Sommario
Sotto il nome di meditazione, sono riunite diverse tecniche mirate al rilassamento, a calmare la mente e, in senso religioso, alla crescita spirituale. Infatti, per mettere in fuga la folla di pensieri che lo turbano in continuazione, il praticante deve distaccarsi da essi e diventare consapevole di sรฉ.
Quindi la meditazione ha lo scopo di domare la mente, infondere pace e gioia e avere un valore terapeutico. Antica come lโuomo, la pratica รจ nata in ambiti religiosi e filosofici, soprattutto dellโIndia, per poi espandersi e anche modificarsi.
Di base, la meditazione richiede che lโinteressato si collochi, una volta al giorno, per almeno 10 minuti, in un luogo tranquillo, senza interferenze. Seduto eretto, a occhi chiusi, il meditante deve concentrarsi su inspirazione ed espirazione e seguire i movimenti dellโaddome. Arrivando alla consapevolezza del proprio respiro, il praticante รจ in grado di rivolgersi solo al presente, escludendo passato e futuro.
Con il โqui e oraโ, il soggetto abbandona pensieri ed emozioni negativi e ottiene benessere e consapevolezza della realtร . Inoltre, per agevolare il rilassamento, chi medita si focalizza su un oggetto, in cui immedesimarsi, e puรฒ ripetere un mantra, suono o parola.
Dunque, la meditazione offre benefici mentali, psicologici e anche fisici. Anche la Mindfulness, mix occidentale di pratica buddista e yoga, avrebbe gli stessi effetti.
Meditazione: che cos’รจ
Dal latino โmeditatioโ ovvero โriflessioneโ, la disciplina sottintende โconcentrazioneโ per arrivare alla padronanza della mente e di sรฉ.
Della disciplina fanno parte diverse pratiche che hanno lo scopo di tranquillizzare la mente e di acquisire consapevolezza di sรฉ.
Infatti la mente รจ come una scimmia che salta da un ramo allโaltro senza che la si possa fermare.
La mente e i pensieri
Ma la sua natura รจ proprio quella di elaborare numerosi pensieri, stimolati da qualunque situazione. Infatti, per dare il via a un ragionamento bastano una sensazione fisica o psichica oppure un fatto esterno, come un suono.
Ogni giorno una persona elabora 60-80.000 pensieri che si susseguono alla velocitร della luce.
Della maggioranza di questi ragionamenti, lโindividuo non รจ consapevole per cui si fa condizionare da essi. Perciรฒ la mente va domata come un puledro selvaggio, in modo da poter esserne consapevoli e affrontare con piรน serenitร il quotidiano.
Obiettivo della meditazione
Lโobiettivo terreno della meditazione รจ un equilibrio e una felicitร stabili, connessi anche a un aspetto spirituale. Infatti, la pratica meditativa permette di sfuggire alle abitudini di pensiero che involontariamente un soggetto installa dentro di sรฉ.
Ma, grazie alla neuroplasticitร del cervello, รจ possibile smontare volontariamente questi condizionamenti e sostituirli con altri favorevoli.
Il risultato si ottiene imparando con il giusto addestramento a controllare i pensieri e a gestire emozioni, percezioni e reazioni.
La meditazione รจ antichissima, nata quasi con lโuomo, quando si รจ posto le prime domande sulla vita e sulla sua natura. Inoltre, la maggior parte delle tecniche meditative รจ nata in un contesto religioso o spirituale, come quello buddista.
Crescita spirituale
Quindi, in passato, la meditazione aveva come fine:
- crescita spirituale.
- Trasformazione personale.
- Esperienza trascendentale.
Invece, oggi meditare รจ ritenuto anche uno strumento terapeutico, indipendente dallo stato culturale o religioso del soggetto. Infatti, la pratica ha dimostrato di avere numerosi effetti benefici sulla salute, tra cui quello di alleviare lo stress e il dolore.
Dunque la meditazione รจ una pratica mentale che puรฒ avere ripercussioni spirituali e fisiche.
Come si pratica
In generale, la seduta di meditazione si svolge in un luogo tranquillo, al riparo da rumori molesti e da interferenze. Dopodichรฉ, la persona che medita deve assumere una posizione comoda, preferibilmente seduta.
In silenzio e ad occhi chiusi, lโinteressato deve rilassarsi e lasciarsi andare, osservando respiro e mente.
A volte, al relax si associa la ripetizione di un suono o di una frase, o mantra, per aiutare il processo. Ma, per liberare la mente da pensieri inutili, con la meditazione, il praticante allโinizio deve concentrarsi sugli atti del respiro. Quindi lโindividuo deve focalizzarsi su un oggetto, dapprima solo mentale, in cui poi si immedesima.
In questo modo, lโinteressato riesce ad annullare il cosiddetto โpilota automaticoโ, che guida la sua mente senza la sua volontร . Cosรฌ il soggetto puรฒ diventare consapevole e rivolgersi solo al presente, e non piรน a passato e futuro, come in precedenza.
Infine, abbandonati pensieri ed emozioni negativi, il praticante raggiunge un migliore stato di benessere, con una mente piรน lucida e calma.
Meditazione: cosa significa
Dopo aver appreso la tecnica, meditando allโoccidentale ogni giorno, il praticante elimina idee e pensieri negativi e prova gioia. Quindi anche la Mindfulness puรฒ essere coadiuvante nelle patologie coronariche, nella cefalea, nellโincontinenza e nellโinsonnia.
In psicologia, la meditazione occidentale viene applicata nella nevrosi e nei disturbi post-traumatici e alimentari, come lโalcolismo.
Durante la vita, meditare รจ dโaiuto perchรฉ consente di distendere la mente, ridurre le tensioni, recuperare energia e una visione positiva. In concreto, la pratica insegna a gestire lโagitazione della mente, arrivando a una sensazione di calma.
Con la meditazione, si verifica la riunificazione di mente e corpo in uno stato di piena e amorevole adesione al presente.
Il โqui e oraโ raggiunto con la pratica permette di vivere ogni condizione in modo equanime e sereno. Infatti, il termine, dal latino โmeditatioโ ovvero โriflessioneโ, indica che la padronanza della mente e di sรฉ si raggiunge concentrandosi.
Auto osservazione
Infatti, il praticante segue i passaggi meditativi per entrare in uno stato di profonda auto-osservazione. Con mente equanime, deve contemplare cosa succede a livello fisico, fissandosi su respiro, postura e parti del corpo.
Ma a livello percettivo, il soggetto osserva le sue sensazioni e, a quello mentale, i pensieri, le emozioni e i ricordi. Infine lโinteressato penetra ancora di piรน dentro sรฉ stesso facendo in modo che la mente osservi la mente, a livello di coscienza.
Cosรฌ chi medita acquista una graduale purificazione della mente e la piena consapevolezza di sรฉ stesso e del proprio corpo. Inoltre, con la consapevolezza, il soggetto rivolge lโattenzione verso i meccanismi che provocano poca autostima e biasimo e autoaccusa verso sรฉ stesso.
Consapevolezza di se
La conoscenza di sรฉ e lโaccoglimento del presente permettono di vivere con pienezza e tranquillitร .
Anche lโumore si stabilizza e migliora quando ci si stacca da fattori effimeri e idee preconcette e negative. In sintesi, allโinizio della pratica, la mente viene ritratta dal mondo esterno, anche abolendo distrazioni.
Poi il soggetto deve spostare la sua concentrazione al proprio interno, dentro sรฉ stesso. Quindi la contemplazione, tolta dal corpo fisico, va riversata su un oggetto mentale, per rendere stabile lโessenza spirituale.
Infine, il praticante puรฒ arrivare allโestasi, rappresentata appunto dalla fusione con lโoggetto meditativo.
Come iniziare a meditare
La meditazione consiste in un processo ben preciso che comporta 4 fasi:
- ritrazione, detta โpratyaharaโ
- concentrazione, detta โdharanaโ
- contemplazione, che รจ la vera e propria meditazione, detta โdhyanaโ
- estasi, o assoluta attenzione in sรฉ, detta โsamadhiโ.
Ritrazione
Con il primo passo, il praticante deve distogliere la mente da tutte le attivitร sensoriali. Per il principiante, il processo risulta difficoltoso in quanto i sensi sono sempre irrequieti e sottoposti a continua stimolazione.
Inoltre lโeccessiva presenza di stimoli nella societร attuale puรฒ ridurre lโenergia di corpo e mente.
Tuttavia, pratyahara puรฒ verificarsi spontaneamente, quando una persona presta attenzione ad unโattivitร e si estranea dal mondo. Messi sotto controllo i fattori esterni, chi medita passa alla fase successiva, concentrandosi su un unico punto.
Contemplazione e estasi
Per un certo periodo di tempo, in dharana, il soggetto focalizza lโattivitร mentale sul proprio simbolo interiore. Perciรฒ, questo passaggio รจ lo strumento che permette di entrare effettivamente in meditazione.
Infatti, con la contemplazione, in dhyana, mantenuta a lungo, si ottiene il distacco dal materiale e dal chiacchiericcio interno. Conseguiti il silenzio interiore e lโassenza di pensieri, in samadhi, lโinteressato raccoglie insieme e integra tutte le parti dellโessere.
Oggi esistono tecniche di meditazione a diversi livelli per cui รจ meglio iniziare gradualmente, su basi solide.
Solo in questo modo รจ possibile costruire nel tempo la propria esperienza meditativa, con la consapevolezza di sรฉ.
Meditazione: esempio di pratica
In pratica, la meditazione andrebbe eseguita con costanza e regolarmente, tutti i giorni, per almeno 10 minuti.
La sessione quotidiana si puรฒ fare preferibilmente al mattino, appena svegli, oppure alla sera, prima di dormire. Scelto un luogo tranquillo e appartato, lontano da elementi disturbanti, il praticante deve assumere una posizione comoda.
Seduto su una sedia oppure per terra, a gambe incrociate, il soggetto deve restare immobile, senza provare fastidi. Quindi, la classica posizione del โlotoโ richiede che il piede destro sia appoggiato sullโattaccatura della gamba sinistra e viceversa.
Inoltre, la schiena deve essere dritta, ma non rigida, il capo ben sostenuto e le spalle aperte, rilassate e sciolte.
Meditazione: posizione
Le mani possono essere appoggiate sulle cosce, con i palmi verso lโalto, oppure in grembo, con una mano stesa sul palmo dellโaltra, a pollici uniti.
Ma, la pratica non deve essere effettuata da sdraiati in quanto la posizione potrebbe favorire il sonno, impedendo la meditazione. Successivamente, il praticante deve chiudere gli occhi per isolarsi dallโambiente e aprirsi al proprio stato interiore.
Dal momento che lโindividuo prova insofferenza verso le sollecitazioni, come noia, freddo o dolori, deve semplicemente osservarle. Quindi, senza opporsi o giudicare, il soggetto si pone con equanimitร , cioรจ privo di attaccamento e avversione, verso le distrazioni.
Una volta neutralizzati gli elementi di disturbo, chi pratica รจ in grado di rivolgere lโattenzione al respiro.
Meditazione: la respirazione
Per disinnescare gli automatismi di pensiero, bisogna concentrarsi sugli atti respiratori e le sensazioni che procurano al corpo. Pian piano, il praticante deve percepire lโaria che entra e che esce dal naso e lโaddome che si gonfia e si sgonfia.
Quindi, mentre si rilassa, i movimenti respiratori devono essere delicati e ritmici, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca.
In generale, si consiglia, contando, di inspirare per 3-4 secondi, trattenere il fiato per 5-7 secondi ed espirare per 3-8 secondi.
Lโattenzione va posta sul petto che si alza e si abbassa oppure sullโaria che entra ed esce, senza controllo, ma al naturale. La meditazione sul respiro fa prendere coscienza del corpo, dellโambiente e del presente, ovvero del โqui e oraโ.
Quindi il soggetto deve rilassare le parti del corpo gradatamente e in successione, dalla sommitร del capo fino alla punta dei piedi.
Contemplazione
La successiva contemplazione, o vera meditazione, si pratica focalizzando la concentrazione su un oggetto o un luogo di natura. Quindi, per il processo, si puรฒ scegliere e visualizzare un particolare oppure un bosco o una spiaggia, entrambi espressi a livello mentale.
Ma, lโattenzione puรฒ essere rivolta anche a oggetti reali, come un quadro oppure un alimento o un paesaggio. Per facilitare la concentrazione, viene suggerito di ripetere piรน volte, mentre si espira, una parola, o โmantraโ, che conferisce calma.
Continuando nel raccoglimento, il protagonista arriva a immedesimarsi nel particolare su cui si concentra. Questa specie di identificazione sensoriale, rende lโinteressato saldamente insediato nel presente e nel luogo, consapevole di sรฉ.
Cosรฌ il praticante non si perde piรน in ciรฒ che gli arriva dallโesterno e dallโiperattivitร interna della mente. In questo stato, il soggetto รจ libero dal passato e non viene piรน trascinato via dal futuro e dalla folla di pensieri.
Isola del sรฉ
Nellโ isola del sรฉโ, raggiunta con la meditazione, lโinteressato puรฒ osservarsi in profonditร e migliorare le sue condizioni psico-fisiche.
Terminata la pratica, il soggetto deve rimanere ancora rilassato per poi aprire gli occhi lentamente e alzarsi senza fretta.
Tecniche di meditazione
Nel corso dei secoli sono stati ideati numerosi metodi per meditare, legati soprattutto a filosofie e religioni diverse. Le pratiche di meditazione piรน importanti e diffuse sono 5 e si differenziano per alcuni principi e modalitร tecniche.
Meditazione zen
La meditazione โZenโ รจ una disciplina orientale millenaria, organizzata in Giappone, che si fonda sul respiro e la staticitร . Questo sistema insegna a stare nel โqui ed oraโ, imparando a non farsi coinvolgere nel flusso naturale dei pensieri.
Quindi, allโinizio, il soggetto non deve fermare o cambiare lโoperato della mente, ma deve esaminare il fluire degli stati d’animo e delle emozioni.
Con il distacco da essi, lโosservatore effettua la separazione tra mente e coscienza, a vantaggio dellโautocontrollo e della capacitร di osservare.
Il rilassamento di tutto il corpo e della mente fa riscoprire la vera essenza di ogni uomo.
Postura del Buddha
Come spiega lo stesso nome Zen, ovvero โposturaโ del Buddha, il praticante si pone in posizione seduta, in pace con sรฉ stesso. Quindi, per entrare in contatto con la propria autentica natura, il soggetto deve abbandonare falsitร , pregiudizi e timori.
Ma, al contrario di ciรฒ che sembra, la meditazione Zen non svuota la mente o fa estraniare dal mondo, ma richiede di scavare nel profondo. Infatti, solo liberando da schemi il vero โioโ, lโindividuo puรฒ ritrovarsi piรน leggero e felice, senza ansie e stress.
La seduta meditativa Zen corrisponde a quella ormai โclassicaโ, fatta in silenzio, in luogo appartato e a gambe incrociate. Inoltre, per facilitare il procedimento, lโinteressato puรฒ anche bruciare incensi e candele e ascoltare musica tipicamente Zen.
Meditazione buddista
La meditazione โBuddistaโ non risulta molto dissimile da quella Zen che infatti deriva da essa. La sofferenza dellโuomo viene fatta risalire dai buddisti alla falsa concezione del proprio io individuale, onnipresente e causa di tormento. Ma, questi errori della mente non si cancellano modificando la realtร ma trasformando sรฉ stessi a livello psicologico.
Quindi, gli insegnamenti di Buddha, o Dharma, distolgono il praticante dalle illusioni dellโioโ imperante, ripristinando lโequilibrio emotivo. Perciรฒ, per i monaci tibetani, aspirazione, attenzione, fiducia, discriminazione e consapevolezza permettono di capire lโessenza delle esperienze.
Infatti, il metodo di base รจ ripreso da molte scuole, ma il piรน accettato e seguito รจ quello โVipassanaโ, nato nel VI secolo d.C. Altra prassi buddista nota รจ la Samatha, che professa la meditazione della tranquillitร .
Ma, in una seduta i due tipi di meditazione possono alternarsi o intrecciarsi per neutralizzare meglio le negativitร mentali, come lโinvidia.
Vipassana
Il termine Vipassana fa riferimento a una meditazione dellโintuito o di profonda visione.
La Vipassana inizia con la contemplazione dellโimpermanenza, seguita dalla pratica dei 6 elementi, ovvero:
- respiro.
- Corpo
- Mente
- Sensazioni.
Infine si passa alla contemplazione della condizionalitร e si ottiene consapevolezza e unione del meditante con lโoggetto della meditazione.
Consapevolezza del respiro
Quindi, con la consapevolezza del respiro, il praticante, seduto, osserva le sensazioni corporee, senza farsi coinvolgere. Il soggetto non deve cercare di cambiare ciรฒ che avviene a livello fisico nรฉ avere aspettative su quello che potrebbe accadere.
Tramite la meditazione, si impara a stare in una condizione di osservazione, ma non per trasportare lโinattivitร nel quotidiano. Infatti lโindividuo apprende la capacitร di agire con consapevolezza, cosciente di quello che fa nel momento, senza reagire istintivamente.
La โVipassanaโ permette al seguace lโelevazione della spiritualitร e una visione piรน illuminata del mondo e della vita.
Ma, il fine ultimo di qualunque metodologia buddista รจ lโilluminazioneโ, che si puรฒ intendere come sviluppo della mente. Pertanto, meditando sempre e ovunque, in ogni istante della giornata e durante ogni occupazione, il praticante puรฒ annullare la sofferenza.
Meditazione trascendentale
La meditazione โtrascendentaleโ deriva da quella tantrica buddista, con tecniche molto antiche, e ricerca benessere e pace interiore. In effetti, la metodologia, diffusa dal Maestro Maharishi dal 1958, si รจ anchโessa sviluppata sull’esoterismo della cultura vedica.
Mantra e yantra
Per acquietare e raffinare la mente, il praticante fa uso dei mantra, che sono formule sonore da ripetere per alcuni minuti. Questi suoni specifici forniscono allโindividuo particolari vibrazioni che producono risonanze a livello fisico e mentale.
Con la focalizzazione sul mantra, la mente arriva a una consapevolezza pura e naturale, senza necessitร di un oggetto e senza pensieri. Quindi, in tale situazione, lโinteressato si trova nello stato di trascendenza, che dovrebbe rilassare profondamente e rinfrescare la mente.
Allo scopo, il praticante spesso puรฒ abbinare ai mantra gli โyantraโ, figure geometriche variopinte e piรน o meno complicate. I disegni, tipici della tradizione vedica, sono lo strumento di controllo e di mantenimento, da yan /trattenere e tra /il mezzo per.
Ogni yantra rappresenta una precisa figura divina oppure un particolare del mondo o del corpo umano e della mente.
Immaginazione e concentrazione
Rispetto ad altre meditazioni, quella trascendentale รจ piรน complessa perchรฉ richiede impegno, immaginazione e concentrazione.
Inoltre, la pratica si propone di velocizzare i tempi di trasformazione della conoscenza della persona. Tradizionalmente la tecnica trascendentale si impara attraverso un percorso iniziatico.
Ma, di solito, sono i monaci ad insegnare agli interessati la meditazione poco alla volta e verificando che sia applicata in modo corretto. Infatti, essendo molto potente, la tecnica potrebbe fuorviare negativamente chi la pratica sbagliando.
Quindi, la meditazione โtaoistaโ mette al centro dellโattenzione lโenergia, come fanno la religione e la filosofia cinesi da cui รจ nata.
Meditazione Cristiana
Invece la meditazione โcristianaโ, una forma di preghiera, non ricerca la conoscenza di sรฉ stessi bensรฌ quella di Cristo. La pratica si esegue concentrandosi su particolari religiosi, come un passo della Bibbia o del Vangelo o il Rosario.
Riflettendo sul significato del brano scelto, il soggetto puรฒ diventare piรน consapevole delle rivelazioni e dellโamore di Dio.
Ma, a differenza della preghiera recitata, quella contemplativa permette maggiori ragionamenti e compenetrazioni riguardo al testo. Secondo gli oranti, con la meditazione si puรฒ approfondire la rivelazione di Dio, per intercessione dello Spirito Santo e di Gesรน.
Ma, per alcuni teologi, la meditazione cristiana รจ basata soprattutto sulla Bibbia in quanto il Dio descritto รจ personale e rivelatore.
Metodo
Infatti, il metodo, che si concentra sulla rivelazione, risponde allโamore divino, su cui si basano il rapporto personale e la Comunione. Quindi, tutto ciรฒ conduce allโadorazione di Dio che trasforma la meditazione cristiana in una pratica di lode.
Come la preghiera e i Sacramenti, meditare unisce piรน strettamente con Gesรน Cristo, il Verbo incarnato e mediatore con Dio.
Per i credenti, la meditazione puรฒ essere un mezzo per la salvezza e la redenzione, concesso dalla misericordia del Signore. Ma non si deve meditare per avere vantaggi da Dio, bensรฌ per dare gioia al Suo cuore, tramite adorazione e obbedienza.
Differenza tra le meditazioni orientali e cristiana
A differenza delle meditazioni orientali, quella cristiana vuole riempire e non svuotare la mente e non ricerca lโestasi. I concetti religiosi sostituiscono i principi filosofici del buddismo e il distacco del pensiero, che al contrario viene stimolato.
Quindi, grazie alla riflessione sulle Scritture, il praticante puรฒ aumentare il rapporto personale legato allโamore divino e alla comunione cristiana. Invece, chi medita non deve raggiungere uno stato euforico ma migliorare la sua saggezza attraverso i documenti religiosi.
Quindi, la meditazione cristiana puรฒ far uscire dallโegocentrismo a favore dellโaltruismo, evitando di concentrarsi su sรฉ stessi.
Infine, gli esercizi spirituali meditativi ammettono la visualizzazione di scene religiose, tra cui la Nativitร , o la ripetizione di una preghiera, come mantra.
Meditazione camminata e dinamica
Sarebbe stata ideata da Budda la meditazione โcamminataโ, che si pratica mentre si รจ in movimento, per riorganizzare i pensieri. Invece quella โKundaliniโ propone la stimolazione e lโapertura dei chakra per risvegliare lโenergia e infondere serenitร .
Infine, il Maestro Osho ha creato la meditazione โdinamicaโ che, con la libertร di movimenti ed emozioni, consente un migliore controllo di sรฉ.
Benefici della meditazione
La pratica, anche totalmente laica, senza connessioni spirituali, procura molti vantaggi, soprattutto a livello mentale.
Benefici mentali
Innanzitutto, la meditazione induce calma e relax anche nelle persone piรน agitate e stressate. Acquietata la mente con la tecnica, il meditante puรฒ sviluppare capacitร intuitive e migliorare la sua creativitร . Quindi, in questo modo, il soggetto รจ piรน incline a trovare soluzioni piรน creative ai problemi quotidiani, visti in una luce diversa.
Infatti la meditazione fa ampliare la visione del mondo e quindi delle situazioni che circondano lโessere umano.
Dal momento che il praticante riesce a fare scelte piรน appropriate, anche la sua crescita personale viene incrementata. Quindi la meditazione fa stare bene mentalmente ed emotivamente e aiuta ad essere consapevoli dei propri istinti e a domarli.
Infatti, chi medita comprende i propri bisogni e impara a soddisfarli in modo piรน efficace al fine di raggiungere ciรฒ che vuole.
Secondo i maestri tradizionali, la persona che medita acquisisce una presa di coscienza della propria natura spirituale. Grazie alla tendenza ad andare verso esperienze spirituali, lโindividuo trascende piano piano dallโattaccamento alle cose terrene.
Serenitร
A un livello piรน pratico, la meditazione favorisce uno stato di serenitร e appagamento, modificando i ritmi elettrici del cervello. Molti specialisti, non solo psichiatri, consigliano la pratica contro disfunzioni psichiche, come gli attacchi di panico.
Anche gli stati di ansia possono essere affrontati e alleviati se si medita in quanto con la calma si guarda dentro di sรฉ. In questo caso, meditare chiarisce il pericolo paventato e nascosto che fa paura e rende ansiosi. Il meccanismo della tecnica implica di fermarsi, fare spazio dentro sรฉ stessi e lasciare che tutto si esprima senza giudicare.
In definitiva, la meditazione fa trovare un luogo interno tranquillo in cui prendere atto di ciรฒ che sta succedendo. Inoltre, il praticante puรฒ ascoltare emozioni, sensazioni e pensieri senza identificarsi con essi, ma osservandoli come lโacqua di un fiume che scorre.
Sviluppare la conoscenza di sรฉ e degli altri
La meditazione permette di rallentare i ritmi e dunque di interrompere, almeno momentaneamente, la sensazione di stress e fretta. Inoltre, lโosservazione di sรฉ stessi dallโesterno puรฒ avvenire persino con un poโ di ironia, facilitando anche il buonumore.
La meditazione aumenta la resilienza, intesa come ottimismo, pensiero positivo e assertivitร , indipendenti dalle condizioni esterne.
Chi medita sviluppa una maggiore autostima dato che non ha bisogno di conferme esterne per sapere il proprio valore.
Inoltre, con lโesercizio della gratitudine verso il creato e ciรฒ che si ha, si impara a riconoscere la bellezza della natura umana. Invece, lโinvidia viene bandita dalla meditazione che fa trarre soddisfazione dai successi non solo personali ma anche degli altri.
Anche, la rabbia, che stressa i nervi, risulta neutralizzata in chi medita tramite i sentimenti positivi che sostituiscono quelli negativi.
Quindi la meditazione puรฒ migliorare la qualitร di vita, i rapporti con gli altri e il rendimento nella societร e sul lavoro.
Benefici della meditazione per la salute
Molteplici vantaggi offerti dal meditare sono stati evidenziati anche da studi scientifici. La meditazione รจ approvata dagli scienziati in base al principio che i fattori mentali ed emotivi influenzano il benessere fisico.
Effetti positivi sul cervello
Innanzitutto la pratica ha un effetto equilibrante sul cervello perchรฉ lo sintonizza sulle onde alfa, caratteristiche dello stato di benessere e relax. Infatti, la meditazione riesce a rompere il circolo vizioso dello stress che รจ il principale nemico delle facoltร mentali, come la memoria.
Inoltre, il surplus di tensione nervosa fa aumentare nel sangue sostanze, tra cui noradrenalina e dopamina, tipiche della condizione di allarme.
Come ha dimostrato lโUniversitร della California, lโeccesso di stress e di queste molecole provoca disfunzioni a livello mentale. Quindi, ad essere colpito รจ lโipotalamo in cui si verificano microlesioni che potrebbero essere evitate per mezzo di una seria meditazione.
Soprattutto le sintomatologie su base psicosomatica hanno giovamento con la meditazione regolare.
In generale, la pratica fa bene al cervello anche perchรฉ potenzia alcune facoltร intellettive, come la concentrazione.
Meditare allieva il dolore cronico
Ritrovando entusiasmo ed energia psichiche, la forma fisica ne risente per cui il corpo si rivitalizza e lโinvecchiamento rallenta. Addirittura alcuni dolori cronici possono essere affievoliti tramite la meditazione, senza gli effetti collaterali degli appositi farmaci.
La rivista dei medici americani, Jama, ha riassunto gli studi che documentano lโefficacia delle tecniche meditative. Infatti quando la meditazione viene affiancata alla terapia standard, i pazienti hanno un miglioramento superiore alla norma.
Fa bene al cuore e pressione sanguigna
Cosรฌ meditare puรฒ essere salutare per combattere:
- ipertensione
- ischemia del miocardio
- infezioni.
Secondo la documentazione americana, la disciplina serve per la malattia infiammatoria intestinale e le dipendenze da droga e da cibo. Inoltre, lโUniversitร di Harvard ha sottolineato che la meditazione puรฒ indurre modifiche biochimiche e fisiche.
Infatti il rilassamento che ne deriva agisce in modo favorevole su:
- metabolismo.
- Ritmo cardiaco.
- Pressione arteriosa.
Vari test in proposito hanno suggerito che la meditazione puรฒ rendere il flusso di sangue nel cervello piรน regolare e forte. Infatti, la tecnica aumenta il rilascio nel circolo ematico di ossido nitrico che rilassa i vasi sanguigni e fa scorrere meglio il sangue.
Anche i valori ematici, come quello dellโemoglobina, potrebbero modificarsi positivamente meditando, soprattutto in caso di malattia infiammatoria.
Riduce il rischio di malattie
Secondo oltre 3.000 studi citati da loro, la pratica riduce il rischio di ictus e influisce sui geni, in particolare del sistema immunitario.
Tra lโaltro, la meditazione Zen potrebbe prevenire il morbo di Alzheimer e intervenire nella fibromialgia e nella psoriasi.
Questa disciplina sarebbe in grado di tenere sotto controllo la frequenza cardiaca, quella respiratoria e i disturbi della menopausa.
Ora il campo di ricerca รจ rivolto ai monaci tibetani, che si rivelano piรน agili e lucidi anche in tarda etร . Infatti, ricerche nellโambito taoista hanno ipotizzato che la pratica possa promuovere la salute tramite lโenergia vitale stimolata.
Gli adepti consigliano lโuso della meditazione per sostenere la guarigione di molte malattie, come lโartrite e gli acufeni.
La meditazione per una mente piรน forte
Una review del gruppo di E. Ernst ha dimostrato il valore aggiunto del metodo in persone con depressione e ansia cronica.
Lโabbinamento della meditazione a psicoterapia e psicofarmacologia favorisce il recupero nei due terzi dei malati.
Il risultato positivo in percentuale non รจ raggiungibile con il solo trattamento standard.
Studio
Una ricerca italiana sul tema รจ stata presentata a un Congresso della Societร di Psico Neuro Endocrino Immunologia (SIPNEI).
Gli specialisti hanno preso in esame 70 partecipanti a un corso di โMeditazione a indirizzo Pneiโ, di 30 ore. I soggetti sono stati studiati con il Symptom rating test, strumento scientifico che consente la valutazione del cambiamento dei sintomi.
Allโinizio del corso, il punteggio totale era di 18,9 per una sintomatologia di tipo depressivo, ansioso, di somatizzazione e inadeguatezza. Invece, il test alla fine dello studio (retest) ha registrato 5,8, con una riduzione dei sintomi di piรน di 3 volte rispetto allโinizio.
Meditazione e mindfulness
In Occidente, dal 1979, si รจ molto diffusa la Mindfulness, che unisce la pratica buddista allo yoga. La tecnica รจ una forma di meditazione rivista, con regole semplificate, per il pubblico che non desidera corsi e ritiri intensivi.
Infatti, gli occidentali, che non hanno voglia di chiudersi in convento o seguire gli insegnamenti dei monaci, spesso preferiscono la Mindfulness.
Le regole sono analoghe a quelle orientali, ma senza implicazioni spirituali, e portano alla capacitร di stare nel presente. Se la pratica รจ ben impostata, si dimostra valida quanto quella orientale, tuttavia richiede approfondimenti per maggiori risultati.
Scopri come praticare la mindfulness.
Meditazione: storia
La meditazione รจ una pratica universale e molto antica, presente anche in zone insospettabili, come lโAmerica Latina. Addirittura sembra che i rudimenti della meditazione siano stati importati in India dai nativi del Sud America, i Naacal.
Sciamanesimo
Tutte le civiltร , che hanno una base di sciamanesimo, hanno espresso tecniche meditative, magari rudimentali. In effetti, si riscontrano attinenze tra la meditazione primordiale e queste credenze esoteriche e pratiche rituali e magiche.
Al centro dello sciamanesimo perรฒ cโรจ lo sciamano, che conosce ed รจ intermediario tra il mondo degli uomini e quello degli spiriti.
Meditazione orientale
Nel tempo, sono prevalse maggiormente le meditazioni orientali, collegate alla religione o alla filosofia. In Asia, la disciplina รจ stata praticata fin dalla notte dei tempi, soprattutto grazie allโincontro tra civiltร diverse.
Infatti, la tecnica orientale deriva da quella ariana, arrivata dallโEuropa, abbinata alla tantrica, originaria dellโIndia. Quindi, particolarmente rilevante il fatto che in entrambe le dottrine esistevano giร forme di meditazione ben strutturate. In seguito, le pratiche sono state utilizzate nellโambito delle culture che sono apparse dopo, come il taoismo.
Insomma la meditazione ha attraversato la storia di tutte le religioni, in ogni epoca e a qualunque latitudine.
Allโinizio, la pratica fu introdotta attraverso lโinduismo vedico, prima del II millennio a.C. Invece, nel Punjab, tra India e Pakistan, la meditazione nasce al seguito delle mistiche indiane che si interrogano sul rapporto tra dolore ed esistenza.
In effetti, i testi vedici dellโantichitร ritengono la vita dellโuomo pervasa di dolore, a causa della sua natura fisica. Quindi, gli asceti avevano la responsabilitร di spiegare quale sia la via da intraprendere per mitigare le sofferenze.
Yoga-sutra
La loro risposta pratica e filosofica ha riguardato tecniche sulla conoscenza e la contemplazione, come lo yoga. Ma, nel II secolo d.C., Patanjali, con lo yoga-sutra, ha radunato in una sola le diverse discipline millenarie.
Infatti, di per sรฉ lo yoga vuole eliminare la coscienza, che รจ succube di passioni e sensi, e liberare lโuomo dal proprio sรฉ terreno.
Giร in questa fase si rintracciano i primi punti fondamentali della meditazione: postura, esercizi e concentrazione su un oggetto. Quindi, gli strumenti codificati consentono di rimanere insensibili agli stimoli e di ottenere volontร e potere, in azione sulla mente.
Pratica yogica
La pratica yogica impone esercizi spirituali e regole fisiologiche, come la postura, rivolte al rilassamento e al controllo del respiro. Con la guida di un guru, il praticante riusciva a diventare imperturbabile come un sasso, ma consapevole del vero sรฉ.
Per secoli, la tecnica รจ rimasta custodita gelosamente da pochi Yogi e si doveva andare fino ai loro ritiri, sullโHimalaya, per meditare.
Inoltre, la tecnica era proibita alle donne, giudicate tropo vanesie per cimentarsi con una disciplina tanto difficile. Dunque la meditazione era per pochi eletti e solo i santoni induisti, allโapice della pratica, arrivavano ad avvicinarsi alla divinitร .
Invece, la meditazione buddista, che si รจ opposta allโascetismo degli indรน, si prefigge lโilluminazione senza Dio. Cosรฌ le tecniche meditative primitive sono state trasformate dai buddisti che perรฒ da subito le hanno proposte per superare la sofferenza umana.
Per loro, la strada del Nirvana รจ tracciata dallโinsegnamento di Siddharta che ha donato il โNobile ottuplice sentieroโ.
La via dellโilluminazione
La via dellโilluminazione comporta compassione, rettitudine e disciplina mentale, conseguita con la meditazione. Infatti, la concentrazione, capace di far estraniare dalla confusione del mondo, si manifesta seguendo alcune tecniche.
La prima e piรน importante chiede di sollecitare, a schiena diritta e gambe incrociate, la consapevolezza del respiro.
Perciรฒ, il fine della meditazione diventa quello di:
- calmare la mente.
- Allontanare le emozioni dannose.
- Essere consapevoli dellโandamento della realtร .
La pratica cosรฌ stabilita รจ arrivata da epoche remote ai tempi nostri ed in alcuni casi รจ stata modificata.
La meditazione nel mondo
In Messico, si riscontrano centri di meditazione perseguitati, come durante il colonialismo, dalla Chiesa. Ma, anche in Nord Africa, in particolare in Marocco, ci sono scuole di yoga segrete perchรฉ vietate dallโIslam. Anche in Europa, nel periodo dei Druidi, allo stesso modo la meditazione era proibita dalla Chiesa.
Successivamente, in Occidente, soltanto nel dopoguerra, negli anni โ50, la disciplina รจ stata aperta anche alle donne e a quanti non erano monaci.
Per le religioni, la meditazione รจ una preghiera per arrivare a Dio, ma nella nostra societร viene spesso intesa come tecnica di rilassamento.
Oggi, divenuta laica per molti, la disciplina si รจ spogliata di connotazioni spirituali e costituisce un metodo per avere benefici psichici e fisici.
Con la consulenza di Jacopo Ceccarelli, insegnante di Meditazione e Yoga e co-fondatore della Scuola Samadhi e del metodo Anukalana, a Firenze e di Rosanna Ercole Mellone, divulgatrice della nutrizione e del benessere.