La tristezza dell’isolamento, la frustrazione per la clausura forzata, la paura del contagio, l’incertezza economica, la preoccupazione per il futuro: l’emergenza Coronavirus, con i tanti cambiamenti che ha portato nelle nostre vite e nelle nostre libertà quotidiane, sta minando pesantemente il nostro umore e il nostro benessere, costringendoci a fare i conti con un carico di emozioni negative che non sono facili da gestire.
Per aiutarci a mantenere l’equilibrio anche in questa situazione che genera paura e stress, l’Ordine degli Psicologi ha stilato un vademecum composto da 20 regole che possono aiutarci a reagire nel modo migliore, cercando di adottare una prospettiva costruttiva e, per quanto possibile, un atteggiamento positivo e fiducioso. Ne abbiamo parlato, sulla pagina Facebook di Melarossa, con la psicologa Floriana Ventura, che ci ha illustrato 5 di questi preziosi consigli.
Le dritte psicologiche per gestire le emozioni negative e ritrovare il benessere
Sviluppare la resilienza per reagire meglio all’emergenza
“Resilienza” è un termine mutuato dalla scienza dei materiali: un materiale è resiliente se si piega ma non si spezza. Identifica la capacità di far fronte in maniera costruttiva agli eventi negativi che ci capita di vivere. Una pandemia come quella che stiamo attraversando si presta ad allenare la nostra resilienza. Come? Modificando un po’ la nostra prospettiva. Questa clausura forzata, questo isolamento, questo essere bloccati a casa possono essere riletti come uno stare in un rifugio, protetti, al sicuro. Si tratta di provare a ricavare qualcosa di buono da un’esperienza oggettivamente sgradevole, guardandola sotto una luce diversa.
Riscoprire le proprie risorse
Questo è il momento giusto per riscoprire e tirare fuori i propri talenti. Di solito conduciamo una vita piuttosto frenetica, sempre di corsa, con poco tempo libero a disposizione: questo ci porta a chiudere in un cassetto le nostre passioni. Ora che siamo costretti a fermarci, a stare a casa, possiamo tirarle fuori e coltivarle. Per esempio dedicandoci ad un hobby che abbiamo trascurato, o provando a cimentarci con uno nuovo che prima d’ora non avevamo mai avuto occasione di esplorare.
Dare dignità ad ogni aspetto della giornata
Solitamente, vivendo di corsa, non riusciamo a goderci alcuni momenti della giornata. Ora, invece, tutti i pezzi che compongono la nostra giornata possono avere una dignità maggiore. Un esempio: possiamo goderci la colazione perché non dobbiamo scappare fuori casa e correre al lavoro. Si tratta di piccole coccole che abbiamo tutto il diritto di concederci in questo momento e che, anzi, ci fanno bene.
Imparare a gestire le emozioni negative
La tendenza dell’uomo, quando viene sopraffatto da un’emozione negativa, è quella di respingerla. Un consiglio classico che spesso viene dato come antidoto a una situazione che ci causa sofferenza è: “Non ci pensare”. Ma il non pensarci è proprio ciò che ci porta a rimuginare su quella situazione, senza riuscire ad affrontarla nel modo giusto. In questo periodo di emergenza è invece importante riconoscere che ci sentiamo spaventati, preoccupati, tristi, frustrati perché non possiamo uscire di casa: non c’è bisogno di respingere quelle emozioni, che sono normalissime in una situazione come questa e che per questo devono essere accolte. Accoglierle vuol dire anche provare a gestirle, magari utilizzando tecniche di rilassamento, come la meditazione, il training autogeno o esercizi di respirazione.
Aprire la mente agli altri
L’aspetto della condivisione in questo momento è più importante che mai. Anche se a distanza, è utile condividere con gli altri le emozioni negative, oppure una visione costruttiva di questa esperienza, che ci aiuti a mantenere un atteggiamento positivo e a vivere meglio l’emergenza, allenando la resilienza. Ogni volta che cadiamo nella trappola del pensiero negativo, dobbiamo cercare di cambiare prospettiva e gli altri rappresentano un’importante risorsa per riuscirci.
Fonte: Floriana Ventura
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