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Tante domande e dubbi sulla pillola anticoncezionale. Benefici, controindicazioni, proprietà e tanti misteri che da sempre, oramai, attanagliano le donne. Ma una forse tiene banco più di tutte. La pillola anticoncezionale fa ingrassare?
A questa e ad altre domande abbiamo provato a rispondere grazie alla Dott.ssa Silvia Migliaccio, specialista in endocrinologia e malattie metaboliche. Sfatiamo dubbi e tabù!
Perché prendere la pillola?
La pillola anticoncezionale, definita da The Economist “tra le scoperte più innovative del XX secolo”, simbolo della rivoluzione sessuale femminile degli anni ’60, sembra aver perso il suo appeal. Cosa è successo? Perché le donne sono tornate ad avere un rapporto così difficile con la contraccezione? Perché fa paura la pillola?
Le donne italiane e la contraccezione hanno un rapporto davvero difficile e i numeri parlano chiaro. Le donne che utilizzano la pillola anticoncezionale raggiungono a malapena il 20%. Nelle regioni del Mezzogiorno e in Sicilia, la media scende ancora. E’ proprio da questi territori che provengono più della metà delle 7.800 baby mamme con meno di 19 anni.
Se le donne adulte hanno un rapporto difficile con la contraccezione, le adolescenti infatti lo hanno pessimo e lo scenario si prospetta preoccupante. Il 42% delle under 25 non utilizza alcun metodo contraccettivo alla prima esperienza sessuale e, non avendo partner fissi, ritiene inutile prendere un contraccettivo ormonale che necessita una pianificazione.
La pillola fa ingrassare? Tra verità e falsi miti
Le pillole utilizzate attualmente sono tutte pillole con bassi dosaggi di estroprogestinici e hanno un’azione irrilevante sul peso. Tuttavia in alcuni casi può capitare che provochi ritenzione idrica, un aspetto non indifferente quando si parla di estetica e benessere del corpo.
La ritenzione idrica può essere un elemento che va ad incidere sullo sviluppo della cellulite: ricordiamo però che quest’ultima ha come causa principale fattori genetici ed ambientali.
La ritenzione idrica da pillola può essere corretta con drenanti o con l’assunzione di molecole, quali per esempio la diosmina, che migliora l’attività del microcircolo. Importante è anche contrastare l’effetto della ritenzione idrica con l’attività fisica e una dieta equilibrata e corretta.
La pillola fa ingrassare e non solo: 5 risposte ai tuoi dubbi
Favorisce l’insorgere di trombosi?
La pillola può aumentare la coagulabilità del sangue e quindi aumentare il rischio di trombosi in soggetti a rischio. La terapia deve essere personalizzata e prescritta dopo un’attenta valutazione sulla possibile presenza di fattori di rischio genetici o ambientali (come ad esempio il fumo).
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla trombosi.
Provoca depressione e sbalzi d’amore?
La pillola riproduce in maniera esogena le fluttuazioni ormonali del ciclo mestruale che vede un incremento dei disturbi del tono dell’umore in alcune di queste fasi. Anche per questo inconveniente la situazione va valutata in modo individuale.
Diminuisce la libido?
Potrebbe accadere che l’assunzione della pillola provochi un calo della libido, ma anche questo fattore è risolvibile individualizzando la terapia e il tipo di pillola in relazione al dosaggio degli estrogeni e dei progestinici.
Per chi soffre di cefalea è consigliabile l’utilizzo della pillola anticoncenzionale?
Alcuni tipi di pillola con quantitativi più elevati di estrogeni possono indurre cefalea. Nei soggetti che soffrono di questo disturbo è spesso controindicato l’utilizzo della pillola, ma anche in questo caso è fondamentale la valutazione individuale ed, eventualmente, l’utilizzo di pillole a basso dosaggio.
Pillola e tumore al seno
Quando parliamo di tumore al seno bisogna far presente che gli studi riguardano la terapia estroprogestinica dopo la menopausa e cioè la terapia ormonale sostitutiva (TOS).
Gli studi sulla correlazione tra terapia ormonale sostitutiva (TOS) e cancro al seno rivelano un aumento del rischio che è ben diverso dal dire che l’utilizzo della pillola “favorisce” lo sviluppo di questa patologia. Non vi sono invece studi che mettano in relazione l’utilizzo della pillola durante l’età fertile con l’incremento del rischio di tumore.
Pillola anticoncezionale: cosa sapere prima, durante e dopo
Se decidi di assumere un anticoncezionale di tipo ormonale, la prima cosa da fare è andare dal medico e sottoporti ad alcune analisi per escludere i fattori di rischio. Dovrai quindi fare un controllo del fegato, della funzionalità renale e, soprattutto, della coagulazione del sangue che è il valore che potrebbe alterarsi con più facilità.
Dovrai poi controllare l’omocisteina, la proteina C reattiva e la proteina S, l’esame del colesterolo e dei trigliceridi e verificare che non soffri di ipertensione. Questi esami dovrai ripeterli dopo 3-4 mesi di assunzione, per controllare che i valori non siano stati alterati dalla pillola stessa.
La pillola può essere assunta già nel periodo dell’adolescenza, soprattutto quella di nuova generazione a basso dosaggio ormonale. In alcuni casi la pillola può essere utilizzata a scopi terapeutici: è infatti indicata nella cura dell’ovaio micropolicistico o nei casi gravi di acne.