Sommario
La ritenzione idrica, chiamata anche edema, è quel fastidioso accumulo di liquidi nei tessuti del corpo. È molto diffusa alle gambe, ma se è generalizzata si manifesta su diverse parti del corpo (piedi, caviglie, seno, viso, mani, pancia) e sì, può riguardare anche gli uomini.
Di solito si presenta con gambe gonfie e una sensazione di pesantezza. A volte può causare perfino anche dolore e rendere più difficile muovere le articolazioni.
Quali sono le cause della ritenzione idrica? Possono essere diverse: spesso c’entra un eccesso di sale nella dieta, ma anche gli ormoni possono influire, ad esempio durante il ciclo, la gravidanza o la menopausa.
Come ridurre la ritenzione idrica in poco tempo? Prima di tutto, bevi tanta acqua durante la giornata: aiuta a drenare i liquidi in eccesso. Per potenziare questo effetto, segui una dieta povera di sale o una dieta drenante. Anche lo sport è un ottimo alleato: camminata veloce, zumba, aerobica o attività in acqua aiutano a riattivare la circolazione.
Tra i rimedi naturali ci sono il massaggio linfodrenante, l’uso di calze contenitive e le tisane diuretiche, soprattutto a base di tarassaco o ortica. E se ti piace rilassarti nella vasca, prova i sali di Epsom: aggiunti all’acqua del bagno, possono aiutare a ridurre il gonfiore.
Cos’è la ritenzione idrica?
Si tratta di un accumulo eccessivo di liquidi negli spazi interstiziali, cioè tra le cellule, soprattutto in alcune parti del corpo come gambe, caviglie e addome.
Si manifesta spesso con gonfiore e una sensazione di pesantezza. Le cause possono essere diverse: squilibri ormonali, alimentazione ricca di sale, sedentarietà o problemi circolatori.
Anche il caldo e l’uso prolungato di alcuni farmaci possono contribuire. Migliorare lo stile di vita, bere acqua a sufficienza e seguire una dieta equilibrata povera di sodio può aiutare a contrastarla. In alcuni casi, però, è bene consultare un medico per escludere patologie più serie.
Cause e sintomi della ritenzione idrica
I sintomi possono variare da persona a persona, e solo il parere del medico può confermare se si tratta davvero di questo disturbo. In genere si presenta con un gonfiore morbido e indolore, dovuto all’accumulo di liquidi nei tessuti.
Il problema nasce spesso da una circolazione venosa e linfatica poco efficiente: quando il sistema di drenaggio rallenta, si accumulano tossine e si altera il metabolismo cellulare, già provato dalla scarsa ossigenazione e da un apporto ridotto di nutrienti. In assenza di patologie, alla base di tutto c’è di solito uno stile di vita poco equilibrato.
Le cause più comuni includono una dieta povera di proteine o ricca di sodio, la sedentarietà, l’abitudine a stare a lungo in piedi senza muoversi, l’uso di abiti stretti o tacchi alti, il fumo, l’alcol, il consumo eccessivo di caffè, il sovrappeso o l’obesità.
Anche alcune patologie come diabete, ipotiroidismo, insufficienza cardiaca o renale, e disturbi ormonali possono influire, così come diversi farmaci (diuretici, cortisonici, anticoncezionali, antinfiammatori). Perfino viaggi lunghi in auto o in aereo possono provocare gonfiore, perché stare seduti per molte ore rallenta il ritorno venoso.
Quando c’entrano gli ormoni… o la gravidanza
In molti casi la ritenzione è legata a fluttuazioni ormonali. Prima del ciclo, ad esempio, è normale avvertire gonfiore a gambe, pancia, seno e viso. Anche la pillola anticoncezionale può accentuare il problema: se il gonfiore è fastidioso, è bene parlarne con il medico per valutare altre opzioni.
Durante la menopausa, la diminuzione degli estrogeni può causare gonfiori, e persino lo stress gioca un ruolo, perché un livello alto di cortisolo favorisce la ritenzione. In gravidanza, poi, il corpo trattiene più liquidi del solito (circa 4 litri in più), mentre il feto esercita pressione sui vasi sanguigni, rallentando la circolazione. Il risultato è un gonfiore diffuso, soprattutto a mani, piedi, polsi e caviglie, che può comparire già nel primo trimestre e aumentare verso il termine della gravidanza.
Dopo il parto, il corpo tende ad eliminare da solo i liquidi in eccesso, spesso già entro la prima settimana, con una maggiore sudorazione e minzione. Un modo semplice per capire se si tratta di ritenzione è premere con un dito sulla parte gonfia: se resta un’impronta per qualche secondo (segno della fovea), potresti avere un edema, che è reversibile ma va monitorato. Altri segnali da tenere d’occhio sono stanchezza alle gambe, pesantezza, dolore, mal di testa, perdita di appetito e difficoltà nei movimenti.
A volte è una condizione temporanea, altre volte no: per questo è sempre meglio parlarne con un professionista, che saprà indicare il percorso più adatto.
Differenza tra ritenzione idrica e cellulite
Ritenzione idrica o cellulite? Anche se spesso vengono confuse, non sono la stessa cosa. La prima è l’accumulo di liquidi negli spazi tra le cellule, causato da un’alterazione del sistema linfatico o da una cattiva circolazione. Si manifesta con gonfiore, soprattutto a gambe, caviglie e addome.
La cellulite, invece, è un’infiammazione del tessuto adiposo sottocutaneo che porta alla classica pelle a “buccia d’arancia”. Può essere favorita da fattori ormonali, genetici o da uno stile di vita poco sano. Spesso le due condizioni coesistono, ma agire su dieta, movimento e idratazione può aiutare a migliorarle entrambe.
Rimedi naturali per la ritenzione idrica
Come combattere la ritenzione idrica? Possono essere utili integratori di potassio, che aiutano a eliminare il sodio in eccesso. Tra i rimedi per la ritenzione idrica efficaci ci sono il massaggio linfodrenante e la pressoterapia, entrambi utili per stimolare la circolazione linfatica.
In caso di ritenzione lieve, invece, si possono usare rimedi naturali come tisane a base di tarassaco, ortica, equiseto o ananas.
Anche l’alimentazione è fondamentale: frutta e verdura ricche di acqua, come asparagi, fragole, cetrioli e zucchine, hanno un effetto drenante.
Bere molto e fare attività fisica regolare, soprattutto sport acquatici o camminate, completano il quadro.
Oltre a dieta, movimento e rimedi naturali, ci sono alcune semplici abitudini quotidiane che possono aiutare a ridurre la ritenzione. Quando puoi, cerca di tenere le gambe sollevate, magari con un cuscino o appoggiandole al muro: è un gesto utile per favorire il ritorno venoso.
Evita di restare troppo tempo nella stessa posizione, sia in piedi che seduto, e prova a muoverti o cambiare postura ogni tanto.
Attenzione anche all’abbigliamento: meglio evitare vestiti troppo stretti che ostacolano la circolazione. Infine, se c’è un principio di insufficienza venosa, il medico potrebbe consigliarti l’uso di calze elastiche a compressione graduata.
Come prevenire?
Per prevenire la ritenzione, oltre a mangiare sano e vario, fai sport e bevi almeno 2 litri di acqua al giorno, ecco alcuni consigli semplici da adottare:
- Se sei in sovrappeso, mettiti subito a dieta.
- Distenditi e alza le gambe, appoggiale contro il muro e rimani in questa posizione per almeno 15 minuti.
- Se sei incinta, dormi con un cuscino tra le gambe.
- Evita i tacchi troppo alti.
- Il caldo favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, quindi meglio non trascorrere troppo tempo al sole d’estate. Invece, d’inverno, non riscaldare troppo la tua casa.
- Evita bagni caldi.
- Conserva le tue creme in frigo.
- Sotto la doccia, alterna getti di acqua fredda e calda sulle gambe per favorire la circolazione sanguigna, partendo dalle caviglie e risalendo fino all’inguine.
FAQ (domande comuni)
1 – Cosa fare per eliminare la ritenzione idrica?
Segui un’alimentazione ricca di frutta e verdura, bevi molta acqua, limita il sale e i cibi industriali, fai attività fisica regolare e prediligi sport che stimolano la circolazione come il nuoto o le camminate.
2 – Quale è la causa della ritenzione idrica?
Le cause possono essere ormonali, circolatorie o legate allo stile di vita (sedentarietà, dieta ricca di sodio, caldo eccessivo, uso di alcuni farmaci).
3 – Come si fa a capire se si soffre di ritenzione dei liquidi?
Si manifesta con gonfiore, soprattutto a gambe, caviglie e addome, e una sensazione di pesantezza. A volte, premendo la pelle con un dito, rimane un segno visibile per qualche secondo.
4 – Come si smaltisce la ritenzione idrica?
Migliorando la dieta, aumentando l’idratazione, facendo movimento e, se necessario, ricorrendo al parere medico per indagarne le cause e valutare eventuali trattamenti.
Conclusioni
La ritenzione è un accumulo eccessivo di liquidi nei tessuti organici, spesso causato da un malfunzionamento del sistema linfatico. Le cause principali includono una dieta ricca di sale, insufficiente apporto di acqua, problemi circolatori, alterazioni ormonali e uno stile di vita sedentario.
Si manifesta con gonfiore, soprattutto a livello di gambe, caviglie, ginocchia, mani e piedi e una sensazione di pesantezza e gonfiore.
Per prevenirla e alleviarla, ci sono alcuni semplici accorgimenti, come bere molta acqua, ridurre il consumo di sale, fare regolare attività fisica e seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura.
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Fonti
L’articolo è stato scritto in collaborazione con l’erborista Alessia Onorati della Piccola Erboristeria.