Sommario
Il brainstorming è una tecnica molto diffusa che consiste in una discussione creativa di gruppo, mediata da un Team leader.
Questa discussione permette di giungere alla risoluzione di un problema attraverso la generazione di una moltitudine di idee creative e diversificate. Una volta identificato un problema dal Team Leader, si crea un gruppo di discussione. Il compito di ogni membro del gruppo è quello di generare quante più idee possibili per la risoluzione del problema.
In questa fase non ha importanza che le idee siano realizzabili, assurde o reali. L’importante è generare quante più idee possibili senza giudicare quelle altrui né le proprie (autocritica).
Solo successivamente le idee esposte verranno analizzate, criticate e valutate logicamente. Dall’integrazione di più idee ne nascerà una che rappresenterà la migliore soluzione trovata al problema. Esistono molte varianti del brainstorming e il suo utilizzo ha spopolato in molti ambiti, dal marketing alle scuole.
Cos’è il brainstorming: significato e definizione
E’ una tecnica creativa ed espressiva di gruppo che permette di far emergere idee nuove per la risoluzione di un problema.
In sostanza, il brainstorming consiste in una discussione di gruppo in cui ciascuno, liberamente e senza censura, propone delle idee su un argomento.
L’obiettivo è quello di far emergere quante più idee innovative possibili. Solo al termine della seduta si potranno selezionare e criticare le proposte. In questa fase finale le idee verranno messe in ordine e saranno valutati i pro e i contro di ogni proposta, la realizzabilità dell’idea e l’innovazione.
In questo modo potrà essere scelta l’idea più utile o potrà essere creata una soluzione che integri le diverse idee più vantaggiose.
Fu ideato negli anni ‘30 da Alex Osborn e a partire dagli anni ’50 trovò subito applicazione nel campo della pubblicità per poi essere impiegato nei campi più disparati.
Il principio base del brainstorming è quello della libertà di pensiero. In questo contesto, infatti, è fondamentale sospendere il giudizio e lasciare libera la mente di creare quante più associazioni possibili tra parole, idee ed immagini.
A cosa serve e quando utilizzarlo
Il brainstorming è consigliato ogni qualvolta è necessario trovare una soluzione non univoca a un problema. Vi sono diverse modalità in cui può essere applicato e diversi ambiti in cui ha dimostrato la sua efficacia.
E’ una tecnica di problem solving che è in grado di stimolare la creatività nel gruppo. Consiste in una discussione creativa e mirata su un argomento in cui intervengono i membri del Team.
Tale discussione è moderata da un coordinatore che ha lo scopo di permettere a tutti di proporre le proprie idee senza censura e senza paura della critica.
L’idea è che durante il brainstorming vengano proposte quante più idee possibili su un argomento definito precedentemente.
Attraverso il brainstorming non solo vengono proposte molte idee ma queste risultano diversificate tra loro, alle volte insolite, alternative, innovative proprio perché all’interno del gruppo vi è confronto e interazione.
Si cerca di dare libero sfogo all’immaginazione e alla creatività , senza pregiudizi né giudizi nei confronti delle proprie e delle altrui idee.
Generalmente l’idea creativa che nasce da una o più sessioni di brainstorming, non deriva dall’idea di una sola persona ma piuttosto dall’interazione e dall’integrazione di più idee di più persone.
Il brainstorming si può attuare in modi differenti
Libro delle idee
Con questo metodo tutte le idee proposte durante il processo di brainstorming vengono scritte su un foglio, un cartellone, una lavagna esposta a tutti.
Tutti i membri del Team possono vedere e leggere le diverse proposte e scrivere le proprie in qualunque momento.
Metodo
Le idee vengono proposte secondo un metodo specifico che può essere l’ordine alfabetico dei partecipanti, l’ordine di postazione (se seduti in cerchio si può iniziare dal primo alla sinistra del mediatore e procedere in senso orario) che il partecipante occupa al tavolo e così via.
Online
Il brainstorming può essere effettuato utilizzando piattaforme social in cui istituire delle videoconferenze.
Benefici e limiti del brainstorming
Il brainstorming, come tutti i processi, presenta dei vantaggi e degli svantaggi.
Vantaggi
- Incoraggia la creatività e il pensiero divergente.
- Permette di integrare, arricchire e modificare contenuti già proposti.
- Permette di produrre molte idee in poco tempo.
- Permette di creare ottime soluzioni partendo da soluzioni più semplici e improbabili.
- Garantisce la democrazia e la parità tra i partecipanti.
- Migliora il lavoro in team.
- Favorisce lo spirito di squadra, lo sviluppo di una comunicazione efficace ed efficiente tra i membri di un team e il miglioramento delle relazioni interpersonali.
- Stimola l’ascolto attivo.
- Favorisce la soddisfazione dei dipendenti perché tutti si sentono parte di qualcosa e soprattutto presi in considerazione.
- Crea consenso e accettazione.
- Valorizza tutti e tutte le risorse.
- Si possono mettere a confronto idee generate da diversi individui, esperti, naive, provenienti da paesi differenti, di estrazione sociale differente, di genere ed età differenti.
Svantaggi
- Il parlare in pubblico può inibire le persone introverse.
- Le idee proposte possono essere troppe e possono guardare il problema in maniera superficiale e poco approfondita.
- È possibile perdere il filo logico della discussione e dimenticare la propria idea se si impiega troppo tempo nel discutere quelle precedenti.
- I partecipanti possono autocensurarsi per paura di fare brutta figura, o che le loro idee non siano buone o valide.
- Molto spesso il problema deve essere suddiviso in sotto-problemi per evitare che le proposte di risoluzione siano troppo generiche.
Quando utilizzare il brainstorming
E’ una tecnica molto utile in diversi settori e per lo sviluppo di diversi prodotti e servizi. Si può utilizzare ogni qual volta si richiede la formulazione di soluzioni creative, la comprensione di problemi complessi e la risoluzione di problemi.
Campagne pubblicitarie. In questo settore il brainstorming permette di individuare e creare slogan, ideare nuovi modi per lanciare un prodotto o migliorare quelli già esistenti.
Problem solving. Può facilitare la risoluzione dei problemi. Il problema può riguardare il singolo o il gruppo, un’azienda o una scuola.
Giurisprudenza, medicina. Può aiutare nella pratica legale a trovare linee difensive alternative. O anche terapie innovative non classicamente utilizzate per un problema in ambito medico-sanitario.
Miglioramento dei processi di produzione. Con il brainstorming si possono trovare idee creative ai problemi di processo (produzione troppo lenta, difficoltosa, materiali scarsi).
Fasi e regole del brainstorming
Il brainstorming consiste in tre fasi: preliminare, creativa e finale. Secondo Osborn sono 4 le regole fondamentali da seguire perché il brainstorming sia efficace.
E’ un’attività di gruppo in cui si confrontano più persone su un argomento specifico e stabilito. I partecipanti sono guidati e mediati da un team leader che gestisce e modera la discussione favorendo le proposte creative.
L’idea di partenza è che attraverso la discussione e la proposta di idee da parte di ogni partecipante si possa favorire la nascita di altre idee legate alle precedenti ma diverse in alcuni aspetti.
Per essere efficace deve riguardare un solo argomento o problema per volta, non dovrebbe prevedere l’intervento di molti partecipanti (massimo 12 secondo Osborn ma dipende dalle situazioni) e dovrebbe escludere la critica e il giudizio nelle fasi centrali.
Quali sono le fasi?
Il brainstorming può svolgersi in una singola sessione o in più sessioni. Ogni sessione ha tre fasi: preliminare, centrale o creativa e finale.
Questa attività sfrutta due tipologie di capacità cognitive legate al pensiero e cioè il pensiero verticale o convergente e il pensiero laterale o divergente.
Fase Preliminare
Il brainstorming inizia con una fase preliminare in cui viene presentato il problema dal coordinatore.
Il Team leader, in questa fase, cerca di spiegare in maniera dettagliata e chiara l’oggetto della discussione a tutti i partecipanti.
Generalmente questa fase dura all’incirca 10 minuti e si conclude con una sintesi del problema in una sola domanda, chiara e precisa che rappresenterà l’input per l’inizio della discussione di gruppo.
Fase Centrale o Creativa
La seconda fase del brainstorming è quella in cui viene messa in atto la discussione vera e propria, vengono proposte le idee.
Questa è la fase di creatività in cui si lascia libero sfogo al pensiero laterale o divergente. Generalmente questa fase ha la durata di circa un’ora.
La terza fase
Nella fase finale vengono analizzate, selezionate e prese in esame le diverse idee proposte durante la fase precedente.
In questa fase le idee vengono messe sotto esame e analizzate logicamente e razionalmente, criticate e valutate. Questa fase, generalmente, dura circa due ore.
Pensiero convergente e divergente
Il pensiero verticale o convergente è un tipo di pensiero lineare, logico-deduttivo che permette di arrivare a una soluzione univoca e stabilita.
Questo pensiero si attiva nei momenti in cui bisogna trovare l’unica soluzione, quella corretta, a un problema: quanto fa 23 più 3 oppure cosa succede se mescolo in quantità uguali il giallo e il rosso? Questo tipo di pensiero è fondamentale nella pianificazione, nell’organizzazione e nell’analisi delle alternative.
Il pensiero divergente o laterale è strettamente collegato alla creatività . Il pensiero divergente è la capacità di formulare più soluzioni alternative, idee e opinioni diverse in una data situazione: ad esempio descrivendo tutti i possibili utilizzi di una mela.
Questa abilità implica la necessità di pensare in maniera diversa rispetto alla norma, di proporre idee non convenzionali, anticonformiste, innovative. Il pensiero divergente viene richiesto quando la risposta a un quesito non è univoca ma aperta: come preparare un panino gourmet?
Queste due tipologie di pensiero vengono utilizzate rispettivamente nella terza e nella seconda fase del brainstorming.
Brainstorming: quali sono le regole secondo Osborn
Il brainstorming dovrebbe rispettare 4 regole principali, proposte da Osborn, per essere correttamente eseguito.
- Nessuna critica deve essere sollevata durante il processo creativo. Nella fase della generazione creativa la critica deve essere esclusa. Nessuno può criticare le idee altrui ma allo stesso tempo nessuno deve autocriticare la propria idea. Chi partecipa deve sentirsi libero di proporre idee, senza paura che vengano criticate, sminuite o accantonate. Senza la paura del giudizio si lascia libera la mente di vagare e di generare idee anche folli ma originali. Tutte le idee, anche quelle più strampalate o strane vengono accettate, trascritte e prese in considerazione, tutte hanno lo stesso valore.
- L’istintività è ben accetta.
- Più idee sono meglio di una. I partecipanti nella fase creativa non devono puntare alla qualità delle idee quanto alla quantità . Le idee devono essere proposte spontaneamente senza riflettere troppo e seguendo il flusso creativo del gruppo. Non ha importanza se le idee sono o no realizzabili, l’obiettivo è produrne quante più possibili. Solo in un secondo momento le idee verranno scansionate. Da più idee se ne creerà una qualitativamente superiore a tutte.
- L’integrazione di più idee è un valore aggiunto. I partecipanti devono ascoltare le idee altrui e proporre le proprie liberamente. Tutte le idee dovrebbero essere trascritte in modo visibile e chiaro ai partecipanti in corso d’opera. Ogni partecipante può vederle e proporne altre simili, collegate logicamente, semanticamente, temporalmente.
Tutte le tecniche di brainstorming
E’ un processo creativo in cui ogni aspetto del setting è fondamentale: partecipanti, leader e luogo. Esso può essere eseguito utilizzando diverse tecniche.
Partecipanti
Il team leader condurrà la discussione e annoterà tutte le idee proposte utilizzando strumenti cartacei come fogli, cartelloni e lavagne o digitali come schermi e pc.
Generalmente partecipano al brainstorming gruppi che vanno dai 3 ai 10 membri. La composizione del gruppo è fondamentale perché permette di ottenere idee differenti e punti di vista alternativi.
Se tutti i partecipanti provenissero da un dato ceto sociale, fossero tutti maschi, tutti cattolici, tutti con un dato livello di istruzione, con la stessa provenienza regionale, con le stesse posizioni lavorative… si avrebbero idee troppo simili tra loro. La diversità e l’eterogeneità del gruppo permette risultati migliori.
Luogo
Il luogo dove si svolgono le sessioni di brainstorming dovrebbe essere luminoso, confortevole e tranquillo, possibilmente non rumoroso. Un luogo dell’azienda o istituzione in cui la probabilità di disturbo e interruzione è bassa.
Le sessioni possono essere svolte sia al chiuso, sia all’aperto. Nel brainstorming al chiuso sarebbe preferibile che i membri si trovassero intorno a un tavolo su sedie comode per potersi guardare l’un l’altro con pari opportunità .
Quando il brainstorming si svolge all’aperto, il setting strumentale (scrivania e sedie) è praticamente lo stesso, con il vantaggio di essere nel mezzo della natura.
Un’alternativa del brainstorming all’aperto consiste nel camminare durante l’attività di brainstorming. È stato infatti dimostrato che l’azione di camminare aumenta e facilita il pensiero divergente e la creatività .
Qual è il ruolo del mediatore o Team leader
Nel brainstorming il Team leader svolge un ruolo fondamentale:
- Seleziona l’argomento su cui verte il brainstorming, sceglie il problema o la situazione da prendere in esame.
- Definisce il problema, lo espone ai partecipanti, lo rende comprensibile a tutti, lo sintetizza e lo propone sotto forma di domanda.
- Stabilisce, espone, chiarisce e si occupa di far rispettare le regole dell’interazione e della discussione.
- Modera la discussione mettendo tutti in condizione di esprimere la propria opinione e idea. Permette a chi è meno estroverso di proporre le proprie idee, limita i partecipanti esuberanti scandendo il tempo e alternando i turni di parola.
- Si assicura che il focus dell’attenzione rimanga quello stabilito e non si divaghi.
- Stimola l’interesse dei partecipanti senza delineare una strada specifica da seguire. Ad esempio, interviene con domande o riflessioni se si accorge che l’attenzione diminuisce o iniziano a finire le idee.
- Raccoglie, accoglie, trascrive e tiene traccia di ogni idea proposta (lavagna, post-it, fogli).
- Gratifica tutti partecipanti per il loro contributo.
Tecniche di brainstorming
Esistono numerose tipologie di brainstorming.
Brainwriting
Nel brainwriting le idee proposte vengono scritte su un quaderno, foglio, blocco per appunti, post-it.
In una prima versione la domanda da cui si parte, e che il moderatore propone, viene scritta su tanti fogli quanti sono i partecipanti. Ogni partecipante leggerà sul foglio la domanda e scriverà la sua idea creativa per la risoluzione del problema.
Una volta terminato, ogni partecipante passerà il foglio al collega alla sua destra e riceverà il foglio dal collega alla sua sinistra. Questo foglio passa tra i partecipanti che dunque possono leggere le idee altrui e proporre le proprie. I fogli rimangono anonimi come le idee proposte.
Alla fine del giro ogni partecipante avrà un foglio contenente le idee di tutti che sarà diverso dal foglio del collega alla propria destra. Generalmente il brainwriting viene utilizzato per creare nuovi prodotti e quando i gruppi sono molto numerosi, anche fino a 200 persone.
Una seconda versione prevede che ognuno scriva la propria idea su un post-it che verrà poi reso visibile a tutti.
Nessuno può parlare. Questa tecnica non è recente e richiede lo sforzo di leggere tutte le altre idee per poterne proporre di nuove. Questo può condurre a un calo di interesse e creatività . Per questo si preferisce, oggi, il Brainwriting online in cui lo sforzo è ridotto e l’efficacia è maggiore.
Brainswarming
Nel brainswarming l’obiettivo da realizzare o il problema da risolvere viene scritto su un foglio visibile a tutti. Si chiede al gruppo di trovare soluzioni e di scriverle su dei foglietti rimanendo in silenzio.
Una volta terminato, si costruisce un grafico in cui il problema iniziale viene suddiviso in problemi o obiettivi più piccoli che devono essere raggiunti per poter risolvere il problema principale.
Le proposte dei partecipanti vengono posizionate nella parte bassa del grafico e insieme si cerca di trovare delle connessioni e soluzioni alternative per connettere le idee proposte con i sotto-obiettivi.
Brainwriting game
Nel brainwriting game i partecipanti vengono suddivisi in gruppi i quali dovranno trovare soluzioni alternative e creative a un dato problema.
Il gioco interviene nel momento dell’esposizione delle idee, momento in cui ogni giocatore dovrà cercare di candidare la propria idea come la migliore e più efficace.
Imaginative Brainstorming
Questa tecnica è molto simile al brainstorming classico, l’unica differenza è che il problema reale viene traslato su un piano fantasioso e trasformato.
Le caratteristiche rimangono ma i personaggi e il contesto cambiano. Questa modifica dello scenario aiuta i partecipanti a ridurre il carico emotivo e cognitivo e il coinvolgimento, lasciando libero sfogo alla fantasia e alla creatività .
Ad esempio, se il problema dell’azienda sono i tempi di produzione, è possibile immaginare uno scenario alternativo in cui gli elfi di Babbo Natale hanno il compito di produrre i regali nella metà del tempo e terminarli prima della mezzanotte.
Negative Brainstorming
Il negative brainstorming, o brainstorming inverso, prevede che i partecipanti non propongano delle soluzioni per risolvere un problema ma che sottolineino i punti deboli e critici del problema e delle soluzioni.
Si chiede ai partecipanti di trovare modi che indeboliscano la soluzione a un problema.
Sebbene possa sembrare controproducente, il brainstorming negativo permette di mettere in risalto le criticità delle idee. Potenzialmente questa tecnica permette di identificare e pianificare le azioni e le strategie più efficaci per raggiungere il successo.
Starbursting
Lo starbursting è una forma di brainstorming in cui i membri del team sono incoraggiati a focalizzarsi sulla generazione di domande piuttosto che di risposte.
Lo Starbursting prevede sei diversi tipi di domande: chi, cosa, come, dove, quando e perché.
- Chi è il pubblico a cui mi riferisco, che dovrà comprare il prodotto? Chi fornirà il supporto tecnico, tecnologico, la manodopera? Chi dovrà produrre il prodotto?
- Quali sono le funzionalità del prodotto, i benefici e i vantaggi?
- Dove avverrà la produzione? Quale sarà il costo e il margine di profitto? Quali risorse sono necessarie per la produzione?
- Quando è meglio che il prodotto sia messo sul mercato? Quando si potrà iniziare a produrre?
- Perché il prodotto dovrebbe essere comprato, perché dovrebbe essere messo in vendita in quel periodo?
- Come effettivamente verrà prodotto? Come si condurranno le ricerche di mercato? Come verrà effettuata la valutazione della qualità del prodotto?
Analisi SWAT e brainstorming
SWAT sta a indicare Strengths Weaknesses Opportunities Threats cioè forza, debolezza, opportunità e minacce.
Questa è una tecnica che permette di ragionare sul problema tenendo conto delle variabili sia interne, legate all’organizzazione e quindi potenzialmente modificabili, che esterne, cioè non modificabili ma da tenere sotto controllo.
I punti di forza e di debolezza sono fattori interni mentre le minacce e le opportunità sono variabili esterne.
Una volta creato il gruppo di brainstorming si discuterà del problema identificando i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce al raggiungimento di un obiettivo specifico.
Nel caso dei punti di forza o debolezza bisognerà individuare tutte quelle caratteristiche che potenzialmente facilitano o impediscono il raggiungimento di un obiettivo.
- Esistono degli ostacoli?
- Con quali risorse si lavora e quali invece servono?
- In cosa siamo bravi e cosa facciamo noi che gli altri non fanno o non riescono a fare?
- Per cosa ci contraddistinguiamo?
Rolestorming
In questa tecnica di brainstorming i partecipanti durante la sessione impersonano qualcun altro.
Tutti partecipano a una sorta di gioco di ruolo in cui devono mettersi nei panni di un altro. Ognuno può impersonare chi vuole, Steve Jobs, Elon Mask, la propria madre, il vicino di casa, Tony Stark. Per trovare soluzioni alternative e creative a un problema risulta utile immaginare di essere qualcun altro, in un altro periodo storico, un’altra cultura, un altro mondo.
In una sua variante è possibile che metà del gruppo impersoni i beneficiari della risoluzione del problema e l’altra metà i promotori e gli ideatori delle soluzioni. Per cui, se un’azienda vuole vendere un nuovo giocattolo, metà dei partecipanti potrebbe impersonare i bambini (definizione del problema) altri i genitori (coloro che acquisteranno) e altri gli amministratori o i progettisti del gioco.
Questa metodologia aiuta i partecipanti a inquadrare il problema da una prospettiva differente, permette di divertirsi, anche se non tutti riescono a immedesimarsi in qualcun altro.
Come ottenere il massimo dalle sessioni di brainstorming
Per ottenere un brainstorming efficace vi sono alcuni consigli che favoriscono la riuscita del processo creativo.
- Pianificare il brainstorming affinché le persone siano preparate.
- Inserire all’interno delle sessioni dei momenti di svago e diversivi (break, artigianato, giochi).
- Evitare le interruzioni del flusso di idee, le correzioni e le autocorrezioni.
- Evitare le denigrazioni, le derisioni e le pressioni.
- Far finta che si stia parlando con qualcuno che non conosce il problema, fornendo quanti più dettagli possibili su ogni idea che viene proposta.
- Essere proattivi.
- Evitare che qualcuno prenda il sopravvento e il comando della discussione; ogni membro deve avere un tempo specifico e stabilito in cui parlare e proporre.
- Movimentare e ravvivare la discussione evitando lo stagnare delle idee.
- Evitare il silenzio.
- Creare un gruppo omogeneo ma diversificato che rappresenti diverse personalità .
- Incoraggiare la formulazione di idee fuori dal comune, folli e assurde.
- Affrontare un problema per volta.
- Suddividere il problema in sotto problemi per evitare che le idee siano generiche e poco specifiche.
Esempi di brainstorming
Il brainstorming può essere applicato in tutti i campi e in tutti i settori per promuovere la creatività e il pensiero divergente.
Brainstorming individuale
Il brainstorming può essere effettuato anche individualmente. Per svolgerlo in solitaria, si individua prima di tutto il problema, ad esempio, il blocco dello scrittore.
Se un individuo ha problemi nella prosecuzione della scrittura di un elaborato può tentare un brainstorming individuale.
In questo caso si prenderà un foglio bianco sul quale si scrivono alcune parole chiave o alcune immagini.
A questo punto partendo da questi stimoli si inizia a scrivere tutto ciò che ci passa per la testa. Non bisogna prestare attenzione alla grammatica, alle regole di esposizione, al senso logico.
Bisogna scrivere tutto, senza tralasciare nulla. Ogni idea, anche quella più assurda che ci sembra non collegata alle parole o alle immagini che abbiamo davanti, va trascritta.
Questa operazione può essere svolta più volte in giornate e momenti differenti. Solo in un secondo momento si analizzerà ciò che si è scritto, trovandone le relazioni, i punti di forza e la logicità .
Brainstorming a scuola
Il brainstorming a scuola rappresenta una tecnica che permette ai bambini, attraverso il gioco, di apprendere, sperimentare e sviluppare il pensiero divergente. A questo si aggiunge il fatto che, potendo partecipare tutti in assenza di critica e sotto forma di gioco, diviene uno strumento didattico inclusivo. Il docente assumerà il ruolo di team leader e condurrà la discussione.
Anche in questo caso si individuerà un problema o un argomento, ad esempio, il cervello nelle scienze. Si potrà partire da domande generali del tipo: cosa sappiamo su questo argomento?
Si chiede a questo punto ai ragazzi di scrivere sul quaderno tutte le lettere dell’alfabeto una sotto l’altra.
Per ogni lettera, ogni bambino dovrà scrivere una frase o una parola collegata all’argomento scelto, nel nostro caso, il cervello.
Si può lavorare individualmente, a coppie o in piccoli gruppi. Una volta scritti le proprie idee e pensieri, gli studenti condivideranno con gli altri ciò che hanno scritto.
Brainstorming e marketing
Come nell’esempio precedente, si stabilisce il team leader, il quale selezionerà l’argomento o il problema. Il problema può essere quello di creare uno slogan per la messa sul mercato di un nuovo prodotto. Prima di tutto, si inizia con il descrivere il prodotto sinteticamente e lo si inquadra in parole chiave che lo rappresentino.
A questo punto, ognuno a turno produrrà uno slogan utilizzando una parola chiave. Ogni partecipante avrà un foglio con le parole chiave e gli slogan che ha scritto.
Ognuno passa il proprio foglio al collega alla propria destra, il quale scriverà il suo slogan con la stessa parola chiave, partendo dallo slogan precedente o proponendone uno alternativo. Ogni slogan potrà dunque essere modificato o arricchito dagli altri partecipanti. Successivamente si potrà andare avanti con le altre parole chiave individuate.
Questo processo può essere effettuato attraverso la scrittura o verbalmente. In quest’ultimo caso, partendo da un membro X si chiederà a ognuno di proporre uno slogan con una parola chiave.
A turno, gli altri membri arricchiranno tale slogan e lo modificheranno. Una volta terminato il giro, si passerà a un altro membro che produrrà un altro slogan con la seconda parola chiave identificata. Anche questa volta a turno, gli altri membri modificheranno lo slogan e così via.
Evoluzione e avanguardia del brainstorming
L’avanzare della tecnologia ha fatto sì che i ricercatori si siano interessati a come migliorare tecniche come il brainstorming per favorire la creatività .
Il brainstorming è uno dei più diffusi metodi per sviluppare la creatività . La creatività , intesa come capacità di generare soluzioni alternative a problemi aperti, è una capacità richiesta in molteplici ambiti. Il pensiero divergente e la creatività sono richiesti nel marketing, nella scuola, in medicina, nella ricerca scientifica, nel mercato aziendale. Da circa 20 anni la realtà virtuale è utilizzata come strumento per lo sviluppo della creatività .
Recentemente alcuni studi hanno messo in luce come la realtà virtuale possa essere di grande aiuto nel processo di brainstorming riducendo gli effetti negativi. Ad esempio, è stata verificata l’influenza dell’ambiente (virtuale vs virtuale / virtuale vs reale) e della specificità degli avatar (con e senza caratteristiche sociali identificabili) sul processo di brainstorming.
Altre ricerche invece, si sono focalizzate sull’uso di tecniche di stimolazione elettrica transcranica (basso voltaggio, non invasiva e indolore) per modulare le componenti creative. I risultati dimostrano come, attraverso l’utilizzo di queste tecniche di stimolazione, in particolare sulla corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra, si possano migliorare i processi generali di problem solving.
Fonti
- Gong, Z., Nanjappan, V., Soomro, S. A., & Georgiev, G. V. (2021). Virtual brainstorming and creativity: an analysis of measures, avatars, environments, interfaces, and applications. Proceedings of the Design Society, 1, 3399-3408.
- Bezzi, C., & Baldini, I. (2006). Il brainstorming: pratica e teoria (Vol. 1). Franco Angeli.