Sommario
La rosolia รจ una malattia esantematica provocata dal Rubellavirus, soprattutto nei bambini dai 5 ai 14 anni. Ma interessa anche adulti non immunizzati, in particolare le donne in gravidanza che la trasmettono al figlio attraverso la placenta.
Il contagio avviene da malato a sano, tramite le goccioline di secrezioni infette, emesse con tosse, starnuti o parlando. Dopo lโincubazione, il contagiato avverte rinite, febbre e dolori articolari.
Sul palato molle, compaiono macchie rosa e, sul volto, unโeruzione, preceduta da linfoadenite. Successivamente, lโesantema si diffonde al tronco e agli arti, ma dopo 3 giorni scompare.
Definita โterza malattiaโ, in passato la rosolia colpiva milioni di persone. Ma, da dati dellโOMS, nel mondo sono ancora 110.000 i neonati con CRS in 1 anno.
LโItalia ha reso obbligatorie, dal 2013, la notifica della malattia e, dal 2017, la vaccinazione per i minori.
In genere con il vaccino MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia), i piccoli sono vaccinati a 12-15 mesi e poi tra i 5 e i 6 anni.
Essendo lโunica prevenzione, la vaccinazione รจ raccomandata ai soggetti suscettibili, come le donne in etร fertile. Orchite negli uomini e artrite nelle donne sono le complicanze piรน comuni, e neurite ed encefalite le piรน rare.
Inoltre, allโinizio del concepimento, la rosolia induce morte uterina ed aborto spontaneo. Dopo il III trimestre di gravidanza, la CRS causa nel feto difetti cardiaci, del Sistema Nervoso Centrale e degli organi di senso.
I sintomi tipici sono sufficienti per la diagnosi di rosolia, confermata dal Rubeo Test per la ricerca degli anticorpi specifici. La blanda infezione guarisce da sola e lascia immunitร definitiva.
Febbre, dolori e altri disturbi possono essere alleviati con farmaci da banco, come antipiretici e colliri.
Rosolia: che cos’รจ
La rosolia รจ una malattia esantematica acuta, ad origine virale, caratteristica soprattutto dellโetร infantile.
Infatti, lโinfezione fa parte del gruppo di patologie pediatriche, tra cui morbillo, pertosse e parotite.
La malattia รจ estremamente contagiosa e puรฒ essere pericolosa, anche se normalmente comporta una leggera sintomatologia.
Tra lโaltro, lโeruzione cutanea della rosolia รจ meno rossa, brillante e fastidiosa di quella del morbillo.
Inoltre, il decorso della malattia รจ cosรฌ breve, che lโinfezione รจ nota come โmorbillo dei 3 giorniโ.
Rubella virus
Causata dal Rubella virus, la patologia prende il nome dal latino โrubellaโ, che significa โpoco rossaโ.
In effetti lโinfezione, oltre che con rinite e febbre, inizia con formazioni rosate sul palato, costituite da macchie indolori.
Quindi, lโarrossamento si propaga alla faringe e, dopo 1 giorno, รจ seguito da unโeruzione cutanea, che appare prima al volto.
Una volta diffuso rapidamente al tronco e agli arti, lโesantema permane per circa 3 giorni e poi scompare.
Di rado, lโesantema procura prurito ed รจ accompagnato da dolori articolari che affliggono soprattutto le donne.
Particolarmente rilevante il fatto che 1/3 dei casi รจ asintomatico, senza che lโinteressato si accorga della malattia.
Le complicanze riguardano in prevalenza gli adulti con rosolia che possono soffrire di otite, artrite ed encefalite.
Le donne che si infettano in gravidanza possono generare figli con vari handicap.
Rosolia: epidemiologia
Nei primi anni โ70, รจ stato approntato un triplo vaccino contenente i virus attenuati di morbillo, parotite e rosolia, o MPR.
Nel 2015, le Americhe sono state riconosciute come la prima regione dellโOMS ad aver debellato il virus.
Perรฒ, nonostante il vaccino, lโOMS stima che siano 110.000 i neonati con CRS, nel mondo, ogni anno.
Infatti, nei Paesi in via di sviluppo, si contano ancora oggi 100.000 casi allโanno dellโinfezione esantematica. In particolare, in ampie zone dellโAfrica e dellโAsia non รจ stato possibile raggiungere una copertura vaccinale adeguata.
Perciรฒ, la rosolia รจ stata dichiarata la terza malattia da eliminare, insieme a vaiolo e poliomielite.
Dati italiani
Dal 2013, in Italia esiste il Sistema Nazionale di Sorveglianza Integrata morbillo-rosolia, anche per infezioni rubeoliche in gravidanza e CRS.
In Italia, il vaccino della rosolia fa parte delle vaccinazioni dellโinfanzia, somministrato dopo il primo anno di etร . In particolare, il vaccino trivalente, MPR, prevede per i bambini una seconda dose, per una maggior efficacia.
Lโiniezione di richiamo, praticata prima dellโetร scolare, รจ importante dal punto di vista epidemiologico.
Le somministrazioni sono cadenzate in base allโetร e lโintervallo tra 2 dosi รจ quello ritenuto piรน accettabile. A tale scopo, sono state adottate 3 strategie: la vaccinazione selettiva delle ragazze/donne in etร fertile, quella universale dei nuovi nati e la combinazione di entrambe.
Rosolia: chi colpisce
Quando si sospetta la malattia, il caso va segnalato, entro 12 ore, alla propria Asl, per telefono, fax o mail.
Lโinfezione esantematica colpisce, in prevalenza in inverno e primavera, soprattutto i bambini tra i 5 e i 14 anni.
A partire dal 2013, da noi lโincidenza della rosolia congenita risulta inferiore a 1 caso su 100.000 neonati vivi. Dal 2000 al 2016 i nostri malati da 2.605 sono scesi a 36 e, nel 2015, i casi di CRS a 84.
Rosolia: cause
Il Rubella virus della rosolia fa parte della famiglia dei Togaviridae, del genere Rubivirus, legato agli Arbovirus dellโencefalite equestre. Lโagente infettivo ha un singolo filamento di RNA ed รจ protetto da una capside, rivestimento lipidico.
Il Rubivirus รจ abbastanza instabile e viene inattivato da formalina, luce ultravioletta, calore e solventi lipidici.
Sulle superfici esterne, il microrganismo riesce a sopravvivere solo per qualche ora e poi muore.
Nel 2019, รจ stato assodato che lโuomo รจ lโunico ospite-serbatoio e contagiato, riconosciuto, del Rubella virus.
Come agisce il virus della rosolia e cosa colpisce
Attraverso la trasmissione respiratoria da malato a sano, il virus si inserisce nel nasofaringe dove si replica. Unโaltra sede dellโorganismo in cui avviene la riproduzione virale รจ rappresentata dai linfonodi regionali.
Dopo lโesposizione, occorrono da 5 a 7 giorni perchรฉ il Rubivirus si diffonda in tutto il corpo e dia viremia.
Eโ proprio durante questa fase che si verifica lโinfezione del feto attraverso la placenta della madre ammalata. Nel caso, i danni nel bimbo in formazione sono dovuti alla distruzione o allโarresto della mitosi (riproduzione) delle cellule.
Il 30% dei colpiti sono bambini sotto i 5 anni, il 30% piccoli fino a 14 anni e il 30% adulti fino a 39 anni.
Le persone dai 20 ai 49 anni, con unโetร media di 32 anni, non vaccinate sembrano essere piรน suscettibili alla rosolia.
Quando il Rubella virus infetta le gravide, a seconda del mese di gestazione, puรฒ permanere nella madre e aggredire il figlio.
Comunque, chi guarisce dalla malattia acquisisce unโimmunitร permanente che impedisce una ricaduta della rosolia.
Contagio e trasmissione della rosolia
La contaminazione dal malato a un soggetto non immune puรฒ avvenire attraverso 2 modalitร di contagio.
Trasmissione diretta e indiretta
La trasmissione diretta รจ quando il virus viene inalato, in quanto propagato per via aerea per mezzo delle goccioline di saliva o muco emesse con starnuti o tosse dallโinfetto.
Oppure il contagio puรฒ avvenire tramite il contatto diretto, tra sano e malato, che spande carica virale anche solo parlando.
Un altro modo di infettarsi รจ quello indiretto, quando un sano tocca superfici e oggetti contaminati dalle secrezioni naso-faringee e poi si porta le mani a occhi, naso o bocca, senza prima averle lavate.
Trasmissione verticale durante la gravidanza
Chiamata anche la Sindrome da Rosolia Congenita, si verifica dalla donna incinta, infettata in gravidanza, al feto, attraverso la placenta. In questo frangente, il passaggio del virus accade nel 90% dei casi, anche se non รจ sempre certo.
I maggiori portatori del virus, fonte di contagio, sono le persone con rosolia acquisita e i neonati con quella congenita.
Oltre che durante la gestazione, la futura madre puรฒ contrarre il virus anche poco prima del concepimento.
In ogni caso, lโagente della rosolia va a infettare la placenta in cui si insedia, attaccando poi il feto.
Incubazione e decorso
Lโagente infettivo si riproduce nellโoro-faringe e a livello dei polmoni, per poi invadere lโorganismo.
Dopo il contagio, lโincubazione dura da 2 a 3 settimane ed รจ seguita dalla fase prodromica, dal 21ยฐ al 23ยฐ giorno.
La comparsa e lo sviluppo dellโesantema si attuano dal 22ยฐ al 26ยฐ giorno, mentre dal 29ยฐ giorno inizia la guarigione.
La viremia si sviluppa dopo circa 6 giorni dal contagio e scompare prima della formazione dellโesantema.
La trasmissibilitร del virus si ha da 7 giorni prima della comparsa dellโesantema a 8 giorni dopo.
La contagiositร diventa massima da 1 a 5 giorni dopo la formazione dellโeruzione.
Perรฒ nei malati, le secrezioni naso-faringee possono contenere il virus fino a 2 settimane dopo lโesantema.
Tuttavia, va tenuto presente che molti portatori del virus non hanno sintomi, per cui ci si puรฒ infettare senza saperlo.
Lโesantema arriva allโacme tra il 23ยฐ e il 25ยฐ giorno e la tipica linfoadenopatia dal 22ยฐ giorno oltre il 30ยฐ.
I sintomi della rosolia
Nella fase dellโincubazione, il soggetto รจ asintomatico finchรฉ non passa in quella prodromica.
Fase prodromica
In questo stadio, la malattia ha la parvenza di una moderata influenza, con spossatezza e malessere generale.
Il malato puรฒ soffrire di mal di gola, raffreddore e mal di testa, con senso di affaticamento e inappetenza.
Inoltre, la rosolia puรฒ dare dolori muscolari, occhi rossi e lieve congiuntivite, in particolare negli adulti.
Se presente, la febbre รจ modesta o media, rimanendo, in questo periodo, non troppo alta.
Le macchie rosa in bocca, o enantema, e la linfoadenopatia precedono di poco lโesantema.
Sul palato molle, si formano le โmacchie di Forscheimerโ, petecchie che poi si riuniscono in unโarea eritematosa.
Allโesordio, si presenta unโiperemia faringea e puรฒ comparire un eritema molto pallido, in prevalenza al viso.
Linfonodi ingrossati
Lโingrossamento dei linfonodi si verifica 5-10 giorni prima dellโeruzione e diviene evidente nelle 24 ore precedenti.
Ad essere interessati sono i linfonodi dietro le orecchie, alla base della nuca e sul retro del collo.
Ma anche gli altri linfonodi possono essere coinvolti e presentarsi gonfi e fastidiosi, perchรฉ stimolati per la difesa dallโinfezione.
I piccoli organi del sistema linfatico rivelano flogosi e tumefazioni e sono grandi come una nocciola, dolenti alla palpazione.
Fase esantematica: macchie rosate
Nella successiva fase esantematica, si manifesta il rash cutaneo e la linfoadenopatia risulta piรน dolorosa.
Le piccole macchie rosate sono piatte e raggiungono la dimensione massima di una lenticchia.
Di solito, le formazioni cutanee compaiono prima dietro le orecchie, poi sulla fronte e quindi sul viso.
Dalla testa e dal collo, le macchie si espandono in 1 giorno in tutto il resto del corpo.
Evoluzione dellโesantema
Nella forma classica della malattia, lโesantema evolve in una giornata e sparisce lasciando la tipica desquamazione. Lโeruzione รจ del tipo micropapuloso, rimane chiara e non confluisce, al contrario di quella del morbillo.
A volte, lโesantema puรฒ diventare a punta di spillo, come nella scarlattina, con un arrossamento generale.
Lโeruzione รจ per lo piรน associata alla febbre, che da moderata a volte puรฒ arrivare a 40ยฐ C.
Comunque, lโesantema non รจ quasi mai pruriginoso e dura 3 giorni, mentre la linfoadenite puรฒ tormentare per settimane.
Negli adulti, in particolare donne, si puรฒ sviluppare artralgia, ovvero dolore articolare, che perรฒ non persiste a lungo.
In un altro tipo di rosolia, nel 25% dei casi, lโesantema รจ assente, ma sono presenti febbre e linfoadenite.
Complicanze della rosolia
Le conseguenze della rosolia possono colpire soprattutto gli adulti, con differenze legate al sesso, e chi ha deficit immunitari.
Nei maschi, รจ abbastanza comune il gonfiore dei testicoli, che puรฒ sfociare nellโorchite, infiammazione con ematuria.
Invece รจ piรน frequente nelle donne la comparsa di artrite, con dolori, tumefazione, arrossamento e rigiditร delle articolazioni. Si stima che fino a un terzo delle ragazze e delle donne, dopo la rosolia, sviluppa anche solo artralgia, o dolori articolari. Le parti piรน compromesse del corpo risultano essere le dita di mani e piedi, i polsi e le ginocchia.
Difficilmente gli uomini possono soffrire di artrite o artralgia post-rosolia, al massimo il 30% di loro.
In alcuni pazienti puรฒ sopravvenire una infiammazione dei nervi, o neurite, con parestesie e altri sintomi, in base allโarea coinvolta.
Raramente la rosolia puรฒ complicarsi provocando otite dellโorecchio medio e polmonite. Invece, solo 1 soggetto adulto su 6000 si ammala di encefalite, infiammazione del cervello che puรฒ essere letale.
Nel sangue dei soggetti puรฒ esserci riduzione delle piastrine, o trombocitopenia, causa di sanguinamenti ed ecchimosi.
Inoltre, indagini hanno evidenziato che la piastrinopenia, con manifestazioni emorragiche, interessa 1 paziente su 3000.
Ancora piรน rara รจ la sclerosi multipla che potrebbe essere in relazione alla malattia esantematica in individui predisposti.
Rosolia in gravidanza
Piรน diffusa รจ la Sindrome della Rosolia Congenita, dovuta al virus in circolo nel sangue materno che raggiunge il concepito.
Il processo avviene se una donna non resistente al Rubivirus, perchรฉ non vaccinata o mai ammalata, lo contrae in gravidanza.
Inoffensiva per la mamma, la rosolia si dimostra pericolosa per il nascituro che si infetta attraverso la placenta.
Le complicanze sono diverse a seconda della fase di gestazione e sono peggiori quando il contagio materno รจ precoce.
Primo mese
Il primo mese di gestazione dovrebbe essere esente da problemi in quanto la placenta non si รจ ancora formata.
Invece giร dal secondo mese, i vasi sanguigni, che si sono formati, possono veicolare il virus.
Dalla 5ยฐ settimana fino alla 16ยฐ
Dalla 4ยช settimana di gravidanza, la condizione puรฒ portare alla morte uterina dellโembrione e ad aborto spontaneo.
A partire dalla 5ยช settimana, fino alla 16ยช, le cellule si replicano intensamente per cui sono ricettive alla riproduzione del virus.
Nelle 11 settimane iniziali della gestazione, si producono anomalie fetali congenite nel 90% dei casi.
Terzo e quarto mese
Al 3ยฐ-4ยฐ mese dal concepimento, il feto puรฒ riportare difetti cardiaci e lesioni del Sistema Nervoso Centrale e degli organi di senso.
Infatti, in questa fase, nel feto si puรฒ instaurare la โtriade di Greggโ, con cataratta, cardiopatie e sorditร .
Rosolia dopo il 4ยฐ mese di gravidanza
Dopo il 4ยฐ mese, le malformazioni diventano meno frequenti e riguardano il 36% dei bambini.
Perciรฒ dopo tale periodo, il nascituro ha buone probabilitร di non incorrere piรน in difetti congeniti.
Dalla 17ยฐ settimana
Dalla 17ยช settimana, nel feto puรฒ esserci lโinfezione che perรฒ non implica gravi anomalie.
Nel periodo, il prodotto del concepimento puรฒ avere la โrosolia espansaโ, con interessamento di polmoni, fegato e flogosi.
Oppure, il feto puรฒ essere sano ma presentare gli anticorpi IgM, nella โrosolia in uteroโ.
Complicazioni per il nascituro
Ancora, la malattia esantematica nel nascituro puรฒ dare ripercussioni solamente su un organo. Infatti, se durante la gravidanza, il virus non viene eliminato dal feto, puรฒ dare disfunzioni e infezione, con ittero e piastrinopenia.
Sul feto, la CRS determina, oltre alla cataratta, altri problemi visivi, come retinopatia e glaucoma.
Frequente nel neonato infetto la difficoltร uditiva, con sorditร neurosensoriale, per imperfezione dellโorgano del Corti.
Il piccolo puรฒ essere soggetto a cardiopatie congenite, tra cui stenosi dellโarteria polmonare e persistenza del dotto di Botallo.
Le alterazioni delle ossa possono procurare al bambino difetti della formazione e dellโossificazione in quelle lunghe.
Dalla rosolia, per il neonato possono derivare disturbi neurologici, con ritardo mentale e dello sviluppo fisico.
A livello ematico, la CRS puรฒ procurare anemia emolitica o trombocitopenia, con deficit di globuli rossi o piastrine.
Inoltre, il nascituro puรฒ avere una crescita nellโutero piรน lenta, da cui la formazione di una testa piccola, con scarso cervello.
Quindi, il piccolo potrebbe andare incontro a danni cerebrali, ai polmoni, al fegato e al midollo osseo.
Purtroppo gli effetti della CRS non sono solo immediati, ma possono essere tardivi, anche dopo 2-4 anni dalla nascita.
In tale situazione, il bambino รจ a rischio di:
- ipotiroidismo
- ipertiroidismo
- diabete di tipo 1.
Infine, un edema cerebrale puรฒ infliggere al piccolo gravi deformitร con difficoltร nel movimento e disabilitร intellettuale.
Diagnosi della rosolia
Con lโesame obiettivo del paziente, la rosolia puรฒ essere riconosciuta grazie ai segni e ai sintomi che produce nellโorganismo.
Lโesantema rosato, i linfonodi ingrossati e lo stato generale riscontrati nel soggetto forniscono la prova dellโinfezione.
A volte, per lโaccertamento, si ricerca lโRNA virale in materiali nasali e faringei o in campioni di urina.
Solo se persistono dubbi, vengono prescritti 2 test particolari che non lasciano incertezze sulla malattia.
2 test: esame della saliva e Rubeo test
Lโesame della saliva si pratica con un tampone assorbente, con cui si asporta la secrezione ritenuta infetta.
Invece, il prelievo ematico, da una vena del braccio, รจ utile per una analisi mirata del sangue, o Rubeo Test.
Lโesame rivela se una persona non รจ immune oppure se ha contratto la malattia o รจ stato vaccinato.
Entrambi i test servono per rintracciare gli anticorpi specifici, o immunoglobuline, rilasciati dal sistema immunitario. Infatti, a difesa dallโinfezione, un malato produce allโinizio IgM e dal 28ยฐ giorno IgG, o anticorpi della memoria.
Questi ultimi rimangono nellโorganismo per tutta la vita, a protezione dalla malattia.
La rosolia viene confermata dallโaumento di minimo 4 volte del valore anticorpale tra fase acuta e quella di convalescenza.
La ricerca dei 2 tipi di anticorpi consente anche la diagnosi differenziale della rosolia, rispetto ad altre malattie. Infatti, lโinfezione puรฒ essere scambiata per morbillo, scarlattina o quarta malattia (scarlattinetta), con sintomi simili.
Del resto, nel corso di una patologia analoga potrebbe esserci un risultato falsamente positivo per le sole IgM. Comunque, le indagini di laboratorio sono raccomandabili in tutti i casi sospetti, per motivi di sanitร pubblica.
Rubeo test in gravidanza
Il Rubeo Test รจ indispensabile per la diagnosi in gravidanza allo scopo di prevenire le temibili conseguenze della rosolia nel feto.
Inoltre, le gravide non immuni dovrebbero fare lโesame soprattutto in presenza di sintomi o se sono state in contatto con un malato.
Lโanalisi andrebbe eseguita da tutte le donne in etร fertile, prima di una gravidanza, per sapere se sono immuni.
Lo screening con il dosaggio degli anticorpi anti-rosolia in queste donne seleziona quelle suscettibili da vaccinare.
Il Rubeo Test viene eseguito anche nei neonati con difetti congeniti, in cui venga sospettata la rosolia. Nei piccoli infetti, gli anticorpi che compaiono per primi (IgM) permangono anche fino a 1 anno dopo la nascita.
Ecografia fetale con sospetto rosolia
Invece, quando in una donna incinta si suppone la CSR per il feto, sono necessari esami piรน mirati.
La madre deve effettuare unโecografia fetale, che, tramite gli ultrasuoni, permette di osservare lo sviluppo del nascituro. Le condizioni del piccolo possono essere controllate anche per mezzo dellโamniocentesi, cioรจ un prelievo di liquido amniotico.
Il fluido, che avvolge e protegge il feto durante la gravidanza, allโinterno del sacco amniotico, contiene cellule fetali. Una volta isolati e coltivati in laboratorio, questi amniociti rivelano eventuali infezioni e irregolaritร fisiche o cromosomiche.
In questo modo, รจ possibile appurare se il nascituro ha una crescita normale oppure รจ stato danneggiato dalla rosolia.
Cure: come alleviare i sintomi della rosolia
La rosolia รจ unโinfezione lieve che, nella maggioranza dei casi, non richiede cure ma un supporto per i sintomi.
Del resto, non รจ mai stato realizzato un farmaco esclusivo per la malattia esantematica. Quindi, le terapie dโappoggio sono indirizzate ad alleviare i disturbi dellโinfezione e solo per le complicanze si prescrivono farmaci.
Il paziente va dichiarato allโautoritร sanitaria e deve rimanere a casa, per non nuocere a sรฉ e agli altri.
Importanza dellโidratazione
Per chi ha la rosolia, รจ indicato il riposo, preferibilmente a letto e al caldo, in una stanza tranquilla e riparata. Inoltre, il malato deve sforzarsi di assumere liquidi in abbondanza, come:
- acqua
- tisane
- latte
- succhi di frutta.
Infatti, la rosolia puรฒ provocare nellโorganismo la disidratazione, che puรฒ aggravarsi producendo la xerosi cutanea. Quindi, il soggetto potrebbe avere le mucose di bocca, naso e occhi e la pelle secchi, con ariditร , squame e prurito.
Dal momento che il sofferente รจ irritato e inquieto, dovrebbe evitare le bevande nervine, come tรจ e caffรจ.
Dieta
La dieta deve essere leggera e nutriente, con cibi facilmente digeribili, tra cui:
- pesce
- carne magra
- vegetali
- cereali.
Al contrario, il paziente dovrebbe abolire o limitare gli alimenti troppo grassi ed elaborati, per non affaticare lโorganismo.
Farmaci per abbassare la febbre e antidolorifici
Per abbassare la febbre, se si alza troppo, รจ opportuno adoperare:
- paracetamolo
- ibuprofene
- altri antipiretici.
Questi stessi farmaci aiutano a sopportare la mialgia e i dolori articolari, che spesso accompagnano la rosolia.
I FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) sono particolarmente efficaci anche per la loro azione analgesica.
Per i bambini รจ sconsigliabile lโacido acetilsalicilico (Aspirina) in quanto puรฒ dare la sindrome di Reye, con danni a cervello e fegato.
Per normalizzare la temperatura, le pasticche di antipiretici vanno prese ogni 6 ore, in dose da 200 a 400 mg.
Se febbre e dolori sono intensi, si possono preferire le supposte o la somministrazione del farmaco per via endovenosa.
Infine, gargarismi lenitivi e colliri decongestionanti sono idonei per sopportare meglio lโirritazione della gola e degli occhi.
Quando รจ il caso di dare l’antibiotico
Gli antibiotici non servono per lโinfezione esantematica, ma diventano necessari se si sviluppa lโotite media. Anche quando sopravvengono infezioni batteriche, bisogna far ricorso a una terapia antibiotica mirata.
Se poi interviene una complicanza piรน seria, come la neurite, si possono dare al malato i corticosteroidi.
Purtroppo, non esiste una cura per la Sindrome della Rosolia Congenita, trasmessa dalla madre al figlio durante la gravidanza.
Prognosi e decorso
Certamente nel 20-30% dei malati lโinfezione passa quasi inosservata o รจ addirittura priva di sintomi. Ma spesso le manifestazioni della rosolia, come febbre ed esantema, rimangono evidenti per 5-10 giorni.
Molti casi presentano sintomi lievi e lโeruzione cutanea, e quindi, la fase principale della malattia, viene superata in 3 giorni.
Di per sรฉ lโesantema รจ meno fastidioso ed esteso di quello del morbillo e risulta pallido e sfumato.
In generale, la febbre si risolve dopo la scomparsa del rash cutaneo, a partire dal 3ยฐ giorno di malattia.
Tuttavia, nei soggetti immunodepressi e in adulti in condizioni precarie la malattia puรฒ dar luogo a pesanti complicanze.
Di solito, i bambini piccoli hanno sintomi scarsi e leggeri, come un malessere generale. Anche gli adulti possono avere poche manifestazioni cliniche, ma in alcuni casi presentano disturbi transitori.
Oltre alla febbre, le persone non piรน adolescenti possono accusare cefalea, rigiditร articolare e modesta rinite.
La linfadenite puรฒ continuare per 1 mese, mentre le artralgie scompaiono in pochi giorni. Tuttavia, il veloce e debole decorso della rosolia non dovrebbe portare a conseguenze importanti.
Il ritorno allo stato di salute precedente รจ rapido e completo, se non subentrano complicanze.
Lโimmunitร , superata la malattia, sembra essere definitiva, senza rischi di nuove infezioni.
Come prevenire la rosolia
Soprattutto quando รจ in corso un focolaio di rosolia, i soggetti non immuni dovrebbero attenersi ad alcune precauzioni.
Tutti i suscettibili, in particolare le donne gravide, dovrebbero evitare di incontrare gli ammalati.
Inoltre, รจ una buona regola mantenere una costante igiene delle mani, che vanno lavate spesso e a lungo.
Al fine di non introdurre il Rubivirus, chi รจ a rischio non dovrebbe toccarsi bocca, naso e occhi, prima di essersi pulito le mani. La norma va seguita a maggior ragione dopo essere stati su mezzi pubblici o in luoghi chiusi affollati.
Altra origine di contagi possono essere i viaggi in Paesi in cui lโincidenza della rosolia rimane elevata.
Vaccino MPR
Ma, lโunica prevenzione contro la malattia รจ il vaccino MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia), a base di virus vivo attenuato. Il ceppo virale viene modificato in laboratorio per ridurne la virulenza, per cui non puรฒ provocare la malattia.
Invece, il virus attenuato rimane in grado di stimolare la risposta anticorpale e offrire cosรฌ lโimmunitร .
La profilassi prevede la somministrazione del vaccino combinato per via sottocutanea, nella coscia o nella parte alta del braccio.
Nei piรน piccoli, una prima dose viene data tra i 12 e i 15 mesi ed una seconda tra i 5 e i 6 anni.
Dal 2017, in Italia la vaccinazione รจ diventata obbligatoria per legge per i minori, dai neonati ai ragazzi di 16 anni. Il Decreto in materia inserisce la vaccinazione anti-rosolia insieme ad altre 10, altrettanto obbligatorie.
Nella vaccinazione contro lโinfezione esantematica sono compresi anche quanti sono nati dopo il 2001.
Lโavvenuta vaccinazione permette lโiscrizione dei bambini da 0 a 6 anni allโasilo o alla scuola materna. Al contrario, chi viola lโobbligo e non fa vaccinare il figlio con il MPR, non puรฒ farlo accedere alle strutture scolastiche.
Inoltre, i genitori dei piccoli non vaccinati vengono anche sottoposti a sanzioni pecuniarie.
Vaccino quadrivalente
Grazie al vaccino quadrivalente MPRV (anche Varicella), oggi รจ possibile la copertura per 4 malattie con una sola iniezione. Tuttavia, i vaccini trivalente e quadrivalente sono vietati alle gravide e a chi ha deficit immunitari o รจ in terapia immunosoppressiva.
Certamente, chi ha giร avuto la rosolia, in particolare i bambini, non deve vaccinarsi perchรฉ รจ immunizzato per via naturale.
Donne in etร fertile
Invece, le donne non immuni che hanno in progetto di avere un figlio dovrebbero vaccinarsi contro la rosolia.
Solo con la vaccinazione una madre che non ha mai contratto la malattia puรฒ mettere al riparo il nascituro dalla CRS.
Prima di procedere con la vaccinazione, per le donne, รจ opportuno lโesame del sangue per la ricerca di anticorpi antivirali. Secondo valutazioni, in Italia, le donne in etร fertile che non hanno contratto il virus o non sono vaccinate ammontano al 15%.
La vaccinazione di routine รจ consigliata subito dopo il parto alle madri che rischiano il contagio.
Categorie a rischio
Una dose di vaccino รจ raccomandata per tutti i soggetti non immuni, dopo la pubertร .
In particolare, dovrebbero vaccinarsi, in quanto suscettibili, gli studenti universitari, i militari di leva e gli immigrati.
Anche gli operatori sanitari e il personale che lavora a contatto con i bambini, se non immunizzati, andrebbero vaccinati.
Il vaccino non sembra scatenare lโinfezione e lโimmunitร che induce dura oltre 15 anni nel 95% dei vaccinati.
Effetti collaterali del vaccino
Le donne in etร fertile vaccinate dovrebbero evitare il concepimento per almeno 28 giorni dopo lโiniezione.
Il vaccino non causa CRS ma puรฒ essere dannoso per il feto, in circa il 3% dei casi.
Quindi, durante lโintera gravidanza, le donne devono evitare assolutamente la vaccinazione anti-rosolia.
Nei bambini, il vaccino puรฒ dare sporadicamente:
- febbriciattola
- dolori
- linfoadenopatia
- leggero esantema.
Invece, negli adulti, soprattutto nelle donne, dopo la vaccinazione, puรฒ apparire una tumefazione dolente articolare.
Rosolia: cenni storici
La rosolia, come altre malattie esantematiche, ha afflitto lโuomo dagli albori della civiltร . Ma lโinfezione, denominata โterza malattiaโ, veniva ritenuta una variante del morbillo o della scarlattina e confusa con essi.
La malattia รจ stata descritta clinicamente per la prima volta nel 1740 dal tedesco Friedrich Hoffman. Soltanto nel 1814, in Germania, George de Maton ha considerato la rosolia a sรฉ stante, per cui venne chiamata โmorbillo tedescoโ.
Nel 1881, al Congresso Internazionale di Medicina di Londra, lโinfezione รจ stata finalmente riconosciuta come malattia distinta.
Nel 1914, il medico americano Alfred F. Hess ha ipotizzato lโeziologia virale della rosolia, basandosi su studi sulle scimmie. Invece, nel 1938, Hiro e Tosaka hanno confermato la presenza del virus, contagiando bambini con secrezioni nasali di infetti.
A seguito di unโepidemia, nel 1940, lโoftalmologo australiano Norman Gregg ha individuato la cataratta congenita in 78 neonati.
Lo specialista ha constatato che 68 dei bambini malati erano nati da madri infettate dalla rosolia in gravidanza.
Descrivendo la cataratta e altri problemi dei neonati infetti, Gregg ha illustrato la Sindrome, poi definita da Rosolia Congenita.
Poichรฉ ai tempi non esisteva un vaccino, un pensiero popolare chiedeva che i bambini sani venissero contagiati da quelli malati.
Secondo lโidea, cosรฌ si sarebbero potute immunizzare soprattutto le bambine, per proteggerle dalla rosolia in una futura gravidanza.
Pandemie
Invece nel 1962-65, cโรจ stata una pandemia, partita dallโEuropa e che negli Stati Uniti ha dato 12,5 milioni di casi in 2 anni.
Nella sola New York, lโ1% delle nascite fu colpito da CRS, mentre nel resto del Paese furono riscontrate numerose conseguenze. I neonati morti sono stati 2.100, quelli sordi 12.000, i ciechi 3.850 e i disabili mentali 1.800.
La scoperta del vaccino
Il virus รจ stato isolato solo nel 1962 da Thomas H. Weller e Paul D. Parkman dellโIstituto Nazionale Americano della Salute.
Per merito della scoperta, incominciarono le ricerche per ottenere un vaccino valido, realizzato nel 1969.
Sempre Parker, insieme a Harry M. Meyer, ha ideato il test a larga applicazione per la ricerca degli anticorpi della rosolia. I due scienziati americani hanno anche messo a punto il vaccino contro la malattia, utilizzato poi nel mondo.
Da allora, la rosolia, tramite la vaccinazione di routine, รจ stata ridotta in molti Paesi e in alcuni di essi non รจ piรน endemica.
Con la consulenza di Manrico Cimoli, specialista in pediatria a Massa Carrara e Rosanna Ercole Mellone, divulgatrice della nutrizione e del benessere.
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