Sommario
La malva (Malva sylvestris) è una pianta ricca di mucillagini dalle proprietà emollienti, lenitive e antinfiammatorie, utili se si ha la tosse o il mal di gola, disturbi gastrointestinali e irritazioni cutanee.
È una pianta selvatica che spesso cresce spontaneamente nei giardini e nelle aree verdi.
Grazie alle vitamine e ai polifenoli che racchiude, è molto usata in cosmesi per la cura della pelle ma anche in erboristeria sotto forma di tisane e di olio essenziale.
Malva o Malva Sylvestris: che cos’è
La Malva sylvestris, nota come malva comune o selvatica, è una pianta erbacea perenne di piccola statura che fa parte della famiglia delle Malvaceae.
Diffusa un po’ in tutto il mondo, la malva cresce spontaneamente in diversi ambienti: giardini, campi, terreni abbandonati, ecc. poiché si propaga con molta facilità.
Caratterizzata da una radice da cui originano foglie pentagonali e fiori di un tenue colore rosa-lilla (che hanno dato vita al color malva appunto), ha un periodo di raccolta che va da giugno a settembre.
È uno dei rimedi fitoterapici più noti in erboristeria, dove si utilizzano i fiori e le foglie della malva essiccati, per le loro proprietà emollienti e antinfiammatorie. Infatti, le mucillagini della malva svolgono un’azione protettiva sulla pelle e sulle mucose.
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Malva: proprietà e benefici
La Malva Sylvestris, o semplicemente malva, è un’erba medicinale molto apprezzata in fitoterapia per i suoi tanti benefici per la salute. In particolare per le sue proprietà emollienti, che la rendono un rimedio efficace per lenire irritazioni e infiammazioni cutanee, ma anche per trattare le infiammazioni delle mucose del tratto digestivo e respiratorio. Grazie alle mucillagini, è in grado di formare una barriera protettiva che calma la pelle irritata e le mucose interne.
E’ anche un ottimo antinfiammatorio naturale. La tisana di malva, infatti, aiuta a ridurre gli stati infiammatori e a calmare tosse e mal di gola.
Sono ottime anche le sue proprietà antiossidanti, grazie alla presenza dei flavonoidi come la quercitina che sostengono il sistema immunitario e proteggono dallo stress ossidativo.
Ecco le principali proprietà della malva.
Proprietà antinfiammatoria
Grazie alle sue foglie e ai fiori ricchi di mucillagini (sostanze proteiche vegetali per l’assorbimento d’acqua) e componenti attivi come potassio, ossalato di calcio, vitamine e pectina, è un rimedio efficace nel trattamento delle infiammazioni e per alleviare i sintomi di psoriasi, eczemi, orticaria, acne e irritazioni cutanee.
È possibile ottenere beneficio anche senza ricorrere a prodotti specifici, applicando sulla zona interessata un infuso di malva con un batuffolo di cotone, per un sollievo immediato.
La malva è anche apprezzata per le sue qualità lenitive ed è considerata un rimedio efficace per infiammazioni orali e oculari (come gengiviti e orzaioli) e per le affezioni respiratorie superiori (come tosse e faringiti).
Rimedio naturale per contrastare la stipsi
La somministrazione di estratti acquosi di Malva sylvestris può rivelarsi un valido alleato nel contrastare la stitichezza. L’effetto è dovuto all’elevata concentrazione di mucillagini presenti prevalentemente nelle foglie.
Le mucillagini sono costituite da fibre solubili e da polisaccaridi. Tali sostanze organiche, nel momento in cui entrano in contatto con l’acqua, danno vita ad una massa di consistenza viscosa che stimola la peristalsi.
La malva svolge quindi un’azione lassativa osmotica che, a differenza dei farmaci che stimolano la peristalsi, non risulta irritante per il colon. Quindi, l’elevata quantità di fibre nella pianta officinale ripristina la normale funzionalità del colon, migliorando la peristalsi.
Secondo alcuni studi poi, la malva comune non solo protegge il fegato ma migliora le condizioni epatiche in generale.
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Antidolorifica e antibatterica
L’estratto acquoso della malva sylvestris ha proprietà analgesiche efficaci nel contrastare le contrazioni addominali. La malva comune, quindi, sarebbe in grado di inibire efficacemente il dolore in diversi casi come: reumatismi, dolore mestruale o fastidi vaginali.
Vanta anche numerose proprietà antimicrobiche, indispensabili per contrastare diverse specie di batteri e funghi. In particolare, sembra efficace nella lotta contro agenti patogeni come: escherichia coli, staphylococcus, listeria monocytogenes, candida albicans, ecc.
Inoltre, la tintura madre di malva ha riportato una significativa azione antimicotica nei confronti di diversi ceppi fungini. Per di più, alcuni rimedi erboristici estratti dalle foglie della malvacea sono in grado di tenere sotto controllo l’infezione da helicobacter pilori.
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Amica della pelle
Le mucillagini presenti sia nelle foglie che nei fiori della malva contribuiscono a mantenere la pelle idratata e soffice, offrendo sollievo immediato da punture di insetti, scottature, contusioni e rash cutanei, grazie al loro effetto rinfrescante che riduce gonfiore, arrossamento e prurito.
Per questo trova ampio impiego nell’industria cosmetica. Spesso, infatti, è impiegata come ingrediente nelle formulazioni di creme e lozioni per il viso. Dona alla pelle un’immediata sensazione di freschezza e sollievo in caso di bruciore.
In aggiunta, gli estratti di malva sono impiegati come ingrediente base per la produzione di detergenti intimi, ad azione lenitiva e rinfrescante.
Malva: la pianta
La malva sylvestris presenta un ciclo vitale perenne, raramente ha durata biennale. La parte ipogea della pianta è carnosa e a fittone.
Il fusto, al tatto legnoso, supera il metro in altezza ed è rivestito da una leggera peluria. Invece le foglie palmate sono munite di picciolo e hanno una lamina fogliare di tipo pentagonale.
I fiori sono disposti all’ascella del fogliame, raccolti in fasci di piccole dimensioni.
Oltre a ciò, le inflorescenze hanno un colore roseo-lilla e sono ricoperte da venature color porpora. Ma i fiori non rilasciano alcun profumo. Il periodo della fioritura va da maggio ad agosto.
La colorazione malva, che tutti conosciamo, trae origine dalla tonalità tipica che caratterizza i petali della malva. Inoltre, l’arbusto è considerato mellifero, in quanto le api si nutrono del nettare dei fiori.
La pianta giace allo stato spontaneo in territori dal clima temperato e si trova nei pressi di: campi incolti, fossi e bordi delle strade.
Ogni parte della pianta è edibile e trova impiego in cucina. Quindi non solo le foglie, ma anche il cuore tenero dei fusti può essere mangiato sia fresco che cotto, mentre i fiori e i frutti non completamente maturi sono impiegati crudi per impreziosire insalate e piatti freddi.
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Malva: usi erboristici
In erboristeria, vengono impiegate le foglie e i fiori essiccati sotto forma di infuso o decotto da applicare localmente o da assumere oralmente.
Ad uso interno, si può somministrare la tintura madre di malva che presenta le medesime qualità terapeutiche delle soluzioni acquose.
Uso orale
L’infuso di malva si prepara aggiungendo 2/3 cucchiai rasi di foglie e fiori di malva in 500 ml di acqua fredda. Successivamente, si lascia macerare in acqua il rimedio per tre/quattro ore, a temperatura ambiente.
Attraverso questo procedimento viene estratta una maggiore concentrazione di mucillagini. Prima dell’assunzione, il rimedio va filtrato e riscaldato.
L’infuso può essere assunto più volte durante l’arco della giornata e viene impiegato per trattare: stipsi, faringiti, tosse e irritazioni del tratto gastrointestinale.
Sotto forma, invece, di tintura madre, è utile per regolare il transito intestinale. Prendere 40 gocce del rimedio e diluirle in poca acqua. Assumerle da una a tre volte al giorno.
Uso topico
Gli infusi con le parti officinali della malva possono essere utilizzati anche per effettuare risciacqui del cavo orale, gargarismi e lavande vaginali esterne per lenire le irritazioni che colpiscono la mucosa.
Invece, gli impacchi contro pruriti ed irritazioni cutanee si ottengono preparando un decotto. Per realizzare il rimedio acquoso occorrono 2-5 g di foglie e fiori da aggiungere in 200 ml di acqua. Far bollire la miscela per 2/3 minuti prima di utilizzarla.
Imbevere un batuffolo di cotone nel decotto. Dopodiché applicarlo per una manciata di minuti sulla parte del viso afflitta da: irritazioni, pruriti e arrossamenti.
Lo stesso procedimento può essere effettuato per disinfiammare le gengive.
Idrolato di malva
Consiste in un distillato in corrente di vapore delle parti aeree della pianta. Il rimedio è un ottimo alleato per la cura della pelle del viso e del contorno occhi. Inoltre, è in grado di lenire efficacemente le infiammazioni che colpiscono la mucosa.
L’acqua di malva, ad uso topico, viene utilizzata per:
- Contrastare gli inestetismi cutanei causati da borse ed occhiaie, donando una piacevole sensazione di freschezza al viso.
- Disinfettare e velocizzare il processo di guarigione delle ferite.
- Trattare disturbi alle vie respiratore, effettuando dei gargarismi.
Si può usare direttamente sulla pelle o diluita in un olio vettore. Solitamente per l’applicazione basta inzuppare un batuffolo di cotone o un panno pulito di cotone nella soluzione. Dopodiché procedere picchiettando, sulla parte interessata, delicatamente.
Si può comprare on line o nelle erboristerie e costa dai 6 ai 20 euro.
Come usare le foglie di malva?
Le foglie di malva, usate per tisane e impacchi cutanei, sono anche un ingrediente da sfruttare in cucina. Si possono consumare sia fresche che leggermente cotte, tenendo presente che la loro ricchezza in mucillagini le rende un po’ viscose al tatto.
Per questa caratteristica, è meglio abbinarle ad altre erbe o verdure, come la lattuga o altri ortaggi a foglia per arricchire le insalate o con spinaci e ortica, per ottime frittate, farciture per torte salate e per condire la pasta.
Grazie alla presenza delle mucillagini, le foglie di malva sono ideali anche per addensare brodi e zuppe, conferendo una certa consistenza ai piatti.
Controindicazioni
Non comporta significativi effetti collaterali e non ci sono particolari controindicazioni. Tuttavia, in alcuni casi sono stati segnalati disturbi gastrici (nausea, vomito, diarrea e indigestione) in caso di allergie o sensibilità alla pianta o alle sue parti.
È importante considerare che un consumo prolungato di malva per via interna può influenzare l’assimilazione di medicinali nell’intestino, riducendone la disponibilità biologica.
Malva: consigli per l’acquisto
La malva essiccata in taglio tisana e la tintura madre sono facilmente reperibili in erboristeria o presso rivenditori online. Così come l’idrolato di malva è acquistabile in negozi specializzati che trattano rimedi naturali.
Verificare prima dell’acquisto la presenza di una certificazione che attesti la provenienza da agricoltura biologica.
La tisana va conservata in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e dev’essere collocata al riparo da fonti di luce e di calore. Inoltre, bisogna rispettare scrupolosamente l’indicazione della data di scadenza.
Un semplice metodo per verificare la qualità delle erbe officinali consiste nel lasciar macerare in acqua la droga, per circa un’oretta. Dopodiché provare a sentire la fragranza che la tisana rilascia. Quindi, se il rimedio non diffonde alcun aroma vuol dire che la pianta essiccata è vecchia.
Importante è che i prodotti erboristici contengano ingredienti di qualità e naturali al 100%.
Il prezzo di una tisana che impiega materie prime di qualità si aggira intorno agli 8 euro nella confezione da 100 g.