Sommario
Il ginepro è una pianta dalle tante proprietà benefiche, ampiamente utilizzata sia in cucina che in fitoterapia. In particolare, le bacche di ginepro, dal sapore caratteristico, sono ricche di oli essenziali che conferiscono numerosi benefici alla salute.
L’olio essenziale di ginepro, infatti, è particolarmente apprezzato per le sue proprietà antinfiammatorie naturali, utili per alleviare dolori muscolari e articolari.
Un altro vantaggio del ginepro è il suo effetto diuretico, quindi stimola la diuresi, favorendo l’eliminazione delle tossine e riducendo la ritenzione idrica. Una proprietà particolarmente utile per chi soffre di gonfiore, edemi o gambe gonfie, poiché facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso dal corpo.
Infine l’olio essenziale di ginepro è spesso utilizzato in aromaterapia per migliorare l’umore e abbassare lo stress.
Grazie alle sue proprietà, il ginepro quindi è un alleato prezioso per un benessere tutto naturale.
Ginepro: cos’è
Il ginepro è un genere di pianta della famiglia delle Cupressaceae, comprendente circa 60 specie legnose, tra cui il ginepro comune (Juniperus communis) che cresce in luoghi aridi, incolti o boschivi. È un arbusto o piccolo albero sempreverde, con foglie lineari-aghiformi e pungenti.
Si tratta di una pianta dioica, cioè porta fiori unisessuali in due piante diverse, una con fiori maschili e una con fiori femminili. Questi ultimi producono delle strutture chiamate “bacche” usate in cucina come spezie per salse, sughi, piatti di selvaggina e stufati di carne, per i crauti, e per la fabbricazione di superalcolici come gin e grappa.
L’olio essenziale di ginepro, invece, estratto dalle bacche e dai rami, è utilizzato per le sue proprietà terapeutiche, antiossidanti, come antinfiammatorio naturale, diuretico e per alleviare dolori muscolari e articolari.
Sono quasi tutte piante di buon valore ornamentale e le varie specie possono assumere caratteri anche molto differenti e distanti fra loro. Soprattutto se si desidera utilizzarne i frutti, occorre sempre essere molto prudenti se non si conosce la specie. Infatti, alcune di esse potrebbero rivelarsi pericolose, perché producono frutti non commestibili o, addirittura, velenosi.
Ma quale ginepro è velenoso? Il ginepro sabina (Juniperus sabina), una pianta ornamentale che si trova spesso nei parchi e nei giardini. Tutte le sue parti se ingerite possono causare sintomi molto gravi (tra cui perforazione intestinale e paralisi), fino al decesso.
Dove cresce il ginepro?
Il ginepro cresce spontaneamente in Europa, Asia e nel Nord America, sia in zone montane fino ad altezze di 2500 m s.l.m, sia in habitat più miti, occupando luoghi incolti, brughiere, pascoli aridi o boscaglie fino ad arrivare in zone marine.
Infatti, è presente in tutte le regioni temperate dell’emisfero settentrionale ed ha la più ampia gamma di distribuzione rispetto a qualsiasi altra pianta legnosa.
Cresce bene nelle zone dove vivono faggi e castagni, predilige un terreno ben drenato, leggero, ma sopporta anche l’aridità e un po’ di alcalinità. Ma è tipico dell’area mediterranea dove il suo inconfondibile profumo si diffonde tra le macchie di vegetazione spontanea dei paesi europei e nord-africani.
In Asia, la pianta cresce spontanea anche nella zona himalayana fino ad altitudini di circa 3000 m, dall’Afghanistan alla Cina sud-occidentale.
Bacche di ginepro
Le bacche di ginepro sono i “falsi” frutti delle piante del genere Juniperus, della famiglia delle Cupressaceae. Hanno un tempo di maturazione di circa due anni, quando assumono un colore blu scuro, quasi nero. La grandezza è di pochi millimetri, massimo 8, e hanno un sapore inizialmente dolciastro ma con un retrogusto aspro.
Il loro aroma è spesso descritto come legnoso o speziato e sono comunemente usate in piccole quantità come spezia o agente aromatizzante in cucina, ma anche per scopi medicinali fin dall’antichità.
Possiedono, infatti, proprietà salutari interessanti. Sono diuretiche ed efficaci nel combattere le infezioni urinarie e intestinali.
Inoltre, migliorano il processo digestivo, riducendo gonfiore intestinale, dispepsia e la fermentazione intestinale.
Possono lenire il mal di stomaco e hanno proprietà antinfettive, antireumatiche, antifungine e antiossidanti. Tuttavia, è importante non esagerare nel consumo, soprattutto se si soffre di malattie renali, come nefrite, pielonefrite o insufficienza renale.
Dalle bacche di ginerpro si ricava poi un olio essenziale particolarmente utile per la sua azione stimolante sulla microcircolazione. È quindi utile per i massaggi che aiutano la circolazione delle gambe dopo uno sforzo fisico o semplicemente come rimedio naturale alla sensazione di gambe stanche e appesantite.
Sembra efficace anche per migliorare il benessere articolare e muscolare.
Ginepro: proprietà nutrizionali
La composizione in micronutrienti del ginepro è molto ricca. Infatti, le bacche contengono acidi terpenici, leucoantocianidina e juniperine (o gineprina), una sostanza dal sapore bruciante che conferisce ai frutti il loro caratteristico aroma dolciastro-acre.
Inoltre, sono presenti anche vari flavonoidi nelle bacche di ginepro, come:
- Biflavonoidi (amento-flavone).
- Flavoni (apigenina).
- Flavonoli (quercetina, isoquercetina).
- Composti fenolici e vitamine (vitamina C e vitamine del gruppo B).
La pianta di ginepro è poi ricca di oli aromatici e la loro concentrazione varia in diverse parti della pianta (bacche, foglie, parti aeree e radice).
Quali sono i benefici del ginepro?
La pianta e le bacche di ginepro sono state utilizzate per migliaia di anni a scopo terapeutico da molte culture.
Ma ancora più importante, veniva usato come diuretico, antisettico e nel trattamento di problemi gastrointestinali. Infatti, il potenziale antinfiammatorio del ginepro è stato empiricamente stabilito e trasmesso nella medicina popolare di diversi paesi in tutta Europa.
Inoltre, i frutti della pianta hanno un effetto astringente e antisettico. Sono stati usati tradizionalmente per il trattamento di emicrania, artrite e gotta. Infine, si usavano le bacche di Juniperus communis come contraccettivo femminile, nonché per bloccare l’appetito e nel trattamento del diabete.
Gli studi sugli effetti terapeutici e benefici di questa pinta sono diversi, ma occorrono studi conclusivi prima di affermare con certezza a cosa fa bene il ginepro.
Proprietà antinfiammatorie
Come agisce il ginepro per combattere l’infiammazione? Per capirlo è essenziale esaminare i componenti bioattivi di questa pianta. Il ginepro contiene fitocomposti ampiamente studiati per i loro effetti antinfiammatori. Inoltre, il caratteristico sapore amaro è dovuto alla presenza di un altro composto, il juniperos, noto anch’esso per la sua capacità di combattere l’infiammazione.
Nello specifico, il meccanismo d’azione di queste molecole è la loro capacità di inibire l’azione delle citochine pro-infiammatorie, “calmando” il sistema immunitario e tenendo a bada l’infiammazione, con un impatto significativo sul benessere generale.
Inoltre, è stato dimostrato che l’alfa-pinene e il mircene (altre due sostanze bioattive) riducono l’espressione dei geni correlati all’infiammazione, fornendo un duplice approccio per gestire questa condizione.
I benefici antinfiammatori del ginepro si possono sfruttare in vari modi. Ad esempio, l’olio essenziale può essere applicato sulla pelle per alleviare l’infiammazione cutanea, mentre gli estratti di bacche di ginepro si possono usare sotto forma di integratori per trattare l’infiammazione dall’interno.
Il potenziale terapeutico del ginepro è quindi tanto vario quanto versatile.
Migliora la salute intestinale
Noto per le sue proprietà medicinali fin dall’antichità, il ginepro ha qualità uniche che promuovono la salute intestinale. La sua efficacia, supportata da numerosi studi scientifici, si basa su due principi essenziali: attività antimicrobica e miglioramento della digestione.
I composti organici che racchiude, in particolare cineolo e pinene, sono efficaci contro diversi microrganismi patogeni, inclusi batteri e funghi che minacciano la salute intestinale. Nello specifico, inibiscono la crescita dei germi, abbassando il rischio di malattie dell’intestino.
Ma non basta. Il ginepro è noto e apprezzato anche per la sua capacità di migliorare la digestione. Le sue bacche, infatti, sono state impiegate nella medicina tradizionale per trattare problemi digestivi come mal di stomaco, gas intestinali, indigestione, infiammazione e ulcere. I flavonoidi e i terpeni che contengono hanno proprietà carminative, quindi favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali e riducono gonfiore, tensione e dolore addominale.
Inoltre, stimolano la produzione e il rilascio di succhi gastrici, migliorando il processo digestivo e favorendo un migliore assorbimento dei nutrienti.
Allevia il dolore articolare
Il ginepro, secondo alcuni studi, può essere un prezioso alleato nella lotta contro il dolore articolare grazie alla ricca composizione chimica con composti attivi dalle notevoli proprietà terapeutiche.
Tra questi ci sono i terpeni, abbondanti soprattutto nell’olio essenziale, dagli effetti antinfiammatori, poiché inibiscono l’attività di enzimi responsabili della sintesi di mediatori infiammatori nell’organismo. In altre parole, possono aiutare a ridurre l’infiammazione, un fattore chiave del dolore articolare.
Inoltre, il ginepro è ricco di flavonoidi, antiossidanti che possono attenuare i danni causati dai radicali liberi alle articolazioni, un fenomeno spesso associato all’artrite e ad altre condizioni infiammatorie croniche.
Infine, alcune ricerche hanno evidenziato un’attività analgesica che potrebbe alleviare il dolore.
Ginepro: controindicazioni
Sebbene la medicina popolare indichi il frutto di ginepro come potente diuretico, è consigliato osservare prudenza nel suo consumo nei casi di affezioni renali di natura infiammatoria (insufficienza renale, nefrite, pielonefrite e glomerulonefriti), a causa dell’effetto irritante che l’alimento potrebbe causare.
Anche in assenza di patologie renali, è consigliato un uso moderato e non superiore alle sei settimane consecutive. Inoltre, come effetto secondario, il ginepro conferisce alle urine un forte odore di violetta.
Ma, ancora più importante, l’utilizzo del ginepro è fortemente controindicato in gravidanza, perché esercita un’attività antiprogestinica che può provocare aborti e indesiderate contrazioni uterine. È altresì da evitare durante l’allattamento.
Inoltre, sono possibili interazioni con farmaci come l’aspirina, gli ipoglicemizzanti orali e i diuretici.
Le bacche di ginepro potrebbero poi influenzare la pressione sanguigna e renderne più difficile il controllo.
L’olio essenziale, infine, può rivelarsi tossico se ingerito a dosi elevate, ed è causa di un forte effetto irritante per intestino e reni, può provocare diarrea, mal di stomaco o di reni, ematuria e alterazione della frequenza cardiaca.
Ginepro: come consumarlo
Le caratteristiche aromatiche delle bacche di ginepro sono eccezionali: profumo balsamico e fruttato, gusto dolce, leggermente acidulo (soprattutto se fresche) con preminenti note di dolcezza e un persistente retrogusto amarognolo astringente.
I frutti freschi del ginepro sono molto succosi, si raccolgono tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno (tra settembre e novembre) ma si possono conservare essiccati, in modo che siano disponibili tutto l’anno.
Come essiccare le bacche di ginepro
Per essiccare le bacche, occorre disporre i frutti su un foglio di carta da forno o su un piatto in un unico strato ed esporle al sole oppure messe al forno a fuoco bassissimo. Completata l’essiccatura, vanno conservate in un barattolo ben chiuso, in luogo fresco e asciutto.
Le bacche fresche si possono macinare insieme ad altri aromi come aglio, cipolla, pepe nero, alloro e maggiorana. Infatti, le bacche si utilizzano più facilmente essiccate, perché questo processo ne stempera il sapore a volte troppo aspro e ne aumenta la dolcezza. Successivamente, le bacche essiccate vanno schiacciate o macinate al momento dell’utilizzo in modo che possano liberare solo allora il loro sapore nelle pietanze a cui vanno aggiunte, senza che vada disperso.
Infine, in commercio, si possono anche trovare polverizzate in capsule, utilizzate principalmente a scopo terapeutico.
Olio essenziale di ginepro
In alternativa al prodotto fresco o essiccato, si può anche trovare in vendita l’olio essenziale di ginepro, che viene estratto dalle bacche fresche e mature con il processo di distillazione a corrente di vapore. Tuttavia, poiché si tratta di un prodotto molto concentrato, l’olio va diluito o miscelato con altro tipo di olio prima di essere impiegato, sia per uso alimentare che per uso medico e cosmetico.
Ad esempio, unendo 5 ml di olio essenziale di ginepro a 95 ml di olio di mandorle, si ottiene un profumato olio per massaggi con effetti antisettici, antinfiammatori e antireumatici. Inoltre, per ingestione, ha anche effetti drenanti.
Ginepro: guida all’acquisto
Le bacche di ginepro si trovano in commercio facilmente e sono acquistabili tutto l’anno.
Invece, allo stato fresco, non è facile trovarle, se non nei luoghi di produzione e raccolta tra settembre e ottobre. Tuttavia, meglio non avventurarsi in raccolte “fai da te” per evitare di incappare in specie simili a Juniperus communis, ma non commestibili.
Ma è sempre preferibile far essiccare le bacche fresche per aumentarne la serbevolezza. Inoltre, possono anche essere disponibili in altre forme.
- Estratto non alcolico, usato normalmente come integratore naturale.
- Tintura di ginepro.
- Estratto fluido.
- Olio essenziale di ginepro. È ottenuto per distillazione dalle bacche triturate e si presenta come un liquido oleoso.
Ginepro: usi alternativi
Le bacche di ginepro, così come altre parti della pianta, possono essere utilizzate in cosmetica. Inoltre, l’essenza di ginepro viene utilizzata per la produzione di saponi, profumi e detergenti con proprietà tonificanti.
- Bagno purificante. Per ottenere un bagno dall’effetto balsamico e purificante, si può preparare un infuso in acqua bollente di una trentina di bacche ben frantumate e lasciate riposare per 30 minuti. Il composto ottenuto va filtrato e versato nell’acqua calda della vasca.
- Rimedio naturale per la cistite. Per i disturbi urinari come la cistite, mettere a bollire un volume di tre tazze di acqua e aggiungere 10 g di bacche di ginepro. Quando bolle, abbassare il fuoco e lasciare per 20 minuti. Scolare. Bere 3 tazze al giorno.
- Infuso per problemi digestivi. In caso di problemi digestivi o flatulenza, schiacciare 2 grammi di bacche di ginepro e versarli in una tazza di acqua bollente, lasciare in infuso per 10 minuti e filtrare. Consumare da 2 a 3 tazze al giorno.
- Maschera nutriente per il viso. La maschera con curcuma, ginepro, miele e yogurt è una cura eccezionale per il viso. Una maschera antirughe, schiarente, nutriente e rimineralizzante. Inoltre, attenua macchie e rughe, grazie allo yogurt ed è anche molto nutriente.
Ginepro: usi in cucina
Le bacche costituiscono una delle spezie migliori e tipiche della cucina italiana, utilizzate soprattutto nella marinatura delle carni, particolarmente le selvaggine, quelle saporite, e quelle rosse destinate ad essere arrostite sulla brace, possibilmente anch’essa prodotta con legno di ginepro.
Inoltre, si prestano moltissimo al condimento in cottura delle frattaglie – ad esempio il fegato, gli intestini, il cuore, i polmoni ecc. Possono anche arricchire di sapore zuppe, salse, stufati, ripieni e cibi in salamoia.
Le bacche essiccate hanno una consistenza dura e tendono a sbriciolarsi, ragion per cui, a differenza di salvia, prezzemolo, erba cipollina, basilico e altre erbe aromatiche, è consigliabile rimuoverle prima del servizio.
Inoltre, si impiegano anche per la preparazione di tisane, infusi, decotti e succhi a scopo terapeutico, nonché per aromatizzare le confetture di frutta, bevande alcoliche e birre. Le bacche sono il componente basilare per la produzione del Gin, il famoso liquore a base di erbe e spezie, e del Vermouth.
Quindi, gli usi culinari possono essere tanti e vari, perché stiamo parlando di un prodotto che non rappresenta solo un alimento, ma una “spezia” o per meglio dire un frutto “aromatico” che può essere inserito in dosaggi differenti nella preparazione di molti piatti.
Tra le diverse ricette c’è la giardiniera fatta in casa con le bacche di ginepro, un antipasto piemontese, è una conserva di verdure spezzettate e lessate in acqua ed aceto. Un’idea pratica per un contorno diverso e sfizioso, che ti permetterà di gustare i sapori dell’estate anche in pieno inverno.
Bevande alcoliche aromatizzate con ginepro
Le bacche di ginepro sono impiegate come ingrediente più o meno prevalente nell’aromatizzazione di bevande alcoliche.
Per citarne qualcuna, si preparano per distillazione etilica del succo fermentato, acquavite, gineprato, borowitchka, steinhager, brinjevec ecc.
Sempre per distillazione dell’alcol in cui sono state macerate le bacche di ginepro si ottiene il tipico “Kranewitter” tirolese o anche il gin inglese o genever olandese. Questi ultimi due, però, prevedono l’utilizzo anche di un insieme variabile di altre erbe, frutti e spezie che ne determinano le caratteristiche finali.
È anche frequente l’utilizzo delle bacche di ginepro per l’aromatizzazione di bevande come la Kaddikowe piwo (Polonia) o la birra Sahti tradizionale in Finlandia, o le birre Trappiste belghe.
Alcune salse e conserve vengono aromatizzate con le bacche di ginepro, come la Pestèda tipica di Grosio in Valtellina o la Wodnjika (Serbia).
Conclusioni
Il ginepro è noto soprattutto per le sue bacche aromatiche utilizzate sia in cucina, sia in fitoterapia. Possiedono proprietà antinfiammatorie, diuretiche e antimicrobiche e aiutano a combattere le infezioni urinarie e intestinali, a migliorare la digestione e a ridurre il dolore articolare.
L’olio essenziale di ginepro è particolarmente apprezzato per i suoi benefici terapeutici e grazie ai suoi composti attivi, è un valido alleato naturale per il benessere generale.
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Fonti