Sommario
Il mughetto, una delle infezioni più comuni, è caratterizzato da una crescita eccessiva del fungo Candida Albicans nell’epitelio superficiale della mucosa orale.
Esso è stato associato a molteplici fattori di rischio dell’ospite, tra cui la ridotta funzione delle ghiandole salivari, l’uso di protesi, l’alterazione della mucosa orale, l’uso di farmaci (somministrazione a lungo termine di antibiotici ad ampio spettro, corticosteroidi, antidepressivi, antineoplastici ed immunosoppressori). Ma anche l’età, infatti è più comune nei neonati e negli anziani. Oppure alterazioni endocrine (diabete mellito, gravidanza, insufficienza renale e ipertiroidismo), fattori dietetici (regime ricco di carboidrati e anemia sideropenica), cancro e virus dell’HIV.
L’infezione si presenta tipicamente con chiazze bianche o giallastre sulla lingua, sulle gengive e sulla mucosa interna delle guance.
Nei neonati può instaurarsi un effetto “ping-pong” in cui il mughetto passa dalla bocca del bambino al capezzolo della madre e viceversa.
L’eliminazione dei fattori predisponenti è una strategia importante nel trattamento della candidosi orale ed attualmente sono disponibili vari agenti topici o in compresse come gli antimicotici sistemici (ad es. fluconazolo e itraconazolo) che sono appropriati per i pazienti che non rispondono o sono intolleranti al trattamento topico e per quelli ad alto rischio di sviluppare infezioni sistemiche.
Mughetto: che cos’è
Il mughetto orale si verifica quando un’infezione causata dal fungo Candida Albicans si sviluppa all’interno della bocca.
Il disturbo è anche noto come candidosi orale o candidosi orofaringea. Esso provoca la formazione di protuberanze bianche o giallastre all’interno delle guance e sulla lingua, che di solito scompaiono con il trattamento.
L’infezione è tipicamente lieve e raramente causa problemi seri. Ma nelle persone con un sistema immunitario indebolito, può diffondersi in altre parti del corpo e causare complicazioni potenzialmente gravi.
Specie candida
Il mughetto è causato dalla specie Candida albicans, ma può anche derivare dalla Candida glabrata, Candida tropicalis o Candida krusei (queste ultime prediligono i pazienti di età pari o superiore a 80 anni rispetto ai più giovani).
Le specie Candida causano il mughetto orale quando l’immunità di un paziente viene compromessa e la crescita eccessiva del fungo porta quindi alla formazione di una pseudomembrana di colore biancastro.
Le infezioni vaginali possono passare ai neonati attraverso il canale del parto o, in alternativa, i più piccoli possono contrarre la malattia attraverso un seno colonizzato.
Spesso l’infezione orale di un bambino può portare al coinvolgimento gastrointestinale ed alla conseguente dermatite da pannolino.
Nei pazienti sani, il sistema immunitario e la normale flora batterica inibiscono la crescita della candida.
Ma, l’immunosoppressione, come nel diabete, fumo, uso di steroidi, malnutrizione, carenze vitaminiche ed uso recente di antibiotici spesso portano alla colonizzazione delle mucose.
Il mughetto è contagioso?
E’ possibile trasmettere il fungo con un bacio oppure trasportare l’infezione in un’altra parte del corpo (ad es. dalla bocca ai genitali).
Un neonato può prendere il mughetto dalla madre attraverso il passaggio nel canale del parto e a sua volta infettarne i capezzoli durante l’allattamento.
Infine, la Candida può diventare un’infezione sessualmente trasmessa con rapporti vaginali, anali o orali senza protezione.
Epidemiologia
Il mughetto orale si verifica più spesso nei neonati e nei bambini piccoli oppure negli anziani (spesso portatori di protesi dentarie).
Quali sono le cause principali del mughetto
Il mughetto orale ed altre infezioni da lieviti sono causate da una crescita eccessiva del fungo Candida albicans (descritto per la prima volta nel 1838 dal pediatra Francoise Veilleux) che colonizza normalmente la bocca senza però causare danni.
Infatti, quando il sistema immunitario funziona correttamente, i batteri benefici del corpo aiutano a tenere sotto controllo la Candida.
Ma se si abbassano le difese o viene compromesso l’equilibrio dei microrganismi, il fungo può crescere senza controllo.
Anche determinati farmaci che riducono il numero dei microrganismi “amici” possono causare la proliferazione della Candida, come:
- Antibiotici
- Trattamenti contro il cancro (tra cui la chemioterapia e la radioterapia)
- Leucemia
- HIV.
Anche il diabete può contribuire alla comparsa del mughetto orale, in quanto la glicemia incontrollata indebolisce il sistema immunitario e provoca alti livelli di zucchero nel sangue, creando le condizioni favorevoli per la crescita del fungo.
Fattori di rischio
I neonati, i bambini piccoli e gli anziani hanno maggiori probabilità rispetto agli altri di sviluppare il mughetto orale.
Anche alcune condizioni mediche, trattamenti e fattori dello stile di vita possono aumentare il rischio indebolendo il sistema immunitario o alterando l’equilibrio dei microbi “amici” nel corpo. Ad esempio, si può essere esposti ad un maggior rischio nei seguenti casi.
- Condizione che causa secchezza delle fauci (es. sindrome di Sjogren).
- Diabete.
- Anemia.
- Diagnosi con leucemia o HIV.
- Terapia con antibiotici, corticosteroidi o farmaci immunosoppressori.
- Trattamento per il cancro (come la chemioterapia o la radioterapia).
- Fumatori
- Si indossano protesi dentarie.
Quali sono i sintomi del mughetto
Nel corpo umano vivono molti microrganismi, compresi i funghi, che crescono in ambienti umidi e caldi. In determinate condizioni, possono moltiplicarsi eccessivamente e causare infezioni come il mughetto.
Questo tipo di fungo (Candida albicans) può colpire sia gli adulti che i bambini e richiede un trattamento preventivo nei soggetti immunocompromessi affinché non si diffonda in altre zone del corpo.
La candidosi orale può essere localizzata sulla lingua, sulle gengive o sulle pareti della bocca. Ma può arrivare ad interessare anche la gola e l’esofago, così come tutto il tratto digerente.
I sintomi più comuni sono:
- Irritazione
- Sensazione di bruciore
- Patina bianca sulla lingua
- Cambiamenti nella percezione del gusto
- Infiammazione e sanguinamento gengivale
- Sapore metallico
- Crepe agli angoli della bocca
- Dolore durante la masticazione
- Infiammazione dei linfonodi della gola
- Alito cattivo.
Mughetto nei neonati
Lo stesso fungo che causa il mughetto orale può anche dare infezioni da lieviti sul seno e sui capezzoli. La candida può essere trasmessa con un meccanismo “a ping pong” dalla madre al bambino durante l’allattamento, poiché se il piccolo ne è affetto, può portare il fungo al seno o ad altre aree della pelle.
Allo stesso modo, se la madre presenta un’infezione, può potenzialmente trasmetterla alla bocca o alla pelle del bambino.
Candidosi al seno
In alternativa, il neonato può sviluppare il mughetto orale spontaneamente. In caso di Candida è possibile riscontrare nell’area interessata:
- Dolore al seno, durante e dopo l’allattamento.
- Prurito o sensazione di bruciore dentro o intorno ai capezzoli.
- Macchie bianche o chiare sopra o intorno ai capezzoli.
- Pelle lucida sopra o intorno ai capezzoli.
- Desquamazione della pelle sopra o intorno ai capezzoli.
Se il bambino sviluppa mughetto orale oppure la donna che allatta nota un’infezione al seno o al capezzolo, è importante attuare un trattamento sia per lei che per il neonato, al fine di prevenire un ciclo di trasmissione.
Cosa fare in caso di mughetto nel neonato
Il medico potrebbe dunque consigliare di:
- Trattare il poppante con un farmaco da applicare sotto forma di crema antimicotica su seno e capezzoli (l’unguento va rimosso prima di allattare detergendo con acqua e sapone delicato da risciacquare per bene onde evitare il contatto col neonato).
- Sterilizzare i succhiotti, gli anelli da dentizione, i capezzoli del biberon e qualsiasi altro oggetto che viene in contatto con la bocca del neonato; se si fa uso di un tiralatte, sterilizzare anche tutti i suoi pezzi.
- Mantenere i capezzoli puliti e asciutti tra una poppata e l’altra; per chi utilizza assorbenti per l’allattamento, vanno evitati quelli con rivestimento in plastica, che potrebbero intrappolare l’umidità e creare condizioni favorevoli per la crescita dei funghi.
Il medico potrebbe anche consigliare di apportare modifiche allo stile di vita per aiutare a curare o prevenire il mughetto orale e altri tipi di infezioni fungine.
Uno stile di vita sano, accompagnato da una moderata attività fisica e una dieta di tipo mediterraneo aiutano a rafforzare il sistema immunitario della mamma che si trasmette al bambino attraverso l’allattamento.
Come curare il mughetto orale
Per trattare il mughetto orale il medico può prescrivere uno o più farmaci da associare.
La prima scelta ricade solitamente sul fluconazolo, un antimicotico orale, oppure clotrimazolo o nistatina (un collutorio antimicotico con cui fare sciacqui o tamponare la bocca del bambino).
Anche l’itraconazolo, usato per le persone che non rispondono ad altri trattamenti, specie nei soggetti affetti da HIV, rappresenta una valida alternativa.
Invece, l’amfotericina B è un farmaco usato per trattare i casi gravi e refrattari. Insieme ad un antimicotico è possibile, nel caso degli adulti, associare degli sciacqui con acqua e bicarbonato dopo ogni pasto.
Ognuna di queste sostanze, ricordiamolo, va dosata secondo l’età del paziente e sotto stretta supervisione medico-pediatrica, specialmente nel caso dei neonati.
Una volta iniziato il trattamento, il mughetto orale di solito scompare entro un paio di settimane, ma in alcuni casi può recidivare.
Per gli adulti che hanno episodi ricorrenti di candidosi orale senza causa nota, il medico potrà valutare le eventuali condizioni sottostanti, a volte eseguendo qualche analisi di routine.
Invece, i neonati possono avere diversi episodi di mughetto orale nel loro primo anno di vita, per via del sistema immunitario che si abitua lentamente all’ambiente esterno.
Come prevenire il mughetto
La Candida albicans è un fungo che colonizza normalmente le mucose umane.
Per questo motivo è inutile e dannoso tentare di eliminarla totalmente dall’organismo.
Però per evitare che essa proliferi e sovrasti gli altri microorganismi “amici” è possibile adottare alcuni accorgimenti, ad esempio:
- Praticare una buona igiene orale lavandosi i denti almeno due volte al giorno.
- Usare il filo interdentale almeno una volta al giorno (fondamentale per rimuovere i batteri annidati).
- Sottoporsi a regolari controlli dal dentista, soprattutto se si ha il diabete o si indossa una protesi. Ma, anche in assenza di problemi ai denti, una pulizia accurata dal proprio specialista è raccomandata ogni 6 mesi.
- Trattare i problemi di salute cronici: una condizione come l’HIV o il diabete può disturbare l’equilibrio dei batteri nel corpo e causare una candidosi. Se si stanno assumendo farmaci per una condizione di salute cronica, questi vanno presi regolarmente, come indicato nel piano terapeutico.
- Non abusare di collutori o spray. Risciacquare con un antibatterico una o due volte al giorno per mantenere sani denti e gengive è indicato, ma usarne di più potrebbe alterare il normale equilibrio dei batteri del cavo orale.
- Se si ha una condizione come l’asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), gli inalatori vanno puliti dopo ogni utilizzo per uccidere i germi e la bocca va sciacquata ad ogni inalazione.
- Limitare gli alimenti che contengono zucchero e lievito: pane, birra e vino in eccesso possono causare una crescita extra della Candida.
- Smettere di fumare. E’ possibile parlare apertamente con il proprio medico di famiglia per scoprire insieme un percorso graduale per liberarsi dalla dipendenza del tabacco.
Cibi e mughetto
Alcuni studi suggeriscono che limitare determinati alimenti (come gli zuccheri e le farine raffinate) o assumere integratori probiotici (importanti sotto terapia antibiotica) potrebbe aiutare a limitare la crescita della Candida albicans.
Molta frutta e verdura rimane dunque d’obbligo (per il benessere del sistema immunitario) accompagnata da almeno un vasetto di yogurt al giorno, meglio se bianco naturale.
Fonti
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