Sommario
Lo spermiogramma o esame del liquido seminale è un test diagnostico per valutare la qualità e la quantità degli spermatozoi e quindi la fertilità maschile. Non è invasivo e tramite SSN (Sistema Sanitario Nazionale) ha un prezzo piuttosto contenuto.
Si esegue mediante la raccolta di un campione di sperma (ottenuto con la masturbazione) in un contenitore sterile e la successiva indagine di laboratorio.
Gli aspetti principali che sono considerati, perché fondamentali per la capacità di fecondazione, sono: il numero di spermatozoi presente nel campione (concentrazione nemaspermica), la motilità (quindi la capacità di muoversi e raggiungere l’ovulo femminile) e la morfologia (cioè la forma).
Vediamo quindi come funziona lo spermiogramma nel dettaglio e quali sono i valori normali di riferimento.
Che cos’è lo spermiogramma
Si tratta di un test standard del liquido seminale maschile ed è una delle prime analisi per la valutazione della fertilità della coppia. Esaminare il seme, infatti, consente di ottenere informazioni sulla:
- Produzione di spermatozoi da parte dei testicoli.
- Pervietà (cioè il corretto passaggio verso l’esterno).
- Funzionalità dell’apparato riproduttivo maschile.
- Attività delle ghiandole accessorie.
- Capacità di eiaculare.
Sebbene questo tipo di analisi non permetta una netta distinzione tra soggetti fertili e infertili, tuttavia una bassa qualità del liquido seminale diminuisce statisticamente la possibilità di concepimento.
I parametri standard di riferimento sono quelli indicati nel manuale WHO (WHO laboratory manual for the examination and processing of human semen), secondo il quale, per una corretta analisi dello sperma, l’esame va eseguito:
- Dopo un periodo di astinenza sessuale di 2-5 giorni.
- Conservando il liquido seminale a temperatura ambiente.
- Consegnando il campione di sperma al laboratorio analisi entro un’ora dalla raccolta in un contenitore sterile.
- Tenerlo al riparo da sbalzi di temperatura.
Ma vediamo quali sono le sue caratteristiche e a cosa serve.
Perché effettuarlo
Come abbiamo visto, lo spermiogramma è un’analisi di laboratorio necessaria per analizzare il liquido seminale e uno dei principali test diagnostici per la valutazione della fertilità maschile.
Infatti, se dopo un anno o poco più la coppia non riesce a concepire, è necessario sottoporsi ad alcuni test diagnostici per capirne le cause.
Per l’uomo, lo spermiogramma è l’analisi prescritta come primo livello di indagine e serve per identificare l’eventuale presenza di anomalie funzionali degli spermatozoi.
Alcune patologie sono tra le principali cause di infertilità maschile, come ad esempio:
- Varicocele (un disturbo del sistema vascolare del testicolo).
- Idrocele (sacca piena di liquido che circonda il testicolo).
- Sindrome di Klinefelter.
- Malformazioni congenite del pene.
- Infezioni trasmesse sessualmente (gonorrea, clamidia, candida, ureoplasma ecc.).
- Ipogonadismo (insufficiente produzione di testosterone) e altre ancora.
Quindi, lo spermiogramma consente di evidenziare la quantità e la qualità degli spermatozoi e di eseguire anche una valutazione dal punto di vista chimico e cellulare dello sperma.
In particolare, si analizzano alcuni aspetti del liquido seminale come:
- Volume dell’eiaculato.
- Concentrazione degli spermatozoi nello sperma, quindi il numero.
- Motilità, cioè la loro capacità di movimento, forma e vitalità.
- Livello di Ph e il numero di leucociti (globuli bianchi) presenti nel liquido seminale.
Con lo stesso campione di sperma è possibile eseguire anche la spermiocoltura che, invece, permette di rilevare la presenza di microrganismi patogeni (batteri o miceti) in caso di infezione in atto.
Spermiogramma: come si fa?
La valutazione dell’eiaculato prevede l’analisi di diversi aspetti, alcuni valutabili macroscopicamente e altri attraverso il microscopio.
Vediamo nello specifico quali sono le principali fasi dello spermiogramma.
Raccolta del campione
Il campione si raccoglie tramite la masturbazione, dopo un periodo di astinenza sessuale che va da un minimo di 2 giorni a un massimo di 5.
È importante rispettare il periodo di astinenza. Infatti, se troppo prolungata, si verifica un accumulo di spermatozoi con possibile riduzione della motilità e alterazione della forma. Invece, un’astinenza troppo breve o eiaculazioni frequenti prima della raccolta possono causare la riduzione del volume dell’eiaculato e del numero degli spermatozoi.
Praticare il coito interrotto per la raccolta non è un buon metodo. Si può perdere, infatti, la prima parte dell’eiaculato, che è quella più ricca di spermatozoi, e può verificarsi una contaminazione con le secrezioni vaginali della donna.
Il campione va raccolto in un contenitore sterile (tipo quello per le urine). È molto sensibile agli sbalzi di temperatura, per questo motivo è opportuno evitare le escursioni termiche durante il trasporto in laboratorio che, comunque, va fatto entro un’ora dalla raccolta. È il motivo per cui è preferibile raccoglierlo direttamente nel Centro diagnostico.
Stati febbrili, terapie farmacologiche, uso di anabolizzanti o altre patologie possono interferire sulla qualità del campione seminale.
Riassumendo, per una corretta raccolta del liquido seminale è necessario:
- Osservare la completa astinenza dai rapporti sessuali.
- Urinare prima dell’eiaculazione
- Acquisire l’eiaculazione solamente attraverso la masturbazione.
- Curare l’igiene delle mani e del pene prima della masturbazione.
- Raccogliere il liquido seminale in un contenitore sterile e chiuderlo bene
- Consegnare il campione di liquido seminale al laboratorio entro un’ora dalla raccolta, (meglio se ottenuto presso il laboratorio stesso)
- Informare il medico su eventuali assunzioni di farmaci o altre sostanze o episodi febbrili (superiori ai 38°) negli ultimi 2 mesi.
Valutazione macroscopica
Permette di osservare i seguenti elementi:
Aspetto
L’aspetto fisiologico del liquido seminale deve essere omogeneo e opalescente, con un colore bianco-grigiastro. Se si presenta scarsamente opaco, quasi trasparente, vuol dire che la concentrazione di spermatozoi è piuttosto scarsa.
Invece, un colore diverso può indicare: presenza di emazie, se rosso scuro, o possibile infezione o assunzione di farmaci o vitamine se giallastro.
Se presenta un aspetto bianco latte, vuol dire che è composto in prevalenza da liquido prostatico.
Volume
È dato prevalentemente dalle secrezioni delle vescicole seminali e della prostata. È considerato nella norma tra 2 e 5 millilitri.
Fluidificazione
Subito dopo la raccolta nel contenitore, il liquido seminale appare addensato, quasi semisolido. Dopo pochi minuti a contatto con la temperatura ambientale, inizia la fluidificazione in cui lo sperma diventa più liquido, più omogeneo e acquoso. Tutto il campione raccolto fluidifica solitamente entro 15 minuti e se non avviene entro 60 minuti saranno necessarie altre procedure.
Viscosità
Si misura aspirando il liquido con una pipetta di plastica per osservare il gocciolamento, che deve avvenire per singole gocce separate.
In caso di alterazione della viscosità, si formeranno per ogni goccia dei filamenti di circa 2 cm. Una diminuzione o un aumento della viscosità possono indicare una possibile infiammazione in atto o una patologia prostatica o altre alterazioni da indagare successivamente.
Ph
È solitamente alcalino, con valori tra 7,2 e 7,8. Valori superiori a 8 potrebbero denotare la presenza di infiammazione, mentre valori inferiori a 7 potrebbero indicare possibili ostruzioni dei dotti eiaculatori o alterazione della funzionalità delle vescicole seminali.
Spermiogramma: esame microscopico
Serve per determinare alcuni aspetti come la concentrazione degli spermatozoi, la motilità e la presenza di cellule diverse dagli spermatozoi.
Vediamo nello specifico quali sono i parametri osservati.
Concentrazione nemaspermica
Evidenzia al microscopio la quantità di spermatozoi presenti per millilitro di seme; serve anche per verificare se gli spermatozoi mobili aderiscono tra loro e in che modalità (testa-testa, coda-coda o forma mista).
Si esprime in milioni di spermatozoi per eiaculato ed è un parametro necessario per stabilire gli aspetti quantitativi della spermatogenesi (cioè il processo di formazione e maturazione dei gameti maschili o spermatozoi).
Motilità
Secondo le linee guida WHO gli spermatozoi sono valutati secondo tre classi:
- Motilità progressiva (cioè la capacità di muoversi in avanti per raggiungere l’ovocita).
- Non progressiva (non si muovono in avanti ma in cerchio).
- Spermatozoi immobili.
Si considera nella norma un campione con spermatozoi con una percentuale di motilità progressiva maggiore del 32%.
Morfologia
È un aspetto piuttosto importante per capire la maturità e la funzionalità degli spermatozoi. Lo spermatozoo maturo è formato da una “testa” di forma ovoidale, da un sottile filamento detto “coda” e da un tratto intermedio detto “collo”.
La testa contiene una vescicola detta “acrosoma” la quale racchiude gli enzimi necessari alla penetrazione dell’ovocita.
Vitalità
Si valuta considerando l’integrità della membrana cellulare che si evidenzia attraverso l’uso in laboratorio di una colorazione specifica (solitamente si usa l’eosina).
Infatti, le membrane cellulari danneggiate (tipiche delle cellule morte) consentono la permeabilità al colorante. Quindi, in questo modo, si possono distinguere gli spermatozoi vivi da quelli morti.
È importante capire se gli spermatozoi immobili sono vitali o morti. Anche perché un’elevata percentuale di cellule vitali ma immobili può suggerire difetti strutturali della “coda”, mentre un alto livello di cellule immobili e non vitali può indicare patologie a carico dell’epididimo (il condotto collegato al testicolo deputato alla maturazione degli spermatozoi).
Spermiogramma: risultati e diagnosi
È l’andrologo o l’urologo lo specialista di riferimento per interpretare i risultati dello spermiogramma.
La lettura dei dati non è così semplice. Infatti, se lo spermiogramma rientra nella norma, non è automatico o scontato che si è fertili (e viceversa).
Occorre pertanto verificare la presenza o meno di aspetti non evidenziabili con lo spermiogramma, come ad esempio l’alterazione di enzimi che, nonostante la vitalità dello spermatozoo, ne impediscono la fecondazione dell’ovulo, oppure la presenza di anticorpi specifici o alterazioni del DNA spermatico.
Il medico quindi può prescrivere ulteriori test diagnostici, come l’esame del sangue (per verificare la presenza di anomalie genetiche o ormonali che causano sterilità) o l’ecografia dello scroto (per appurare possibili patologie in atto).
In base all’esito dello spermiogramma, si possono poi individuare le principali cause di infertilità maschile.
- Quantità di spermatozoi insufficiente (oligozoospermia).
- Alterazione della forma degli spermatozoi (teratozoospermia).
- Ridotta motilità (astenozoospermia).
- Ridotta percentuale di spermatozoi vitali (necrozoospermia).
- Assenza di spermatozoi nell’eiaculato (azoospermia).
- Ridotto volume del liquido seminale (ipoposia).
- Eccessivo volume del liquido seminale (iperposia).
Se lo spermiogramma evidenzia parametri non nella norma, è consigliabile ripeterlo dopo circa un mese per capire se le alterazioni sono temporanee o dovute a patologie presenti o precedenti.
Spermiogramma: quali sono i valori ottimali?
I valori standard di riferimento sono stati definiti dal World Health Organization nel 2010 ed è in base ad essi che si valutano i risultati dello spermiogramma. Tuttavia è bene ricordare che solo la lettura di uno specialista può interpretare correttamente tali informazioni.
Vediamo quali sono:
- Volume eiaculato ≥ (uguale o maggiore) 1,5 millilitri
- Numero totale di spermatozoi ≥ 39 milioni
- Concentrazione spermatozoi ≥ 15 milioni per millilitro
- Motilità progressiva ≥ 32%
- Motilità totale ≥ 40%
- Morfologia ≥ 4%
- Leucociti (globuli bianchi) meno di un 1 milione per millilitro
- Vitalità ≥ 58%
- PH ≥ 7.2
- Colore grigiastro opalescente.
Quanto costa l’esame dello spermiogramma?
Lo spermiogramma si può effettuare presso un laboratorio analisi, sia pubblico, sia privato.
Per avere tuttavia una panoramica completa si può eseguire anche il test di capacitazione. Attraverso questo esame, infatti, è possibile individuare gli spermatozoi che presentano una migliore motilità.
Si fa solitamente se la coppia ipotizza la fecondazione assistita.
Il prezzo dello spermiogramma semplice è di circa 10-15 euro se ci si rivolge al sistema sanitario nazionale, mentre nei centri privati può arrivare fino a 120 euro.
Fertilità maschile: test casalinghi
Come per i test di gravidanza, esistono in commercio alcuni test per l’analisi dello sperma da fare a casa, seguendo scrupolosamente le istruzioni.
Sono certamente meno costosi rispetto ai centri privati, tuttavia non possono sostituire un esame specifico di laboratorio ed è sempre meglio sentire il parere del proprio medico; tra questi ci sono:
- SwimCount (50-55 euro)
- SD Sperm Test (35 euro)
- Spermcheck (30-35 euro)
- Screen Check Test (35-40 euro).
Con la consulenza del Dott. Gastone Sabatini, Urologo c/o il CTO Andrea Alesini, ASL Roma 2.
Fonti
- Manuale di laboratorio WHO per l’esame del liquido seminale, V Edizione. Traduzione del WHO laboratory manual for the examination and processing of human semen, fifth edition, a cura della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS)
- Policlinico di Monza: Infertilità maschile.
- Prezzi salute: costo spermiogramma.
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