Sommario
Quando si parla di taurina, ci si riferisce a una molecola amminoacidica che ha acquisito una crescente notorietà a partire dagli anni ’80.
Difatti, fu proprio in quegli anni che venne approvato un regolamento che prevedeva che questa molecola potesse essere usata come additivo in alcuni prodotti alimentari.
Da quel momento in poi, la taurina è diventata dominante in moltissimi energy drinks o barrette associate alla pratica sportiva. Questo perché tra le sue molteplici proprietà, le più note (e sfruttate) sono proprio quelle che riguardano il miglioramento della performance atletica.
Ma non bisogna dimenticare che questa molecola e anche usata in ambito medico per le sue proprietà neuromodulanti (per esempio nel trattamento dell’epilessia).
In realtà, la taurina è una molecola biologica che il nostro organismo naturalmente biosintetizza a partire dall’amminoacido cisteina. Però, in alcune condizioni, patologiche o non, può rendersi necessario integrarla anche con il ricorso ad integratori specifici.
Che cos’è la taurina
Appartiene alla categoria degli amminoacidi e il nome chimico della molecola è acido 2-aminoetansolfonico.
Per la precisione, può essere definita un amminoacido condizionatamente essenziale. Con questo termine ci si riferisce a quelle molecole che pur non essendo indispensabili per la sopravvivenza, rivestono comunque un ruolo importante affinché tutto il sistema funzioni alla perfezione.
E’ una molecola che ha moltissime proprietà e che viene anche largamente utilizzata in ambito medico, per esempio nel trattamento dell’epilessia, sfruttando le sue moderate proprietà sedative.
Corrisponde in realtà a una molecola di scarto di un processo fisiologico che normalmente si svolge nel nostro corpo. Difatti, l’utilizzo e la degradazione dell’aminoacido cisteina porta alla sua formazione. Oltre a questa via biosintetica, la taurina può essere ottenuta a partire dall’ossidazione della molecola ipotaurina.
Metabolismo
Il metabolismo umano della taurina parte dalla molecola di cisteina.
Quest’ultima è costituita da una serie di gruppi chimici, tra i quali è incluso un gruppo tioalcol o solfidrile (ovvero un alcol con legato un atomo di zolfo).
Questa porzione di molecola reagisce con buona facilità e può subire fenomeni di ossidazione. Il prodotto di questo primo passaggio è una molecola di cisteina-acido solfinico, ottenuta grazie all’azione dell’enzima cisteina diossigenasi.
Ancora non è possibile parlare di taurina perché per arrivare a questa forma chimica finale, è necessario passare attraverso due ulteriori passaggi.
Infatti, la nuova molecola ha bisogno di essere decarbossilata, ovvero privata di un gruppo carbossile (un atomo di carbonio, uno di idrogeno e due di ossigeno).
Per garantire ciò, si deve necessariamente passare per un altro enzima, noto come cisteina-acido solfinico decarbossilasi. Il risultato è una molecola di ipotaurina la quale, spontaneamente o mediante l’azione di un ultimo enzima (si sa poco su questo passaggio), porta alla formazione della molecola di taurina.
Dove si trova la taurina
Non esiste una localizzazione specifica della taurina in quanto si trova uniformemente in tutto il corpo. I maggiori depositi di questa molecola sono nel:
- Cuore.
- Cervello.
- Piastrine.
- Retina.
- Muscolatura.
Sotto forma di acido taurocolico e di acido taurodesossicolico è presente nel fegato e cistifellea, dove interviene nella produzione degli acidi biliari.
Dove viene sintetizzata
La principale area di biosintesi della taurina è collegata al pancreas. In aggiunta a ciò, nell’uomo, un’importante ulteriore area di produzione risiede nei testicoli dei maschi adulti.
Taurina negli alimenti
E’ presente esclusivamente negli alimenti di origine animale. In particolare, è possibile ottenerla consumando pesci, carne e latte. Al contrario, negli alimenti di origine vegetale, è completamente assente.
Quindi, l’integrazione di taurina diventa una seria necessità in tutti coloro che seguano un regime alimentare vegetariano e, ancora di più, vegano.
In quest’ultimo tipo di alimentazione, l’apporto di taurina è pari a 0 mg. In tali casi, una minima quota di questa molecola è possibile ottenerla consumando alghe, come ad esempio:
- Alghe rosse Mazaella spp. (4-11 mg/g di peso secco).
- Porphyra spp. (come l’alga nori, 1,22 mg/g di peso secco).
- Chondracanthus spp. (6,28 mg/g di peso secco).
Alimenti che ne contengono di più
Contenuto medio di taurina mg/100g | |
Cozza | 655 (cruda) |
Vongola | 520 (cruda) |
Polpo | 388 (crudo) |
Calamaro | 357 (crudo) |
Carne di tacchino | 306 (crudo) – 300 (cotto) |
Carne di pollo | 160 (crudo) – 200 (cotto) |
Pesce bianco | 150 (crudo) – 170 (cotto) |
Gamberetti | 150 (crudo) – 10 (cotto) |
Vitello | 40 (crudo) – 47 (cotto) |
Manzo | 45 (crudo) – 38 (cotto) |
Agnello | 47 (crudo) |
Tonno | 42 (in scatola) |
Merluzzo | 31 (congelato) |
Latte pastorizzato | 6 |
Yogurt bianco magro | 3,3 |
Latte | 2.5 |
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Le funzioni della taurina
Sono molteplici e si basano prevalentemente sulla sua nota azione antiossidante.
Contrasta l’invecchiamento
La sua azione anti-radicali liberi fa sì che questa molecola permetta alle cellule di contrastare l’accumulo di queste molecole altamente dannose. In questo ambito rientra una funzione secondaria ma molto nota.
Difatti, contrariamente a quanto si possa pensare, questa molecola non arreca nessun beneficio alla prestazione atletica.
A tal riguardo, non vi sono studi scientifici che riportino questa proprietà. Al contrario, la sua importante azione antiossidante ha un notevole risvolto positivo sul post-allenamento.
Infatti, contrastando l’accumulo di sostanze ossidanti, permette di recuperare più rapidamente dopo lo sforzo minimizzando gli effetti negativi dello stesso.
Funzionalità cardiocircolatoria
Questa molecola rientra direttamente nella produzione di una molecola volatile nota come ossido nitrico. Questo composto ha un ruolo fisiologico importantissimo in quanto rappresenta il primo regolatore della vasodilatazione.
Dunque, un apporto regolare di taurina con gli alimenti, aggiunto a quella che produciamo endogenamente, permette di migliorare il quadro di molte patologie cardiovascolari.
Quindi, la taurina è in grado di aumentare l’efficienza delle contrazioni del muscolo cardiaco abbassando il rischio di insorgenza dell’infarto. Ciò avviene soprattutto in tutti quei soggetti che sono maggiormente esposti a questo rischio.
Taurina e la psiche
In questo caso, l’azione di questa molecola si manifesta soprattutto nella regolazione della trasmissione dell’impulso nervoso tra cellule neuronali. In particolare, la taurina sembrerebbe mostrare un’attività di agonista indiretto sul sistema GABAergico.
Questo sistema, una volta controllato o inibito, consente il mantenimento di un basso stato di attivazione spontanea dei nostri neuroni. Dunque, soprattutto in patologie connesse con una sovraeccitazione neuronale, la taurina sembrerebbe avere notevoli virtù.
Salute del fegato
Recenti studi sembrerebbero associare la presenza di buoni livelli di taurina a un effetto preventivo circa la comparsa di steatosi epatica.
Addirittura, si è visto che un dosaggio minimo di taurina esogena potrebbe aiutare a migliorare il quadro clinico di questa patologia sempre più comune. In tale modo, sarebbe un utile contrasto allo sviluppo di cirrosi epatica.
Benefici digestivi
Le virtù della taurina si manifestano anche nel primo tratto del tubo digerente. In questa porzione, la cistifellea riversa i secreti biliari, i quali permettono una corretta digestione del bolo alimentare.
Qui, questa molecola entra direttamente nel processo di biosintesi degli acidi biliari. In questo modo ha anche la capacità di garantire un’importante azione detossificante nonché di migliorare l’assorbimento delle vitamine liposolubili.
Benessere visivo
E’ utilizzata in modo efficiente anche nel contrasto della degenerazione maculare, del glaucoma e della retinopatia. In aggiunta, sembrerebbe molto utile anche nel risolvere il problema del fischio all’orecchio (noto come tinnitus).
Salute dei capelli
In campo estetico, questo composto chimico sembrerebbe un toccasana per ridare forza e vitalità ai capelli.
Taurina e neonati
Nei neonati si può verificare una condizione patologica legata all’incapacità di sintetizzare questa molecola. In questi casi, il problema è a monte e risiede nell’assenza di un enzima in grado di convertire la cistationina in cisteina.
Difatti, abbiamo visto in precedenza come la taurina endogena venga prodotta proprio dalla degradazione di questo amminoacido. In queste condizioni si genera una taurino-deficienza nel neonato che deve essere contrastata necessariamente attraverso l’assunzione di taurina esogena (soprattutto con la dieta).
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Effetti della taurina sul corpo e benefici
Alla luce delle molte proprietà di questa molecola, la taurina ha dunque la capacità di garantire moltissimi benefici al nostro organismo.
Benefici nello sport
Il beneficio della taurina nello sport sembrerebbe essere connesso prevalentemente a due funzioni:
- Da un lato, aiuterebbe a sentire di meno la fatica, o meglio, a ritardarne l’insorgenza. In questo modo si garantisce una migliore efficacia dell’allenamento nonché della resistenza muscolare. L’azione sembrerebbe essere di tipo insulino-simile. In parole povere, la taurina migliorerebbe il trasporto del glucosio e di alcuni aminoacidi all’interno della cellula aumentando la produzione di energia cellulare.
- Questa molecola ha importanti proprietà antiossidanti. Dunque, dopo uno sforzo intenso, permette di migliorare il recupero fisiologico e non solamente quello muscolare. Questo avviene poiché la taurina permette di ridurre i danni dovuti allo stress ossidativo causato dall’intensa attività fisica.
In aggiunta a tutto ciò si sommano anche i benefici che la molecola arreca al sistema cardiocircolatorio. Dunque, l’assunzione di taurina nella pratica sportiva permette di migliorare la risposta del nostro organismo ad uno sforzo, soprattutto quando questo si manifesta in modo intensivo.
Aumento della massa muscolare
Le cellule che compongono il nostro corpo devono essere considerate come dei palloncini. Se al loro interno si concentrano più sostanze solubili (chiamate soluti, per esempio zuccheri o amminoacidi), queste tendono a richiamare acqua dall’esterno per diluirle. Il principio, in chimica, è noto come osmosi.
A tal riguardo, la taurina contribuisce a veicolare questi soluti nelle cellule muscolari per fare in modo e maniera che si “superidratino”.
Alcune ricerche sostengono che questa maggiore idratazione svolge un’azione di promozione della sintesi proteica muscolare. In aggiunta, sembrerebbe anche inibire il catabolismo proteico muscolare.
Dunque, il risultato finale è uno sviluppo di maggiore massa muscolare.
Benefici sessuali
Prima di tutto vorrei sfatare un mito (e questa cosa non farà piacere ai maschietti). Infatti, la taurina non ha effetti diretti sulla prestazione sessuale.
Nonostante ciò, stimolando l’efficienza e la contrattilità cardiaca, permette di trarre vantaggi anche nello svolgimento di questa attività. Questo avviene poiché questa molecola permette di aumentare la quantità di sperma e di potenziare l’erezione.
Inoltre, sembrerebbe che possa incrementare la libido sia nell’uomo che nella donna. Come fare per beneficiare di queste proprietà? Si consiglia di assumerla prima del rapporto sessuale per trarne il massimo beneficio.
Effetti collaterali
Non sono note e documentate reazioni avverse legate all’assunzione di un extra-dosaggio da taurina. Al riguardo, studi in corso potrebbero contribuire a migliorare le conoscenze in questo ambito.
Nonostante ciò, alcune raccomandazioni sono necessarie:
- Non si conoscono effetti a lungo termine sullo sviluppo del feto. Dunque, si sconsiglia di assumere tale composto chimico se si è sensibili a questa sostanza o nelle donne in gravidanza.
- Alcuni studi in fase di conferma sembrerebbero associare un abuso di taurina alla comparsa di ipertensione e problemi gastrointestinali (soprattutto diarrea e ulcera peptica).
- Alcune malattie legate a sovraespressione della risposta immunitaria potrebbero essere stimolate dal sovradosaggio di taurina. A tal riguardo, sembrerebbe che alimenti ricchi di taurina contribuiscano ad aggravare la psoriasi.
Taurina: integratori alimentari
Le modalità di assunzione della taurina sono molteplici. In precedenza, abbiamo visto come sia possibile ottenerla soprattutto consumando alimenti di origine animale.
Oltre a ciò, questa molecola è presente anche in diversi integratori alimentari. In aggiunta, anche alcune tipologie di latte per l’infanzia possono essere arricchite di taurina, soprattutto per la sua azione antiossidante.
Infine, a partire dagli anni ’80 la taurina è legalmente inseribile tra gli ingredienti di molti energy drink attualmente in commercio.
Taurina: quando assumerla
L’assunzione della taurina ha effetti differenti qualora venga effettuata durante o dopo uno sforzo fisico.
Nel primo caso, aiuta a contrastare lo stress ossidativo riducendo la fatica e, dunque, migliorando la performance. Nel secondo caso, la sua azione osmotica regola l’apporto di minerali nei muscoli. In questo caso, può essere un’utile integrazione in coloro che abitualmente soffrono di crampi muscolari causati dall’attività fisica.
Assunzione e dosi di taurina
Il 6 agosto del 2009 il Ministero della Salute ha prodotto un testo in cui parla anche della taurina. Difatti, nel documento ‘Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico’, questa molecola viene definita come una sostanza con un apporto massimo giornaliero definito.
Più in dettaglio, il valore soglia da non superare dovrebbe essere quello dei 1000 mg al giorno. Nonostante ciò, si è visto che dosaggi più bassi e/o più alti, in specifici contesti, possono essere utili e tollerabili dall’organismo.
Taurina e dosi
Come scritto in precedenza, il dosaggio consigliato di taurina dovrebbe aggirarsi intorno a 1g/die. Esistono posologie differenti applicabili a specifiche situazioni.
- L’assunzione giornaliera media di taurina con la dieta si attesta tra valori di 40 mg fino a 250 mg. Essendo una molecola che il nostro organismo è in grado di biosintetizzare, questa quantità consente di soddisfare pienamente il fabbisogno giornaliero.
- Nel caso di un sostegno alla funzionalità cardiaca, si può arrivare ad assumere fino a 4g/die di taurina. Si consiglia in questo caso di dividerla in tre assunzioni giornaliere. A tal riguardo, la sua azione sembrerebbe contribuire ad un abbassamento della pressione nonché a ridurre l’insorgenza di episodi epilettici.
Fonti
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