Avere uno stile di vita sano può aiutare a diminuire il rischio genetico di veder insorgere la demenza.
Lo spiega una nuova ricerca condotta dall’Università di Exeter e pubblicata su Jama, che ha rilevato come le persone con un modo di vivere improntato alla salute il rischio scendeva del 32%.
Lo studio dell’Università di Exeter
Lo studio ha analizzato i dati di oltre 196 mila adulti contenuti nella biobanca britannica. I ricercatori hanno identificato 1769 casi di demenza in un periodo di follow-up di 8 anni.
Il team ha considerato il non fumare, l’attività fisica regolare, una dieta sana e un consumo moderato di alcool come comportamenti sani. Ha quindi diviso i partecipanti in 3 gruppi: quelli con rischio genetico alto, quelli con rischio medio e quelli con rischio basso.
Per valutare il rischio genetico i ricercatori hanno quindi identificato tutti i fattori di rischio noti per il morbo di Alzheimer. Per lo stile di vita, invece, hanno diviso i partecipanti a seconda della propria dieta, dell’attività fisica, dell’abitudine al fumo e al consumo di alcool.
Dai risultati è emerso che uno stile di vita sano era associato a un ridotto rischio di demenza in tutti i gruppi a rischio.
Non solo: i partecipanti con alto rischio genetico e uno stile di vita sfavorevole avevano quasi 3 volte più probabilità di sviluppare demenza rispetto a quelli con un basso rischio genetico e uno stile di vita favorevole.
La ricerca, spiega uno degli autori principali dello studio, il dott. David Llewellyn, sembra offrire un messaggio importante per combattere questa patologia, che in molti ritengono impossibile da evitare.
Alcuni credono che sia inevitabile che svilupperanno la demenza a causa di loro genetica.Tuttavia sembra che si possa essere in grado di ridurre sostanzialmente il rischio di demenza conducendo uno stile di vita sano.
Fonte: Università di Exeter