Sommario
L’equiseto è una pianta officinale utilizzata per la preparazione di prodotti fitoterapici. Le sue proprietà benefiche venivano sfruttate perfino dai Sumeri, che lo utilizzavano per trattare ferite ed edemi provocati dalle battaglie.
Il nome scientifico dell’arbusto è Equisetum arvense, termine che deriva dalla congiunzione di due parole latine: equus e saeta che tradotte significano rispettivamente ‘cavallo’ e ‘setola’.
E’ stato chiamato cosi perché, in età adulta, ricorda la coda del cavallo. Infatti, è anche conosciuto popolarmente con il nome di coda cavallina, in inglese horsetail. Invece, l’epiteto arvense fa riferimento all’habitat tipico della pianta officinale: le aree campestri.
Equiseto: cos’è?
L’equiseto, come abbiamo anticipato è una preziosa pianta officinale impiegata sin dall’antichità per scopi terapeutici.
E’ conosciuta popolarmente con il nome di coda cavallina (in inglese horsetail) ed è considerata l’unica specie vegetale che contiene un’elevata concentrazione di silicio. La presenza di questo importante minerale, in aggiunta ad altre sostanze antiossidanti, rendono l’equiseto un rimedio efficace nel trattamento dell’osteoporosi. Inoltre, la pianta esercita una potente azione diuretica che è in grado di contrastare la ritenzione idrica e quell’antipatico fenomeno della pelle a buccia d’arancia.
In campo cosmetico, la coda cavallina è un vero e proprio elisir di bellezza. Viene impiegata per rinforzare le unghie, per prevenire la calvizie e per accelerare la crescita dei capelli.
L’equiseto viene utilizzato in fitoterapia prevalentemente sotto forma di tisana e decotto, sia ad uso interno che mediante applicazione topica. Ma attenzione: la pianta non è priva di controindicazioni.
Costituenti chimici dell’equiseto arvense
- Alcaloidi
- Fitosteroli
- Tannini
- Triterpenoidi
- Flavonoidi
- Stirilpironi
- Acidi fenolici
- Acido silicico.
L’acido silicico è un composto chimico minerale costituito da: silicio, idrogeno e ossigeno. In campo medico è usato prevalentemente nella cura dell’osteoporosi e nel trattamento di distorsioni e stiramenti.
Nelle donne in premenopausa, l’integrazione dell’acido silicico nella dieta aiuta ad incrementare la densità ossea, riducendo il rischio di soffrire di osteoporosi in età avanzata.
Per di più, l’acido silicico esercita un ruolo coadiuvante nel trattamento dei disturbi gastrici. Invece, in ambito cosmetico, il minerale è una vera e propria panacea. E’ in grado di migliorare la consistenza e la crescita dei capelli e funge da agente rinforzante per la cura delle unghie.
Tali benefici sono dovuti al ruolo fondamentale che esercita il silicio nella formazione del collagene. Infatti, ricerche scientifiche dimostrano che il metodo più efficace per garantire un buon apporto di silicio nell’organismo consiste nel somministrare rimedi erboristici a base di equiseto.
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A cosa serve l’equiseto? Benefici e proprietà terapeutiche
Azione rimineralizzante sulle ossa
E’ in grado di inibire l’azione degli osteoclasti e di stimolare la produttività degli osteoblasti. Gli osteoblasti sono cellule che fungono da precursori degli osteociti e si occupano della formazione della sintesi ossea. Invece gli osteoclasti sono cellule di notevoli dimensioni che hanno un ruolo di degradazione dell’osso, attraverso un processo di riassorbimento del tessuto osseo.
La pianta officinale è usata con successo nel trattamento dell’osteoporosi: una patologia metabolica ossea caratterizzata da un’iperattività degli osteoclasti. Studi scientifici attribuiscono questo potere terapeutico all’elevata concentrazione di silicio presente nella pianta officinale.
Il silicio presente nell’organismo svolge un ruolo molto importante, in quanto contribuisce alla formazione delle ossa, migliora la consistenza del tessuto osseo e della cartilagine. Inoltre, favorisce la sintesi del collagene e l’assorbimento del calcio.
Diuretico naturale
Questa pianta è nota nella medicina popolare per le sue proprietà diuretiche; infatti, ha un ruolo importante nella secrezione dell’urina dall’organismo.
Informazioni scientifiche rivelano che l’assunzione quotidiana di 900 mg di estratto secco di coda cavallina apporta un effetto diuretico più intenso rispetto a quello riscontrabile in seguito all’assunzione di un rimedio farmaceutico.
Questa proprietà terapeutica viene attribuita all’elevata concentrazione di antiossidanti e sali minerali presenti nella pianta.
Favorisce la guarigione delle ferite
L’utilizzo, ad azione topica, di un unguento a base di equiseto stimola il processo di guarigione delle ferite.
Durante il parto, alcune donne sottoposte all’episiotomia hanno sperimentato un netto miglioramento nella guarigione della ferita in seguito all’assunzione di una terapia a base di equiseto. Non solo, hanno sentito anche una benefica sensazione di sollievo dal dolore.
Inoltre, i rimedi erboristici a base di coda cavallina riescono anche a tenere sotto controllo il gonfiore, il rossore e le secrezioni provocate dalla ferita. Queste virtù esercitate dalla pianta sono attribuibili all’elevata quantità di silicio che contiene.
Quindi, l’impiego di un unguento contenente almeno il 5% di coda cavallina è in grado di favorire non solo la cicatrizzazione della ferita ma anche la rigenerazione del tessuto cutaneo.
Potente antinfiammatorio
Sono efficaci gli estratti di equiseto arvense nel trattamento dei disturbi infiammatori. Esperimenti scientifici dimostrano che la somministrazione di fitopreparati a base di coda cavallina ha un’azione inibitoria sulla proliferazione dei linfociti.
Questo meccanismo d’azione avviene attraverso la stimolazione dell’interleuchina 2: una proteina che interviene sulla crescita delle cellule del sistema immunitario. L’effetto antinfiammatorio è potenziato dalla somministrazione di decotti di coda cavallina, in quanto queste soluzioni acquose sono ricche di silicio e di isoquercetina.
Azione antimicrobica
Gli estratti di equiseto hanno una potente attività antibatterica nei confronti di alcuni batteri e micosi.
In particolare, la coda cavallina risulta efficace nel debellare i seguenti agenti patogeni:
- Staphylococcus aureus
- Escherichia coli
- Klebsiella pneumoniae
- Pseudomonas aeruginosa
- Salmonella enteritidis
- Aspergillus niger
- Candida albicans.
Inoltre, l’equiseto arvense esercita un’efficace azione antibatterica sui cocchi patogeni gram positivi.
Antiossidante naturale
L’equiseto è una pianta officinale ricca di composti fenolici. Questi ultimi consistono in sostanze appartenenti alla classe degli antiossidanti che inibiscono il danno ossidativo causato alle membrane cellulari.
Gli estratti di coda cavallina hanno un’attività modulatrice che varia in base al grado di concentrazione impiegato. Piccoli dosaggi della droga hanno un effetto antiossidante: da una parte riducono l’azione della proteina caspasi 8 e dall’altra incrementano l’espressione dell’enzima IkB.
Invece, concentrazioni particolarmente elevate di estratti di equiseto provocano una reazione definita pro ossidante che stimola l’apoptosi e riduce la secrezione dell’interleuchina 6.
Benefici cosmetici dell’equiseto
Rinforza le unghie
L’estratto di coda cavallina ad uso topico può essere efficacemente impiegato per rinforzare lo smalto delle unghie. Inoltre, è in grado di trattare una particolare condizione chiamata psoriasi delle unghie, che provoca una deformità della lamina ungueale.
L’impiego prolungato di uno smalto costituito da una miscela contenente l’estratto di coda cavallina è in grado di ridurre significativamente i segni lasciati dalla malattia infiammatoria ungueale.
Favorisce la crescita dei capelli
L’equiseto è un vero e proprio elisir di bellezza per la salute dei capelli. Tale virtù cosmetica è dovuta all’elevata concentrazione di silicio ed antiossidanti presenti nella pianta.
Gli antiossidanti contribuiscono a lenire le micro-infiammazioni e l’invecchiamento delle fibre dei capelli. Soprattutto quando tali condizioni sono provocate dalla presenza dei radicali liberi.
Quindi, una concentrazione maggiore di silicio nelle fibre di cheratina si traduce in un rallentamento del processo che determina la caduta dei capelli. In aggiunta, la presenza del minerale contribuisce a dare luminosità alla chioma.
In seguito all’assunzione di capsule contenenti un estratto di equiseto, alcune donne affette da un progressivo assottigliamento del fusto pilifero, hanno sperimentato una crescita più rapida dei capelli.
L’industria cosmetica impiega spesso estratti di coda cavallina da inserire come ingrediente base per la realizzazione di shampoo e lozioni per capelli tendenti alla caduta.
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Come usare l’equiseto: consigli e dosaggi
Puoi beneficiare delle innumerevoli proprietà riconosciute alla pianta di equiseto sia attraverso una somministrazione orale sia mediante un’applicazione topica.
Per uso interno, si può preparare una tisana o un decotto aggiungendo all’acqua la droga essiccata. Il rimedio va assunto più volte durante il giorno. Per contare sugli effetti benefici della pianta il trattamento dev’essere somministrato per almeno un mese.
In alternativa, si può acquistare la tintura madre di equiseto, da somministrare nella posologia di 30 gocce da prendere due volte al giorno. La durata complessiva del trattamento è di un mese.
In commercio, puoi trovare anche delle pratiche capsule da ingerire con un sorso d’acqua. Tali preparati erboristici possono contenere sia i fusti sterili ridotti in polvere che la droga in estratto secco.
In seguito all’assunzione di capsule a base di equiseto, si raccomanda di incrementare l’assunzione di acqua, in quanto il rimedio, essendo un diuretico, aumenta la secrezione di urina.
L’equiseto può essere applicato anche localmente diluendo la polvere contenuta nelle capsule in poca acqua, per intervenire topicamente sulle parti del corpo interessate. In alternativa, puoi realizzare un decotto ed applicarlo direttamente sulle unghie o effettuare dei risciacqui rivitalizzanti per i capelli con la soluzione acquosa.
Rimedi naturali a base di equiseto: i trattamenti fai da te
Tisana all’equiseto diuretica e rimineralizzante
- Mettere sul fuoco 250 ml di acqua naturale e portare a ebollizione.
- Dopodiché aggiungere un cucchiaio scarso di equiseto in taglio tisana.
- Lasciare in infusione il rimedio per circa 10 minuti, filtrarlo e berlo.
Affinché il rimedio rimineralizzante e diuretico risulti più efficace, si consiglia di assumere la tisana una volta al giorno, lontano dai pasti.
Polvere di equiseto per rinforzare le articolazioni
- Aggiungere un cucchiaino di polvere in una tazza di acqua calda. In alternativa, la polvere può essere assunta insieme ad un frullato o con un succo di frutta.
Si consiglia di prendere il rimedio due volte al giorno: al risveglio e la sera prima di coricarsi.
Tintura madre di equiseto
L’assunzione di tintura madre favorisce il drenaggio dei liquidi corporei e fortifica unghie e capelli, nonché le ossa.
Il dosaggio standard prevede da una a tre somministrazioni quotidiane di 40 gocce del rimedio, da diluire in poca acqua. Nei bambini la posologia va dimezzata.
Soluzione per ottenere unghie forti
Preparare un decotto aggiungendo 2/3 cucchiai di estratto secco di equiseto in 150 ml di acqua. Lasciare bollire il composto, dopodiché filtrarlo e applicarlo con un pennellino sulle unghie indebolite. Infine, realizzare una miscela composta da olio di sesamo e da olio essenziale di limone e stenderla sul corpo ungueale per idratarlo.
Il decotto può essere conservato e riutilizzato per alcuni giorni, purché venga riposto in frigorifero.
Inoltre, puoi realizzare un oleolito di equiseto con la tecnica della macerazione al sole, conosciuto come metodo a digestione solare.
Il procedimento consiste nell‘aggiungere i fusti sterili di equiseto in un contenitore di vetro scuro colmo di olio di sesamo e nell’esporre il rimedio ai raggi solari per la durata di un mese. Durante la notte, l’oleolito va messo in un luogo fresco e buio.
Quando la soluzione è pronta per l’utilizzo, procedere al filtraggio e applicarla con l’utilizzo di un pennellino.
Lozione per stimolare la crescita dei capelli
Ingredienti:
- Idrolato di rosmarino: 60 ml
- Decotto di equiseto: 40 ml.
Realizzare un decotto di equiseto, dopodiché filtrarlo e lasciarlo raffreddare. Incorporare alla soluzione acquosa l’idrolato di rosmarino e trasferire la lozione in un contenitore munito di spruzzino. Il rimedio può essere conservato in frigorifero per un periodo massimo di 7 giorni.
Applicare con costanza il rimedio uniformemente su tutta la capigliatura, con un leggero massaggio circolare. La soluzione non ha bisogno di un risciacquo.
Se persisterai nella cura, non solo avrai un cuoio capelluto sano e resistente ma accelererai la crescita dei capelli. Inoltre, il rimedio può essere utilizzato per prevenire la perdita dei capelli.
Infuso di equiseto per lucidare la chioma
Aggiungere 2 o 3 cucchiai della droga in taglio tisana in un contenitore contenente circa 250 ml di acqua bollente. Lasciare riposare il rimedio per circa un’ora, dopodiché filtrarlo e utilizzarlo dopo lo shampoo, durante il risciacquo finale.
Gargarismi per alleviare il mal di gola
Puoi beneficiare di un’immediata sensazione di sollievo effettuando dei semplici risciacqui con un infuso a base di coda cavallina.
- E’ sufficiente aggiungere 5 grammi di equiseto in una tazza di acqua bollente. Lasciare raffreddare il rimedio, filtrare con un colino e procedere con i gargarismi.
Per potenziare l’azione disinfettante dell’infuso, aggiungere un paio di gocce di succo di limone.
Impacchi di equiseto per favorire la guarigione delle ferite
Per ottenere una soluzione astringente e cicatrizzante a base di equiseto, è sufficiente aggiungere 10 grammi della droga essiccata in un litro d’acqua. Successivamente, immergere una garza nel rimedio e applicarlo sulla zona da trattare.
Fanghi anticellulite homemade a base di equiseto
Questo rimedio erboristico, applicato con costanza, costituisce un valido aiuto nel contrastare la pelle a buccia d’arancia. Inoltre, è in grado di migliorare l’elasticità dei tessuti. Per poter ottenere risultati sorprendenti, il fango deve essere applicato più volte durante la settimana.
Ingredienti:
- Argilla verde: 5 cucchiai
- Decotto di equiseto
- Equiseto in polvere: 3 cucchiai.
Miscelare in un contenitore di ceramica l’argilla con l’equiseto in polvere e incorporare il decotto intiepidito e precedentemente filtrato. Mescolare il tutto fino ad ottenere un preparato omogeneo e dalla consistenza cremosa.
Dopodiché, spalmare uno strato sottile del rimedio erboristico sulle zone colpite dalla cellulite.
Aspetta una ventina di minuti e risciacqua con acqua tiepida fino a quando non avrai eliminato ogni residuo del fango. Infine, applica una crema ad azione idratante per lenire eventuali rossori.
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Equiseto: controindicazioni ed effetti collaterali
La coda cavallina interferisce sulla concentrazione di tiamina presente nel sangue. Si sconsiglia la somministrazione dei rimedi a base di equiseto nei soggetti che hanno una carenza di vitamina B1 e nelle persone affette da dipendenza da alcool.
I fitopreparati a base di coda cavallina rendono inefficace l’azione terapeutica dei farmaci antiretrovirali, prescritti nel trattamento dell’HIV.
Inoltre, l’equiseto contiene una percentuale di nicotina, per tale ragione non andrebbe assunto in caso di ipersensibilità all’alcaloide.
Sono stati segnalati casi di pancreatite in seguito all’assunzione prolungata di tisane a base di equiseto.
L’utilizzo di preparati a base di coda cavallina potrebbe ridurre la concentrazione di glicemia nel sangue, causando fenomeni di ipoglicemia nei pazienti diabetici.
Se hai il potassio basso, c’è il rischio che l’equiseto possa abbassare ulteriormente i livelli presenti nel sangue. Pertanto, la pianta medicinale va evitata in presenza di tale disfunzione.
Per motivi precauzionali si raccomanda di non somministrare la pianta medicinale alle donne in stato interessante o durante l’allattamento.
Come scegliere e conservare l’equiseto
I rimedi erboristici a base di equiseto sono facilmente reperibili presso il vostro erborista di fiducia. In alternativa, puoi rivolgerti ai rivenditori specializzati che trovi sul web.
Prediligi prodotti erboristici che attestino che la pianta officinale proviene da agricoltura biologica e che il rimedio è al 100% naturale.
Durante l’acquisto della tisana all’equiseto, accertati che l’essiccazione della droga sia avvenuta con il metodo della macerazione al sole. Una volta aperta la confezione che contiene l’estratto di coda cavallina secco, trasferisci il prodotto erboristico in un contenitore di vetro scuro a chiusura ermetica.
Il rimedio va riposto lontano da fonti di luce e di calore. La tintura madre, a differenza degli altri prodotti erboristici a base di equiseto, garantisce un assorbimento immediato dei principi attivi presenti nella pianta officinale.
Pianta di equiseto: tra botanica ed erboristeria
La coda cavallina è l’unico genere di felce perenne appartenente alla famiglia delle Equisetaceae.
Ha una forma biologica geofita rizomatosa, in quanto le gemme della pianta sono riposte sottoterra. Il rizoma bruno è di tipo strisciante e dalla radice si sviluppano i cauli: particolari fusti che si distinguono in sterili ed in fertili.
La parte sterile sboccia in primavera e si presenta verniciata di bianco o di bruno-rossiccio. Il fusto è ricoperto da una guaina ed è totalmente privo di clorofilla. Questa specie di caule non presenta né foglie né rami ed è dotata di particolari striature di colore bruno.
I fusti fertili possiedono una cromia verdognola e si manifestano in estate. L’elemento che li contraddistingue è la presenza di una particolare cavità all’interno dei cauli. Inoltre, sono rivestiti da numerose foglioline collocate a raggiera.
Il portamento eretto dell’equiseto è conferito dai sali di silicio che fungono da sostanza di sostegno.
La coda cavallina non è dotata di inflorescenze ma sviluppa una sorta di spiga ovale sulla sommità dei fusti fertili. Dalla spiga vengono partorite delle spore che garantiscono la riproduzione della pianta. Quando le spore cadono, l’apparato riproduttivo scompare e le due tipologie di fusti diventano similari.
L’equiseto arvense giace prevalentemente nei luoghi campestri, infatti è facile incontrarlo in prossimità di terreni incolti, scarpate e zone ruderali. La pianta predilige suoli umidi, sabbiosi ed argillosi.
- Per il benessere di unghie e capelli
- Favorisce il trofismo dei tessuti connettivi
- Aiuta le vie urinarie nelle loro funzionalità
Coltivazione
L’equiseto arvense si propaga con due metodologie: attraverso le spore e mediante la divisione del rizoma.
La moltiplicazione per spore avviene nel periodo primaverile, quando le inflorescenze giungono a maturazione e rilasciano le cellule riproduttrici contenute nelle spighe. Le spore si liberano dalla capsula che le contiene e, attraverso la formazione di radici rizomatose, danno vita a nuove piantine di equiseto.
La riproduzione per rizoma avviene sezionando l’apparato radicale in più parti attraverso l’uso di apposite cesoie. Ogni sezione della radice dev’essere collocata a 10 cm di profondità, in un terreno soffice ed umido.
L’equiseto dev’essere messo a dimora preferibilmente nel periodo autunnale o primaverile. I rizomi devono essere inseriti in buche profonde ed umide, che misurano circa il doppio del diametro dell’apparato radicale. In seguito alla coltivazione, il rizoma darà luce a piantine novelle costituite da filiformi rami colorati di un particolare verde intenso.
Per favorire un rigoglioso sviluppo della pianta, si suggerisce di disporla nelle aree luminose e soleggiate, nonostante l’arbusto ben tolleri le basse temperature. L’equiseto richiede abbondanti annaffiature e predilige un terreno argilloso, umido con un PH lievemente acido.
La coda cavallina viene considerata una pianta rustica, quindi, non richiede l’impiego di fertilizzanti. E’ sufficiente una concimazione specifica per piante acquatiche da effettuare una volta all’anno.
Fonti
- U.S. Department of Agriculture (USDA)
- Pubmed.
- Researchgate.
- Healthline.