est asiatico.
Oggigiorno è possibile trovare coltivazioni estensive dell’arbusto d’Oriente anche in India, Indonesia e Malesia.
Il nome patchouli deriva dal termine ‘patchai ellai’ che si traduce in ‘foglia verde’.
Dalla pianta si estrae un prezioso olio essenziale impiegato non solo a scopo terapeutico ma anche nella produzione di profumi naturali.
La soluzione oleosa si ricava con il metodo della distillazione, che richiede una previa essiccazione delle foglie attraverso la macerazione in acqua.
La sua fragranza si può definire una miscela costituita da note balsamiche, dolci e speziate. Per alcuni aspetti rimanda agli aromi dei licheni della foresta e all’odore muschiato, che caratterizzano il profumo delle classiche colonie orientali.
Il patchouli è un profumo intimo, afrodisiaco e provocatorio. E’ una fragranza particolarmente seduttiva in quanto stimola la produzione di ferormoni: sostanze biochimiche rilasciate dall’organismo e legate all’attrazione sessuale.
Patchouli: proprietà terapeutiche
Azione antinfiammatoria
Il gonfiore derivante dalla risposta infiammatoria si può significativamente ridurre con l’uso dell’olio di patchouli. Uno studio scientifico rivela che in seguito ad un pretrattamento che prevede l’impiego di un estratto di patchouli, esercitato su un tipo di cellule chiamate macrofagi, si registra un’effettiva riduzione dell’infiammazione e del gonfiore associato.
Inoltre, la soluzione oleosa è in grado sia di limitare la migrazione delle cellule neutrofili che di lenire il dolore causato dall’infiammazione. Da ciò si evince l’efficacia del rimedio nel trattamento delle condizioni flogistiche.
Azione antifungina
L’attività antimicrobica riconosciuta al Pogostemon Cablin è riconducibile al pogostone, un metabolita secondario presente nella pianta orientale. In particolare, questo agente chimico risulta efficace nel contrastare le infezioni da Candida, responsabili delle candidosi vulvovaginali.
Antiossidante naturale
Il patchouli è in grado di incrementare la rivitalizzazione delle lesioni cutanee provocate dai raggi UV.
I lipopolisaccaridi, molecole che costituiscono la parte esterna dei batteri Gram negativi, possono dare origine alla mastite: un processo infiammatorio che colpisce la ghiandola mammaria.
Studi rivelano che l’olio essenziale di patchouli può essere impiegato come reagente terapeutico nella prevenzione della mastite.
Un rimedio contro i disturbi della pelle
L’olio essenziale di patchouli è in grado di tenere sotto controllo le infezioni della pelle nei soggetti affetti da ulcere, lacerazioni, abrasioni cutanee e piaghe da decubito, riducendo i tempi di guarigione.
Inoltre, è in grado di mantenere l’integrità strutturale della cute irradiata dai raggi UV ed esercita un ruolo di prevenzione del processo di fotoinvecchiamento della pelle.
Il patchouli si usa anche nel trattamento di alcune condizioni cutanee quali dermatiti, acne e pelle secca e screpolata, svolgendo un’efficace azione antinfiammatoria ed analgesica.
Inoltre, l’olio essenziale di Pogostemon Cablin può essere impiegato con successo nel trattamento delle eruzioni cutanee provocate dall’eczema.
Azione insetticida
L’olio di patchouli si può considerare un vero e proprio insetticida naturale privo di sostanze di sintesi che possono nuocere all’ambiente. Se applicato localmente il rimedio orientale risulta efficace nel tenere alla larga la mosca domestica.
Il patchoulolo, la componente fondamentale del patchouli, ha una duplice attività: tossica e repellente nei confronti del trypanosoma cruzi (un protozoo trasmesso tramite le feci delle cimici) e della zanzara. Fornendo una protezione completa di due ore se applicato sulla pelle.
Inoltre, un prodotto insetticida biologico e biodegradabile composto da estratti a base di Cinnamomum cassia, Pogostemon Cablin e Eugenia caryophyllata può essere impiegato con successo contro l’acaro della polvere domestica.
L’olio di patchouli nell’aromaterapia
Si usa prevalentemente per trattare stati di tensione e contrastare ansia e insonnia.
La fragranza inebriante sprigionata funge da afrodisiaco, stimola l’intelligenza e migliora la concentrazione. L’inalazione dell’aroma agisce sull’attività cerebrale simpatica, riducendola, ed influisce sulla frequenza cardiaca, sulla pressione sanguigna e sulle onde cerebrali.
Studi rivelano che in seguito ad un trattamento a base di patchouli si sono registrati degli effettivi miglioramenti delle abilità mentali e della consapevolezza. Per lo più favorendo la secrezione degli ormoni surrenali, i disturbi legati allo stress si sono notevolmente ridotti in seguito all’uso della soluzione oleosa.
L’uso del patchouli in aromaterapia è in grado di ridurre stati di stress e di alleviare il dolore cronico.
Per poter beneficiare di tali effetti si può procedere attraverso la semplice inalazione o mediante l’uso di:
- Impacchi.
- Bagni.
- Massaggi.
Usi del patchouli
Il patchouli è noto, oltre che per la sua fragranza ipnotica che conduce ad un’atmosfera seduttiva e meditativa, anche per le interessanti proprietà terapeutiche.
Per poter beneficiare delle virtù medicamentose della pianta orientale, si impiegano poche gocce di olio essenziale.
Azione repellente
Gli estratti dalle foglie di patchouli sono un valido rimedio per tenere alla larga le termiti sotterranee.
Questo utilizzo risulta particolarmente efficace nel periodo estivo, in quanto il patchouli è un ottimo repellente da utilizzare sulla biancheria. Inoltre tiene alla larga:
- Mosche.
- Zanzare.
- Pidocchi.
- Pulci.
In Medio Oriente, una pratica popolare consisteva nell’avvolgere scialli e tessuti pregiati in foglie di patchouli con lo scopo di respingere tarme ed insetti indesiderati.
Profumatore di ambienti e vestiti
La fragranza è conosciuta per donare una piacevole profumazione a vestiti e ambienti. Difatti, il patchouli diventa ingrediente principe di molte lozioni, spray e vaporizzatori.
Oltretutto, le foglie essiccate di patchouli si utilizzano insieme ad altre essenze (in particolare la lavanda e la salvia) per realizzare profumatissimi potpourri.
Il patchouli in cucina
Nell’arte culinaria asiatica, l’aroma di patchouli conferisce un sapore esotico a dolciumi quali caramelle e bevande. Inoltre, le foglie della pianta indiana si impiegano come ingrediente per realizzare tisane alle erbe.
In alcuni paesi, si consumano sia in veste di verdure che come condimento.
Incensi al patchouli
Si può far risalire la popolarità del patchouli all’insorgenza del movimento pacifista e al nascere della cultura degli hippie. I figli dei fiori avevano elevato il patchouli ad emblema del loro credo fondato sulla pace e l’amore.
Inoltre, foglie di patchouli si possono bruciare e trasformare in bastoncini di incenso.
La fragranza sprigionata inonda la psiche e conferisce una piacevole atmosfera rilassante e meditativa.
La fragranza orientale nell’industria del profumo
Gli estratti a base di foglie di patchouli diventano un’essenza di spicco nelle profumerie, in particolare si trova nelle formulazioni maschili costituite da fragranze pungenti e muschiate.
In linea di massima, questo aroma si utilizza come nota di fondo nelle colonie poiché è in grado di fissare la fragranza sulla pelle.
In alcuni contesti, il patchouli si eleva ad ingrediente di punta e si unisce al vetiver: una specie erbacea e perenne dalla quale viene ricavato un olio essenziale particolarmente odoroso.
Usi terapeutici dell’olio essenziale di patchouli
Si presenta con un colore ambrato ed una fragranza intensa che tocca le note dolci e speziate. L’olio essenziale si presta a diversi usi terapeutici, in particolare nel trattamento dei disturbi cutanei e per alleviare stati di ansia e stress.
La ricetta per olio da massaggio contro la secchezza della pelle
Può essere utilizzato sulla pelle per contrastare fenomeni di secchezza cutanea. Inoltre, è in grado sia di ridurre la formazione di rughe che di trattare pelli colpite da acne e screpolature, facilitando il processo di cicatrizzazione.
E’ sufficiente aggiungere 30 gocce di olio essenziale di patchouli in 200 ml di olio di mandorle dolci e applicarlo sulle aree interessate.
Aspettare il tempo necessario affinché la pelle assorba i principi attivi per avere una pelle più radiosa, omogenea e resistente alle basse temperature.
Idratazione della pelle
Aggiungere 30 gocce di olio essenziale di patchouli in 5 ml di crema idratante.
Miscelare bene fin quando non otterrai un composto omogeneo da applicare sulla pelle detersa, due volte al giorno.
Trattamento contro acne, bruciature e dermatiti
Versare 25 gocce di patchouli in 200 ml di acqua e massaggiare fino al completo assorbimento sulle zone sofferenti.
Bagno rilassante
Se vuoi alleviare stati di stress ed ansia, basta versare 10 gocce di olio essenziale di patchouli nell’acqua della vasca da bagno.
Aspetta una decina di minuti in immersione per poter avvertire un’intensa sensazione di benessere e rilassamento. In seguito a tale trattamento anche la tua pelle trarrà beneficio risultando maggiormente tonica e luminosa.
Impacchi contro l’ansia e lo stress
Oltre al bagno rilassante puoi fare degli impacchi, aggiungendo 12 gocce della soluzione oleosa in 200 ml di acqua fredda. Applica il composto su fronte, tempie e polsi.
Diffusione ambientale di patchouli
Per dare all’ambiente domestico un’atmosfera rilassante e serena, è sufficiente aggiungere negli umidificatori una goccia della soluzione oleosa per ogni metro quadrato che vuoi profumare.
Per intensificarne l’effetto, puoi aggiungere all’olio essenziale di patchouli quello di rosa e quello di lavanda.
Controindicazioni
Non sussistono indicazioni specifiche circa l’interazione dell’olio essenziale di patchouli con terapie a base farmacologica e l’assunzione di alcune sostanze.
In linea di massima, il suo utilizzo non dovrebbe causare problemi se consumato in quantità alimentari. Altrettanto non è possibile indicare per il dosaggio terapeutico, poiché la scarsità dei dati scientifici non può garantire la sicurezza dell’impiego medicamentoso.
Pertanto risulta necessario chiedere il parere al proprio medico curante o al pediatra prima di utilizzare il rimedio oleoso.
Si raccomanda comunque di evitare l’assunzione durante l’allattamento ed in corso di gravidanza.
L’olio essenziale di patchouli non è adatto ad un uso orale.
Consigli per gli acquisti
L’olio essenziale di patchouli è reperibile nelle erboristerie di fiducia o presso i rivenditori specializzati.
Si raccomanda di prediligere prodotti provenienti da agricoltura biologica certificata, in particolar modo per i prodotti estratti dalla pianta Pogostemon Cablin perché quest’ultima proviene da un sistema di coltivazione intensiva.
Per tale ragione risulta importante comprendere l’origine della materia prima per poi valutare l’acquisto del prodotto.
Il prezzo di un flacone da 30 ml di olio di patchouli biologico puro al 100% si aggira intorno ai 20 euro.
Botanica
La pianta Pogostemon Cablin si presenta cespugliosa e dotata di un fusto caratterizzato da un colore porpora e una fitta peluria.
Il fogliame è tinteggiato di verde chiaro con una conformazione ovale e piuttosto ampia. Al tatto appare morbido e vellutato e sprigiona un’intensa e caratteristica fragranza.
Le infiorescenze sono caratterizzate da fiori di piccole dimensioni aggregati in piccoli gruppi e colorati di bianco-lilla. Inoltre, presentano una particolare struttura bilabiata. La corolla è costituita da un labbro superiore contenente due petali e un labbro inferiore formato da tre petali di cui quello centrale più ampio rispetto a quelli posizionati lateralmente.
Cenni storici
Il profumo di patchouli cominciò a diffondersi in America e in Europa con l’avanzare dei movimenti pacifisti, a partire dalla fine degli anni Sessanta. Era l’emblema dell’India ed incarnava il fascino della cultura orientale, accompagnando lo svolgimento delle pratiche meditative.
Il suo utilizzo risale all’Ottocento, epoca in cui il patchouli fungeva da rimedio antitarme e donava una particolare fragranza orientaleggiante ai tessuti prodotti in India e commercializzati in Europa.
Inoltre, negli anni ’70 il patchouli inebriava i party a cui partecipavano volti noti al mondo del cinema e della televisione e regnava nelle piazze e nelle università durante i movimenti di contestazione.
La diffusione dell’olio essenziale di patchouli si affianca al nascere dell’interesse popolare per il misticismo orientale.
Attualmente è considerato un ingrediente di punta nella profumeria moderna, difatti lo ritroviamo in rinomati brand quali: Chanel N°5, Acqua di Giò e Opium di YSL.
Fonti
- ITIS– Integrated taxonomic information system.
- Pubmed.
- Researchgate.
- Healthline.