Sommario
La passiflora è una meravigliosa pianta dalle formidabili proprietà calmanti ed efficaci nel contrastare l’insonnia. E’ conosciuta popolarmente con il nome di fiore della passione e viene impiegata in erboristeria per le sue virtù analgesiche, antinfiammatorie ed antibatteriche.
La parte aerea essiccata della pianta officinale è reperibile in commercio sotto forma di tisana, integratori e soluzioni idroalcoliche, ad un prezzo conveniente.
Attenzione! La passiflora non è esente da controindicazioni. Può provocare sonnolenza: si raccomanda di non mettersi alla guida e di non utilizzare macchinari dopo aver assunto il rimedio.
Passiflora: cos’è
E’ una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Passifloracee.
Esistono ben 500 specie di questo arbusto, ma in campo terapeutico viene impiegata prevalentemente la Passiflora incarnata L.
Il significato botanico del nome della pianta americana ha origine latina e deriva dall’unione delle parole ‘passio’ e ‘flos’, la cui traduzione è frutto della passione. Tale appellativo è stato conferito dai frati gesuiti in virtù della somiglianza che intercorre tra lo splendido fiore della passiflora e la simbologia religiosa della passione di Cristo.
Inoltre, esiste anche la Passiflora Edulis che dà vita al frutto della passione.
Scopri tutto sulla passiflora edulis e i valori nutrizionali del frutto della passione.
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Principi attivi della passiflora incarnata L.
- Flavonoidi (>2,5 %)
- Apigenina
- Luteolina
- Isovixetina (>0,32)
- Iso-orientina
- Isoschaftoside (>0,15%)
- Shaftoside
- Swertisin
- Maltolo
- Crisina
- Glicoside cianogenetico
- Ginocardina
- Alcaloidi
- Indolo.
Flavonoidi
Sono elementi chimici di rilievo presenti nella pianta e consistono in composti polifenolici idrosolubili presenti in alcune specie vegetali, sotto forma di glicosidi.
I flavonoidi trovano applicazione prevalentemente in campo farmaceutico, nutraceutico e cosmetico. Vengono sfruttati in fitoterapia per le loro proprietà:
- antiossidanti
- antivirali
- antinfiammatorie.
Inoltre, sono in grado di modulare la funzionalità degli enzimi cellulari. Ma la funzione terapeutica più importante dei flavonoidi è quella di neutralizzare i radicali liberi e contrastare gli effetti negativi che da essi scaturiscono.
Passiflora: proprietà e benefici
La passiflora calma la tua mente
La pianta officinale riduce l’insonnia e gli stati d’ansia. Attraverso un incremento del livello di acido gamma-amminobutirrico (siglato GABA), la passiflora è in grado di ridurre l’attività cerebrale e condurre ad un benefico stato di rilassamento.
Con la somministrazione quotidiana di una tisana a base di passiflora incarnata, si sono verificati significativi miglioramenti nella qualità del sonno. Il trattamento deve essere protratto per almeno una settimana.
Il fiore della passione è stato somministrato a soggetti che si trovavano in evidenti stati ansiosi in attesa di un intervento chirurgico. In seguito all’assunzione del rimedio, i pazienti hanno sperimentato un’effettiva riduzione della tensione nervosa.
Per poter godere di tali benefici, il fitopreparato andrebbe somministrato almeno 30-90 minuti prima dell’intervento.
Per di più, studi rilevano che la passiflora ha un’efficacia equiparabile alla melatonina e al midazolam: un farmaco contenente benzodiazepine impiegato come sedativo del sistema nervoso.
Inoltre, il rimedio risulta efficace nel contrastare l’insonnia di lieve entità.
Analgesico
La passiflora incarnata esercita un’ottimale azione analgesica in grado di alleviare varie sintomatologie dolorose. In particolare risulta efficace nel trattamento delle nevralgie.
L’attività analgesica viene attribuita all’elevata presenza di flavonoidi che compongono le principali costituenti chimiche della pianta officinale.
L’agente butanolo, estratto dalle foglie della Passiflora, possiede proprietà antidolorifiche equiparabili ai rimedi farmaceutici antinfiammatori.
Riduce le infiammazioni
Gli estratti in etanolo delle foglie della passiflora producono un significativo effetto antinfiammatorio. I flavonoidi, massivamente presenti nelle parti aeree della pianta officinale, sono i diretti responsabili dell’azione antiflogistica e degli effetti antinocicettivi.
Un innalzamento della temperatura corporea in aggiunta al sopraggiungere di uno stato doloroso sono le comuni reazioni dell’organismo volte a fronteggiare un fenomeno infiammatorio.
Per inciso, i fitopreparati a base di passiflora possono essere impiegati efficacemente, con azione coadiuvante, nel trattamento delle flogosi.
Azione antimicrobica
La passiflora e la sua estrazione in solventi svolgono un’azione antimicrobica ad ampio spettro.
In particolare, i fitopreparati a base del fiore della passione risultano particolarmente efficaci nel trattamento di malattie infettive di origine microbica.
Gli estratti in etanolo delle foglie di passiflora esercitano un’interessante attività antibatterica nei confronti dei seguenti agenti patogeni:
- V. Cholerae.
- Pseudomonas Putida.
- Shigella flexneri.
- St. Pyogenes.
Allevia i sintomi da astinenza da narcotici
La somministrazione congiunta di un fitopreparato a base di passiflora con la clonidina (un farmaco antipertensivo) riesce ad alleviare le crisi ansiose nei soggetti sottoposti ad un trattamento di disintossicazione.
Per poter beneficiare di risultati soddisfacenti e durevoli nel tempo, la terapia dev’essere protratta per la durata di almeno 14 giorni.
Trattamenti
E’ un rimedio per:
- contrastare l’insonnia
- alleviare gli stati ansiosi
- debellare infezioni batteriche
- lenire sintomatologie dolorose
- ridurre l’infiammazione.
Ricette a base di passiflora
Le parti aeree della passiflora incarnata vengono impiegate sotto forma di:
- tisane
- tintura madre in estratto idroalcolico
- gocce omeopatiche.
Per di più, la droga viene ridotta in polvere e trasformata in integratori e capsule, di facile reperibilità.
Posologia giornaliera raccomandata è:
- pari a 0,5/2,0 grammi delle parti aeree da somministrare dalle tre alle quattro volte al giorno.
- 2,5 g di parti aeree in infusione da assumere quotidianamente dalle tre alle quattro volte.
- 1,0 – 4,0 ml di tintura madre da prendere tre/quattro volte al giorno.
1 – Placare l’ansia
E’ consigliata la somministrazione di capsule contenenti 400 mg della droga, da assumere due volte al giorno per la durata complessiva di 2/8 settimane. La durata della terapia va rimessa alla discrezione del medico curante.
In alternativa, si possono assumere 45 gocce giornaliere di un estratto liquido del frutto della passione. La durata del trattamento deve protrarsi per circa un mese.
Tisana alla passiflora contro ansia ed insonnia
Aggiungere circa 250 ml di acqua in un pentolino ed attendere il raggiungimento dell’ebollizione.
Spegnere il fuoco ed incorporare all’incirca 2 grammi di passiflora. Coprire il pentolino con un coperchio e lasciare in infusione circa 15 minuti. Successivamente, filtrare l’infuso con un colino a maglie strette e bere una tazza.
Per intensificare l’effetto sedativo, aggiungere al fiore della passione mezzo cucchiaino di tiglio e mezzo cucchiaino di melissa.
Il rimedio va assunto prima di coricarsi. In alternativa, si può bere l’infuso al momento del bisogno.
2 – Rimedio naturale contro insonnia
Assumere 30 gocce di tintura madre di passiflora diluite in poca acqua, fino a 3 volte al giorno. In alternativa, prendere 30/40 gocce prima di andare a letto.
3 – Infuso alla passiflora per alleviare i dolori mestruali
Aggiungere 3/4 grammi delle sommità essiccate di passiflora in un pentolino ricco di acqua. Quando bolle l’acqua, spegnere il fuoco e lasciare in infusione dai 10 ai 15 minuti. Successivamente, filtrare con un colino ed assumere il rimedio.
L’infuso può essere somministrato dalle 2 alle 3 volte al giorno, alla mattina e alla sera. In alternativa, puoi assumerlo al momento del bisogno.
4 – Sciroppo calmante per i bambini
Consiste in un integratore a base di passiflora, melissa, luppolo, fiori d’arancio, genziana, vitamina B6, magnesio e fosforo.
Il rimedio è utile per alleviare stati d’ansia, nervosismo e cattivo umore nei più piccoli.
Posologia:
- per i bambini di età inferiore ai 5 anni, il dosaggio standard è di un cucchiaino da somministrare due volte al giorno. Preferibilmente dopo colazione e dopo pranzo.
- Per i bambini di età superiore ai 5 anni, la dose raccomandata è di 2 cucchiaini da assumere due volte al giorno. In particolare, dopo colazione e dopo pranzo.
La durata del trattamento va da uno a due mesi, in base all’entità del disturbo. In caso di necessità, ripetere il trattamento più volte durante il corso dell’anno.
La passiflora in cosmesi
Il fiore della passione grazie alla sua sensuale profumazione e all’elevata presenza di flavonoidi si presta ad essere un ottimo alleato di bellezza.
Numerosi prodotti presenti in commercio utilizzano gli estratti di passiflora per realizzare colonie, bagnoschiuma, shampoo e lozioni per il corpo.
Sono particolarmente adatti alle donne, in quanto la fragranza sprigionata da tali prodotti esalta la femminilità. Invece, le creme contenenti il fiore della passione hanno un altro scopo: prendersi cura della pelle segnata dall’avanzare degli anni.
Infatti, i principi attivi presenti nella pianta officinale sono in grado di stimolare la produzione del collagene naturale. Inoltre, donano all’epidermide un’ottima idratazione ed elasticità, restituendo al viso un incarnato omogeneo e luminoso.
Infuso alla passiflora rimpolpante
Dona alla pelle un aspetto compatto e splendente.
Aggiungere 4 grammi di passiflora in 100 ml di acqua bollente. Aspettare che si raffreddi il rimedio e successivamente applicare sul viso una compressa imbevuta della tisana, picchiettando leggermente.
Ripetere il trattamento di bellezza ogni sera prima di andare a dormire per avere risultati.
Controindicazioni della passiflora
Si sono verificati casi di ipersensibilità cutanea, orticaria, rinite allergica e asma in seguito all’assunzione di compresse a base di Herba Passiflora.
Inoltre, reazioni quali nausea severa, vomito, sonnolenza e tachicardia ventricolare sono sorte in seguito a delle auto somministrazioni di fitopreparati a base del fiore della passione.
La droga può stimolare le contrazioni uterine, pertanto è controindicata in gravidanza. La pianta officinale non deve essere somministrata alle donne in allattamento, salvo diversa disposizione del medico curante.
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Guida all’acquisto della passiflora
I rimedi erboristici a base di passiflora sono facilmente reperibili on line o presso erboristerie, farmacie e parafarmacie.
Prima dell’ acquisto, è opportuno verificare, nella lista degli ingredienti, l’esistenza di una apposita certificazione che attesti che i fitopreparati siano titolati e standardizzati.
Tali caratteristiche garantiscono la qualità e l’efficienza del prodotto.
La droga in taglio tisana va conservata in contenitori ermetici, da collocare in luoghi distanti da fonti di calore e dalla luce diretta.
Un valido prodotto utile per contrastare l’insonnia è Novanight tripla azione. E’ un integratore alimentare a base di passiflora che lavora in sinergia con altre due piante officinali: il papavero e la melissa. Il prezzo del prodotto, nel formato da 30 compresse, si aggira intorno ai 20 euro.
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Passiflora: botanica
La passiflora è originaria del Nord America e consiste in un’erba perenne, di tipo strisciante. L’arbusto è munito di viticci ascellari che gli permettono di arrampicarsi.
Le foglie sono alterne e costituite da tre a cinque lobi seghettati. Il fogliame è munito di piccioli solcati e ritorti con dei nettari all’apice. La lamina è larga e misura dai 6 ai 15 cm in lunghezza, inoltre, è tinteggiata di una tonalità bruno verde. I lobi sono lanceolati e ricoperti da una peluria fine. I fusti si presentano lignificati e colorati di un verde brunastro. In aggiunta, il suo diametro striato e cavo è solitamente inferiore ai 5 mm e possiede una conformazione arrotondata.
I fiori sono di grandi dimensioni, solitari, dotati di lunghi peduncoli di colore bianco e con una tripla corona variopinta di rosa e viola.
Il fiore della passione è costituito da bacche ricoperte da un arillo di colore giallo/bruno. Tali sostanze carnose sono comprensive di una moltitudine di semi ovoidali appiattiti.
In fitoterapia vengono impiegate le parti aeree essiccate.
Coltivazione
La passiflora è un arbusto che predilige luoghi soleggiati e luminosi. Molte specie di passiflora temono il freddo, pertanto vanno tenute al riparo durante i periodi invernali.
La pianta riesce a tollerare anche climi dalle basse temperature purchè venga collocata in luoghi riparati ed orientati a sud.
La coltivazione della passiflora deve avvenire in terreni acidi, dalla consistenza leggera e ricchi di sostanze organiche.
La passiflora si accontenta delle acque piovane, nei periodi di siccità si raccomanda di garantire sempre una certa umidità del terreno con delle annaffiature regolari.
A differenza di quanto esposto, per le passifloracee coltivate in vaso è necessario procedere con delle annaffiature abbondanti e regolari.
Le piante adulte devono essere impiantate in vaso durante il mese di maggio, sorrette da appositi tutori o graticci. Inoltre, nel periodo a cavallo tra febbraio e marzo, i rami vecchi, secchi o danneggiati vanno eliminati. Mentre quelli laterali vanno recisi a circa 1 cm da quelli principali.
La concimazione della pianta deve avvenire nel periodo primaverile o estivo con dei fertilizzanti granulari a lento rilascio, in alternativa, si può optare per una concimazione di tipo liquido. Con questa tecnica agricola si può ottenere una crescita rigogliosa della pianta.
Inoltre, la passiflora teme il virus del mosaico del cetriolo, un microorganismo che causa macchie e deformazioni fogliari. Tale condizione si verifica prevalentemente in inverno e primavera.
L’unico rimedio idoneo a fronteggiare tale problematica consiste nel bruciare le parti della pianta infestate dal virus.
Riproduzione della passiflora
La moltiplicazione avviene prevalentemente con due modalità: per semina e per talea.
E’ consigliabile procedere all’inseminazione durante il periodo che va da ottobre a marzo. La pianta deve essere collocata in appositi contenitori che mantengano una temperatura che si aggira intorno ai 20 gradi.
Le talee devono essere realizzate in estate, innestando nel terreno dei rametti, lunghi circa 8/10 cm, ricavati dalla pianta madre.
Fonti
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