Sommario
L’iperico o erba di san Giovanni è il più potente antidepressivo vegetale esistente in natura. Infatti, viene impiegato come rimedio per migliorare il tono dell’umore sin dall’antichità. Ma non solo, l’erba di San Giovanni possiede sorprendenti proprietà terapeutiche. E’ un potente antibatterico ed antivirale, e per di più è in grado di accelerare il processo di guarigione delle ferite e delle ustioni di lieve entità. Inoltre, la pianta è un toccasana per la cura delle problematiche della pelle.
Tuttavia, l’iperico pur essendo un rimedio naturale, non è privo di controindicazioni ed ha un’azione fotosensibilizzante.
Iperico: cos’è
L’iperico è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Clusiaceae.
Il nome scientifico dell’arbusto è Hypericum perforatum. La pianta deve il suo nome botanico ad un tratto caratteristico che la contraddistingue dalle altre specie. La presenza di foglie bucherellate per presenza di ghiandole. Tale particolarità è ben visibile se si osserva il fogliame in controluce.
Alla pianta dell’iperico sono stati attribuiti tanti nomi popolari, i più conosciuti sono: scacciadiavoli, erba di San Giovanni e fuga daemonum. In particolare, con queste nomenclature si fa riferimento al periodo balsamico della pianta e alle proprietà magiche che le sono state attribuite nel corso del tempo.
Infatti, la clusiaceae vanta di interessanti proprietà terapeutiche.
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Erba di San Giovanni
I fiori dell’iperico vengono raccolti il giorno del solstizio d’estate, motivo per cui la pianta è soprannominata anche Erba di San Giovanni.
Inoltre, la pianta è la protagonista indiscussa della festa celebrata il 24 giugno. Giorno in cui il sole raggiunge l’apice della sua maestosità e dona le sue forze a madre terra per consentirle di fecondare.
In alcuni paesi europei, venivano realizzati dei falò per festeggiare il solstizio d’estate e i danzatori indossavano ghirlande realizzate con i fiori di iperico.
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- ✒️ Nome latino: Hypericum perforatum
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Iperico: principi attivi
Le principali costituenti chimiche sono:
- naftodiantroni, tra cui ipericina e pseudoipericina: 0,05 – 0,30 %.
- flavonoidi: tra cui iperoside, quercitrina, isoquercitrina e rutina: 2 – 4 %.
- tannini catechinici: 7 – 15%.
Ipericina
E’ un naftodiantrone ed è il principale costituente dell’Erba di San Giovanni. Tale molecola deriva dall’antrachinone e viene sintetizzata dall’emodina.
L’ipericina presenta proprietà multifunzionali che sono usate in alcune preparazioni farmacologiche. Le sue attività principali possono essere riassunte in:
- antidepressive
- antivirali
- immunostimolanti.
Inoltre, l’ipericina influisce su:
- serotonina
- norepinefrina
- dopamina
- acido gamma-ammino butirrico (GABA)
- L-glutammato.
Tale meccanismo d’azione permette alla molecola di esercitare la sua significativa funzione antidepressiva.
Per di più questo peculiare antrachinone è in grado di ostacolare la replicazione dei virus incapsulati, tale azione pare sia dovuta all’inibizione delle particelle virali delle cellule infette.
Iperforina
Viene chimicamente classificata come terpene chetone ciclico, originato dall’acilfloroglucinolo carbobiciclico prenilato. Tale elemento viene prodotto dall’Hypericum Perforatum.
L’iperforina consiste in un metabolita dotato di una triplice azione:
- antinfiammatoria
- antibatterica
- antidepressiva.
Inoltre, svolge un importante ruolo nell’inibizione della ricaptazione del GABA.
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Iperico: proprietà e benefici
La droga della pianta è costituita dalle sommità fiorite e dalle parti aeree essiccate.
Antidepressivo naturale
L’erba di San Giovanni può essere impiegata efficacemente nel trattamento della depressione da lieve a moderata. Il risultato ottenibile è equiparabile ai farmaci antidepressivi di sintesi.
L’iperico svolge un’azione sul tono dell’umore equiparabile agli inibitori della ricaptazione della serotonina (antidepressivi SSRI). In particolare, l’efficacia della pianta officinale è simile a quella esercitata dalla fluoxetina e dalla sertralina.
Tale proprietà viene prodotta dall’azione sinergica di tre componenti chimiche:
- ipericina
- iperforina
- adiperforina.
Tali molecole incrementano l’attività di alcuni messaggeri chimici situati nel cervello, coinvolgendo soprattutto la serotonina, la dopamina e la noradrenalina.
Il dosaggio raccomandato consiste nella somministrazione orale di 300-900 mg di un rimedio standardizzato contenente 0,2- 0,3 di ipericina e 1-4% di iperforina.
Nel trattamento della depressione si sono riscontrati meno effetti collaterali nei pazienti che hanno assunto l’iperico rispetto a coloro ai quali sono stati somministrati antidepressivi di sintesi.
Tuttavia, l’iperico non migliora le condizioni nei soggetti con ideazione suicidaria. La somministrazione dello scacciadiavoli nei pazienti affetti da disturbo bipolare può dar vita ad episodi di mania.
L’iperico inibisce le contrazioni della muscolatura liscia
Gli estratti della pianta di Iperico con etanolo e la tintura madre dell’erba officinale bloccano le contrazioni della muscolatura liscia. Soprattutto quando tale condizione si verifica a livello intestinale e gli spasmi sono esercitati dal bario e dall’istamina.
La somministrazione di un prodotto a base di estratto di iperico ottenuto con etile acetato è in grado di bloccare le contrazioni dell’arteria coronarica.
Attività antibatterica
L’assunzione di un estratto metanolico di iperico è in grado di inibire lo sviluppo dei seguenti batteri:
- Escherichia coli
- Proteus vulgaris
- Streptococcus mutans
- Streptococcus sanguis
- Staphylococcus oxford
- Staphylococcus aureus.
L’iperico è un ottimo antivirale
La somministrazione di estratti di iperico in acqua bollente risultano efficaci nel contrastare il virus dell’influenza A2 e quello dell’Herpes simplex di tipo 2.
Tali risultati positivi non si sono verificati né in seguito all’assunzione di un decotto a base di iperico né tanto meno con la somministrazione di un estratto idroalcolico della pianta.
L’azione virucida viene esercitata dall’ipericina, la quale attraverso un processo di foto attivazione riesce ad inattivare non solo la fusione virale ma anche la fusione delle cellule.
Accelera la guarigione delle ferite
L’impiego dell’iperico in soluzione acquosa velocizza il processo di guarigione delle ferite purché il rimedio contenga almeno il 20% della droga.
L’erba di San Giovanni non solo incrementa la forza e il grado di contrazione ma favorisce anche la riepitelizzazione.
Migliora la qualità del sonno
La somministrazione di 300 mg di un estratto idrometanolico secco della pianta è in grado di garantire un buon sonno ristoratore. La somministrazione deve avvenire 3 volte al giorno, da protrarsi per circa 4 settimane.
I pazienti in seguito all’assunzione della terapia a base di iperico hanno registrato un incremento delle frequenze delta, teta e alfa. Tali onde cerebrali garantiscono un ottimo stato di rilassamento.
L’iperico e i disturbi affettivi stagionali
Una terapia curativa costituita dall’assunzione giornaliera di un estratto idroalcolico di iperico ha registrato risultati positivi nel trattamento del disturbo affettivo stagionale (SAD). La cura deve essere protratta per 4 settimane nel dosaggio di 300 mg da assumere 3 volte al giorno.
Per incrementare l’efficacia del trattamento, i pazienti oltre ad assumere preparati a base di iperico, sono stati sottoposti alla terapia luminosa. Tale cura consiste nell’esposizione dei pazienti alla luce viva, misurabile in 3000 lux, per la durata di due ore giornaliere.
Allevia i sintomi della menopausa
I rimedi erboristici a base di iperico vengono impiegati con successo nel trattamento dei sintomi tipici che caratterizzano il climaterio. L’erba officinale dà buoni risultati sia nell’alleviare gli aspetti psicologici che nel ridurre le problematiche fisiologiche legate all’assenza del ciclo mestruale.
In seguito alla somministrazione complessiva di 900 mg di iperico, nell’arco di 12 settimane i disturbi legati al climaterio si sono significativamente ridotti. Inoltre, le pazienti riferiscono una maggior crescita della libido sviluppatasi in seguito alla terapia erboristica.
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Iperico: per cosa si prende
Disturbi della pelle
L’olio e le tinture a base di Herba Hyperici vengono usate ad uso topico per problematiche cutanee.
Infatti, l’iperico è efficace per trattare:
- scottature solari
- ustioni
- ferite
- lividi
- abrasioni
- contusioni
- ulcere cutanee
- mialgia.
I costituenti chimici implicati in campo dermatologico sono i naftodiantroni e i floroglucinoli che hanno interessanti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie ed antimicrobiche. Per di più, l’iperforina favorisce lo sviluppo e la differenziazione dei cheratinociti.
In particolare, i fitopreparati a base di iperico vengono impiegati nella cura delle seguenti patologie.
Dermatite atopica
La sintomatologia che caratterizza il fenomeno della dermatite atopica si manifesta con:
- infiammazione
- ipersensibilità a prodotti irritanti
- prurito
- lesioni epidermiche dovute al continuo grattarsi
- infezioni batteriche.
L’applicazione topica di una crema a base di iperico e contenente l’1,5% di iperforina è in grado di lenire, efficacemente, i fastidi menzionati in precedenza.
L’efficacia del rimedio è riconducile alla presenza delle proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e lenitive insite nella pianta officinale.
Psoriasi
Affinché si sviluppi una psoriasi lieve a placche, devono coesistere tre condizioni:
- crescita massiva dei cheratinociti
- sussistenza di vasi sanguigni cutanei pronunciati e dilatati
- processo infiammatorio infiltrante con la presenza di linfociti T, macrofagi e neutrofili.
L’iperforina, presente nell’Iperico, svolge un’azione antinfiammatoria sui leucociti e favorisce la differenziazione dei cheratinociti.
L’applicazione di un unguento a base di iperico sulla zona affetta da psoriasi riduce sensibilmente l’eritema, la desquamazione e l’ispessimento cutaneo legati a tale patologia. Il rimedio deve essere utilizzato due volte al giorno.
Herpes simplex
Le ipericine presenti nella formulazione chimica dell’erba di san Giovanni sono in grado di inibire l’azione della protein-chinasi C e di impedire la replicazione virale. Inoltre, risultati sorprendenti si ottengono se insieme alla cura a base di iperico viene associata una terapia appropriata con la luce UV.
In seguito alla somministrazione orale di 900 – 1800 mg di estratto etanolico dell’herba hyperici, si sono riscontrati risultati positivi nella lotta contro l’herpes simplex 1 e 2.
L’iperico e la sessualità
Dati clinici rivelano una dicotomia circa gli effetti che l’ipericina esercita sulla libido.
Infatti, pare che nelle donne sottoposte a terapie a base di erba di san Giovanni si sia verificato un incremento del desiderio sessuale. A differenza degli uomini, i quali sperimentano di sovente disfunzioni erettili.
Tali effetti derivanti dall’impiego protratto nel tempo di iperico, pare siano riconducibili all’influenza che lo scacciadiavoli esercita sugli ormoni steroidei androgeni.
Studi dimostrano che l’erba officinale altera le concentrazioni del testosterone, del diidrotestosterone, del deidroepiandrosterone solfato e dell’androsterone solfato.
Tale condizione porta ad una riduzione significativa degli steroidi 5 alfa reduttasi e ad un incremento del rapporto tra il testosterone e il diidrotestosterone in entrambi i sessi.
L’iperico esercita un‘azione differente sugli estrogeni in quanto li incrementa ed accresce la libido femminile.
Proprietà cosmetiche
Spesso, l’uso professionale di detergenti rende la pelle secca e stressata creando un substrato esposto ad infezioni microbiche, infiammazioni e prurito.
Per prevenire la formazione di tali problematiche è importante irrobustire la barriera cutanea in modo da evitare la dispersione idrica.
L’iperforina svolge un importante ruolo nella differenziazione dei cheratinociti, diminuendo la perdita di acqua transepidermica (TEWL). Inoltre, l’erba di San Giovanni ha proprietà antimicrobiche ed antinfiammatorie indispensabili per trattare i disturbi derivanti dalla xerosi.
In seguito all’applicazione settimanale di una crema specifica a base di iperico, si registra un ripristino sorprendente del valore basale dei parametri cutanei. Nello specifico, la pelle recupera la sua perfetta idratazione e di conseguenza si riduce il TEWL e la relativa squamosità.
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Trattamento
E’ un rimedio per:
- contrastare la depressione lieve e moderata
- migliorare la qualità del sonno
- trattare i disturbi affettivi stagionali
- contrastare le infezioni batteriche e virali
- curare i disturbi della pelle
- le ustioni di lieve entità
- trattare vari disturbi della pelle.
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Modalità d’uso dell’iperico
Per uso interno viene solitamente impiegata la droga essiccata e l’estratto di iperico polverizzato. Questi vengono somministrati sotto forma di:
- decotti
- capsule
- compresse
- gocce
- tintura madre.
Invece, ad uso topico, vengono utilizzati:
- oli
- infusi
- impacchi
- unguenti
- gel.
Il dosaggio standard giornaliero è di 2-4 grammi di droga. Per le tinture madri e gli estratti fluidi, il dosaggio massimo giornaliero è pari a 900 mg (equiparabile allo 0,2 – 2,7 mg di ipericina).
Tale posologia può subire variazioni sulla base di diverse prescrizioni mediche.
Uso interno
Infuso per calmare tosse, raffreddore e infiammazioni alle vie urinarie
Procurarsi 10 grammi circa di sommità fiorite di iperico. Aggiungere la droga in 240 ml di acqua bollente. Dopodiché, togliere il rimedio dal fuoco. Coprire l’infuso per evitare la dispersione delle sostanze volatili e attendere 10 minuti.
Successivamente, filtrare con un colino a maglie strette e assumere il rimedio al momento del bisogno.
Tisana all’iperico contro l’insonnia
Mettere sul fuoco un pentolino contenente acqua e aspettare che quest’ultima raggiunga l’ebollizione. Successivamente, aggiungere 10 grammi di foglie e fiori essiccati di iperico, spegnere il fuoco e lasciare in infusione per circa 10 minuti. Coprire il rimedio con un coperchio sino al momento della consumazione. Se il gusto della tisana non è di tuo gradimento, dolcifica a piacere.
Il fitopreparato va assunto la sera prima di coricarsi al fine di garantire un sonno ristoratore. In alternativa, per placare ansia e nervosismo, assumere due tazze giornalmente. Una la mattina prima della colazione e una la sera prima di dormire.
Infuso per forme di depressione lievi
Versare uno o due cucchiaini di sommità fiorite essiccate in 150 ml di acqua bollente. Dopodiché spegnere il fuoco e lasciare riposare il rimedio per una decina di minuti. In seguito, filtrare ed assumere l’infuso. Il trattamento va ripetuto giornalmente per diverse settimane.
Si consiglia di suddividere le somministrazioni in due momenti differenti della giornata: l’ideale è assumere il rimedio al mattino e alla sera.
Chiedi sempre il parere del tuo medico curante prima di iniziare il trattamento.
Trattamenti topici
L’olio di iperico
Conosciuto anche come l’olio di San Giovanni, è un oleolito realizzato con il metodo della macerazione di fiori di Iperico in un olio vegetale vettore. Ottimali a tale scopo sono l’olio extravergine d’oliva e l’olio di mandorle dolci.
Tale rimedio erboristico è ricco di caroteni e flavonoidi e possiede interessanti proprietà terapeutiche. In particolare è usato principalmente per trattare:
- ustioni di lieve entità
- scottature
- piaghe da decubito
- ferite.
L’oleolito di iperico, a differenza delle altre soluzioni oleose vegetali, viene lasciato macerare al sole.
L’olio di iperico sulle ustioni
Un valido rimedio per trovare sollievo dal dolore provocato dalle ustioni, consiste nello stendere un velo sottile di oleolito sulla piaga. Gli effetti del rimedio si manifestano dopo pochi minuti dall’applicazione.
Inoltre, ottieni una rapida cicatrizzazione della lesione. In questo modo, si evita la formazione di quel particolare ‘increspamento’ della pelle che caratterizza le ferite da ustioni.
Soluzione contro i dolori articolari
Versare qualche goccia di olio di iperico sul palmo delle mani e applicarlo con un massaggio sulla zona sofferente. Tale trattamento è un toccasana anche per i dolori muscolari e per i reumatismi.
Un ottimo rimedio anti-age
L’olio di iperico è in grado di ripristinare la naturale elasticità della pelle. La soluzione oleosa penetra facilmente nell’epidermide. Attenua le rughe segnate dal tempo e nutre la pelle in profondità.
Inoltre, l’oleolito di iperico calma i rossori e previene l’inaridimento cutaneo.
Utilizzare il rimedio oleoso quotidianamente e applicarlo sul viso, sul collo e sul décolleté con un delicato massaggio circolare.
Poiché l’erba di San Giovanni produce effetti fotosensibili, si raccomanda di impiegare la soluzione durante le ore serali. Evitare il contatto con gli occhi.
Collutorio naturale
L’oleolito di iperico è un ottimo rimedio naturale per le gengive infiammate.
E’ sufficiente aggiungere sei gocce della soluzione oleosa in un bicchiere d’acqua ed effettuare quotidianamente dei risciacqui.
Ricetta per rinforzare le unghie fragili
Sciogliere a bagnomaria 50 grammi di burro di karité. Successivamente aggiungere una decina di gocce di olio essenziale di limone e un cucchiaio di olio di iperico. Mescolare tutti gli ingredienti ed amalgamare con cura il composto.
In seguito, trasferire il rimedio in un contenitore con chiusura ermetica e applicare la soluzione sulle unghie quotidianamente.
Come preparare l’olio di iperico in casa
Durante il periodo balsamico, vai presso zone incontaminate e procedi con la raccolta manuale di quei meravigliosi fiori dorati che caratterizzano la pianta dell’iperico.
Le infiorescenze fresche vanno disposte in appositi vasetti di vetro muniti di chiusura ermetica.
Ricopri totalmente la parte aerea con un olio vegetale e continua ad aggiungere la soluzione oleosa fino ad arrivare all’orlo del barattolo. In seguito, chiudi con decisione il contenitore e collocalo in un luogo ben soleggiato per quaranta giorni.
Dopo alcuni giorni di posa, l’oleolito comincerà ad assumere la sua classica colorazione rosso rubino. Di tanto in tanto, capovolgi il barattolo in modo tale da migliorare l’estrazione dei principi attivi.
Terminato il periodo di macerazione, filtra l’olio con un panno. Successivamente travasalo in un contenitore di vetro scuro e munito di chiusura ermetica.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Si raccomanda di non utilizzare rimedi a base di iperico nel caso di nota ipersensibilità ai principi attivi delle Clusiaceae.
L’erba di San Giovanni può provocare fotosensibilizzazione nei soggetti che presentano una spiccata sensibilità alla luce. Per tale ragione si raccomanda di non sottoporsi a terapie con raggi ultravioletti e di non esporsi eccessivamente ai raggi solari durante il periodo di assunzione dell’iperico.
Inoltre, i trattamenti non devono essere somministrati in gravidanza, ai bambini e durante l’allattamento.
In seguito ad un’assunzione scorretta del rimedio, si sono verificati i seguenti effetti collaterali:
- disturbi gastrointestinali di lieve entità
- fenomeni allergici
- irrequietezza
- stanchezza.
A causa dell’attività di fotosensibilizzazione dell’iperico si sono manifestati eritemi cutanei e rari casi di neuropatia acuta.
Interazioni con i farmaci
L’erba di San Giovanni influisce sugli enzimi epatici, diretti responsabili della metabolizzazione dei farmaci. Pertanto l’impiego congiunto della pianta officinale con alcuni medicinali può ridurre l’efficacia dei farmaci di sintesi. Condizione che si verifica a causa di un eccessivo abbassamento dei livelli sierici.
L’iperico non deve essere assunto insieme ad antidepressivi triciclici e alla fluoxetina, farmaco appartenente alla classe degli inibitori della ricaptazione della serotonina.
Inoltre, va evitato l’impiego in combinazione con l’indinavir, un farmaco inibitore della proteasi che viene impiegato nella cura dell’Hiv, in quanto l’interazione della droga con il farmaco può causare una perdita dell’attività antivirale del farmaco.
La somministrazione congiunta dell’erba di san Giovanni con la teofillina riduce i livelli sierici dell’alcaloide. Per tale motivo, affinché il farmaco risulti efficace andrebbero incrementati i dosaggi del medicinale.
Iperico: guida all’acquisto
I prodotti a base di iperico sono reperibili dal vostro erborista di fiducia, in farmacia e in parafarmacia. Inoltre, potete trovarli presso i rivenditori specializzati in prodotti biologici e naturali, sia nel negozio fisico che online.
Il consiglio è di scegliere prodotti in cui sia riportata nell’etichetta la nomenclatura Hypericum Perforatum.
Optare per rimedi erboristici vegan, provenienti da agricoltura biologica e privi di additivi chimici. Li trovi in commercio ad un prezzo conveniente.
Il costo di un buon olio di iperico nel formato da 100 ml si aggira intorno ai 14 euro.
Iperico: botanica
L’erba di San Giovanni è un arbusto erbaceo con un ciclo vitale perenne. Si estende fino ad un metro in altezza.
Il fusto a forma tondeggiante si presenza glabro e tinteggiato di un giallo verdastro. Inoltre, ha un portamento eretto che si ramifica all’apice.
Le foglie, anch’esse glabre, sono prive di stelo ed assumono una colorazione grigio verdastra. La loro conformazione è ovale ed oblunga. In aggiunta, il fogliame è munito di ghiandole pellucide e puntiformi di colore nero marrone.
I fiori sono costituiti da 5 sepali a forma lanceolata. I petali, inconfondibili, assumono una straordinaria colorazione giallo-dorata. Le ghiandole puntiformi sono presenti anche sulle inflorescenze e trovano collocazione ai margini dei petali.
Il frutto consiste in una capsula contenente dei semi bruni e piuttosto lunghi. Inoltre, sulle sementi sono presenti delle perforazioni visibili longitudinalmente.
La raccolta della pianta per usi terapeutici avviene nel momento della fioritura, identificabile nel periodo che si estende dalla primavera inoltrata fino all’autunno.
Area di diffusione
L’iperico predilige le zone boschive rade e soleggiate, in alternativa si colloca bene nei pressi dei campi incolti o zone ruderali. La pianta non teme il freddo.
L’erba di san Giovanni è nativa del Nord e del Sud America, dell’Asia, del Sud Africa, dell’Europa e della Nuova Zelanda. Successivamente è stata naturalizzata anche negli Stati Uniti.
Cenni storici
La pianta dell’iperico sin dall’antichità è stata oggetto di credenze popolari che non solo le conferivano proprietà curative ma anche particolari poteri magici.
Il significato etimologico della parola iperico ha origine greca e deriva dalla congiunzione delle parole hyper ed eikon che tradotte significano rispettivamente ‘sopra’ e ‘immagine’.
Tale denominazione è stata attribuita alla pianta per merito di una consuetudine popolare che consisteva nell’appendere un rametto di iperico sulle immagini sacre. Lo scopo di tale usanza consisteva nel tenere lontani dagli oggetti sacri gli spiriti maligni, grazie ai poteri riconosciuti alla pianta.
Anche Ippocrate e Diodiscorde attribuirono alla pianta proprietà divinatorie. Infatti, i due medici greci ritenevano che il significato corretto del termine iperico fosse “al di sopra del mondo degli inferi“.
Nel Medioevo, un mazzetto di fiori di iperico veniva disposto su porte e finestre con lo scopo di purificare la casa e di tenere alla larga le influenze negative.
Fonti
- OMS Monografie delle pianti medicinali vol.2
- USDA U.S Department of Agriculture.
- Fondazione Veronesi.
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