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Adolescenza, età stupenda e difficile soprattutto quando si mettono di mezzo piccoli difetti fisici dovuti agli sconvolgimenti ormonali che ogni ragazzo vive.
E, quando si tratta di chili di troppo, la situazione diventa delicata perché può avere influenze decisive su percezione di sé e autostima, ma anche compromettere il rapporto di questi giovani con il cibo. Ne parliamo con il nostro nutrizionista Luca Piretta e la psicologa Emanuela La Noce.
Appetito e sbalzi ormonali
Il fabbisogno nutrizionale di un adolescente è molto variabile. Dipende dalla fase dell’adolescenza (se, per esempio, coincide con lo sviluppo o no) e dall’attività fisica, che può essere molto intensa in particolare nei maschi. In termini di calorie possiamo dire che si oscilla intorno alle 2500 calorie. È alto il fabbisogno di proteine, calcio fosforo e vitamine.
L’aumento dell’appetito è regolato da molti fattori, compreso quello ormonale. Ma non bisogna trascurare l’aspetto psicologico che svolge un ruolo determinante in questa fase così “umorale” della vita. Molte volte gli ormoni sessuali possono favorire l’aumento di peso, specialmente se non c’è un’adeguata attività fisica.
Gli sbalzi ormonali possono causare incostanza nel rapporto con il cibo. Si possono quindi alternare periodi di famelicità a periodi di inappetenza. Questa incostanza può causare un’altrettanto forte oscillazione del peso.
E qui entrano in gioco gli aspetti psicologici di un’età difficile. Delusioni amorose, preoccupazioni scolastiche, depressioni reattive secondarie all’incertezza sul futuro ecc. sono tutti aspetti che influenzano notevolmente il comportamento alimentare per cercare dei compensi affettivi e gratificanti. Questo può comportare conseguenti sbalzi di peso.
Ritenzione idrica e adolescenza
La ritenzione idrica è uno degli aspetti riguardanti l’aumento di peso. È importante, per ridurre gli effetti di questo fenomeno, diminuire l’apporto del sale, non solo quello aggiunto, ma anche i cibi salati (prosciutto crudo, alici conservate, patatine fritte ecc.). È fondamentale, quando si osserva una importante ritenzione idrica, aumentare il consumo di acqua, in particolare quella oligominerale e fare molta attività fisica.
Attenuare gli effetti degli sbalzi ormonali a tavola
In generale, lo sviluppo non porta con sé carenze di nutrienti. Ciò può accadere solo se la crescita non viene accompagnata da un adeguato regime alimentare. Bisogna assolutamente evitare che gli adolescenti facciano diete drastiche (questo fenomeno è più frequente tra le ragazze) o monotematiche, perché il fabbisogno è molto variegato, soprattutto in termini di proteine, sali minerali e vitamine.
Esistono cibi capaci di attenuare l’effetto degli sbalzi ormonali.
Ci sono molti studi sugli effetti benefici del cioccolato (ma attenti all’alto valore calorico) e agli omega 3 (presenti nel pesce e nelle noci e mandorle). Uno studio ha inoltre evidenziato che una dieta troppo priva di zuccheri può ridurre il tono dell’umore.
Il rapporto con il cibo durante l’adolescenza
Gli sbalzi ormonali in fase di crescita potrebbero portare a un eccessivo dimagrimento o al contrario a un aumento di peso senza controllo. Ma che effetto hanno questi cambiamenti sulla psicologia di un adolescente? Secondo la psicologa Emanuela La Noce, durante l’adolescenza la tematica del corpo è centrale. L’adolescente si trova infatti di fronte alla perdita del corpo infantile e vive il conflitto tra desiderio di mantenere lo status da bambino e le spinte biologiche a diventare adulto. Ogni cambiamento corporeo richiede una ristrutturazione della propria immagine dal punto di vista psicologico e cognitivo.
Inoltre, il cibo ha in questa fase della vita una forte valenza simbolica: rappresenta a volte l’unico canale comunicativo con la famiglia ed eventuali disagi possono passare attraverso di esso, anche come condotte patologiche (disturbi alimentari).
Nella relazione con i coetanei il corpo rappresenta un oggetto di riconoscimento sociale. Seguire la moda e voler essere originale diventano dei leit motiv. Attorno al corpo l’adolescente può sviluppare un’attenzione e una cura eccessivi (cura dei dettagli, sport, abbigliamento ecc.), o al contrario può “abbandonarlo” non curandosene. In ogni modo, tramite il corpo l’adolescente comunica al mondo esterno chi è e cosa vuole fare.
Come devono comportarsi i genitori?
I genitori devono confrontarsi con un mondo esterno in continua evoluzione, è indispensabile conoscere i cambiamenti sociali e culturali, le nuove tecnologie, le nuove idee e soprattutto il gruppo dei coetanei, le nuove generazioni e i nuovi modelli. Ogni genitore vorrebbe che il proprio figlio facesse delle scelte da adulto, vorrebbe proteggere e fare per lui le scelte più giuste, mentre l’adolescente ha bisogno di sperimentare, cambiare idea, sbagliare per crescere.
Il comportamento migliore che il genitore può assumere è l’incoraggiamento all’indipendenza e all’autonomia. È importante infondere fiducia, rispetto e considerazione, ricordandosi che “sbagliando s’impara” e che la crescita dell’adolescente passa attraverso la separazione dai genitori per diventare adulti.